Abstract: Lo Scompenso Cardiaco (SC) oltre ad essere la patologia cronica più diffusa, in continua crescita nel mondo occidentale, è anche la condizione clinica più grave e costosa, con un alto impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita. Un recente studio condotto in Italia (Osservatorio ARNO, 2015) stima che nel paese vi siano circa un milione di persone affette da SC, con 90.000 nuovi casi ogni anno, e una spesa di oltre 500 milioni di euro solo per i ricoveri ospedalieri. Questi dati rendono evidente che la gestione della cronicità rappresenta una vera e propria sfida per i servizi sanitari che non possono più rimandare l’attuazione di programmi di rinforzo e ampliamento dell’offerta territoriale e sostenere la diffusione di nuovi nuovi modelli organizzativi integrati e multidisciplinari, quali valide alternative al ricovero in ospedale. L’obiettivo del presente lavoro è quello di sperimentare, nell’ambito della ASST Fatebenefratelli Sacco, un modello organizzativo innovativo di presa in carico e di continuità assistenziale dei pazienti con SC, quale risposta concreta e globale ai bisogni dei pazienti, al fine di ridurre le ospedalizzazioni, migliorare la compliance al trattamento e al piano di cura e migliorare la qualità di vita. Attraverso un progetto pilota, su un campione di 50 pazienti, si intende verificare l’efficacia di un percorso aziendale per la presa in carico dello SC e degli strumenti operativi che favoriscono l’integrazione e la comunicazione nell’ambito dell’èquipe minima costituita dall’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), dal MMG e dallo specialista ospedaliero. Quello della comunicazione e integrazione costituisce, senza dubbio, l’elemento di maggior criticità del modello proposto. L'intervento dell’èquipe si realizza in setting ambulatoriali e domiciliari, in funzione del livello di gravità dello SC e del livello di autonomia del paziente, e si propone di favorire la permanenza dei pazienti il più a lungo possibile nel loro contesto di vita quotidiana, assicurando le condizioni ed i supporti necessari a curare la malattia e condurre una vita dignitosa anche grazie ai vantaggi offerti dall’innovazione tecnologica e dalla telemedicina. Il principio che la casa debba diventare il luogo privilegiato dell’assistenza territoriale è sancito anche dalla programmazione sanitaria nazionale del recente Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Oltre alla riduzione dei ricoveri, degli accessi al Pronto Soccorso e all’ambultorio ospedaliero dello SC, lo studio intende anche verificare l’impatto di un modello di presa in carico territoriale sui costi che, seppur calcolati in situazione simulata, risultano nettamente più vantaggiosi rispetto a quelli sostenuti per un ricovero ospedaliero. Ulteriore aspetto che si intende verificare, al termine della sperimentazione, è il livello di fiducia e di gradimento dei cittadini e degli operatori in un sistema strutturato di presa in carico territoriale. MODULOORG
Titolo e contributi: Scompenso at Home 4.0 / Giancarla Patrini, Romano Seregni
Pubblicazione: Milano: PoliS-Lombardia, [2021]
Descrizione fisica: 1 file (PDF) (43 p.)
Data:2021
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
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