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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 16 - PACE, GIUSTIZIA, ISTITUZIONI SOLIDE
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Santarcangelo di Romagna : Maggioli, c2021
Abstract: L'aspirazione a una semplificazione dell'attività amministrativa non è nuova: basti pensare che se ne parla da oltre un secolo come strumento privilegiato di superamento delle farraginosità procedimentali e dell'affastellamento di adempimenti che la moltiplicazione delle disposizioni normative produce. Già da questo, si comprende come una pubblica amministrazione che costi meno alla collettività, sia in termini di stanziamenti di bilancio che in termini di costi complessivi e, soprattutto, che lavori meglio, implica necessariamente non solo una più efficace allocazione delle risorse umane, ma anche la concreta attuazione dei principi enunciati in via generale dalla legge 241/1990: e non è, quindi, un caso che gli interventi di riforma via via succedutesi finora abbiano avuto ad oggetto, da un lato, le principali direttrici delineate dall'art. 1 della legge, ovverosia dell'economicità (intesa come minor dispendio possibile di risorse economiche) e dell'efficacia (intesa come rapporto tra il risultato che ci si prefiggeva di raggiungere e il risultato effettivamente raggiunto dall'azione amministrativa) e, dall'altro, che abbiano altresì riguardato, principalmente, gli istituti contemplati dalla normativa sul procedimento amministrativo. In quest'ottica, l'intervento del D.L. 76/2020 (conv. in L. 120/2020), intitolato proprio come decreto semplificazioni, assume - non senza incoerenze e incongruenze - lo specifico intento di individuare i mezzi migliori per delineare un'azione amministrativa e una pubblica amministrazione orientata al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma che, nel contempo, consumi minori risorse: le implicazioni per il dipendente pubblico, per il dirigente, per il responsabile del procedimento sono di immediata intuizione e spaziano, come si prefigge di spiegare analiticamente il libro, dai profili attinenti ai nuovi compiti a loro intestati, alle implicazioni sul versante negoziale e contrattuale, alle verifiche e ai controlli attribuiti alla Corte dei conti che si sono arricchiti di ulteriori forme e tipi ed, infine, ai modificati profili di responsabilità che la novella ha introdotto.
Vittime al bivio : tra sentimenti e bisogno di riparazione / Marco Bouchard
Genova : Il Melangolo, 2021
Abstract: La vittima è una figura epocale e centrale della modernità a tal punto che si può parlare di protagonismo vittimario come categoria per leggere la cifra sociale e politica del nostro tempo. È tempo di provare a ricercare le cause del fenomeno e provare a operare una critica di questo paradigma. Il libro di Marco Bouchard ricostruisce in tutta la sua ambivalenza l'ascesa vittimaria. Da un lato ricostruisce le ragioni che hanno portato la vittima ad uscire dal dark age nel quale era stata accantonata per secoli; dall'altro, indica una possibile via d'uscita dai rischi insiti nella prospettiva vittimaria attraverso il riconoscimento delle vittime reali e il governo dell'ambivalenza e delle dinamiche sostitutive che la vittima porta con sé, verso una possibile transizione dal trauma al thauma.
Argelato : Minerva, 2020
2. ed. (rivista ed integrata) / presentazione alla seconda edizione di Davide Croce ; prefazione alla prima edizione di Elio Guzzanti
Santarcangelo di Romagna : Maggioli, 2020
Abstract: All'interno del servizio sanitario nazionale, e a sua volta dei servizi sanitari regionali o provinciali, il ruolo di Direttore di struttura complessa e Responsabile di struttura semplice dipartimentale/distrettuale può essere considerato uno dei ruoli dirigenziali più complessi che il mondo del lavoro possa offrire. Il volume fornisce informazioni puntuali sulle competenze e correlate responsabilità derivanti dell'uno o dell'altro di detti incarichi manageriali. Il volume ha il pregio di concentrarsi sull'organizzazione e sugli aspetti pratico-legali del ruolo. Si sono tralasciati gli aspetti economici e di utilizzo delle risorse (e.g. farmaci, dispositivi medici) ormai dominanti e quindi ragionevolmente conosciuti dal lettore e dalla tecnostruttura dell'azienda sanitaria. A ogni Direttore/Responsabile sanitario, soprattutto medico, in passato non venivano richieste competenze gestionali/manageriali, tutte expertise oggi imprescindibili per governare una struttura sanitaria, ferma la coniugazione con l'esperienza nella pratica clinica. Ciò impone che ogni medico con funzioni gestionali comprenda gli elementi da acquisire ai fini della gestione della struttura cui è preposto perché l'organizzazione sia più razionale e spesso anche più equa nel distribuire e allocare le risorse disponibili onde recuperare una competenza/professionalità specifica e metodologica in grado di costruire, motivando il personale, processi tesi a migliorare sia la sua organizzazione interna che il rapporto con i pazienti.
