Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 16 - PACE, GIUSTIZIA, ISTITUZIONI SOLIDE

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Trovati 241 documenti.

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donne_Lombardia
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PoliS-Lombardia

La presenza delle donne nella politica locale in Lombardia : rapporto di ricerca / PoliS-Lombardia; a cura di Silvana Fabrizio, Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2024

Abstract: Il rapporto analizza un segmento specifico della partecipazione delle donne lombarde alla vita politica del territorio, ponendo l'attenzione in particolare sulla presenza femminile negli organi comunali di rappresentanza in Lombardia (Sindache, Assessore, Consigliere Comunali). Si affronta inoltre il tema del riequilibrio delle rappresentanze di genere negli enti locali e si propone uno sguardo sulla partecipazione alla politica locale da parte dei più giovani (i cosiddetti Millennials e Generazione Z).

Analisi della stagionalità del turismo nelle comunità montane della Lombardia
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PoliS-Lombardia

Analisi della stagionalità del turismo nelle comunità montane della Lombardia / PoliS-Lombardia ; Antonio Dal Bianco, Gianpaolo Caprino

Milano : [S.e.], 2023

Quali comuni per quale programmazione negoziata in Lombardia?
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PoliS-Lombardia

Quali comuni per quale programmazione negoziata in Lombardia? / PoliS-Lombardia ; Antonio Dal Bianco

Milano : [S.e.], 2023

L’impatto degli investimenti pubblici su misure di efficienza della risorsa idrica
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PoliS-Lombardia

L’impatto degli investimenti pubblici su misure di efficienza della risorsa idrica / PoliS-Lombardia ; Antonio Dal Bianco, Luisa Loiacono

Milano : [S.e.], 2023

Tourist flows in Lombardy: forecasts on time series using mandatory communication data
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PoliS-Lombardia

Tourist flows in Lombardy: forecasts on time series using mandatory communication data / PoliS-Lombardia ; Elena Diceglie, Andrea Marletta, Roberta Rossi

Milano : [S.e.], 2023

Assessment e formazione sulle competenze digitali nel personale della Giunta Regionale lombarda
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PoliS-Lombardia

Assessment e formazione sulle competenze digitali nel personale della Giunta Regionale lombarda / PoliS-Lombardia ; Carla Castelli ... [et al.]

Milano : [S.e.], 2023

Indicatori di monitoraggio nel bacino del Mediterraneo
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PoliS-Lombardia - Università Cattolica

Indicatori di monitoraggio nel bacino del Mediterraneo / PoliS-Lombardia, Università Cattolica ; Federico Rappelli, Paolo Rizzi, Lorenzo Turci

Milano : [S.e.], 2023

I beni confiscati alla criminalità organizzata
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Laplena, Rosa

I beni confiscati alla criminalità organizzata : dalla legge Rognoni La Torre ad oggi : storia, applicazione della normativa, incidenza nelle politiche pubbliche di coesione territoriale e di sviluppo locale / Rosa Laplena

Palermo : Mediter Italia, 2023

Ecomafia 2023
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Ecomafia 2023 : le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia / a cura dell'Osservatorio nazionale Ambiente e legalità di Legambiente

Milano : Edizioni Ambiente, 2023

Abstract: Il rapporto ecomafia, redatto ogni anno da Legambiente in collaborazione con le forze dell'ordine, fa il punto sui casi di criminalità ambientale nel nostro paese e analizza la graduale trasformazione del fenomeno. Dall'impero del cemento illegale a quello dei rifiuti. Dalle filiere illecite dell'agroalimentare alla tratta degli animali. Dalla piaga degli incendi boschivi fino al saccheggio del patrimonio culturale. L'edizione 2023 del rapporto raccoglie i nuovi numeri e le storie dell'ecocriminalità italiana, passando in rassegna i procedimenti penali – sia le indagini concluse che quelle ancora in corso – e presentando la classifica annuale delle filiere illegali, dei principali reati contro l'ambiente e delle regioni maggiormente colpite. Quel che ne risulta è la fotografia accurata dell'impatto che gli ecoreati hanno sulla qualità della vita dei cittadini, oltre che sulle risorse economiche e naturali del territorio. Un lavoro di ricerca e analisi che l'osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente conduce dal 1994, e che nel tempo ha contribuito a documentare e denunciare l'evoluzione sempre più raffinata e subdola dei network ecomafiosi. Presentazione di Stefano Ciafani. Premessa di Enrico Fontana.

