Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 13 - LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

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Lo sviluppo delle attività del Centro Funzionale nel campo del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile
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Degiarde, Elvina - Éupolis Lombardia

Lo sviluppo delle attività del Centro Funzionale nel campo del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile / Éupolis Lombardia; Elvina Degiarde

Milano : Éupolis Lombardia, 2011

Abstract: La ricerca si colloca nell'ambito delle tematiche inerenti le attività del Centro Funzionale nel campo del sistema di allerta per i rischi naturali a fini di Protezione civile e ha affrontato due interessanti problematiche. La prima è la possibile correlazione fra le precipitazioni e l'innesco di fenomeni franosi superficiali. Le frane per saturazione e fluidificazione della copertura eluvio-colluviale sono molto diffuse in ambiente alpino e prealpino. Esse si originano soprattutto in concomitanza di eventi pluviometrici particolarmente intensi e brevi, in particolare d'estate, ma risultano anche abbastanza comuni durante eventi primaverili-autunnali con precipitazioni prolungate. Gli accumuli franosi sono in grado di sbarrare gli alvei dei torrenti montani per un determinato periodo di tempo, variabile a seconda dei volumi mobilizzati e delle precipitazioni. Tali temporanei sbarramenti in alveo possono essere asportati successivamente ad opera della corrente, originando così colate fangoso-detritiche torrentizie. Nel presente studio sono state considerate anche tali fenomenologie, sia le colate detritiche propriamente dette, sia quelle prevalentemente fangose, indipendentemente perciò dalla granulometria della frazione solida, in quanto nella maggior parte dei casi, se non in presenza di specifiche descrizioni o di immagini, è risultato particolarmente difficile distinguere con certezza le une dalle altre, soprattutto se avvenute diversi anni fa. Per tale motivazione la presente ricerca ha preso in considerazione sia le frane superficiali, sia le colate fangoso-detritiche torrentizie. I risultati costituiscono l'aggiornamento e/o la revisione del database "Soglie pluviometriche" consegnato nel luglio 2008 alla Protezione civile della Regione Lombardia. Il secondo tema riguarda gli aspetti pedologici in relazione alle frane superficiali. L'assunto di base è che le proprietà dei suoli hanno un'importanza decisiva nello sviluppo dei movimenti superficiali. Caratteristiche quali la capacità d'infiltrazione, la permeabilità e la variazione di questa lungo la profondità del suolo, determinata dalla successione degli orizzonti nel profilo pedologico, la capacità di ritenzione idrica e la stabilità strutturale, determinano la ripartizione fra infiltrazione e deflusso ed, in definitiva, la risposta del sistema suolo in termini di stabilità. Sono stati quindi esaminati i fenomeni franosi superficiali in relazione agli eventi pluviometrici e alle caratteristiche pedologiche dei suoli interessati, derivando relazioni utili a meglio definire le soglie pluviometriche nei diversi ambiti pedo-paesaggistici.

Terraa: come farcela su un pianeta ostile
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McKibben, Bill

Terraa: come farcela su un pianeta ostile

Milano : Edizioni Ambiente, 2011

Europe's energy position: 2010 Annual Report. Market Observatory for Energy
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Market Observatory for Energy - Commissione Europea

Europe's energy position: 2010 Annual Report. Market Observatory for Energy

Bruxelles : Commissione europea, 2011

Protocollo di Kyoto
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Ceriani, Alberto - Indigenti, Stefano - Éupolis Lombardia

Protocollo di Kyoto : cambiamento climatico e sostenibilità ambientale: fase II. Le attività forestali e il ruolo di interventi locali per la mitigazione dei cambiamenti climatici / Éupolis Lombardia; Alberto Ceriani, Stefano Indigenti

Milano : Éupolis Lombardia, 2011

Abstract: La presente ricerca ha come obbiettivo il completamento del quadro di conoscenza in merito a uno dei principali strumenti di attuazione degli obblighi di riduzione dei cosiddetti ‘gas serra' (green house gases), codificati nel PK della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, nonché di individuare le possibili sinergie fra questo strumento e le politiche di Regione Lombardia relativamente al contrasto ai cambiamenti climatici. In particolare, la ricerca si è focalizzata su un aspetto di assoluto rilievo del PK che prevede la possibilità di interventi in ambito forestale per la riduzione del bilancio netto delle emissioni di gas serra tramite le attività di afforestazione e/o riforestazione e la gestione forestale dei suoli agricoli, dei pascoli e la rivegetazione. La ricerca si è posizionata su due livelli: - a livello regionale, per porre al centro della discussione e dell'analisi le nuove e rilevanti opportunità di intervento che la Regione si trova ad avere in quest'ambito; - a livello internazionale, per delineare, una volta individuate le metodologie più rilevanti, le specifiche opportunità di intervento e le possibili opzioni di posizionamento su questi temi da parte di Regione Lombardia a livello globale. Contenuti: 1- Riduzione del tasso di incremento atmosferico di CO2 tramite l'accumulo di carbonio nella vegetazione e nel suolo negli ecosistemi terrestri; 2- Posizionamento dei progetti forestali nel carbon market; 3- Il mercato volontario delle riduzioni delle emissioni; 4- Analisi dei casi reali; 5- Analisi di costi, benefici e rischi dei progetti di carbon sink forestali; 6- Mappatura dei soggetti coinvolti nella catena del valore di un carbon sink; 7- Le foreste e l'assorbimento del Carbonio nell'ambito di alcune grandi iniziative Regionali.