Milano : PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Questo studio dedicato specificamente al tema "Antimafia sociale" si inserisce in un percorso di lettura del fenomeno mafioso affidato dalla Direzione Generale Sicurezza di Regione Lombardia a PoliS-Lombardia e svolto dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio sulla Criminalità organizzata (CROSS) dell’Università degli Studi di Milano (progetto Monitoraggio della presenza mafiosa). A completamento delle analisi svolte nei due rapporti precedenti, questo prodotto della terza fase del progetto di ricerca ha inteso studiare la diffusione e le caratteristiche dell’impegno esistente contro la mafia di fronte all’aggressione che le organizzazioni mafiose, e segnatamente la ‘ndrangheta, stanno conducendo nei confronti della società, dell’economia e delle istituzioni nonché delle comunità lombarde. Si sono analizzati quattro settori considerati significativi per l’obiettivo della ricerca: -la scuola e le attività formative, -il settore della vita politico-istituzionale, -quello dell’economia, del lavoro e delle professioni, ivi incluse le forme associative (ordini professionali, sindacati…), l’ambito dell’arte e della comunicazione. Ciascuna delle quattro parti in cui si articola lo studio è stata predisposta da esperti nei settori considerati e presenta la metodologia e i risultati ottenuti per il settore di riferimento. La lettura complessiva del testo permette di sottolineare come vi siano in Lombardia ambiti e contesti regionali che per la quantità e qualità del loro impegno antimafia hanno pochi eguali a livello nazionale, in particolare quello educativo-formativo.
Milano: Consiglio regionale della Lombardia, 2020
Abstract: Il policy paper mira all’individuazione delle principali evidenze della letteratura internazionale e nazionale sulla relazione tra traffico illecito di opere d’arte e criminalità organizzata. In particolare, approfondisce il peso e il ruolo del traffico delle opere d’arte nel giro di affari delle mafie e esplora il possibile rilievo che questo mercato illecito potrebbe avere per la Lombardia. L’analisi si è basata su una rassegna della letteratura scientifica rilevante, sull’analisi delle principali relazioni ufficiali sul tema, e sulla consultazione di fonti giornalistiche. La letteratura internazionale, pur distinguendo tra furti d’arte, frodi d’arte e il saccheggio e traffico di beni archeologici, rileva di frequente la connessione simbiotica con il traffico “lecito”. Propone inoltre il concetto di mercato “grigio”, caratterizzato da forme di criminalità dai colletti bianchi. L’analisi delle stime del valore economico del traffico illecito di opere d’arte evidenzia come le più diffuse valutazioni siano prive di una solida metodologia, nonostante un’ampia risonanza mediatica. Gli studi concordano nel ritenere che allo stato attuale sia sostanzialmente impossibile elaborare delle stime affidabili. Riguardo al ruolo della criminalità organizzata nel mercato illecito dell’arte, le analisi ritengono che le organizzazioni criminali tradizionali come le mafie possano partecipare al mercato illecito pur senza una posizione di controllo. Allo stesso tempo, si rileva come il mercato in generale, e soprattutto quello dei beni archeologici, possegga caratteristiche tipiche di una forma di criminalità organizzata. Gli studi sull’Italia sono numericamente scarsi, ad eccezione del traffico di beni archeologici. Dai dati delle relazioni ufficiali, i furti d’arte e gli scavi illegali mostrano una stabile tendenza decrescente. Le evidenze su un coinvolgimento delle mafie sono molto limitate e non sembrano costituire una costante del mercato illecito. Si tratta in prevalenza di alcune vicende eccezionali e che hanno attratto molta attenzione, talvolta risalenti ad alcuni decenni fa. L’assenza di studi affidabili, il numero esiguo di casi e la scarsa qualità delle informazioni impediscono riflessioni più approfondite. L’analisi del quadro normativo mostra un sistema in rapido sviluppo dagli anni ’70 ad oggi. Esistono strumenti di recente introduzione o progetti di riforma a livello internazionale, europeo e nazionale.