Protezione per le donne vittime di violenza
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PoliS-Lombardia

Protezione per le donne vittime di violenza : le chiamate al numero di pubblica utilità 1522 : Aggiornamento al 1° trimestre 2022 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il report si basa sui dati dell’indagine Istat sul “1522”, ovvero il numero di pubblica utilità messo a disposizione dal DPO – PdCM a sostengo delle vittime di violenza di genere e stalking. Una piattaforma informatizzata registra le informazioni fornite durante la telefonata, che è anche l’unità di rilevazione (è infatti possibile che la stessa persona chiami più volte). Dato che spesso le telefonate si interrompono prima della conclusione del colloquio, il database presenta molti casi mancanti (n.d=non disponibili). Il totale delle “chiamate valide” rappresenta il totale delle chiamate che vengono fatte da utenti e/o vittime, per motivi congrui rispetto al servizio fornito dal 1522. Il termine “vittime” viene usato per indicare le persone che si rivolgono al numero 1522 per chiedere aiuto per sé e hanno subito una violenza nelle sue varie forme, mentre con il termine “utenti” si indicano le persone che si rivolgono al 1522 per chiedere aiuto per sé o per altri. Dalla lettura dei dati emerge che rispetto al IV trimestre 2021, nel I trimestre 2022 si registra un calo delle chiamate valide e delle chiamate da parte di vittime (-25,2% in Italia e -22,3% in Lombardia). I più frequenti motivi delle chiamate sono le richieste di aiuto dalle vittime e le richieste di informazioni sul 1522. Il 47,2% delle vittime che ha contattato il 1522 nel 1° trimestre 2022 segnala di aver subito almeno 3 forme di violenza e il 61,5% subisce violenza da anni. Nel 47,5% dei casi la vittima è coniugata o convivente con il/la maltrattante. Nel 1° trimestre 2022 ha denunciato il 14,8% delle vittime.

Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker
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Rappelli, Federico - Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia

Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker : rapporto finale / PoliS-Lombardia ; Raffaello Vignali, Federico Rappelli, Alessia Passero, Manuela Samek Lodovici

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il presente Rapporto finale presenta i principali risultati delle Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker. Il rapporto si articola in 5 capitoli. Nel primo capitolo, dopo una sintetica descrizione del Programma ESPON 2014-2020, vengono definiti gli ambiti e la metodologia di analisi sulla base delle domande di ricerca. La metodologia prevede una analisi desk per la ricostruzione e l’analisi del programma e dei progetti realizzati in questo ambito, con particolare attenzione ai progetti che hanno coinvolto stakeholder italiani. Su tale base sono stati selezionati gli studi ESPON da approfondire in apposite schede di dettaglio e attraverso dei focus group con i principali stakeholder, al fine di comprendere le ricadute sul territorio, i processi attivati e le implicazioni per le politiche territoriali anche in vista della programmazione 2021-2027. Il secondo capitolo presenta una panoramica del programma e degli studi finanziati, con dati di approfondimento che offrono una fotografia dei progetti e dei contractor e stakeholder coinvolti nei progetti promossi dal Programma, con particolare attenzione alla presenza italiana. Il terzo capitolo si focalizza invece sul contenuto dei 67 progetti condotti nell’ambito del Programma ESPON e classificati in base agli Obiettivi Specifici di riferimento, sempre con attenzione alla presenza di casi studio realizzati sul territorio italiano. Per ognuno dei 67 progetti sono state preparate delle schede di sintesi allegate a questo Rapporto. Il quarto capitolo presenta gli 11 progetti considerati di particolare interesse regionale e nazionale poiché hanno coinvolto istituti di ricerca e/o stakeholder italiani e/o hanno realizzato casi studio in Italia, oltre che tematiche di interesse per la nuova programmazione. L’approfondimento è basato sull’analisi dei principali rapporti di ricerca prodotti dagli studi. I progetti selezionati sono descritti in dettaglio nelle schede di progetto in allegato al presente Rapporto, che presentano le metodologie di ricerca utilizzate, i risultati emersi dagli studi e le raccomandazioni di policy. Il capitolo quinto presenta le ricadute territoriali e le indicazioni di policy che sono emerse dal confronto con gli stakeholder e ricercatori dei progetti selezionati che hanno partecipato ai focus group. Il capitolo conclusivo riassume le principali evidenze e indicazioni di policy emerse dall’analisi. Completano il presente Rapporto i seguenti allegati: ● Schede di sintesi dei 67 progetti appartenenti al programma (suddivise in tre file Excel, uno per ciascun obiettivo specifico); ● Schede di approfondimento degli 11 studi selezionati (Alps2050, FINST, GRETA, LinkPAs, ReSSi, SHARING, SME, SPIMA, TITAN, TOURISM, YUTRENDS).

Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza 2020-2021
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PoliS-Lombardia

Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza 2020-2021 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: In crescita nel 2020 l’offerta di servizi dei Centri antiviolenza (CAV) e delle Case rifugio per donne maltrattate, che si concentrano nel Nord del Paese (qui si trova il 70,2% delle Case rifugio e il 41.7% dei CAV). Oltre 8 su dieci delle Case rifugio e dei CAV sono raggiungibili h24 e adottano misure di sicurezza per le donne ospiti (per es. l’88,0% delle Case Rifugio è a indirizzo segreto). L’81,8% delle Case rifugio e il 92% dei CAV ricevono fondi pubblici per le proprie attività. In aumento nel 2020 le donne che hanno contattato almeno una volta i CAV (sono 54.609, +3.964 rispetto al 2019), mentre cala il numero di donne ospitate presso le Case rifugio. I dati presentati nel paper si basano sulla rilevazione “sulle prestazioni e i servizi offerti” rispettivamente dai Centri antiviolenza (CAV) e dalle Case rifugio, svolta nel 2021 da Istat in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni, consente di avere il quadro delle attività svolte nel 2020 per la protezione e l’accoglienza delle donne sopravvissute alla violenza.

La giustizia accogliente
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Mannozzi, Grazia - Mancini, Roberto <1958- >

La giustizia accogliente / Grazia Mannozzi, Roberto Mancini ; con prefazione di Marta Cartabia e Alessandro Baro

Milano : Franco Angeli, 2022

Abstract: Da tempo si discute di giustizia riparativa, eppure questo paradigma di giustizia è difficile da definire e da circoscrivere. Il libro documenta i risultati del viaggio di una giurista e di un filosofo nel lessico della giustizia riparativa per comprenderne il senso e la forza trasformativa. Si tratta di un paradigma capace di promuovere una profonda ridefinizione anche della giustizia penale. Una dopo l'altra vengono proposte e chiarite le parole-chiave della giustizia riparativa: relazione, comunità, dialogo, capacità, responsabilità, riconciliazione, cura, verità, inclusione, trasformazione, giustizia, democrazia, sostenibilità. Ognuna di esse è considerata anzitutto nel suo profilo giuridico e poi nel suo valore culturale. In tal modo, le competenze della giurista e del filosofo entrano in dialogo per delineare il volto di una giustizia accogliente, che è tale nella misura in cui riesce a lavorare sulla relazione interpersonale e sociale, sul dialogo, sulla riparazione dell'offesa, sull'ascolto dei bisogni delle vittime, sull'inclusione, sulla verità, sulla gestazione di una società più umana. Ne emerge il profilo di una cultura e di una prassi giuridica finalmente rivolte a tutte e a tutti, nell'ottica di una cura capace di universalità. Un simile cammino sa mostrare come la giustizia in quanto tale consista non già nel punire ma, in primis, nel risvegliare le coscienze, nel promuovere il rispetto della inalienabile dignità delle persone, nel rinnovare le relazioni e nel risanare le situazioni compromesse dai conflitti, dalla violenza, dal misconoscimento dei diritti. Una giustizia accogliente è una giustizia vicina alle persone, affidabile e comprensibile, di cui è possibile fare esperienza concreta.

