Trovati 178 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 11 - CITTA' E COMUNITA' SOSTENIBILI
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Trovati 178 documenti.
Roma : Castelvecchi, 2023
Abstract: Le criticità nell’attuazione del PNRR, che hanno indotto alcuni a prefigurare l’utilizzo solo parziale delle risorse destinate all’Italia, mostrano quello che i comuni avevano evidenziato fin dall’inizio: l’eccessivo dirigismo nell’attuazione del progetto europeo. Alle difficoltà connesse all’attivazione degli strumenti (REGIS) si aggiungono le criticità del sistema multilivello. La capacità di realizzazione della spesa e il margine corrente necessario per sostenere gli interventi una volta realizzati trovano il complesso dei comuni pronto alla sfida. Se il processo subirà una battuta di arresto non sarà quindi ascrivibile principalmente agli enti di prossimità. Per gestire al meglio investimenti e servizi per i cittadini è comunque necessario irrobustire le capacità gestionali dei comuni, sia rilanciando le forme associate (Unioni in primis), sia investendo sul personale in tutti i territori, in modo tale da realizzare un equilibrio tra aree rurali e aree urbane e garantire a tutti un elevato livello di fruizione di servizi pubblici di qualità.
La condizione giovanile in Italia : Rapporto giovani 2023 / Istituto Giuseppe Toniolo
Bologna : Il mulino, 2023
Abstract: La giovinezza è un'età piena di incertezze, ma anche di speranze e desideri di protagonismo. Questo è ancor più vero oggi, in un'epoca attraversata da profonde trasformazioni. In un sistema costellato di nuovi rischi e nuove opportunità, caratterizzato da eventi imprevisti - la pandemia, il conflitto Russia-Ucraina -, i giovani stanno costruendo il proprio percorso di vita. L'edizione 2023 del Rapporto dell'Istituto Toniolo indaga come essi vivano e interpretino i cambiamenti in atto e quali ricadute questi abbiano non solo sulle condizioni oggettive ma anche su preferenze, obiettivi e significati del loro essere e agire nella società e nel mondo del lavoro. Il volume affronta il modo di apprendere e la formazione di nuove competenze; l'idea di lavoro e di realizzazione professionale; l'idea di famiglia e la propensione ad avere figli; l'impegno sociale e l'organizzazione dal basso dei movimenti di cambiamento, in particolare sul tema dell'ambiente; la fiducia verso le istituzioni e le aspettative sul nuovo governo. I dati rilevano le specificità interne del contesto italiano, in un continuo confronto con le realtà di altri paesi europei.
Centri e periferie : Europa, Italia, Mezzogiorno dal XX al XXI secolo / Gianfranco Viesti
Bari ; Roma : Laterza, 2021
Abstract: Il XXI secolo ha visto il declino dell'Italia e l'approfondirsi delle sue disparità interne. Per comprenderne il perché serve collocare quelle vicende, con un'analisi comparata, nel contesto dei grandi cambiamenti internazionali: l'allargamento a Est dell'Unione Europea, la deindustrializzazione, i nuovi servizi avanzati nelle città, il mutamento demografico, le migrazioni, l'influsso liberista sulle politiche economiche. In tutta Europa, a differenza di quanto avveniva nel Novecento, le disuguaglianze stanno aumentando. Ma le gerarchie territoriali non sono un destino irreversibile, cambiano grazie a intelligenti politiche pubbliche. Non è però ciò che è avvenuto, specie negli anni Dieci, in Italia: le politiche hanno spesso assecondato e non contrastato il declino e l'aumento delle disparità. Un'analisi di ampia prospettiva storica, fondata su dati e casi concreti, indispensabile per chi voglia trarre indicazioni per ripensare un'Italia più competitiva e più inclusiva, specie dopo la grande pandemia.
Metromontagna : un progetto per riabitare l'Italia / a cura di Filippo Barbera e Antonio De Rossi
Roma : Donzelli, 2021
Abstract: «Se il mare, alzandosi di pochi metri, ricoprisse quel golfo di terra che è la valla padana, l'Italia sarebbe una sola e grande montagna», scriveva Meuccio Ruini nel 1919. In Italia, accanto ai problemi di latitudine, vi sono quelli di altitudine. Se letto attraverso queste lenti, il Nord - come l'intero paese - appare come il mosaico di una geografia policentrica composta da sistemi territoriali rugosi che intrecciano senza soluzione di continuità ampie zone pianeggianti, aree urbane estese, valli e montagne. Tipi di montagne e di pianure, intersecati con grandi città, ma anche con sistemi di città medie contornati da montagne. È il policentrismo metromontano del nostro paese, dimensione che richiede nuovi atlanti e nuove mappe che mostrino alla politica la possibilità di non governare con la montagna alle spalle e lo sguardo speranzoso alla sola pianura, come se la montagna non potesse generare ricchezza e benessere. Le politiche separano sulla base di confini che hanno natura amministrativa, in ossequio a criteri disegnati dai centri o in funzione della ricerca del consenso politico, e solo raramente accompagnano e valorizzano le interdipendenze funzionali, i flussi di risorse e le persone che vivono e lavorano a cavallo di questi confini. Saggi di: Giovanni Carrosio, Federica Corrado, Giuseppe Dematteis, Mauro Fontana, Arturo Lanzani, Sabrina Lucatelli, Andrea Membretti, Loris Servillo, Giulia Valeria Sonzogno, Mauro Varotto. Conversazioni con: Fabrizio Barca, Marco Bussone, Paolo Cognetti, Luca Mercalli.
