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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 11 - CITTA' E COMUNITA' SOSTENIBILI
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L'ultima Milano : cronache dai margini di una città / di Jacopo Lareno Faccini, Alice Ranzini
Milano : Feltrinelli, 2021
Abstract: Prima che la crisi del Covid-19 proiettasse la città in una dimensione piena di incognite, Milano correva: incremento demografico, attrazione di capitali stranieri, boom immobiliare, riqualificazione diffusa, esposizione mediatica senza precedenti. Sullo sfondo dell'inarrestabile corsa, gli effetti sulla salute dell'inquinamento atmosferico, la pervasività del precariato lavorativo, l'esplosione dei costi abitativi, la crescita di una popolazione di invisibili e non rappresentati, il fermento delle periferie. Questo libro è un viaggio che racconta Milano oltre le retoriche: casa, scuola, accoglienza sono tre itinerari per coglierne l'impronta e le ambivalenze. L'ultima Milano non è la città degli ultimi, ma è la città presa nei suoi bordi, nei suoi bordi che diventano sperimentazione, nella sperimentazione che diventa avamposto di una nuova politica possibile.
Bologna : Il mulino, 2021
Abstract: Come si manifestano nel territorio italiano le disuguaglianze sociali e spaziali? Quali intrecci con le crisi e i rischi ambientali producono queste geografie? Quali azioni sono necessarie per affrontare tali fenomeni in modo strutturale e coordinato? Il volume - frutto di un percorso di riflessione che ha coinvolto studiosi, amministratori, esperti e attivisti - si propone di rispondere a questi interrogativi formulando idee progettuali che si articolano su scale e ambiti d'intervento diversi, con un'attenzione particolare al ruolo degli specifici assetti materiali e fisici del nostro paese. Le proposte qui raccolte riguardano strategie territoriali nazionali e temi quali l'abitare, le infrastrutture della vita quotidiana e la mobilità. Tali proposte interpretano il contrasto alle disuguaglianze e il sostegno alla transizione ecologica delle economie e dei territori come due facce di una stessa medaglia, e guardano all'orizzonte degli investimenti che l'Italia si accinge a predisporre anche nel quadro d'azione del programma Next Generation EU.
Bologna : Il Mulino, 2020
Fa parte di: Urban@it. Rapporto sulle città / Urban@it, Centro nazionale di studi per le politiche urbane
Abstract: Il termine periferia non è antico, compare solo alla fine degli anni Venti dello scorso secolo e nel senso comune è sempre associato al dualismo spaziale con il centro. Ma tale categoria analitica non è più adeguata. La sofferenza urbana pervade l'insieme del territorio metropolitano, con alcune zone in cui il disagio è particolarmente concentrato e che, in diversi casi, non hanno una relazione con la distanza dal centro della città. Entra in crisi così la rappresentazione fisica e spaziale del concetto di periferia. È interessante notare che ciò nonostante, o forse proprio per questo, nel corso degli ultimi anni questo concetto è tornato al centro dell'interesse tanto delle politiche pubbliche (commissione della Camera della scorsa legislatura, bando da 2,2 miliardi di euro) quanto della ricerca. La questione più rilevante è il come intervenire, evitando la solita lista delle opere pubbliche da fare, con un approccio realmente integrato che affronti le cause del disagio delle condizioni di vita delle periferie: la casa, il lavoro e l'educazione. Riprendendo le indicazioni della commissione parlamentare, si può auspicare una specifica Strategia per le periferie 2020-2030 con una chiara regia centrale e un ampio ricorso alla co-progettazione fra gli attori coinvolti, basata su una mappa delle aree prioritarie di intervento. Si propone la realizzazione di Agenzie sociali di quartiere che trattando in modo integrato alcuni fondamentali bisogni, funzionino come hub fra i servizi sociali dei comuni, le scuole, i centri per l'impiego e il terzo settore. In duecento quartieri delle città italiane, ove è più grave il disagio, si potrebbero formare e impiegare giovani agenti di sviluppo, da selezionare fra coloro che già operano in quei territori, con il compito di aggregare e far cooperare tutti gli attori per valorizzare e utilizzare nel miglior modo possibile le risorse esistenti. EDITORIALE