Il contrasto alla criminalità organizzata nelle regioni europee: una ricognizione degli organismi istituzionali
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il contrasto alla criminalità organizzata nelle regioni europee: una ricognizione degli organismi istituzionali : Policy Paper / PoliS-Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia

Milano : Consiglio regionale della Lombardia, 2022

Abstract: La cooperazione tra stati per il contrasto alla criminalità organizzata ha una consolidata tradizione a livello internazionale che può essere fatta risalire alla sottoscrizione della Convenzione di Palermo. A livello europeo la cooperazione tra stati per contrastare la criminalità organizzata si è sviluppata subito dopo con una serie di programmi che si sono via via ampliati fino al recente ciclo programmatico che ha visto l’adozione da parte del Consiglio delle priorità dell'UE nella lotta alla criminalità organizzata e alle forme gravi di criminalità nel ciclo programmatico 2018-2021. La prima parte del paper ricostruisce i principali istituti di cooperazione tra Stati dell’Unione europea per il contrasto alla criminalità organizzata. Tale lavoro di ricostruzione delle strategie adottate, della loro evoluzione e degli istituti che rendono effettiva la collaborazione per il contrasto alla criminalità organizzata ha lo scopo di evidenziare il contesto in cui si inserirebbe una eventuale collaborazione tra regioni. Sul ruolo delle regioni europee nel contrasto alla criminalità organizzata non ci sono evidenze particolari se non nel caso italiano. La Conferenza dei Presidenti ha realizzato un repertorio degli organismi e delle leggi regionali sul contrasto alla criminalità che evidenzia la ricchezza di approcci al tema. La seconda parte del paper indaga gli organismi regionali di contrasto alla criminalità organizzata delle regioni aderenti alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi (CALRE) e approfondisce il ruolo del Forum europeo per la Sicurezza Urbana, offrendo spunti per possibili iniziative del Consiglio regionale.

Benessere equo e sostenibile (2021)
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PoliS-Lombardia

Benessere equo e sostenibile (2021) / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Nel 2021 cresce la speranza di vita in buona salute (+1,9 punti percentuali dal 2019). La quota di NEET, 15-29enni non occupati né in un percorso di istruzione e formazione, sale al 23,1%. Povertà assoluta stabile (9,4%), colpiti soprattutto i minori (14,2%). Cresce la quota di famiglie per cui peggiora la situazione economica (+1,6 punti percentuali dal 2020). Nel 2021 cala la quota di popolazione molto soddisfatta delle relazioni familiari o amicali (-1,8 e -4,3 punti percentuali). Le donne elette nei Consigli regionali sono il 22,3% (vs media europea del 34,6%). Cresce al 46% la quota di persone molto soddisfatte della propria vita, ma cala al 56,6% quella di soddisfatti per il tempo libero. Sale all’11% la quota di chi ha rinunciato a visite specialistiche o esami diagnostici necessari. Sono alcuni degli indicatori che vengono analizzati con riferimento all’Italia e alla Lombardia e guardando ai dati relativi già disponibili per il 2021, confrontati con gli anni precedenti, nel working paper Benessere equo e sostenibile. Anno 2021. Fonte dei dati è un recente aggiornamento del Rapporto BES presentato da ISTAT.

Beni confiscati alle mafie
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Beni confiscati alle mafie : analisi e proposte / a cura di Francesco Gianfrotta ; prefazione di Gian Carlo Caselli

Argelato : Minerva, 2020

Il direttore di struttura complessa (e non) ed il responsabile di struttura semplice dipartimentale/distrettuale
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Carnevali, Gianfranco

Il direttore di struttura complessa (e non) ed il responsabile di struttura semplice dipartimentale/distrettuale : competenze, responsabilità, gestione delle risorse, soprattutto, umane / Gianfranco Carnevali

2. ed. (rivista ed integrata) / presentazione alla seconda edizione di Davide Croce ; prefazione alla prima edizione di Elio Guzzanti

