Potenziamento “silente” della rete assistenziale in emergenza epidemica in provincia di Bergamo
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Libri Moderni

Lazzarini, Fabrizio

Potenziamento “silente” della rete assistenziale in emergenza epidemica in provincia di Bergamo

Abstract: Le pandemie si verificano ad intervalli di tempo imprevedibili, e, negli ultimi 100 anni, si sono verificate nel 1918 (Spagnola, virus A, sottotipo H1N1), 1957 (Asiatica, virus A, sottotipo H2N2) e 1968 (HongKong, virus A, sottotipo H3N2). La più severa, nel 1918, ha provocato almeno 20 milioni di morti. L’incertezza sulle modalità e i tempi di diffusione determina la necessità di preparare in anticipo le strategie di risposta alla eventuale pandemia, tenendo conto che tale preparazione deve considerare tempi e modi della risposta. Il principio ispiratore del Piano è l’assunto che emergenze globali richiedono risposte coordinate e globali, dove il momento di pianificazione deve essere condiviso dai responsabili delle decisioni ed il momento dell’azione deve essere conosciuto prima del verificarsi dell’evento in modo che ognuno sia in grado di “giocare” il suo ruolo e le sue responsabilità. L’epidemia da COVID-19 ha messo l’Italia in ginocchio, ponendola di fronte ad una serie di sfide sanitarie, sociali, etiche ed economiche inedite. L’Italia ha registrato un numero di morti più contenuto rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, ma è anche uno dei Paesi dell’Unione europea che si è trovato meno preparato ad affrontare la pandemia. La regione Lombardia, invero, e in particolare la provincia di Bergamo, da subito e per prime, hanno pagato il prezzo più alto: l’elevata incidenza di contagi e di mortalità, concentrata nei primi 60 giorni dell’esperienza epidemica, ha stressato il sistema sanitario come mai era successo prima, evidenziando una insufficiente dotazione di posti di terapia intensiva adeguatamente attrezzati per la ventilazione e una rete territoriale, tra l’altro, carente di strutture, a monte identificate, in grado di decongestionare il sovraccarico generatosi all’interno del sistema ospedaliero. Gli obiettivi indicati dall’OMS e dal Piano pandemico nazionale del 2006 in caso di epidemia diffusa, pare fossero disattesi. Ciò che è successo, in particolare nella provincia di Bergamo, ha mostrato la necessità, di fronte alla diffusione di nuove infezioni, di un potenziamento generale dell’assistenza territoriale e la contestuale esigenza di disporre di strutture decentrate, e tecnicamente adeguate, in grado di contenere gli effetti sanitari di un’epidemia diffusa. La Fondazione Carisma, quale soggetto leader del settore sociosanitario bergamasco, accreditato per l’erogazione di prestazioni sociosanitarie e riabilitative residenziali (500 Pl), semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari, oltre ad aver contribuito alla gestione dell’emergenza sanitaria locale della primavera 2020 con la messa a disposizione della propria struttura di riabilitazione quale supporto agli ospedali cittadini, ha immediatamente colto la necessità di impegnarsi per sostenere lo sviluppo di un piano pandemico locale, attraverso la revisione del proprio progetto in corso relativo alla realizzazione della cd. CasAlzheimer, introducendo modifiche tecniche ed architettoniche in grado di garantire adeguati provvedimenti di isolamento dei ricoverati affetti da malattie infettive, sicurezza per gli operatori e, al contempo, rappresentare una soluzione subito disponibile per la gestione di una eventuale emergenza epidemiologica. Si tratta della realizzazione di una struttura sociosanitaria autonoma, con capienza fino a 98 PL in sole camere singole e con standard volumetrici superiori del 30% rispetto a quelli richiesti. Una struttura concepita per prevenire e curare anche il diffondersi di infezioni trasmissibili. La filosofia e la metodologia adottata è quella della prevenzione delle cd. ICA, attraverso soluzioni tecnico-architettoniche che prevedono, appunto, camere singole con bagno dedicato, anticamera per vestizione/svestizione, ventilazione meccanica con ricambio d’aria primaria e impianto a muro di ossigenoterapia e aspirazione, oltre ad appropriati percorsi separati per i pazienti infetti, per il personale in entrata ed in uscita e idonei percorsi sporco-pulito. Una struttura destinata prioritariamente alla gestione delle persone affette da demenza e che presentano contestuali disturbi comportamentali, ma pronta per essere celermente riconvertita per accogliere in sicurezza pazienti affetti da malattia a carattere epidemico provenienti dagli Ospedali per acuti e bisognosi di ulteriore assistenza/riabilitazione, in ossigenoterapia e non ancora curabili al domicilio; oppure pazienti provenienti da RSA del territorio che non necessitano di terapia intensiva e non curabili nella propria residenza per motivi strutturali e/o di personale. La struttura prevede un investimento di circa 20 milioni di euro, in parte già finanziati dalla Fondazione, in parte oggetto di specifiche operazioni di fundraising, in parte, ci si auspica, quale contributo del sistema sociosanitario per il ruolo “potenziale” o “silente” che essa svolgerà in caso di emergenza territoriale. La progettazione ha visto impegnata la direzione della Fondazione e un pool di senior professional interni, i quali hanno di fatto definito gli indirizzi, a cui i progettisti tecnici si sono attenuti. L’iter autorizzativo è alla fase finale e i tempi di realizzazione sono definiti in 18 mesi, a decorrere dall’inizio del 2021. Il risultato atteso, ovvero la messa in funzione della struttura de qua e il correlato iter amministrativo per l’identificazione delle modalità di attivazione della stessa in caso di emergenza pandemica,rappresentano la realizzazione di alcuni obiettivi/azioni posti dall’OMS e acquisiti dal Piano Pandemico Nazionale (cfr PPN Fase 3 - Definire il piano per l’attivazione di posti letto aggiuntivi), nonché dal recente Decreto Rilancio all'articolo 1, comma 4-bis, in materia di sperimentazione di Strutture di prossimità. Ulteriori indicatori di esito sono la riduzione dei tempi di permanenza dei pazienti in Ospedale per acuti e una riduzione di passaggi in PS. MODULOORG


Titolo e contributi: Potenziamento “silente” della rete assistenziale in emergenza epidemica in provincia di Bergamo : “La Casalzheimer” della Fondazione Carisma / Fabrizio Lazzarini

Pubblicazione: Milano: PoliS-Lombardia, [2021]

Descrizione fisica: 1 file (PDF) (57 p.)

Data:2021

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Nota:
  • Project work predisposto a conclusione del corso di rivalidazione della formazione manageriale (PRG 19002 DE) a.a. 2020/2021. Il corso è organizzato da PoliS-Lombardia e da Progea, ente accreditato, su incarico di Regione Lombardia, nell'ambito delle attività dell'Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo

Nomi:

Allegati:
Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2021

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