Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 15 - VITA SULLA TERRA

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Analisi della stagionalità del turismo nelle comunità montane della Lombardia
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PoliS-Lombardia

Analisi della stagionalità del turismo nelle comunità montane della Lombardia / PoliS-Lombardia ; Antonio Dal Bianco, Gianpaolo Caprino

Milano : [S.e.], 2023

Lo spopolamento nelle comunità montane lombarde: strumenti di lettura del fenomeno
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PoliS-Lombardia

Lo spopolamento nelle comunità montane lombarde: strumenti di lettura del fenomeno / PoliS-Lombardia ; Gisella Accolla , Dario Ercolani , Elena Diceglie , Roberta Rossi

Milano : [S.e.], 2023

Il fenomeno dello spopolamento nelle comunità montane in Lombardia: possibili usi in ambiti di diffusione e di ricerca
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PoliS-Lombardia

Il fenomeno dello spopolamento nelle comunità montane in Lombardia: possibili usi in ambiti di diffusione e di ricerca / PoliS-Lombardia ; Gisella Accolla, Dario Ercolani, Elena Diceglie, Roberta Rossi

Milano : [S.e.], 2023

Il territorio rurale montano e la gestione sostenibile delle sue risorse
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Istituto di Studi sui Sistemi Regionali federali e sulle Autonomie Massimo Severo Giannini

Il territorio rurale montano e la gestione sostenibile delle sue risorse / a cura di Giovanna De Fano e Clelia Losavio

Milano : Giuffrè, 2022

Soluzioni e tecnologie per i piccoli comuni e le aree montane
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Symbola Fondazione per le qualità italiane - Carsa The thinking company - Hubruzzo Fondazione industria responsabile

Soluzioni e tecnologie per i piccoli comuni e le aree montane = Solutions and technologies for small municipalities and mountain areas / [realizzato da] Fondazione Symbola, Fondazione Hubruzzo, Carsa ; traduzione di Natalia Mandelli

[Pescara] : Officina Italia, 2022

Abstract: Il Rapporto si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia, un’iniziativa di Fondazione Symbola e Carsa, sostenuta da Fondazione Hubruzzo che – riprendendo e sviluppando l’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appennino per il sisma 2016/17 – affronta il tema del neopopolamento delle aree del Paese interessate da processi di indebolimento economico, sociale e demografico a partire dalla messa in sicurezza del territorio. Una condizione preliminare e fondamentale, seppur non sufficiente, per assicurare condizioni di abitabilità e di agibilità economica e sociale in contesti interessati da antiche e nuove vulnerabilità; da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle ambientali conseguenti agli effetti della crisi climatica. Questo territorio caratterizzato dalla presenza di piccoli comuni e da un’organizzazione insediativa diffusa e discreta – perché discontinua nello spazio – laterale ed esterno alle aree più densamente urbanizzate ed abitate è il campo di indagine del presente. Un territorio rappresentativo di realtà prevalentemente montane ed alto collinari – che interessa ben il 66,8% della superficie nazionale non riconducibile a periferia delle grandi conurbazioni urbane – chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società. Come quelli proposti dalla rilettura dei rapporti tra le dimensioni del montano e dell’urbano caratterizzate da condizioni di prossimità ed interdipendenza – che il Rapporto reinterpreta e riattualizza – superando così la dicotomia tra aree metropolitane ed aree interne. Attraverso la presentazione di 44 buone pratiche relative ad 11 ambiti – prevenzione e sicurezza, gestione delle acque e servizio idrico, energia, agricoltura, foreste, agroalimentare, cultura e turismo, interconnessione e networking, servizi alla comunità, scuola e formazione e mobilità – dal Rapporto emerge come l’innovazione sia una chiave per la trasformazione delle sfide in opportunità per contesti depositari di un immenso patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree protette italiane, in cui abbondano risorse boschive ed idriche. Una nuova civitas che nasce da una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone – coerente con la visione e gli obiettivi della legge Realacci (158/2017) per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Lo spettro di analisi del Rapporto è ampio sia dal punto di vista delle tecnologie che dei soggetti presi in esame: dalle strategie promosse da soggetti pubblici e privati, università, centri di ricerca e start up promotrici di innovazioni e studi, per arrivare alle realtà non-profit. Un panorama dal quale emergono il ruolo cruciale, la funzione rigenerativa – anche rispetto alle città – e la spinta verso il futuro dei territori. Sono state selezionate esperienze e soluzioni persino futuribili, come alcune applicazioni della blockchain o dei big data per il monitoraggio dei territori e la semplificazione dell’apparato burocratico o per migliorare la tracciabilità delle filiere agroalimentari. Tre i parametri chiave adottati: il primo territoriale relativo alla loro applicabilità nelle aree meno densamente abitate e urbanizzate; il secondo riguarda l’innovatività (digitale, tecnologica o di modello); il terzo attiene alla replicabilità. Si tratta di soluzioni human centered che vedono l’uso della tecnologia principalmente come fattore abilitante dell comunità, sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche per facilità d’uso e convenienza. Elaborate e realizzate in larga parte nei piccoli comuni si tratta di soluzioni che possono trovare un’applicazione nei diversi contesti montani e in particolare nell’Appennino centrale interessato dal Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016 previsto dal Fondo complementare al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). È un’Italia che fa l’Italia e si muove entro le chiavi proposte dal Next Generation EU per affrontare le crisi pandemica e climatica e rilanciare l’economia: coesione, transizione verde e digitale. Nel grande mosaico di un’economia a misura d’uomo necessaria per contrastare le sfide che abbiamo davanti, come recita il Manifesto di Assisi, le 44 tessere qui presentate confermano il contributo decisivo che può venire dai territori e dalle comunità. [Dalla premessa al volume]

