Includi: tutti i seguenti filtri
× Collana project work afssl
× Nomi Gennuso, Michele
Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Data 2021

Trovati 2 documenti.

Un nuovo modello di approccio multidisciplinare territoriale per i pazienti affetti da Malattia di Parkinson
0 0
Libri Moderni

Gennuso, Michele

Un nuovo modello di approccio multidisciplinare territoriale per i pazienti affetti da Malattia di Parkinson / Michele Gennuso

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: La Malattia di Parkinson (MP) è una patologia degenerativa del sistema nervoso determinata dalla perdita dei neuroni dopaminergici della pars compacta della substantia nigra, ed è caratterizzata dalla presenza di sintomi motori e non-motori e da una progressiva perdita di autonomia. I sintomi motori costituiscono la triade motoria: la bradicinesia (rallentamento motorio), cui si associa l’aumento del tono muscolare (rigidità) e/o il tremore. La comparsa dei sintomi motori può essere preceduta dalla manifestazione di sintomi non motori come i disturbi del sonno (in particolare della fase REM), l’ansia e la depressione, la stipsi, i disturbi urinari e altri; questi sintomi si possono presentare anni prima dell’esordio della triade motoria e accompagnare il paziente per tutto il decorso della malattia. Dopo una fase iniziale durante la quale il paziente presenta un buon controllo dei sintomi, con il progredire della malattia, sperimenterà le fluttuazioni motorie (e non motorie) cioè periodi in cui avvertirà un peggioramento delle performance alternato a periodi di benessere; la presenza delle fluttuazioni motorie richiede una modificazione dell’approccio terapeutico. La terapia della MP è di tipo farmacologico e non farmacologico; quest’ultima coinvolge altri professionisti come i fisioterapisti, i terapisti occuopazionali, i logopedisti, gli alimentaristi, gli psicologi e non ultimi anche gli assistenti sociali. La terapia farmacologica della MP prevede l’uso di farmaci dopaminergici che risultano efficaci in particolare nelle fasi iniziale e sui sintomi motori; nelle fasi più avanzate in cui compaiono le fluttuazioni le terapie sono più complesse: apomorfina in pompa s.c.; Duopopa con PEG/PEJ; Stimolazione Cerebrale Profonda (DBS) del nucleo subtalamico. La gestione del paziente affetto da MP è complessa e deve prevedere un’equipe multidisciplinare che accompagni il paziente nelle varie fasi al fine di identificare, trattare e monitorare la progressione dei sintomi. Il modello di presa in carico attuale è ambulatoriale e frammentato e quindi poco efficace; per superare questa frammentarietà sia da un punto di vista clinico che economico e di gestione abbiamo pensato di realizzare un modello che possa sostenere i vari interventi sia per quanto concerne gli aspetti diagnostici che terapeutici. Il modello prevede la possibilità di realizzare dei pacchetti di prestazioni che coinvolgeranno i diversi professionisti nelle varie fasi di malattia; l’infermiere di famiglia, all’interno del COT, ha il ruolo di case manager e coordina l’equipe multidisciplinare nella stesura e realizzazione del PAI (Piano Assistenziale Individualizzato) e garantisce al tempo stesso l’aderenza del paziente al PAI; i PAI prevedono una complessità crescente in relazione alla progressione di malattia del paziente. Il case manager coinvolge anche i servizi sociali territoriali e anche i familiari per sviluppare processi di educazione dei caregivers nella gestione dei pazienti affetti da MP. Questo modello determina una riduzione della frequenza e gravità di eventi acuti (cadute e fratture, occlusione intestinale, stati confusionali ecc) che potrebbero determinare il ricovero; un miglioramento della qualità di vita e rallentamento della progressione di malattia con l’obiettivo di ridurre anche l’istituzionalizzazione dei pazienti e di permettere una presa in carico domiciliare sfruttando anche la telemedicina e la teleriabilitazione. MODULOORG

DELIRIUM
0 0
Libri Moderni

Gennuso, Michele

DELIRIUM : PDTA condiviso tra Ospedale e Territorio / Michele Gennuso

Milano : Éupolis Lombardia, [2017]

Project work Afssl

Abstract: Il Delirium (D) è un disturbo dell'attenzione ad insorgenza acuta, con decorso fluttuante e di breve durata fino ad un massimo di 6 mesi, è una condizione frequente osservata soprattutto nell'anziano ma spesso non riconosciuta, non diagnosticata e quindi sottostimata. La sua prevalenza nei soggetti ospedalizzati va dall'11 al 42% e può determinare un prolungamento del ricovero, un'elevata mortalità e ad un alto rischio di istituzionalizzazione. E' stato dimostrato come il D sia una sindrome clinica potenzialmente prevenibile
che è spesso indicativa di carente assistenza in particolare per gli anziani, e quindi il D rappresenta una occasione di miglioramento della qualità delle cure. I dati italiani derivati da un'analisi delle SDO di reparti internistici non raggiungono le percentuali descritte in letteratura e anche da una analisi che ho condotto sulle SDO di alcune UO dell'ASST di Crema nel 2015 è emerso come spesso la diagnosi di D non sia contemplata (incidenza sul totale dei ricoveri ospedalieri 0,2%). Inoltre è evidente in letteratura come talvolta non siano attivati protocolli di individuazione precoce dei fattori di rischio che possono scatenare il D; in quanto una loro precoce gestione potrebbe determinare un riduzione nell'incidenza del D e quindi una riduzione del ricovero in ambiente ospedaliero con un vantaggio in termini di costi. Appare quindi necessario un rafforzamento della rete sociosanitaria e socioassistenziale nel solco della legge regionale 23 del 11 agosto 2015: "La Regione, nell'ottica dell'integrazione delle politiche sanitarie e sociosanitarie con quelle sociali di competenza delle autonomie locali promuove, in particolare, l'integrazione dei servizi sanitario, sociosanitario e sociale, favorendo la realizzazione di reti sussidiarie di supporto che intervengono in presenza di fragilità sanitarie, sociali e socioeconomiche". L'attuale Project Work vuole redigere un PDTA sul D condiviso all'interno dell'ASST di Crema ma anche sul territorio al fine di ridurre i casi di Delirium e quindi il peggioramento clinico dei pazienti già ricoverati ovvero ridurre l'ospedalizzazione di pazienti domiciliari o residenti in case di riposo o RSA. L'analisi condotta anche dal punto di vista economico ha potuto evidenziare come la scelta di qualsiasi regime assistenziale diverso da quello ospedaliero consente un risparmio di risorse a livello complessivo.