Trovati 87 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 12 - CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI
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Trovati 87 documenti.
Milano: Guerini e Associati, 2022
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.
Milano: Guerini e Associati, 2021
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.
Milano : PoliS-Lombardia, 2020
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 18/2019
Abstract: Il testo è il risultato di uno studio realizzato da PoliS-Lombardia su incarico della VI Commissione Ambiente e Protezione civile del Consiglio regionale della Lombardia e si configura come Missione Valutativa che rientra nel Programma Triennale di Controllo e Valutazione del Consiglio regionale secondo quanto definito dall’articolo 2 della legge regionale 20 del 2017. In Lombardia, secondo gli ultimi dati aggiornati (Database AGISCO, ultimo aggiornamento 31/12/19), sono 5663 i procedimenti di bonifica innescati a causa del superamento delle CSC (concentrazioni soglia di contaminazione). Il fenomeno interessa molti comuni lombardi, in particolare quelli ubicati nella fascia pedemontana. Buona parte di essi fanno parte delle province più industrializzate della regione: nella sola provincia di Milano, infatti, si concentra quasi il 50% dei procedimenti di bonifica. La maggioranza dei procedimenti di bonifica è a carico di soggetti privati, l’intervento pubblico è solo residuale. Le tempistiche dei procedimenti variano a seconda della gestione pubblica o privata: quando è un soggetto privato a farsi carico delle operazioni di bonifica, i tempi di conclusione sono in media inferiori di quasi due anni rispetto alla durata di un intervento effettuata da un soggetto pubblico (rispettivamente 4,96 e 6,53 anni). Nel corso della missione valutativa l’interrogazione del database AGISCO ha evidenziato alcune criticità di rilievo riguardanti la struttura stessa del database, spesso mancante di informazioni aggiornate e lacunoso. Per superare tali criticità si propone di realizzare un nuovo sistema di gestione dei procedimenti che dovrebbe permettere da un lato di avere a disposizione dati omogenei, aggiornati e validati in merito allo stato di tutti i siti presenti nel database e dall’altro mettere a disposizione dell’utente uno strumento efficiente per la compilazione e la trasmissione dei dati in base alla fase dell’iter amministrativo raggiunto. Infine, l’analisi giuridica ha portato a evidenziare alcuni punti critici emersi dal confronto tra norme regionali e a ipotizzare ambiti di intervento normativo, da valorizzare anche nell’ottica del regionalismo differenziato. Dal confronto, è stato possibile evidenziare l’opportunità di: (i) ridurre il livello di frammentazione e di rigidità della regolazione tramite un più esteso ricorso ad atti di soft law quali le linee guida; (ii) specificare la delega funzionale ai comuni in maniera da distinguere tra enti di diversa dimensione e di dettagliare ruoli e responsabilità di ATS e ARPA nell’ambito della conferenza di servizi; (iii) individuare un ordine di priorità degli interventi che sia coerente con le specifiche esigenze di RL; (iv) ricomprendere esplicitamente nell’ambito di applicazione della disciplina le fattispecie di inquinamento pregresso; (v) specificare maggiormente alcuni passaggi procedimentali (ad esempio in tema di gestione delle tempistiche, sospensioni, poteri di controllo e sostituzione) senza necessariamente ricorrere alla disciplina ex 241/1990; (vi) riformulare il meccanismo della rivalsa, tramite un più efficace coordinamento degli interventi a livello locale e la previsione di meccanismi di controllo sull’operato degli enti; (vii) rendere maggiormente uniforme il sistema di raccolta di dati, anche tramite l’adozione di meccanismi di comunicazione obbligatori; (viii) sollecitare l’impiego di tecniche di bonifica moderne, sostenibili e differenziate in base alle esigenze tecniche del caso di specie.
Milano: Guerini e Associati, 2020
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2020 si articola in due volumi: il primo presenta lo stato dell'arte del cammino della Lombardia verso gli Obiettivi della strategia ONU 2030, già delineati nel corso delle annualità precedenti del Rapporto Lombardia stesso. Goal per goal vengono presentati i dati principali e gli indicatori che permettono di collocare la regione Lombardia nel contesto nazionale e internazionale con riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere e alle politiche messe in atto dalle istituzioni nazionali e regionali. Nell'anno in cui il mondo intero e la Lombardia in maniera particolarmente significativa sono stati colpiti dall'emergenza Covid-19 e dalla relativa emergenza sanitaria ed economica, nel volume secondo si tratteggiano proposte e ipotesi di lavoro per una pronta rinascita dalla pandemia.
Massa : LuCe, 2018
Apocalottismo classic
Qualità dell'ambiente urbano : decimo rapporto / ISPRA
Roma : Ispra, 2014
Abstract: Consumo di suolo, mobilità, verde, qualità dell'aria, rifiuti sono solo alcuni dei grandi temi trattati nel X Rapporto ISPRA sulla "Qualità dell'ambiente urbano" al fine di restituire ai vari soggetti interessati (amministratori, tecnici, cittadini) un corpus di informazioni sempre più completo, solido, confrontabile e utile ad approntare politiche di sostenibilità alla scala locale. Ad accompagnare il Rapporto aree urbane, la presentazione di un Focus di approfondimento tematico su "Le città e la sfida dei cambiamenti climatici" (R,A,362 EL) ricco di contributi scientifici multidisciplinari sui temi di adattamento e mitigazione e il volume "L'ambiente urbano: conoscere e vautare la complessità" (R,A,363 EL) che rappresenta la prima esperienza di valutazione integrata sull'ambiente urbano svolta dal Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ISPRA/ARPA/APPA).