Torino : Giappichelli, 2020
Abstract: Il dibattito su quella che si è andata via via chiamando “automazione” o “informatizzazione” o “digitalizzazione” della Pubblica Amministrazione è sempre stato presente nei progetti governativi degli ultimi cinquant’anni, ma ed è tornato autorevolmente in primo piano dal 2020, visto l’obiettivo che si è posto il governo italiano, anche per gli impegni presi con l’Unione Europea, di portare a termine la c.d. transizione digitale. Per questa via si mira a perseguire anche un’altra finalità dichiarata prioritaria: la semplificazione e sburocratizzazione dell’intero apparato statale. Il volume, attraverso l’analisi svolta dagli autori dei singoli capitoli, mira dunque non solo ad accompagnare il lettore nell’identificare ed interpretare le innumerevoli disposizioni che disciplinano l’amministrazione pubblica digitale, oggi. Se non c’è infatti Costituzione senza una buona amministrazione, poiché trattasi della funzione che più di altre è chiamata a dare soddisfazione dei diritti degli individui, con pieno sviluppo della persona umana, l’obiettivo dei curatori è di tentare di mettere in evidenza e sottolineare come la buona amministrazione supponga un livello di conoscenza di maggiore potenza rispetto all’attuale, di grande precisione e intima attenzione ai fatti, al modo di percepirli e di viverli da parte degli individui e delle formazioni sociali in cui si svolge la loro personalità. Gli strumenti che forniscono oggi le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC/ICT) - l’intelligenza artificiale in particolare - e che sono oggi disponibili nel contesto della c.d. “amministrazione digitale” consentono non solo di conoscere ciò che un’amministrazione pubblica è, ma soprattutto come la stessa può ed è capace di divenire con le sue decisioni, i suoi servizi pubblici, la fruizione delle sue banche dati: cioè, con la messa a sistema del suo “andamento” come istituzione (art. 97, comma 2, Cost.), che è elemento costitutivo, essenza, del riconoscimento costituzionale dei pubblici uffici.
Caserta : Spring, 2020
Roma : Carocci, 2020
Biblioteca di testi e studi ; 1312
Abstract: Le politiche integrate di sicurezza urbana sono una leva fondamentale per il governo del territorio e per rimuovere i fattori di marginalità ed esclusione in contesti in cui prolificano fenomeni criminali. Nelle zone a elevata densità mafiosa, del Sud Italia come del Centro-Nord, l'azione pubblica deve fare i conti con le organizzazioni criminali, spostando il fuoco dalla mera repressione all'intervento multidimensionale sulle aree in cui le mafie si radicano e si riproducono. La tutela delle vittime innocenti e il riuso dei patrimoni confiscati sono due pilastri di questo approccio. Il volume ricostruisce le politiche integrate in Campania dal 2008 al 2018, esito di un progetto di ricerca che ha sistematizzato e analizzato le banche dati della Fondazione Pol.i.s., ente nato per tutelare le vittime innocenti, custodendone la memoria e sostenendone i familiari, e per promuovere il riuso dei patrimoni confiscati, facendone presìdi istituzionali, sede di progettualità sociale o risorse per esperienze di economia locale. Arricchita da un'ampia rassegna della letteratura e delle fonti documentarie e statistiche, l'esperienza campana viene inserita nel più ampio scenario nazionale ed europeo, offrendo un quadro d'insieme su dati, normative e interventi riferibili alle politiche integrate di sicurezza viste come cardine dell'azione pubblica per lo sviluppo territoriale e la coesione sociale. EDITORIALE
Torino : G. Giappichelli Editore, 2020
Nella fine è l'inizio : in che mondo vivremo / Chiara Giaccardi, Mauro Magatti
Bologna : Il Mulino, 2020
Contemporanea ; 294
Abstract: La crisi pandemica è una lente per leggere il nostro tempo, un telescopio per guardare più lontano. Non solo una sventura che interrompe una corsa da rimettere il prima possibile sui binari, ma una frattura che è anche una rivelazione, di limiti e insieme di possibilità. L'occasione per un avvenire inedito anziché per un divenire inerziale. La sfida è ora trasformare le tensioni che definivano il mondo pre-Covid in leve di cambiamento, a partire da cinque nodi cruciali che aprono altrettante vie verso equilibri più equi. Per rendere il nostro vivere insieme migliore di prima, e perché la fine di un mondo diventi un nuovo principio. EDITORIALE
Milano : PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Il rapporto annuale ORIM 2019 sintetizza le attività di documentazione e studio realizzate dall'Istituto nel corso del 2019. I temi affrontati sono: Gli stranieri residenti nelle regioni d'Italia: aspetti dinamici; Modifiche per nazionalità della popolazione straniera residente in Lombardia durante l'anno 2018; L'incidenza degli stranieri per sesso ed età; La conoscenza della lingua italiana; I redditi degli immigrati stranieri in Lombardia secondo l'Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità; Tornano a salire le rimesse dalla Lombardia verso i Paesi d'origine degli immigrati; Le intenzioni di trasferirsi all'estero da parte degli stranieri presenti in Lombardia; I diversi profili per cittadinanza e genere nell'accesso ai consumi culturali; I detenuti in Lombardia
