Abstract: L’impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI) è divenuto il trattamento di scelta nei pazienti affetti da stenosi aortica severa sintomatica che risultano inoperabili e la strategia preferita in quelli a rischio chirurgico elevato o intermedio, che presentino specifiche caratteristiche anatomiche. Nonostante la rapida espansione della procedura nella pratica clinica, i registri “real‐world” mostrano che il beneficio clinico dell’intervento a breve e medio termine è subottimale in una percentuale elevata di pazienti. Questi sono frequentemente affetti da numerose comorbidità tra le quali sono spesso riportate in letteratura quelle ematologiche. L’anemia è una delle più comuni ed è presente nel 45% ‐64% dei casi, con un possibile impatto sfavorevole sull’esito della procedura se non tempestivamente diagnosticata e corretta. La presenza di comorbidità contribuisce a rendere la TAVI una terapia innovativa non sempre costo‐efficace rispetto alla sostituzione valvolare chirurgica tradizionale, soprattutto quando al costo elevato della valvola si associano ulteriori problematiche peri‐procedurali, con una spesa totale solo in parte compensata dal rimborso attualmente previsto dal SSN. Le maggiori criticità del percorso attuale sono riferibili ai seguenti contesti: 1. Lunghezza dei tempi di ricovero, dovuta sia alla diagnostica pre‐intervento, potenzialmente eseguibile a livello ambulatoriale, sia al trattamento di complicanze peri e post‐procedurali che potrebbero giovarsi di un percorso preventivo. 2. Inappropriato utilizzo di risorse contingentate (uso di emocomponenti, utilizzo del posto letto ordinario/di terapia intensiva, valutazione multidisciplinare al bisogno). Obiettivo del progetto: ridurre i costi legati all’esecuzione di una TAVI nel paziente ad alto rischio che afferisce alla nostra ATS, agendo attraverso la riduzione dei costi pre‐ e post‐procedurali mediante un modello organizzativo che migliori, in ultima analisi, la costo‐efficacia della procedura rispetto a quanto già ottenuto nel confronto con la terapia medica e rispetto a quanto attualmente perseguibile nel confronto con la terapia chirurgica convenzionale. Si propone pertanto una riorganizzazione del percorso di pre‐ricovero dei pazienti candidati a TAVI, nel corso del quale sia possibile ampliare le valutazioni pre‐intervento e identificare precocemente l’eventuale malattia ematologica. Il trattamento preventivo di quest’ultima consentirebbe infatti la riduzione dei tempi di degenza al minimo indispensabile, il risparmio di risorse contingentate e la riduzione delle complicanze peri e post‐procedurali. MODULOORG
Titolo e contributi: Modello di gestione del paziente candidato a TAVI : Dalla valutazione pre‐ospedaliera alla dimissione dopo l’intervento : ottimizzazione del percorso di cura e utilizzo efficiente delle risorse / Alessandro Gerosa, Maddalena Lettino, Pietro Vandoni
Pubblicazione: Milano: PoliS-Lombardia, [2021]
Descrizione fisica: 1 file (PDF) (27 p.)
Data:2021
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
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