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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 16 - PACE, GIUSTIZIA, ISTITUZIONI SOLIDE
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Milano : PoliS-Lombardia, 2024
Abstract: Il rapporto analizza un segmento specifico della partecipazione delle donne lombarde alla vita politica del territorio, ponendo l'attenzione in particolare sulla presenza femminile negli organi comunali di rappresentanza in Lombardia (Sindache, Assessore, Consigliere Comunali). Si affronta inoltre il tema del riequilibrio delle rappresentanze di genere negli enti locali e si propone uno sguardo sulla partecipazione alla politica locale da parte dei più giovani (i cosiddetti Millennials e Generazione Z).
Milano : PoliS-Lombardia, [2023]
Abstract: Il progetto Rete Informagiovani nasce nel novembre 2022 quando Regione Lombardia affida a PoliS-Lombardia, nell'ambito di una convenzione trilaterale che comprende anche ANCI Lombardia, l'incarico di analizzare e mappare la situazione degli Informagiovani in Lombardia, di verificarne i bisogni e le esigenze evolutive e di definire le competenze professionali necessarie agli operatori immaginando, nel caso, un percorso formativo ad hoc. Scegliendo di affrontare il progetto con un approccio multidisciplinare, PoliS-Lombardia ha coinvolto nel proprio gruppo di lavoro l'Università dell'Insubria per la mappatura dei servizi esistenti sul territorio, SDA Bocconi per l'analisi delle modalità di erogazione dei servizi e delle competenze esistenti nei centri Informagiovani, e il TRAILab dell'Università Cattolica per far emergere - nell'incontro con ragazze e ragazzi - i loro bisogni più profondi, le aspirazioni e le richieste di supporto veicolabili attraverso gli sportelli Informagiovani. Sebbene l'input iniziale del progetto fosse quello di individuare un modello e un set di competenze precisi per irrobustire e innovare il servizio, l'output ottenuto è ben diverso. Non si può parlare, infatti, di un unico modello ma di molte e diverse modalità utili ed efficaci di erogazione del servizio: l’Informagiovani cambia in maniera rilevante non solo a seconda delle realtà nelle quali si colloca, ma anche della domanda con la quale si deve confrontare. In generale, dunque, questo lavoro di indagine non ha dato soltanto risposte, ma, come spesso accade nei lavori di ricerca, ha soprattutto fatto emergere anche nuove domande e nuove questioni, alcune delle quali sono particolarmente cogenti per la Regione e il suo ruolo di governance.
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Quali comuni per quale programmazione negoziata in Lombardia? / PoliS-Lombardia ; Antonio Dal Bianco
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Palermo : Mediter Italia, 2023
Milano : PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Il presente Rapporto finale presenta i principali risultati delle Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker. Il rapporto si articola in 5 capitoli. Nel primo capitolo, dopo una sintetica descrizione del Programma ESPON 2014-2020, vengono definiti gli ambiti e la metodologia di analisi sulla base delle domande di ricerca. La metodologia prevede una analisi desk per la ricostruzione e l’analisi del programma e dei progetti realizzati in questo ambito, con particolare attenzione ai progetti che hanno coinvolto stakeholder italiani. Su tale base sono stati selezionati gli studi ESPON da approfondire in apposite schede di dettaglio e attraverso dei focus group con i principali stakeholder, al fine di comprendere le ricadute sul territorio, i processi attivati e le implicazioni per le politiche territoriali anche in vista della programmazione 2021-2027. Il secondo capitolo presenta una panoramica del programma e degli studi finanziati, con dati di approfondimento che offrono una fotografia dei progetti e dei contractor e stakeholder coinvolti nei progetti promossi dal Programma, con particolare attenzione alla presenza italiana. Il terzo capitolo si focalizza invece sul contenuto dei 67 progetti condotti nell’ambito del Programma ESPON e classificati in base agli Obiettivi Specifici di riferimento, sempre con attenzione alla presenza di casi studio realizzati sul territorio italiano. Per ognuno dei 67 progetti sono state preparate delle schede di sintesi allegate a questo Rapporto. Il quarto capitolo presenta gli 11 progetti considerati di particolare interesse regionale e nazionale poiché hanno coinvolto istituti di ricerca e/o stakeholder italiani e/o hanno realizzato casi studio in Italia, oltre che tematiche di interesse per la nuova programmazione. L’approfondimento è basato sull’analisi dei principali rapporti di ricerca prodotti dagli studi. I progetti selezionati sono descritti in dettaglio nelle schede di progetto in allegato al presente Rapporto, che presentano le metodologie di ricerca utilizzate, i risultati emersi dagli studi e le raccomandazioni di policy. Il capitolo quinto presenta le ricadute territoriali e le indicazioni di policy che sono emerse dal confronto con gli stakeholder e ricercatori dei progetti selezionati che hanno partecipato ai focus group. Il capitolo conclusivo riassume le principali evidenze e indicazioni di policy emerse dall’analisi. Completano il presente Rapporto i seguenti allegati: ● Schede di sintesi dei 67 progetti appartenenti al programma (suddivise in tre file Excel, uno per ciascun obiettivo specifico); ● Schede di approfondimento degli 11 studi selezionati (Alps2050, FINST, GRETA, LinkPAs, ReSSi, SHARING, SME, SPIMA, TITAN, TOURISM, YUTRENDS).