Santarcangelo di Romagna : Maggioli, 2020

Abstract: All'interno del servizio sanitario nazionale, e a sua volta dei servizi sanitari regionali o provinciali, il ruolo di Direttore di struttura complessa e Responsabile di struttura semplice dipartimentale/distrettuale può essere considerato uno dei ruoli dirigenziali più complessi che il mondo del lavoro possa offrire. Il volume fornisce informazioni puntuali sulle competenze e correlate responsabilità derivanti dell'uno o dell'altro di detti incarichi manageriali. Il volume ha il pregio di concentrarsi sull'organizzazione e sugli aspetti pratico-legali del ruolo. Si sono tralasciati gli aspetti economici e di utilizzo delle risorse (e.g. farmaci, dispositivi medici) ormai dominanti e quindi ragionevolmente conosciuti dal lettore e dalla tecnostruttura dell'azienda sanitaria. A ogni Direttore/Responsabile sanitario, soprattutto medico, in passato non venivano richieste competenze gestionali/manageriali, tutte expertise oggi imprescindibili per governare una struttura sanitaria, ferma la coniugazione con l'esperienza nella pratica clinica. Ciò impone che ogni medico con funzioni gestionali comprenda gli elementi da acquisire ai fini della gestione della struttura cui è preposto perché l'organizzazione sia più razionale e spesso anche più equa nel distribuire e allocare le risorse disponibili onde recuperare una competenza/professionalità specifica e metodologica in grado di costruire, motivando il personale, processi tesi a migliorare sia la sua organizzazione interna che il rapporto con i pazienti.

Monitoraggio presenza mafiosa. Antimafia sociale
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>

Monitoraggio presenza mafiosa. Antimafia sociale : rapporto finale / PoliS-Lombardia, Regione Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Questo studio dedicato specificamente al tema "Antimafia sociale" si inserisce in un percorso di lettura del fenomeno mafioso affidato dalla Direzione Generale Sicurezza di Regione Lombardia a PoliS-Lombardia e svolto dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio sulla Criminalità organizzata (CROSS) dell’Università degli Studi di Milano (progetto Monitoraggio della presenza mafiosa). A completamento delle analisi svolte nei due rapporti precedenti, questo prodotto della terza fase del progetto di ricerca ha inteso studiare la diffusione e le caratteristiche dell’impegno esistente contro la mafia di fronte all’aggressione che le organizzazioni mafiose, e segnatamente la ‘ndrangheta, stanno conducendo nei confronti della società, dell’economia e delle istituzioni nonché delle comunità lombarde. Si sono analizzati quattro settori considerati significativi per l’obiettivo della ricerca: -la scuola e le attività formative, -il settore della vita politico-istituzionale, -quello dell’economia, del lavoro e delle professioni, ivi incluse le forme associative (ordini professionali, sindacati…), l’ambito dell’arte e della comunicazione. Ciascuna delle quattro parti in cui si articola lo studio è stata predisposta da esperti nei settori considerati e presenta la metodologia e i risultati ottenuti per il settore di riferimento. La lettura complessiva del testo permette di sottolineare come vi siano in Lombardia ambiti e contesti regionali che per la quantità e qualità del loro impegno antimafia hanno pochi eguali a livello nazionale, in particolare quello educativo-formativo.

Il traffico illecito di opere d’arte in connessione con gli investimenti economici delle criminalità organizzate
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il traffico illecito di opere d’arte in connessione con gli investimenti economici delle criminalità organizzate / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia

Milano: Consiglio regionale della Lombardia, 2020

Abstract: Il policy paper mira all’individuazione delle principali evidenze della letteratura internazionale e nazionale sulla relazione tra traffico illecito di opere d’arte e criminalità organizzata. In particolare, approfondisce il peso e il ruolo del traffico delle opere d’arte nel giro di affari delle mafie e esplora il possibile rilievo che questo mercato illecito potrebbe avere per la Lombardia. L’analisi si è basata su una rassegna della letteratura scientifica rilevante, sull’analisi delle principali relazioni ufficiali sul tema, e sulla consultazione di fonti giornalistiche. La letteratura internazionale, pur distinguendo tra furti d’arte, frodi d’arte e il saccheggio e traffico di beni archeologici, rileva di frequente la connessione simbiotica con il traffico “lecito”. Propone inoltre il concetto di mercato “grigio”, caratterizzato da forme di criminalità dai colletti bianchi. L’analisi delle stime del valore economico del traffico illecito di opere d’arte evidenzia come le più diffuse valutazioni siano prive di una solida metodologia, nonostante un’ampia risonanza mediatica. Gli studi concordano nel ritenere che allo stato attuale sia sostanzialmente impossibile elaborare delle stime affidabili. Riguardo al ruolo della criminalità organizzata nel mercato illecito dell’arte, le analisi ritengono che le organizzazioni criminali tradizionali come le mafie possano partecipare al mercato illecito pur senza una posizione di controllo. Allo stesso tempo, si rileva come il mercato in generale, e soprattutto quello dei beni archeologici, possegga caratteristiche tipiche di una forma di criminalità organizzata. Gli studi sull’Italia sono numericamente scarsi, ad eccezione del traffico di beni archeologici. Dai dati delle relazioni ufficiali, i furti d’arte e gli scavi illegali mostrano una stabile tendenza decrescente. Le evidenze su un coinvolgimento delle mafie sono molto limitate e non sembrano costituire una costante del mercato illecito. Si tratta in prevalenza di alcune vicende eccezionali e che hanno attratto molta attenzione, talvolta risalenti ad alcuni decenni fa. L’assenza di studi affidabili, il numero esiguo di casi e la scarsa qualità delle informazioni impediscono riflessioni più approfondite. L’analisi del quadro normativo mostra un sistema in rapido sviluppo dagli anni ’70 ad oggi. Esistono strumenti di recente introduzione o progetti di riforma a livello internazionale, europeo e nazionale.

Il diritto dell'amministrazione pubblica digitale
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Il diritto dell'amministrazione pubblica digitale : con le novità del D.L. Semplificazioni (D.L. n. 76/2020 come convertito in legge) / a cura di Roberto Cavallo Perin e Diana-Urania Galetta ; introduzione di Mario G. Losano ; coordinamento editoriale di Gherardo Carullo

Torino : Giappichelli, 2020

Abstract: Il dibattito su quella che si è andata via via chiamando “automazione” o “informatizzazione” o “digitalizzazione” della Pubblica Amministrazione è sempre stato presente nei progetti governativi degli ultimi cinquant’anni, ma ed è tornato autorevolmente in primo piano dal 2020, visto l’obiettivo che si è posto il governo italiano, anche per gli impegni presi con l’Unione Europea, di portare a termine la c.d. transizione digitale. Per questa via si mira a perseguire anche un’altra finalità dichiarata prioritaria: la semplificazione e sburocratizzazione dell’intero apparato statale. Il volume, attraverso l’analisi svolta dagli autori dei singoli capitoli, mira dunque non solo ad accompagnare il lettore nell’identificare ed interpretare le innumerevoli disposizioni che disciplinano l’amministrazione pubblica digitale, oggi. Se non c’è infatti Costituzione senza una buona amministrazione, poiché trattasi della funzione che più di altre è chiamata a dare soddisfazione dei diritti degli individui, con pieno sviluppo della persona umana, l’obiettivo dei curatori è di tentare di mettere in evidenza e sottolineare come la buona amministrazione supponga un livello di conoscenza di maggiore potenza rispetto all’attuale, di grande precisione e intima attenzione ai fatti, al modo di percepirli e di viverli da parte degli individui e delle formazioni sociali in cui si svolge la loro personalità. Gli strumenti che forniscono oggi le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC/ICT) - l’intelligenza artificiale in particolare - e che sono oggi disponibili nel contesto della c.d. “amministrazione digitale” consentono non solo di conoscere ciò che un’amministrazione pubblica è, ma soprattutto come la stessa può ed è capace di divenire con le sue decisioni, i suoi servizi pubblici, la fruizione delle sue banche dati: cioè, con la messa a sistema del suo “andamento” come istituzione (art. 97, comma 2, Cost.), che è elemento costitutivo, essenza, del riconoscimento costituzionale dei pubblici uffici.