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Varotto, Mauro

Montagne di mezzo : una nuova geografia / Mauro Varotto

Torino : Einaudi, 2020

Piccola biblioteca Einaudi. Mappe ; 72

Abstract: Il Novecento ha portato a compimento nella montagna italiana il disegno della modernità. Abbandono e marginalità diffusi da una parte, divertissement turistico dall'altra hanno scavato divari territoriali profondi che richiedono oggi di essere ripensati. Obiettivo di questo libro è uscire da tale schema, puntando l'attenzione sui fenomeni sempre più diffusi di ritorno alle «terre alte» e inquadrandoli entro un'inedita cornice. Luoghi apparentemente perdenti sono tornati infatti al centro di movimenti di «nuova resistenza» ai modelli dominanti di standardizzazione, specializzazione e intensificazione produttiva che hanno decretato la crisi della montagna contemporanea o le sue effimere fortune. "Montagne di mezzo" traccia cosí i contorni di un'idea nuova di territorio, diversa da quella tuttora dominante nei media e nell'opinione pubblica, propone un alfabeto per dare valore a realtà minori, in posizione intermedia tra vette celebrate e fondivalle congestionati. Le montagne di mezzo non sono solo una realtà altimetrica, bensí luoghi che tengono insieme passato e futuro, rilanciando un'idea di abitare che concilia istanze climatiche sempre più stringenti, nuove energie sociali e modelli virtuosi di gestione e sviluppo della montagna. EDITORIALE

Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Armando De Crinito, Antonio Dal Bianco [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il policy paper si propone di ricostruire, attraverso l'analisi della letteratura esistente e la ricerca normativa, gli interventi a carattere agevolativo a favore dei territori montani e di elaborarne chiavi di lettura che possano essere d'ausilio per l'elaborazione di un intervento complessivo a favore dei territori montani. Il paper è suddiviso in tre parti. Nella prima viene analizzata l'evoluzione della normativa nazionale a favore dei territori montani, evidenziando come nell'ordinamento esistano diverse definizioni di montagna, adattate agli obiettivi degli interventi e come al contempo manchi una azione politica complessiva sulla montagna che si trasformi in una legislazione di impronta complessiva e unitaria, volta a valorizzarne anche i punti di forza. La seconda parte analizza gli interventi a carattere agevolativo di alcune regioni italiane (Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Friuli Venezia Giulia) a favore dei territori montani che sembra ricalcare per certi versi il modello di intervento nazionale. Di un certo interesse, rispetto alle altre regioni, il caso dell'Emilia-Romagna che effettua periodicamente una ricognizione della spesa pubblica. Nel complesso, tuttavia, a livello regionale vi è scarsa attenzione ai risultati ottenuti con gli interventi ed è assente una valutazione delle politiche per la montagna. L'ultima parte del lavoro prende in esame la spesa pubblica per la montagna di fonte Open coesione sul Fondo sociale europeo (FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Il database Open Coesione consente di avere una vista più consona all'obiettivo dell'indagine nel senso che individua i territori beneficiari degli interventi finanziati con fondi comunitari, indipendentemente dalla residenza fiscale del percettore. Il monitoraggio della spesa pubblica e delle agevolazioni concesse a favore dei territori montani dovrebbe rappresentare il primo passa per una analisi di efficacia degli interventi anche nel tentativo di superare la forma di intervento assistenziale che spesso li contraddistingue.[fonte: sito del Consiglio regionale della Lombardia]

Le regioni d'Europa tra identità locali, nuove comunità e disparità territoriali
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AISRE

Le regioni d'Europa tra identità locali, nuove comunità e disparità territoriali : The regions of Europe among local identities, new communities and territorial disparities / Associazione italiana di scienze regionali ; a cura di Patrizia Lattarulo...et al.