Bologna : Il mulino, 2021
Abstract: Come si manifestano nel territorio italiano le disuguaglianze sociali e spaziali? Quali intrecci con le crisi e i rischi ambientali producono queste geografie? Quali azioni sono necessarie per affrontare tali fenomeni in modo strutturale e coordinato? Il volume - frutto di un percorso di riflessione che ha coinvolto studiosi, amministratori, esperti e attivisti - si propone di rispondere a questi interrogativi formulando idee progettuali che si articolano su scale e ambiti d'intervento diversi, con un'attenzione particolare al ruolo degli specifici assetti materiali e fisici del nostro paese. Le proposte qui raccolte riguardano strategie territoriali nazionali e temi quali l'abitare, le infrastrutture della vita quotidiana e la mobilità. Tali proposte interpretano il contrasto alle disuguaglianze e il sostegno alla transizione ecologica delle economie e dei territori come due facce di una stessa medaglia, e guardano all'orizzonte degli investimenti che l'Italia si accinge a predisporre anche nel quadro d'azione del programma Next Generation EU.
Bologna : Il Mulino, 2020
Fa parte di: Urban@it. Rapporto sulle città / Urban@it, Centro nazionale di studi per le politiche urbane
Abstract: Il termine periferia non è antico, compare solo alla fine degli anni Venti dello scorso secolo e nel senso comune è sempre associato al dualismo spaziale con il centro. Ma tale categoria analitica non è più adeguata. La sofferenza urbana pervade l'insieme del territorio metropolitano, con alcune zone in cui il disagio è particolarmente concentrato e che, in diversi casi, non hanno una relazione con la distanza dal centro della città. Entra in crisi così la rappresentazione fisica e spaziale del concetto di periferia. È interessante notare che ciò nonostante, o forse proprio per questo, nel corso degli ultimi anni questo concetto è tornato al centro dell'interesse tanto delle politiche pubbliche (commissione della Camera della scorsa legislatura, bando da 2,2 miliardi di euro) quanto della ricerca. La questione più rilevante è il come intervenire, evitando la solita lista delle opere pubbliche da fare, con un approccio realmente integrato che affronti le cause del disagio delle condizioni di vita delle periferie: la casa, il lavoro e l'educazione. Riprendendo le indicazioni della commissione parlamentare, si può auspicare una specifica Strategia per le periferie 2020-2030 con una chiara regia centrale e un ampio ricorso alla co-progettazione fra gli attori coinvolti, basata su una mappa delle aree prioritarie di intervento. Si propone la realizzazione di Agenzie sociali di quartiere che trattando in modo integrato alcuni fondamentali bisogni, funzionino come hub fra i servizi sociali dei comuni, le scuole, i centri per l'impiego e il terzo settore. In duecento quartieri delle città italiane, ove è più grave il disagio, si potrebbero formare e impiegare giovani agenti di sviluppo, da selezionare fra coloro che già operano in quei territori, con il compito di aggregare e far cooperare tutti gli attori per valorizzare e utilizzare nel miglior modo possibile le risorse esistenti. EDITORIALE
I margini al centro : l'Italia delle aree interne tra fragilità e innovazione / Giovanni Carrosio
Roma : Donzelli, 2019
Saggine ; 317
Abstract: La maggior parte degli osservatori ha guardato alla lunga crisi iniziata nel 2008 concentrandosi sulla sua matrice economico-finanziaria. Allo stesso tempo, le analisi e le proposte per uscire dalla crisi hanno coinvolto per lo più i centri dello sviluppo. Ma per capire ciò che sta avvenendo, sostiene Giovanni Carrosio, è necessario guardare alla crisi come a un intreccio di tre fenomeni, distinti ma interdipendenti: la crisi ambientale, la crisi fiscale dello Stato e la crisi migratoria. Esaminando questi fenomeni come correlati, lo sguardo si inverte, portando al centro ciò che generalmente è considerato marginale. Come ci suggeriscono le recenti vicende socio-politiche che hanno sovvertito lo scenario mondiale - dall'elezione di Trump alla Brexit e all'affermazione dei governi populisti in Europa -, coinvolgendo le aree rurali di tutto l'Occidente, i «margini» reagiscono ai profondi cambiamenti contemporanei incanalando il proprio malessere in una domanda di protezione sociale che assume spesso connotati populistici e regressivi. Tuttavia, nei margini si sviluppano anche risposte di natura opposta EDITORIALE