Milano : Franco Angeli, 2022
Abstract: Da tempo si discute di giustizia riparativa, eppure questo paradigma di giustizia è difficile da definire e da circoscrivere. Il libro documenta i risultati del viaggio di una giurista e di un filosofo nel lessico della giustizia riparativa per comprenderne il senso e la forza trasformativa. Si tratta di un paradigma capace di promuovere una profonda ridefinizione anche della giustizia penale. Una dopo l'altra vengono proposte e chiarite le parole-chiave della giustizia riparativa: relazione, comunità, dialogo, capacità, responsabilità, riconciliazione, cura, verità, inclusione, trasformazione, giustizia, democrazia, sostenibilità. Ognuna di esse è considerata anzitutto nel suo profilo giuridico e poi nel suo valore culturale. In tal modo, le competenze della giurista e del filosofo entrano in dialogo per delineare il volto di una giustizia accogliente, che è tale nella misura in cui riesce a lavorare sulla relazione interpersonale e sociale, sul dialogo, sulla riparazione dell'offesa, sull'ascolto dei bisogni delle vittime, sull'inclusione, sulla verità, sulla gestazione di una società più umana. Ne emerge il profilo di una cultura e di una prassi giuridica finalmente rivolte a tutte e a tutti, nell'ottica di una cura capace di universalità. Un simile cammino sa mostrare come la giustizia in quanto tale consista non già nel punire ma, in primis, nel risvegliare le coscienze, nel promuovere il rispetto della inalienabile dignità delle persone, nel rinnovare le relazioni e nel risanare le situazioni compromesse dai conflitti, dalla violenza, dal misconoscimento dei diritti. Una giustizia accogliente è una giustizia vicina alle persone, affidabile e comprensibile, di cui è possibile fare esperienza concreta.
Milano : Franco Angeli, 2021
Milano : Mondadori, 2021
Abstract: «La gente ci descrive come fossimo dei mostri, delle persone senza scrupoli, come se ammazzassimo la gente così a caso. Non è vero. Sappiamo farlo quando serve. Io so essere cattivo, quando serve. Se non serve faccio la persona normale». Queste parole, pronunciate da un boss calabrese e intercettate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, sono rappresentative della strategia che da almeno sessant'anni le mafie mettono in campo per infiltrarsi in maniera sempre più capillare nel tessuto socio-economico del nostro Paese. Oggi la criminalità organizzata non ha più bisogno di sparare, ha acquisito la capacità di muoversi sottotraccia, senza suscitare clamore o allarme, dilagando, apparentemente senza freni. In Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, così come in Valle d'Aosta, Liguria e Trentino, le mafie raramente sono giunte con le armi in pugno. Si sono piuttosto presentate con il volto rassicurante di figure professionali in grado di offrire servizi e soluzioni a basso costo, a partire dallo smaltimento dei rifiuti fino a una sorta di welfare di prossimità, più efficace rispetto a quello spesso carente dello Stato. Come ben evidenziano Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, si tratta di un fenomeno che ormai non si può più ignorare nella sua incontestabile pervasività: i 46 «locali» di 'ndrangheta finora scoperti al Nord, i 5 consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose e le 169.870 imprese riconducibili a contesti di criminalità organizzata dimostrano che nessuna zona d'Italia può ritenersi impermeabile alla penetrazione dei clan. Per troppo tempo si è voluto credere alla «metafora del contagio», come se le mafie fossero un virus che infettava territori sani. Tutt'altro. Nelle nuove realtà in cui dettano legge, hanno goduto di una lunga e colpevole sottovalutazione da parte sia del mondo imprenditoriale sia di quello politico, che hanno troppo spesso aperto loro le porte finendo per giustificarne la condotta e diventarne consapevoli complici in nome del denaro e del potere.