Santarcangelo di Romagna : Maggioli Editore, 2020
Bologna : Il mulino, 2019
Abstract: Le mafie continuano a prosperare sia nelle zone di insediamento tradizionale sia in quelle di nuova espansione. In particolare, risulta in crescita la loro presenza nell'economia legale, favorita da situazioni in cui si ravvisa una confusione tra lecito e illecito. Il libro affronta questi temi, approfondendo i rapporti e gli scambi tra mafiosi e imprenditori. Viene quindi analizzata l'area grigia, intesa come un campo organizzativo in cui prendono forma relazioni di collusione e complicità. Essa costituisce oggi il fronte più avanzato - e anche più problematico - del contrasto alle mafie. Per disfare il nesso tra mafia ed economia sono necessari - secondo gli autori - strumenti di azione differenziati, non solo di tipo repressivo, ma anche di tipo preventivo e curativo
Bologna : Bologna University Press, 2019
Cinisello Balsamo (Milano) : San Paolo, 2019
Abstract: Questo libro scritto da due bravi giornalisti, capaci di coniugare l?alta rigorosa professionalità con l'etica e la passione civile, racconta attraverso alcune storie emblematiche la meraviglia di questo bene sorto dal male, di questi luoghi che sono stati e continuano a essere per tante persone, a volte per interi territori, strumenti di riscatto sociale, culturale, civile EDITORIALE
Non avere paura di cadere : la libertà al tempo dell'insicurezza / Mauro Magatti
Milano : Mondadori, 2019
Orizzonti
Abstract: «Memori delle tirannie che l'avevano mortificata, nella seconda metà del Novecento abbiamo amato il carattere esaltante della libertà come liberazione da ogni catena. Ma ora che finalmente abbiamo raggiunto tale condizione, nuove ombre si allungano attorno e dentro di noi». A cinquant'anni dalla «primavera in cui le strade e le piazze del nostro paese risuonarono del vibrante grido di libertà», quel concetto delicato e prezioso, coltivato dalla generazione dei baby boomer, è a rischio di collasso. La sempre maggiore richiesta di sicurezza, la ricerca di qualcuno o qualcosa in grado di restituire un po' di ordine, rischiano oggi più che mai di farci sacrificare la tanto agognata libertà e di indebolire le basi di solidarietà, tolleranza e fratellanza su cui la nostra società si fonda. Avremmo bisogno, sostiene Mauro Magatti, di una libertà che sappia essere responsabile, una libertà capace di indignazione, dedizione, affezione, in grado di non rinchiudersi nella consolazione di un godimento solipsistico ma di creare nuovi legami, una libertà che sappia ricostituire luoghi e processi di produzione di senso collettivo. E poiché la libertà va allenata, individualmente e collettivamente, ecco allora cinque «movimenti» che, come una ginnastica, possono aiutarci a sbloccare ciò che si sta intorpidendo. Primo: dire no, opporsi, resistere, dissentire. Secondo: coltivare lo spirito di iniziativa. Terzo: farsi ingaggiare, senza farsi imprigionare. Quarto: lasciare andare. Quinto: far circolare la libertà. Perché la libertà è una sfida, eccitante, complessa, quotidiana, che non riguarda mai solo l'individuo, ma ogni relazione che prende forma negli ordini sociali, culturali e politici. È un delicato equilibrio che, come acrobati su un filo sottile, possiamo raggiungere solo mettendo da parte la paura di cadere EDITORIALE
Milano : Il sole 24 Ore, 2019
Quaderni di medicina
Roma : Gruppo CRC, stampa 2019
Rosso Mafia : la 'Ndrangheta a Reggio Emilia / Nando Dalla Chiesa, Federica Cabras
Milano : Bompiani Overlook, 2019
Bompiani Overlook
Abstract: Era la cosa più difficile da pensare, la mafia a Reggio Emilia. La mafia che nasce e prospera nell'abbandono, nel degrado, nella disoccupazione, e invece mette radici nella città simbolo della cura sociale, degli asili migliori al mondo, del vitalissimo modello di sviluppo emiliano. La mafia che al Nord trova spazio nella corruzione, nella finanza d'avventura e nell'individualismo, e invece attecchisce nella città del partito "dalle mani pulite", dell'economia industriale e contadina, nella capitale della cooperazione. La mafia che trova spazio nelle società imbelli e irresponsabili, e invece sfonda nella città dei fratelli Cervi, delle lotte antifasciste, della solidarietà con ogni buona causa. Com'è stato possibile questo autentico rovesciamento del senso comune? Dove nasce questo paradosso della democrazia italiana? E come va rivista la nostra teoria del fenomeno mafioso? Il libro risponde a questi interrogativi ripercorrendo, tra affreschi storici e cronache esemplari, una vicenda semisecolare e cercando i passaggi chiave della grande anomalia. EDITORIALE