Welforum, [2019]
Il punto di Welforum
Veneto Sostenibile : gli obiettivi di sviluppo sostenibile: il posizionamento del Veneto
Venezia : Regione Veneto, [2019]
Green mobility : come cambiare la città e la vita / a cura di Andrea Poggio
Milano : Ambiente, 2018
Abstract: Il settore dei trasporti, all'intersezione tra innovazione tecnologica, politiche nazionali ed europee, logiche di mercato e stili di vita, ha una parte fondamentale in tutte le strategie di riduzione delle emissioni e dell'inquinamento. Tuttavia, se fino a poco tempo fa questo ruolo veniva pensato prevalentemente in termini di auto elettriche e sistemi di car sharing, oggi si sta diffondendo la consapevolezza che la nuova mobilità richiede anche un approccio diverso alla città e alla sua progettazione, dato che l'infrastruttura elettrica contribuisce alla (ri)definizione dello spazio urbano. La mobilità nuova - elettrica, oltre che connessa, condivisa, multimodale - è infatti parte delle nuove città che si stanno costruendo. Il volume, che include una serie di infografiche dedicate all'analisi della mobilità nelle principali città del nostro paese, è diviso in tre parti. La prima fa il punto sugli scenari di decarbonizzazione e sui loro rapporti con le politiche di riduzione delle emissioni e dell'inquinamento, e presenta gli ultimi sviluppi tecnologici in un settore, quello della mobilità elettrica, che spazia dalle biciclette agli autobus. La seconda illustra le esperienze di alcune città italiane all'avanguardia nella trasformazione e le mette a confronto con quelle, in certi casi già più avanzate, di altre metropoli europee e americane. L'ultima racconta invece delle trasformazioni degli stili di mobilità degli italiani, sempre più "multi-modali" in città e nei contesti extra-urbani. EDITORIALE
Riabitare l'Italia : le aree interne tra abbandoni e riconquiste / a cura di Antonio De Rossi
Roma : Donzelli, 2018
Progetti Donzelli
Abstract: A dispetto dell'immagine che la vuole strettamente legata a una dimensione urbana, l'Italia è disseminata di «territori del margine»: dal complesso sistema delle valli e delle montagne alpine ai variegati territori della dorsale appenninica, e via via scendendo per la penisola, fino a incontrare tutte quelle zone che il meridionalismo classico aveva indicato come «l'osso» da contrapporre alla «polpa», e a giungere alle aree arroccate delle due grandi isole mediterranee. Sono gli spazi in cui l'insediamento umano ha conosciuto vecchie e nuove contrazioni; dove il patrimonio abitativo è affetto da crescenti fenomeni di abbandono; dove l'esercizio della cittadinanza si mostra più difficile; dove più si concentrano le diseguaglianze, i disagi. Sommandole tutte, queste aree - «interne», «fragili», «in contrazione», «del margine» -, ammontano a quasi un quarto della popolazione totale, e a più dei due terzi del l'intero territorio italiano. Abbastanza per farne l'oggetto di una grande «questione nazionale». Se non fosse che hanno prevalso altre rappresentazioni: il Sud in perenne «ritardo di sviluppo»; il «triangolo industriale» della modernizzazione fordista; la «terza Italia» dei distretti. EDITORIALE
Milano : Fondazione Eni Enrico Mattei, 2018
Milano : Legambiente
Agenda Re-cycle : proposte per reinventare la città / a cura di Enrico Fontanari e Giuseppe Piperata
Bologna : Il Mulino, 2017
Abstract: Tra il 1999 e il 2012, e poi con minore intensità fino a oggi, sono stati realizzati in Italia circa 300 milioni di metri cubi all'anno di nuove costruzioni: un boom edilizio che, dopo il crollo del mercato immobiliare del 2007, ha lasciato sui territori investiti dalla crisi economica un'enorme quantità di opere incompiute o inutilizzate. Si contano almeno 6 milioni di case vuote su più di 10 milioni di immobili sfitti; 20 milioni di metri quadrati di aree ferroviarie dismesse o in dismissione; circa 5.000 chilometri di linee ferroviarie non in uso; 20.000 chilometri di strade in abbandono di cui 2.600 inutilizzati; non si conta, infine, il numero degli esercizi commerciali e dei capannoni industriali abbandonati. Sono numeri che impongono una riflessione seria. Ce la propone questo libro, frutto di una ricerca nazionale che ha coinvolto giuristi, economisti e urbanisti, con l'obiettivo di studiare le effettive possibilità di ridurre gli ostacoli di carattere normativo che impediscono o rendono difficoltose le azioni tese a favorire il riciclo dei beni architettonici e urbani. Un contributo per la costruzione di un'agenda di politiche e azioni che favoriscano nuovi cicli di vita del patrimonio immobiliare e urbano abbandonato. EDITORIALE