Ambiente Italia 2010: le sfide ambientali nelle regioni italiane
Milano : Edizioni Ambiente, 2010
Cambridge : Cambridge University Press, 2010
Torino : Lindau, 2008
Biblioteca
Tornare al nucleare? L'Italia, l'energia, l'ambiente
Torino : Einaudi, 2008
Gli struzzi ; 638
Milano : IReR, 2006
Milano : Regione Lombardia, 2005
Abstract: In data 15 settembre 2003 è entrata in vigore la legge regionale 23 novembre 2001 - n. 19 "Norme in materia di attività a rischio di incidente rilevante". La Regione Lombardia, prima e finora unica regione in Italia, ha da allora assunto la completa responsabilità sulla materia riassorbendo anche le competenze trasferite dallo Stato. Molto è stato fatto nel corso del 2004 sia in termini organizzativi che operativi. Nel dare conto della puntuale attività svolta e di quella programmata per il 2005, si vuole anche cogliere l'occasione per illustrare il processo evolutivo che ha portato la Regione Lombardia a coinvolgere in maniera sinergica gli enti locali, gli enti strumentali e gli altri organi dello Stato competenti al fine di incrementare sensibilmente la qualità e la tempestività delle azioni e prestare proficuo ascolto al mondo produttivo. Oltre alle problematiche proprie della sicurezza - verifica dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) in primis - si è posta particolare attenzione ad aspetti non secondari quali il rapporto con il territorio sia in termini ambientali che urbanistici.
Milano : Edizioni Ambiente, 2005
Gestione delle bonifiche ambientali e nuovo ruolo regionale: rapporto finale
Milano : IReR, 2004
Brescia : Crasl, 2003
Quaderno: serie di ricerca ; 021.R10.2003
L'ambientalista scettico: non è vero che la Terra è in pericolo
Milano : Mondadori, 2003
Saggi
Abstract: Siamo davvero sull'orlo della catastrofe ambientale? La Terra è destinata a diventare un pianeta inquinato e degradato, senza più foreste né natura incontaminata, con campagne sterili e megalopoli sovraffollate, in cui pochi privilegiati dovranno vedersela con sterminate di poveri e di affamati? Molti tra scienziati e ricercatori sostengono di sì e lanciano l'allarme a gran voce; così, mentre le cattive notizie trovano ampio spazio sui media e pronta accoglienza nel pubblico, le buone, che pure non mancano, vengono trascurate. Bjórn Lomborg, professore di statistica, nell'Ambientalista scettico passa in rassegna tutti i temi più dibattuti, tra cui fame, sovrappopolazione, inquinamento, buco nell'ozono, effetto serra, OGM, biodiversità, deforestazione. Per ogni argomento fornisce dati, tratti da fonti pubbliche e accessibili a chiunque, per dimostrare che l'apocalisse non ci sarà e il pessimismo generale non ha ragion d'essere: anzi, oggi la situazione sta migliorando, e in alcuni casi è già migliorata, anche se la strada da percorrere è molta.
Milano : [S.e.], 2003
Le tecnologie disponibili sul mercato per ridurre le emissioni inquinanti; rapporto finale
Milano : IReR, 2002
Gli accordi volontari in Italia: risultati di un'indagine empirica
Milano : Feem, 2002
Rapporto sullo sviluppo sostenibile ; 3.2002
Abstract: Il presente studio si articola in due sezioni. La prima fornisce una sintesi della situazione normativa e politica italiana in cui gli accordi volontari sono iscritti. Nella seconda parte si analizza l'indagine condotta dalla FEEM su un campione di 43 accordi stipulati in Italia negli ultimi anni, mostrando il processo di implementazione degli accordi volontari nel nostro Paese, il recepimento di tale strumento da parte delle Pubbliche Amministrazioni e del settore privato (Associazioni Industriali ed Imprese) ed i risultati effettivamente raggiunti. Il campione degli accordi analizzato è stato suddiviso in base alla portata geografica ed amministrativa: nazionale o locale. Si è rilevato che nel caso di accordi nazionali in cui i firmatari sono enti pubblici a carattere nazionale e grandi industrie l'iniziativa dell'accordo è piuttosto della parte privata ed in genere si tratta di accordi anticipativi della normativa. Nel caso di accordi locali invece l'iniziativa parte in genere dal settore pubblico, spesso per garantire l'applicazione delle legge laddove non vi sia o completare norme esistenti con disposizioni ad hoc in caso di indefinitezza da parte del legislatore. Un terzo gruppo di accordi che riteniamo meriterà particolare attenzione negli anni a venire sono gli accordi stilati sulla base di normative di settore che ne prevedono esplicitamente l'uso ai sensi della legge. E' questo il caso degli accordi aventi per oggetto i rifiuti che fanno esplicito riferimento al Decreto Ronchi e degli accordi in materia di inquinamento idrico facenti capo al cosiddetto Testo Unico. E' risultato inoltre auspicabile che in ogni accordo, sia garantita la trasparenza tramite elementi, quali un corretto monitoraggio e azioni di comunicazioni sui risultati che consentano di verificarne l'effettivo andamento.