Trovati 45 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 15 - VITA SULLA TERRA
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Trovati 45 documenti.
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
[Pescara] : Officina Italia, 2022
Abstract: Il Rapporto si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia, un’iniziativa di Fondazione Symbola e Carsa, sostenuta da Fondazione Hubruzzo che – riprendendo e sviluppando l’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appennino per il sisma 2016/17 – affronta il tema del neopopolamento delle aree del Paese interessate da processi di indebolimento economico, sociale e demografico a partire dalla messa in sicurezza del territorio. Una condizione preliminare e fondamentale, seppur non sufficiente, per assicurare condizioni di abitabilità e di agibilità economica e sociale in contesti interessati da antiche e nuove vulnerabilità; da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle ambientali conseguenti agli effetti della crisi climatica. Questo territorio caratterizzato dalla presenza di piccoli comuni e da un’organizzazione insediativa diffusa e discreta – perché discontinua nello spazio – laterale ed esterno alle aree più densamente urbanizzate ed abitate è il campo di indagine del presente. Un territorio rappresentativo di realtà prevalentemente montane ed alto collinari – che interessa ben il 66,8% della superficie nazionale non riconducibile a periferia delle grandi conurbazioni urbane – chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società. Come quelli proposti dalla rilettura dei rapporti tra le dimensioni del montano e dell’urbano caratterizzate da condizioni di prossimità ed interdipendenza – che il Rapporto reinterpreta e riattualizza – superando così la dicotomia tra aree metropolitane ed aree interne. Attraverso la presentazione di 44 buone pratiche relative ad 11 ambiti – prevenzione e sicurezza, gestione delle acque e servizio idrico, energia, agricoltura, foreste, agroalimentare, cultura e turismo, interconnessione e networking, servizi alla comunità, scuola e formazione e mobilità – dal Rapporto emerge come l’innovazione sia una chiave per la trasformazione delle sfide in opportunità per contesti depositari di un immenso patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree protette italiane, in cui abbondano risorse boschive ed idriche. Una nuova civitas che nasce da una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone – coerente con la visione e gli obiettivi della legge Realacci (158/2017) per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Lo spettro di analisi del Rapporto è ampio sia dal punto di vista delle tecnologie che dei soggetti presi in esame: dalle strategie promosse da soggetti pubblici e privati, università, centri di ricerca e start up promotrici di innovazioni e studi, per arrivare alle realtà non-profit. Un panorama dal quale emergono il ruolo cruciale, la funzione rigenerativa – anche rispetto alle città – e la spinta verso il futuro dei territori. Sono state selezionate esperienze e soluzioni persino futuribili, come alcune applicazioni della blockchain o dei big data per il monitoraggio dei territori e la semplificazione dell’apparato burocratico o per migliorare la tracciabilità delle filiere agroalimentari. Tre i parametri chiave adottati: il primo territoriale relativo alla loro applicabilità nelle aree meno densamente abitate e urbanizzate; il secondo riguarda l’innovatività (digitale, tecnologica o di modello); il terzo attiene alla replicabilità. Si tratta di soluzioni human centered che vedono l’uso della tecnologia principalmente come fattore abilitante dell comunità, sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche per facilità d’uso e convenienza. Elaborate e realizzate in larga parte nei piccoli comuni si tratta di soluzioni che possono trovare un’applicazione nei diversi contesti montani e in particolare nell’Appennino centrale interessato dal Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016 previsto dal Fondo complementare al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). È un’Italia che fa l’Italia e si muove entro le chiavi proposte dal Next Generation EU per affrontare le crisi pandemica e climatica e rilanciare l’economia: coesione, transizione verde e digitale. Nel grande mosaico di un’economia a misura d’uomo necessaria per contrastare le sfide che abbiamo davanti, come recita il Manifesto di Assisi, le 44 tessere qui presentate confermano il contributo decisivo che può venire dai territori e dalle comunità. [Dalla premessa al volume]
Rapporto sugli alpeggi in Lombardia 2020 / Ersaf, Regione Lombardia
Milano : Ersaf, 2021
Abstract: Il rapporto si basa su dati rilevati nell’anno 2020 su 134 alpeggi e segue il primo resoconto relativo all'anno 2019.
Rapporto annuale Foreste in Lombardia anno 2020 / ERSAF, Regione Lombardia
Milano : Ersaf, 2021
Abstract: Il Rapporto sullo stato delle foreste della Lombardia è un documento ad aggiornamento annuale, predisposto da ERSAF ai sensi della l.r. n. 31 del 5 dicembre 2008, come modificata dall'art. 10 della l.r. n. 19 dell'8 luglio 2014. La finalità è quella di illustrare, nel modo più ampio possibile, la situazione delle foreste e del settore forestale lombardo.
Milano: Consiglio regionale della Lombardia, 2021
[Milano] : [S.e.], 2017
Via dalla città : la rivincita della montagna / Maurizio Dematteis
Roma : Derive Approdi, 2017
comunità concrete. 3
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: La ricerca è suddivisa in due parti: - Parte prima: Sviluppo della montagna - Parte seconda: Mobilità sostenibile Nella parte prima vengono sottolineati gli interventi di Regione Lombardia per i territori montani nel periodo 2007-2014; l'oggetto della seconda parte, invece, è il contributo offerto dal servizio ferroviario regionale per ridurre l'impatto ambientale della mobilità.