Welforum, [2019]
Il punto di Welforum
Milano : Mimesis, 2018
Mimesis. Kosmos ; 24
Abstract: La rigenerazione urbana non può essere disgiunta dalla lotta al consumo di suolo determinato dall'impermeabilizzazione e dalla diffusione della città, ma piuttosto va considerata in una prospettiva sinergica. Infatti, il consumo di suolo, nella sua declinazione urbana, comprende il territorio coperto da edifici che palesano un'inadeguatezza qualitativa, in quanto non svolgono più la propria funzione originaria (il dismesso) o non sono più in grado di rispondere alle esigenze degli abitanti (l'obsoleto). In tale contesto, il volume illustra un metodo di rigenerazione urbana sinergica, elaborato presso il CST-DiathesisLab dell'Università degli Studi di Bergamo e applicato in Lombardia, che mette in relazione gli edifici urbani poco o male utilizzati - il dismesso e l'obsoleto ERP - attivando una dinamica "a domino" di demolizione e ricostruzione. Tale rigenerazione è prospettata in un'ottica partecipativa e mira a restituire territorio agli abitanti creando nuovi spazi verdi, ricreativi e aggregativi. EDITORIALE
Milano : Angeli, 2018
Studi urbani e regionali ; 147
Bologna : Il Mulino, 2018
Fa parte di: Urban@it. Rapporto sulle città / Urban@it, Centro nazionale di studi per le politiche urbane
Milano : Regione Lombardia, 2017
Abstract: Il testo è articolato in quattro capitoli: - Andamento della domanda e dell'offerta dei servizi abitativi pubblici in Lombardia nel corso del 2016 - Stato di attuazione del Programma Regionale per l'Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) 2014 - 2016 - Performances gestionali delle Aziende Lombarde per l'Edilizia Residenziale Pubblica (ALER) anno 2016 - Osservatorio regionale sulla condizione abitativa: esiti dell'attività di studio e ricerca anno 2016
Agenda Re-cycle : proposte per reinventare la città / a cura di Enrico Fontanari e Giuseppe Piperata
Bologna : Il Mulino, 2017
Abstract: Tra il 1999 e il 2012, e poi con minore intensità fino a oggi, sono stati realizzati in Italia circa 300 milioni di metri cubi all'anno di nuove costruzioni: un boom edilizio che, dopo il crollo del mercato immobiliare del 2007, ha lasciato sui territori investiti dalla crisi economica un'enorme quantità di opere incompiute o inutilizzate. Si contano almeno 6 milioni di case vuote su più di 10 milioni di immobili sfitti; 20 milioni di metri quadrati di aree ferroviarie dismesse o in dismissione; circa 5.000 chilometri di linee ferroviarie non in uso; 20.000 chilometri di strade in abbandono di cui 2.600 inutilizzati; non si conta, infine, il numero degli esercizi commerciali e dei capannoni industriali abbandonati. Sono numeri che impongono una riflessione seria. Ce la propone questo libro, frutto di una ricerca nazionale che ha coinvolto giuristi, economisti e urbanisti, con l'obiettivo di studiare le effettive possibilità di ridurre gli ostacoli di carattere normativo che impediscono o rendono difficoltose le azioni tese a favorire il riciclo dei beni architettonici e urbani. Un contributo per la costruzione di un'agenda di politiche e azioni che favoriscano nuovi cicli di vita del patrimonio immobiliare e urbano abbandonato. EDITORIALE
Roma : Inu Edizioni, 2017
