Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 13 - LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

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Guida del Percorso di Alta Formazione in Ambiente e Tutela del Territorio
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Éupolis Lombardia - Lombardia <Regione>

Guida del Percorso di Alta Formazione in Ambiente e Tutela del Territorio / Éupolis Lombardia, Regione Lombardia

Milano : Éupolis Lombardia, 2014

Abstract: La guida è rivolta agli uffici di Polizia locale e rappresenta una raccolta ragionata di contributi di molti dei docenti che hanno insegnato nel primo percorso di Alta Formazione in Ambiente e Tutela del Territorio. Essa intende rendere facilmente individuabili i diversi ambiti nei quali si esplica la tutela dell'ambiente e del territorio oltre a fornire una chiave di lettura utile per meglio comprendere molti dei fenomeni che minacciano l'ambiente.

Cattura e stoccaggio geologico di CO2
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Ceriani, Alberto - Riva, Marina - Éupolis Lombardia

Cattura e stoccaggio geologico di CO2 : studi e valutazioni per il possibile avvio di un impianto pilota lombardo / Éupolis Lombardia ; Alberto Ceriani, Marina Riva

2013

Abstract: La ricerca ha come oggetto la valutazione della possibilità di applicazione delle tecniche di cattura e stoccaggio geologico dell'anidride carbonica (CCS) nella Regione Lombardia e costituisce di fatto proseguimento della ricerca completata dall'Istituto (già IReR) nel dicembre 2009 dal titolo "RiduCO2, Cattura e stoccaggio geologico della CO2 in Lombardia"(cod. IReR 2008B047). Lo studio si propone di identificare un sito per il possibile avvio sperimentale di un impianto pilota. Partendo dai risultati delle ricerche oggi disponibili, lo studio si propone di fornire un aggiornamento del quadro conoscitivo del contesto a disposizione e quindi una valutazione sulla concreta possibilità di applicazione delle tecniche CCS in regione Lombardia, che costituiscono un primo passo verso la costruzione di un quadro approfondito di riferimento che permetta alla Regione di consolidare la propria politica per la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica, in termini di linee guida e indicazioni di regolamentazione, e di promuovere la ricerca, la sperimentazione e l'innovazione tecnologica nel campo della CCS.

Predisposizione degli studi preliminari per la revisione del Piano Territoriale Regionale
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Ceriani, Alberto - Éupolis Lombardia

Predisposizione degli studi preliminari per la revisione del Piano Territoriale Regionale / Éupolis Lombardia; Alberto Ceriani

Milano : Éupolis Lombardia, 2013

Abstract: La cartella contiene il documento di sintesi, una presentazione ppt dal titolo "Studi preliminari per la revisione del Piano Territoriale Regionale", l'Atlante cartografico e 18 volumi dal titolo: 1. Tendenze attuali e prospettive di scenari futuri per la concorrenza e i cambiamenti strutturali dell'economia; 2. Identificazione dei cambiamenti sociali e demografici; 3. Mobilità; 4. Il settore energetico lombardo: stato attuale, prospettive future e ricadute territoriali; 5. La variabilità e i cambiamenti del clima; 6. I pericoli naturali in aumento, come ridurre il rischio? 7. Rigenerazione urbana. Prospettive per il governo del territorio; 8. Rapporto città - campagna; 9. I poli di sviluppo regionale; 10. Uso razionale del suolo, paesaggio, biodiversità; 11. Verso una definizione delle invarianti strutturali; 12. Il superamento dei confini istituzionali e il rafforzamento dei legami con gli strumenti di programmazione comunitaria; 13. Ricognizione di progetti comunitari per il PTR; 14. Ricognizione degli strumenti di pianificazione e programmazione emanati da Regione Lombardia nell'ultimo decennio e individuazione di tematiche qualificanti da riportare nel PTR; 15. Integrazione fra gli strumenti economico-finanziari e di programmazione regionale; 16. La proposta di monitoraggio territoriale del PTR; 17. Caratteri, elementi di verifica e prospettive di sviluppo del PTR vigente; 18. Piano Territoriale Regionale: un'occasione irripetibile in tempo di crisi.

Rapporto sullo stato dell'ambiente in Lombardia 2010-2011
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ARPA Lombardia - Éupolis Lombardia

Rapporto sullo stato dell'ambiente in Lombardia 2010-2011

Milano : Arpa, 2012

Abstract: Il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente (RSA) dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Lombardia (ARPA) è giunto alla sua decima edizione. Fa riferimento agli anni 2010-2011 e si configura, come in precedenza, sia come strumento informativo e conoscitivo, sia come strumento di lavoro per analizzare l'evoluzione dei territori lombardi e guidarli verso uno sviluppo sempre più sostenibile. L'impostazione del RSA segue gli indirizzi sulla reportistica ambientale dettati dai due principali enti di riferimento per quanto riguarda gli aspetti metodologici e scientifici: l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), e l'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA). L'elemento di maggiore rilievo nell'edizione di quest'anno è l'ampio spazio dedicato alla descrizione del contesto socio-economico (i Determinanti dello schema DPSIR) e delle politiche regionali per la qualità dell'ambiente (le Risposte dello schema DPSIR). La realizzazione dei Determinanti e delle Risposte dello schema DPSIR è stata svolta in collaborazione con Éupolis Lombardia, dando luogo così a un interessante confronto tra competenze e culture diverse e complementari, quella ambientale di ARPA e quella socio-economica di Éupolis Lombardia, un proficuo lavoro comune che rappresenta l'inizio di un nuovo percorso.