Milano : Angeli, 2014
Abstract: Per secoli l'acqua impetuosa di fiumi e torrenti di montagna è stata causa di disastrose alluvioni, ma ha rappresentato anche una risorsa importante per l'economia montana, irrigando i campi, azionando macchine idrauliche e consentendo il trasporto tanto del legname quanto di vari tipi di merci. A partire dalla fine del XIX secolo diede accesso a una fonte energetica che contribuì a ridurre il divario tra l'economia alpina e quella delle aree circostanti più sviluppate. Attraverso la produzione e distribuzione di energia idroelettrica trassero infatti impulso diverse attività economiche, con il conseguente miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni di montagna. La presenza di impianti di generazione idroelettrica ha però anche ridefinito diverse quinte del paesaggio alpino, segnandolo profondamente in diversi casi. Nel volume si pone la questione delle ricadute che quest'uso dell'acqua ha prodotto sulle comunità alpine che più di altre hanno dovuto sopportare il peso di significativi mutamenti, che non hanno semplicemente segnato il paesaggio, ma hanno inciso anche su una serie di attività che tradizionalmente erano praticate nei territori di montagna.
Milano : Éupolis Lombardia
Abstract: Nell'ambito di un ampio progetto di accompagnamento tecnico-scientifico alla revisione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Lombardia l'Istituto ha dato il suo supporto soprattutto su due linee di attività: a) Approfondimento specialistico relativo ai corpi idrici sotterranei; b) Criteri di pianificazione e disciplina in tema di depurazione e di gestione sostenibile delle acque in aree urbane. Scopo di questa seconda linea attività è stato quello di elaborare studi e proposte in grado di fornire alla Regione elementi conoscitivi necessari per una revisione della propria regolamentazione, nonché un'implementazione di documenti tecnici di indirizzo/linee guida sui temi della depurazione (vedi in particolare il R.R. n. 3/2006) e della gestione sostenibile delle acque in aree urbane (vedi in particolare il R.R. n.4/2006). Le attività si sono svolte in varie fasi di lavoro, sintetizzate nei documenti in allegato.
Milano : Franco Angeli, copyr. 2013
Scienze regionali ; 49
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2011
Abstract: comuni montani della Lombardia sono un insieme molto eterogeneo. Al suo interno si trovano comuni in espansione e "comuni polvere": piccoli, difficilmente accessibili e in declino demografico. L'ascolto territoriale delle problematiche legate al tema della qualità della vita nei piccoli comuni della montagna lombarda ha restituito un quadro assai articolato delle problematiche che investono il vivere e produrre in montagna. Tre sono le dimensioni intorno alle quali sono stati chiamati a confrontarsi gli attori locali (istituzionali, economici, sociali) che definiscono la percezione della qualità della vita nei piccoli centri montani: -qualità del legame sociale; -qualità degli assetti produttivi locali; -qualità dei servizi pubblici locali. Con un approccio originale, che rifugge lo stereotipo dei territori montani minacciati dalla crescente urbanizzazione, la ricerca mette al centro della riflessione le reali possibilità di inversione del declino dei comuni polvere indicando spazi di intervento per politiche che rispondano agli specifici problemi di tali comunità.
Indagine sulla soddisfazione dei turisti in Lombardia nella stagione estiva 2010
Milano : Éupolis Lombardia, 2011
Abstract: L'attuale offerta turistica lombarda appare variegata e diversificata in relazione alla diversa dotazione di strutture ricettive e di servizi turistici: l'area metropolitana milanese è notoriamente conosciuta quale meta di turismo business e per lo shopping, è dotata di un sistema ricettivo prevalentemente alberghiero che garantisce elevati standard qualitativi, ma fatica a rivolgersi ad altri segmenti turistici quali quello famigliare e giovanile; la montagna risente ancora di una forte stagionalità e soprattutto a basse quote appare interessata da un declino da cui stenta ad uscirne anche a seguito di un'offerta ricettiva basata quasi esclusivamente su seconde case; i laghi continuano a rappresentare forti attrattori di turismo specialmente straniero e si caratterizzano per un offerta ricettiva composita di tipo alberghiero e all'aria aperta; le città d'arte presentano una situazione diversificata in quanto a fronte di situazioni di forte sviluppo turistico grazie al positivo impatto del turismo low cost e all‟organizzazione di mostre e di eventi di grande rilievo permangono altre realtà che pur dotate di un notevole patrimonio artistico-culturale sono penalizzate dall'accessibilità piuttosto che dalla limitata dotazione ricettiva. L'obiettivo principale della presente ricerca è quello di rilevare le aspettative e il grado di soddisfazione complessiva dei turisti che hanno scelto nella stagione estiva 2010 come meta delle loro vacanze una destinazione turistica lombarda. Particolare attenzione è dedicata a investigare le aspettative e le valutazioni dei turisti circa la qualità dei servizi turistici fruiti, l'accoglienza, l'informazione, i prezzi. L'indagine ha interessato gli operatori turistici attivi in quattro aree turistiche lombarde rappresentative dei principali segmenti che compongono la domanda turistica: montagna, laghi, area metropolitana milanese, città d'arte. Il disegno della ricerca ha previsto tecniche di rilevazione delle informazione proprie della sociologia qualitativa; in particolare sono state realizzate trenta interviste narrative ad altrettanti testimoni privilegiati coinvolti nell'industria del turismo lombardo. Le aree oggetto dell'indagine sono state le seguenti: - Area montagna (Bormio, Livigno e Ponte di legno); - Area lago (Como, Sirmione e Desenzano sul Garda); - Area città d'arte (Mantova e Cremona); - Area città metropolitana (Milano).
Milano : Regione Lombardia, 2009
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2009
Ricerca
Milano : IReR, 2009
Milano : Regione Lombardia, 2008