Abstract: Il volume propone alcuni estratti della ricerca realizzata da KCity srl per conto della DG Casa, housing sociale, Expo e internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia dedicata ad esplorare temi e orientamenti strategici per la formazione di piani e programmi innovativi di rigenerazione urbana, che ha approfondito le caratteristiche del modello sperimentato a Parigi come prima occasione per interrogarsi sulle condizioni di replicabilità dell'approccio per incrementare l'efficacia delle politiche abitative regionali. Con il programma Reinventer Paris la città di Parigi ha recentemente proposto un modello innovativo di valorizzazione del patrimonio pubblico inutilizzato con il coinvolgimento del privato e in funzione dei processi di rigenerazione urbana. Il successo dell'iniziativa ha stimolato un vero e proprio movimento internazionale che, coerentemente con gli obiettivi europei della Strategia 2020, attribuisce profonda importanza alla promozione delle smart communities per lo sviluppo urbano. La parola chiave è "reinventare" che contiene in sé il riferimento agli elementi essenziali del nuovo approccio: il riutilizzo del patrimonio di spazi urbani e aree pubbliche inutilizzate attraverso meccanismi virtuosi di coordinamento tra aspetti che in passato hanno rappresentato ambiti di intervento separati (interesse pubblico/privato, funzioni residenziali/altre funzioni, servizi per il quartiere/servizi per la città, bisogni abitativi/altri bisogni,...). Ne conseguono modalità più sostenibili ed efficaci di soddisfazione degli obiettivi che le politiche pubbliche, da sole, non sono più in grado di garantire.
Santarcangelo di Romagna : Maggioli, 2016
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: La relazione è articolata in tre parti. La prima parte fa riferimento alle caratteristiche delle iniziative sia dal punto di vista territoriale sia descrittivo (dove sono collocate, da cosa sono regolamentate, chi coinvolgono...); la seconda parte analizza le singole esperienze dei Laboratori Sociali di Quartiere e approfondisce gli obiettivi previsti e quelli raggiunti, le attività svolte. La terza e ultima parte riguarda la lettura delle esperienze con i risultati delle sperimentazioni. In allegato vengono riportati i materiali relativi alla giornata di confronto tra Regione, valutatori e componenti dei Laboratori sociali di quartiere, tenutasi il 16 marzo 2016.
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: La ricerca ha individuato e analizzato le variabili che hanno inciso sull'equilibrio economico-finanziario delle Aler, ha fornito un supporto metodologico finalizzato alla definizione delle componenti di costo e dei processi operativi necessari a definire i costi standard, ha analizzato e valutato gli effetti della modifica della natura giuridica delle Aler, al fine di verificare i vantaggi e gli svantaggi per quanto riguarda l'equilibrio del sistema Aler e per fornire una proposta sui possibili criteri migliorativi del Regolamento Regionale 1/2004.
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: Il documento si compone di Relazione finale e tre allegati: Modulo1: Il patrimonio immobiliare invenduto in Lombardia: inquadramento del problema, quadro di contesto e stime disponibili; Modulo 2: Ricognizione e mappatura degli alloggi a canone convenzionato e moderato; Modulo3 Focus1: Gli strumenti finanziari per l'Housing Sociale: funzionamento, applicazioni e prospettive; Modulo3 Focus2: La gestione sociale: il profilo del gestore sociale e indirizzi per un modello di accreditamento e certificazione.
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: La ricerca è suddivisa in tre parti: nella prima viene offerto un quadro di contesto sull'offerta e sulla domanda locativa in Lombardia, nella seconda si ha una valutazione degli strumenti regionali per il sostegno alla locazione e nella terza vengono presentati gli indicatori di monitoraggio del contesto e delle politiche abitative.