Milano : PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il rapporto finale riguarda il Progetto Capitalizzazione dei risultati del Programma Spazio Alpino 2014-2020 e prospettive della nuova programmazione post 2020 ed è stato commissionato dalla DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia. Il documento è il risultato di un processo articolato che ha preso avvio con la definizione dell’impostazione metodologica e dell’impianto della ricerca e si è sviluppato attraverso la selezione delle fonti, la raccolta documentale, l’approfondimento attraverso i referenti regionali del Programma Spazio Alpino; la conseguente analisi delle fonti ha permesso di selezionare alcuni progetti identificati come promettenti rispetto alla capitalizzazione, sui quali la ricerca si è specialmente soffermata. Il rapporto si struttura in tre parti: A. le attività di ricerca; B. le evidenze dell’analisi; C. le riflessioni e le indicazioni della ricerca.
Trento : Università degli studi di Trento, 2021
Abstract: Il volume raccoglie una serie di riflessioni derivanti dalla sperimentazione dei Patti di integrità nell’ambito del progetto Integrity Pacts: Civil Control Mechanism for safe-guarding EU Funds, promosso da Transparency International e dalla Commissione europea. Le riflessioni, che si basano sull'esperienza del Patto applicato alla realizzazione del secondo lotto della metropolitana leggera di Cagliari, offrono spunti utili per eventuali future applicazioni e migliorie dei Patti e rivestono particolare interesse nel dibattito in atto sulla qualità delle regole, sul funzionamento del mercato delle infrastrutture pubbliche, sull'importanza di garantire il coinvolgimento della società civile. La pandemia ha messo in evidenza i limiti culturali e giuridici delle regole del sistema, imponendo nuovi e provvisori equilibri tra i valori che presiedono il suo funzionamento: più velocità, meno pubblicità, meno concorrenza, meno formalismo, meno responsabilità, meno controlli. Le decisioni che il Paese sta prendendo riguardano la più importante erogazione di risorse pubbliche dopo il piano Marshall, oltre 220 miliardi di euro, che condizioneranno il futuro delle prossime generazioni. Se già era facile convincersi della bontà dei Patti di integrità, a maggior ragione in situazioni come quella attuale, quando le ragioni dell’emergenza rideterminano priorità e regole, i Patti possono rappresentare una valida soluzione per garantire concretezza ai valori della trasparenza, della partecipazione civica, della legalità
Relazione salute mentale e carceri / PoliS-Lombardia ; Sara Maiorino
Milano : PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: La letteratura, sia a livello nazionale che internazionale, evidenzia come i problemi psichici rappresentino le malattie più diffuse negli istituti penitenziari (WHO, 2007; Antigone 2020; Ars Toscana, 2015). La questione è divenuta più evidente di quanto già non fosse dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19 nel febbraio 2020, con un netto aumento di vari eventi critici nelle carceri in questo anno rispetto ai precedenti (Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, 2021). La sola Lombardia ha contato, nel 2019, un alto numero di suicidi, 16, cifra che risulta molto alta se paragonata ai dati per la stessa regione riferiti agli anni precedenti. Con la relazione Salute mentale e carceri l'Istituto approfondisce la questione facendo riferimento sia a dati sugli eventi critici da varie fonti istituzionali e non, sia alla letteratura sociologica, psicologica e giudiziaria reperibile sul tema della salute mentale in carcere. Il report analizza inizialmente le caratteristiche principali del contesto penitenziario lombardo e presenta una revisione della letteratura su salute mentale, suicidio e autolesionismo nelle carceri, grazie a fonti provenienti da varie discipline. Il capitolo 4 traccia un quadro delle statistiche sugli eventi critici, e in particolare sui dati relativi ad atti suicidiari e autolesionistici a livello nazionale e, ove disponibili, regionale. Vengono poi approfonditi alcuni temi più specifici: l’impatto del Covid-19 sulla salute mentale nelle carceri italiane e lombarde; le Residenze per l’Esecuzione delle misure di sicurezza; detenute donne e salute mentale (considerato che esse, pur in minoranza, possono soffrire di manifestazioni di disagio psichico e essere soggette a fattori di rischio parzialmente differenti rispetto alla controparte maschile), cui seguono un capitolo con considerazioni conclusive e, oltre a bibliografia e sitografia di riferimento, un appendice dedicata a Glossario e acronimi.