2. ed. aggiornata con: Legge 27 febbraio 2017 , n. 19 (Conversione D.L. Milleproroghe) , D.M. 15 febbraio 2017 (Rifiuti da fumo e di piccolissime dimensioni)
Santarcangelo di Romagna : Maggioli, 2017
Codici annotati Maggioli ; 45
Milano : Guerini, 2017
Il futuro delle città ; 6
Le case dei poveri : è ancora possibile pensare un welfare abitativo? / Antonio Tosi
Milano ; Udine : Mimesis, 2017
Mimesis. Mutamenti ; 3
Abstract: Una casa per tutti è un'eventualità che le politiche abitative non hanno mai realizzato: esito non sorprendente di una tradizione segnata da vistosi limiti di efficacia e che ha costantemente adottato - anche nelle sue forme 'sociali' - un approccio che ha penalizzato le componenti povere della domanda. Questo libro si interroga sulla possibilità di rendere 'più sociali' le politiche abitative: un obiettivo oggi credibile, come mostrano le esperienze che in Europa hanno tentato di ripensare il diritto alla casa istituendo per i poveri un 'supplemento di socialità'. Per i poveri le comuni politiche sociali possono non funzionare. Occorre uno sforzo supplementare, occorrono un adattamento dell'offerta complessiva e l'introduzione di provvedimenti ad hoc per le popolazioni in maggiore difficoltà. Un corpo di misure che si aggiunga e rafforzi, non sostituisca, le politiche generali. Una nuova offerta sociale che consenta ai poveri di realizzare vere esperienze abitative, sulla base dei principi che nelle nostre società costituiscono l'abitare come 'valore'. Nella seconda parte del libro l'esclusione abitativa e la possibilità di accrescere la socialità delle politiche sono discusse con riferimento al caso italiano (è possibile costruire in Italia un accettabile sistema di welfare abitativo?) e a due popolazioni che esemplificano differenti modalità di esclusione e di costruzione delle politiche: gli homeless (il movimento verso una nozione più comprensiva, la straordinaria innovazione delle politiche nell'ultimo decennio) e gli immigrati (le ragioni del diverso successo abitativo, la crisi e l'aggravarsi dello svantaggio, la comparsa in questi anni di nuove figure della marginalità abitativa). EDITORIALE
Milano : FrancoAngeli, 2017
Bologna : Il Mulino, 2016
Fa parte di: Urban@it. Rapporto sulle città / Urban@it, Centro nazionale di studi per le politiche urbane
Abstract: Si debbono fare politiche per le città in Italia? Secondo l'Unione europea, Un-Habitat, lo stesso governo italiano, la risposta dovrebbe essere positiva. Si dovrebbero fare politiche urbane e ogni paese, Italia inclusa, dovrebbe disporre di un quadro nazionale di priorità a sostegno delle iniziative locali. Le città italiane, come buona parte di quelle europee, sono di medie dimensioni, e sono complementari al territorio che le circonda. In questo l'Italia si differenzia rispetto al mainstream di un pianeta sempre più urbanizzato, cosparso di megalopoli che costringono i paesi in crescita a sforzi spettacolari. Dunque l'Italia è un'eccezione nel panorama mondiale non tanto perché molto urbana, come testimonia l'eredità storica delle cento città, bensì perché diversamente urbana. Ma le città non sono nell'agenda politica del paese. Il Rapporto di Urban@it, che è il frutto del primo anno di lavoro del Centro, sostiene che esse avrebbero la capacità di dare risposte ai problemi urbani e, più in generale, del sistema Italia. L'unico tassello delle riforme andato finora a segno, e anche questo con grande difficoltà, riguarda le città metropolitane, ma non ci si può fermare a questo. La crisi del capitalismo finanziario e l'affermazione dell'urbanizzazione planetaria sono due fatti che vanno relazionati e letti insieme. Da questa sovrapposizione potrebbero nascere soluzioni ai problemi che la globalizzazione e la finanziarizzazione dell'economia non riescono ad affrontare.
Le famiglie e la casa : vecchi sogni e nuove realtà / Nomisma
Bologna : Nomisma, [2016]