Milano : Franco Angeli, 2019

Scienze regionali ; 58

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Carrer, Matteo

La sussidiarietà alla prova delle zone montane : un'analisi costituzionale / Matteo Carrer

Bergamo : Bergamo University Press : Sestante, 2018

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Carrer, Matteo

Diritto e montagna : elementi per un'indagine costituzionale / Mattero Carrer ; presentazione di Anna Giorgi

Roma : Aracne, 2018

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Riabitare l'Italia : le aree interne tra abbandoni e riconquiste / a cura di Antonio De Rossi

Roma : Donzelli, 2018

Progetti Donzelli

Abstract: A dispetto dell'immagine che la vuole strettamente legata a una dimensione urbana, l'Italia è disseminata di «territori del margine»: dal complesso sistema delle valli e delle montagne alpine ai variegati territori della dorsale appenninica, e via via scendendo per la penisola, fino a incontrare tutte quelle zone che il meridionalismo classico aveva indicato come «l'osso» da contrapporre alla «polpa», e a giungere alle aree arroccate delle due grandi isole mediterranee. Sono gli spazi in cui l'insediamento umano ha conosciuto vecchie e nuove contrazioni; dove il patrimonio abitativo è affetto da crescenti fenomeni di abbandono; dove l'esercizio della cittadinanza si mostra più difficile; dove più si concentrano le diseguaglianze, i disagi. Sommandole tutte, queste aree - «interne», «fragili», «in contrazione», «del margine» -, ammontano a quasi un quarto della popolazione totale, e a più dei due terzi del l'intero territorio italiano. Abbastanza per farne l'oggetto di una grande «questione nazionale». Se non fosse che hanno prevalso altre rappresentazioni: il Sud in perenne «ritardo di sviluppo»; il «triangolo industriale» della modernizzazione fordista; la «terza Italia» dei distretti. EDITORIALE

La montagna lombarda verso la convergenza con la pianura?
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Analitici

Dal Bianco, Antonio - Secomandi, Riccardo

La montagna lombarda verso la convergenza con la pianura? / Antonio Dal Bianco, Riccardo Secomandi

I diversi sentieri di crescita della montagna lombarda
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Éupolis Lombardia

I diversi sentieri di crescita della montagna lombarda : quale rapporto con le risorse e le politiche di Regione Lombardia? / Éupolis Lombardia; Antonio Dal Bianco, Riccardo Secomandi

[Milano] : [S.e.], 2017

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AISRE

Quali confini? : Territori tra identità e integrazione internazionale / Associazione italiana di scienze regionali ; a cura di Fiorenzo Ferlaino, Donato Iacobucci, Carlo Tesauro

Milano : Franco Angeli, 2017

Scienze regionali ; 54

L' interscambio montagna città
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Corrado, Federica - Dematteis, Giuseppe - Di Gioia, Alberto - Durbiano, Erwin

L' interscambio montagna città : il caso della Città Metropolitana di Torino / Giuseppe Dematteis, Federica Corrado, Alberto Di Gioia, Erwin Durbiano

Milano : FrancoAngeli, 2017

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Dematteis, Maurizio

Via dalla città : la rivincita della montagna / Maurizio Dematteis

Roma : Derive Approdi, 2017

comunità concrete. 3

Il turismo montano in Italia
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Moretti, Alessandro <1968- >

Il turismo montano in Italia : dimensione strutturale ed evoluzione territoriale / Alessandro Moretti

Bologna : Pàtron, 2015

Supporto tecnico-scientifico sui temi prioritari del Programma Regionale di Sviluppo (PRS)
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Dal Bianco, Antonio - Bongiovanni, Filippo - Éupolis Lombardia

Supporto tecnico-scientifico sui temi prioritari del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) / Éupolis Lombardia ; Filippo Bongiovanni ; Antonio Dal Bianco ... [et.al.]

Milano : Éupolis Lombardia, 2015

Abstract: La ricerca è suddivisa in due parti: - Parte prima: Sviluppo della montagna - Parte seconda: Mobilità sostenibile Nella parte prima vengono sottolineati gli interventi di Regione Lombardia per i territori montani nel periodo 2007-2014; l'oggetto della seconda parte, invece, è il contributo offerto dal servizio ferroviario regionale per ridurre l'impatto ambientale della mobilità.

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Aree interne e progetti d'area / a cura di Benedetto Meloni

Torino : Rosenberg & Sellier, 2015

Sviluppo e territori

Energia e territori di montagna
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Energia e territori di montagna : la produzione idroelettrica e il ruolo dei consorzi dei BIM : problemi e prospettive / a cura di Andrea Leonardi

Milano : Angeli, 2014

Abstract: Per secoli l'acqua impetuosa di fiumi e torrenti di montagna è stata causa di disastrose alluvioni, ma ha rappresentato anche una risorsa importante per l'economia montana, irrigando i campi, azionando macchine idrauliche e consentendo il trasporto tanto del legname quanto di vari tipi di merci. A partire dalla fine del XIX secolo diede accesso a una fonte energetica che contribuì a ridurre il divario tra l'economia alpina e quella delle aree circostanti più sviluppate. Attraverso la produzione e distribuzione di energia idroelettrica trassero infatti impulso diverse attività economiche, con il conseguente miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni di montagna. La presenza di impianti di generazione idroelettrica ha però anche ridefinito diverse quinte del paesaggio alpino, segnandolo profondamente in diversi casi. Nel volume si pone la questione delle ricadute che quest'uso dell'acqua ha prodotto sulle comunità alpine che più di altre hanno dovuto sopportare il peso di significativi mutamenti, che non hanno semplicemente segnato il paesaggio, ma hanno inciso anche su una serie di attività che tradizionalmente erano praticate nei territori di montagna.