Santarcangelo di Romagna : Maggioli, c2021
Abstract: L'aspirazione a una semplificazione dell'attività amministrativa non è nuova: basti pensare che se ne parla da oltre un secolo come strumento privilegiato di superamento delle farraginosità procedimentali e dell'affastellamento di adempimenti che la moltiplicazione delle disposizioni normative produce. Già da questo, si comprende come una pubblica amministrazione che costi meno alla collettività, sia in termini di stanziamenti di bilancio che in termini di costi complessivi e, soprattutto, che lavori meglio, implica necessariamente non solo una più efficace allocazione delle risorse umane, ma anche la concreta attuazione dei principi enunciati in via generale dalla legge 241/1990: e non è, quindi, un caso che gli interventi di riforma via via succedutesi finora abbiano avuto ad oggetto, da un lato, le principali direttrici delineate dall'art. 1 della legge, ovverosia dell'economicità (intesa come minor dispendio possibile di risorse economiche) e dell'efficacia (intesa come rapporto tra il risultato che ci si prefiggeva di raggiungere e il risultato effettivamente raggiunto dall'azione amministrativa) e, dall'altro, che abbiano altresì riguardato, principalmente, gli istituti contemplati dalla normativa sul procedimento amministrativo. In quest'ottica, l'intervento del D.L. 76/2020 (conv. in L. 120/2020), intitolato proprio come decreto semplificazioni, assume - non senza incoerenze e incongruenze - lo specifico intento di individuare i mezzi migliori per delineare un'azione amministrativa e una pubblica amministrazione orientata al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma che, nel contempo, consumi minori risorse: le implicazioni per il dipendente pubblico, per il dirigente, per il responsabile del procedimento sono di immediata intuizione e spaziano, come si prefigge di spiegare analiticamente il libro, dai profili attinenti ai nuovi compiti a loro intestati, alle implicazioni sul versante negoziale e contrattuale, alle verifiche e ai controlli attribuiti alla Corte dei conti che si sono arricchiti di ulteriori forme e tipi ed, infine, ai modificati profili di responsabilità che la novella ha introdotto.
Vittime al bivio : tra sentimenti e bisogno di riparazione / Marco Bouchard
Genova : Il Melangolo, 2021
Abstract: La vittima è una figura epocale e centrale della modernità a tal punto che si può parlare di protagonismo vittimario come categoria per leggere la cifra sociale e politica del nostro tempo. È tempo di provare a ricercare le cause del fenomeno e provare a operare una critica di questo paradigma. Il libro di Marco Bouchard ricostruisce in tutta la sua ambivalenza l'ascesa vittimaria. Da un lato ricostruisce le ragioni che hanno portato la vittima ad uscire dal dark age nel quale era stata accantonata per secoli; dall'altro, indica una possibile via d'uscita dai rischi insiti nella prospettiva vittimaria attraverso il riconoscimento delle vittime reali e il governo dell'ambivalenza e delle dinamiche sostitutive che la vittima porta con sé, verso una possibile transizione dal trauma al thauma.
2. ed. (rivista ed integrata) / presentazione alla seconda edizione di Davide Croce ; prefazione alla prima edizione di Elio Guzzanti
Santarcangelo di Romagna : Maggioli, 2020
Abstract: All'interno del servizio sanitario nazionale, e a sua volta dei servizi sanitari regionali o provinciali, il ruolo di Direttore di struttura complessa e Responsabile di struttura semplice dipartimentale/distrettuale può essere considerato uno dei ruoli dirigenziali più complessi che il mondo del lavoro possa offrire. Il volume fornisce informazioni puntuali sulle competenze e correlate responsabilità derivanti dell'uno o dell'altro di detti incarichi manageriali. Il volume ha il pregio di concentrarsi sull'organizzazione e sugli aspetti pratico-legali del ruolo. Si sono tralasciati gli aspetti economici e di utilizzo delle risorse (e.g. farmaci, dispositivi medici) ormai dominanti e quindi ragionevolmente conosciuti dal lettore e dalla tecnostruttura dell'azienda sanitaria. A ogni Direttore/Responsabile sanitario, soprattutto medico, in passato non venivano richieste competenze gestionali/manageriali, tutte expertise oggi imprescindibili per governare una struttura sanitaria, ferma la coniugazione con l'esperienza nella pratica clinica. Ciò impone che ogni medico con funzioni gestionali comprenda gli elementi da acquisire ai fini della gestione della struttura cui è preposto perché l'organizzazione sia più razionale e spesso anche più equa nel distribuire e allocare le risorse disponibili onde recuperare una competenza/professionalità specifica e metodologica in grado di costruire, motivando il personale, processi tesi a migliorare sia la sua organizzazione interna che il rapporto con i pazienti.