Lo sviluppo delle attività del Centro Funzionale nel campo del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile
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Degiarde, Elvina - Éupolis Lombardia

Lo sviluppo delle attività del Centro Funzionale nel campo del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile / Éupolis Lombardia; Elvina Degiarde

Milano : Éupolis Lombardia, 2011

Abstract: La ricerca si colloca nell'ambito delle tematiche inerenti le attività del Centro Funzionale nel campo del sistema di allerta per i rischi naturali a fini di Protezione civile e ha affrontato due interessanti problematiche. La prima è la possibile correlazione fra le precipitazioni e l'innesco di fenomeni franosi superficiali. Le frane per saturazione e fluidificazione della copertura eluvio-colluviale sono molto diffuse in ambiente alpino e prealpino. Esse si originano soprattutto in concomitanza di eventi pluviometrici particolarmente intensi e brevi, in particolare d'estate, ma risultano anche abbastanza comuni durante eventi primaverili-autunnali con precipitazioni prolungate. Gli accumuli franosi sono in grado di sbarrare gli alvei dei torrenti montani per un determinato periodo di tempo, variabile a seconda dei volumi mobilizzati e delle precipitazioni. Tali temporanei sbarramenti in alveo possono essere asportati successivamente ad opera della corrente, originando così colate fangoso-detritiche torrentizie. Nel presente studio sono state considerate anche tali fenomenologie, sia le colate detritiche propriamente dette, sia quelle prevalentemente fangose, indipendentemente perciò dalla granulometria della frazione solida, in quanto nella maggior parte dei casi, se non in presenza di specifiche descrizioni o di immagini, è risultato particolarmente difficile distinguere con certezza le une dalle altre, soprattutto se avvenute diversi anni fa. Per tale motivazione la presente ricerca ha preso in considerazione sia le frane superficiali, sia le colate fangoso-detritiche torrentizie. I risultati costituiscono l'aggiornamento e/o la revisione del database "Soglie pluviometriche" consegnato nel luglio 2008 alla Protezione civile della Regione Lombardia. Il secondo tema riguarda gli aspetti pedologici in relazione alle frane superficiali. L'assunto di base è che le proprietà dei suoli hanno un'importanza decisiva nello sviluppo dei movimenti superficiali. Caratteristiche quali la capacità d'infiltrazione, la permeabilità e la variazione di questa lungo la profondità del suolo, determinata dalla successione degli orizzonti nel profilo pedologico, la capacità di ritenzione idrica e la stabilità strutturale, determinano la ripartizione fra infiltrazione e deflusso ed, in definitiva, la risposta del sistema suolo in termini di stabilità. Sono stati quindi esaminati i fenomeni franosi superficiali in relazione agli eventi pluviometrici e alle caratteristiche pedologiche dei suoli interessati, derivando relazioni utili a meglio definire le soglie pluviometriche nei diversi ambiti pedo-paesaggistici.

Protocollo di Kyoto
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Ceriani, Alberto - Indigenti, Stefano - Éupolis Lombardia

Protocollo di Kyoto : cambiamento climatico e sostenibilità ambientale: fase II. Le attività forestali e il ruolo di interventi locali per la mitigazione dei cambiamenti climatici / Éupolis Lombardia; Alberto Ceriani, Stefano Indigenti

Milano : Éupolis Lombardia, 2011

Abstract: La presente ricerca ha come obbiettivo il completamento del quadro di conoscenza in merito a uno dei principali strumenti di attuazione degli obblighi di riduzione dei cosiddetti ‘gas serra' (green house gases), codificati nel PK della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, nonché di individuare le possibili sinergie fra questo strumento e le politiche di Regione Lombardia relativamente al contrasto ai cambiamenti climatici. In particolare, la ricerca si è focalizzata su un aspetto di assoluto rilievo del PK che prevede la possibilità di interventi in ambito forestale per la riduzione del bilancio netto delle emissioni di gas serra tramite le attività di afforestazione e/o riforestazione e la gestione forestale dei suoli agricoli, dei pascoli e la rivegetazione. La ricerca si è posizionata su due livelli: - a livello regionale, per porre al centro della discussione e dell'analisi le nuove e rilevanti opportunità di intervento che la Regione si trova ad avere in quest'ambito; - a livello internazionale, per delineare, una volta individuate le metodologie più rilevanti, le specifiche opportunità di intervento e le possibili opzioni di posizionamento su questi temi da parte di Regione Lombardia a livello globale. Contenuti: 1- Riduzione del tasso di incremento atmosferico di CO2 tramite l'accumulo di carbonio nella vegetazione e nel suolo negli ecosistemi terrestri; 2- Posizionamento dei progetti forestali nel carbon market; 3- Il mercato volontario delle riduzioni delle emissioni; 4- Analisi dei casi reali; 5- Analisi di costi, benefici e rischi dei progetti di carbon sink forestali; 6- Mappatura dei soggetti coinvolti nella catena del valore di un carbon sink; 7- Le foreste e l'assorbimento del Carbonio nell'ambito di alcune grandi iniziative Regionali.