New York; Geneva : United Nations, 2015
[Perugia] : Regione Umbria, 2015
Milano : Franco Angeli, 2013
Collana il punto ; 1260.88
Il mercato immobiliare in Lombardia / Éupolis Lombardia ; Antonio Lentini, Federica Ancona
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Studi e ricerche
Abstract: Le politiche abitative escono sempre più spesso dal loro ambito tradizionale, rappresentato dagli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica, appoggiandosi in forme molteplici al mercato immobiliare privato. Al fine di fornire uno strumento di supporto per interventi di questo tipo, la monografia, realizzata su incarico della Direzione generale Casa di Regione Lombardia e nell'ambito delle attività dell'Osservatorio sulla condizione abitativa, analizza le principali caratteristiche e tendenze del mercato immobiliare lombardo. Il tema non è nuovo e diversi lavori sono già stati pubblicati sull'argomento. Per offrire uno sguardo differente sì è quindi deciso di incrociare l'analisi dei dati ufficiali di fonte Agenzia del Territorio con gli esiti della monografia sull'articolazione territoriale del fabbisogno abitativo. Nel primo capitolo sono illustrati gli aspetti metodologici del lavoro. I capitoli dal terzo al quinto prendono in considerazione i diversi aspetti del mercato, analizzati attraverso la ricostruzione degli indicatori ufficiali. In sede conclusiva, infine, vengono sintetizzati i principali risultati dell'analisi. Principali argomenti: - La metodologia impiegata; - Le compravendite di abitazioni: transazioni di unità immobiliari normalizzate (NTN); - La quota di stock immobiliare oggetto di compravendita: intensità del mercato immobiliare (IMI); - I prezzi delle abitazioni: quotazioni di riferimento medie comunali per il mercato della compravendita; - I prezzi dell'affitto: quotazioni di riferimento medie comunali per il mercato della locazione; EDITORIALE
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Studi e ricerche
Abstract: In un contesto di politiche pubbliche a supporto della condizione abitativa il fabbisogno va inteso come potenziale difficoltà di accesso al bene casa da parte dei cittadini. Questa potenziale difficoltà non è però uniforme sul territorio regionale. E' quindi necessario articolare e territorializzare l'intensità del fabbisogno, spingendosi fino al livello comunale, in modo che il decisore pubblico possa disporre delle informazioni necessarie all'orientamento delle proprie scelte. L'intensità di un fenomeno molto complesso e sfaccettato come il fabbisogno abitativo non può essere misurata con un singolo indice. Bisogna considerare le specifiche dimensioni in cui si articola il fabbisogno, scegliere un indice per ogni dimensione e sintetizzare le informazioni in un indice complessivo. Incrociando i valori dell'indice a livello comunale con alcune caratteristiche strutturali dei comuni è infine possibile pervenire ad una classificazione dei comuni lombardi per intensità del fabbisogno abitativo. Il lavoro è stato suddiviso in cinque fasi: 1. Scelta delle dimensioni del fabbisogno abitativo e dei relativi indici specifici a livello comunale: o antropizzazione (popolazione residente per km quadrato), o pressione produttiva (numero di unità locali d'impresa per 1.000 residenti), o difficoltà di accesso mercato immobiliare (prezzo medio al mq delle abitazioni sul mercato della compravendita), o domanda sostegno pubblico (somma per 1000 residenti delle domande ammissibili per contributo acquisto prima casa, delle domande ammesse per FSA e delle domande presenti nelle graduatorie ERP), o difficoltà economiche (reddito imponibile IRPEF medio per dichiarazione presentata); 2. Trasformazione degli indici specifici e loro sintesi in un indice complessivo di fabbisogno abitativo mediante media aritmetica ponderata; 3. Classificazione dei Comuni ottenuta incrociando valori dell'indice e caratteristiche strutturali; in accordo col PRERP 2007-2009 e l'aggiornamento della DGR 8/9203 sono state individuate 8 classi di fabbisogno: acuto di Milano, da capoluogo (11 comuni), critico (11 comuni), elevato (30 comuni), in aumento (77 comuni), in media (498 comuni), basso (864 comuni), turistici (52 comuni); 4. Confronto della classificazione con quella del PRERP 2007-2009; 5. Produzione di cartografia tematica a corredo della classificazione. EDITORIALE