Trovati 42 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 10 - RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
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Trovati 42 documenti.
Milano : IReR, 2010
Dossier tematici 2010
Housing sociale, politiche abitative e fattore tempo: spunti dal e per il territorio lombardo
Milano : Guerini, 2010
Welfare e sanità: focus Lombardia 2010
Milano : IReR, 2010
Disuguaglianze sociali: Lombardia, Italia ed Europa. Focus Lombardia 2010
Milano : IReR, 2010
Far bene e fare il bene: interpretazioni e materiali per una storia del welfare lombardo
Milano : Guerini, 2010
Approfondimenti sui processi di valutazione in Regione Lombardia / IReR, Alberto Brugnoli
Milano : IReR, 2010
Milano : IReR, 2010
Policy Lab Report: Scuola superiore di alta amministrazione. Percorso formativo 2010
Milano : Regione Lombardia, 2010
Sussidiarietà orizzontale e verticale : profili fiscali / IReR, Alberto Ceriani
Milano : IReR, 2010
Milano : IReR, 2010
Milano : IReR, 2010
Milano : IReR, 2010
Una regione che non esiste in se stessa: dal welfare state alla welfare community
Milano : Guerini, 2008
Quaderni ricerca formazione ; 2
Milano : Guerini, 2008
La riforma del welfare lombardo : valutazione di impatto delle politiche / IReR; Alessandro Colombo
Milano : IReR, 2008
Abstract: Negli ultimi anni la Regione Lombardia ha attuato una riforma delle politiche sociali secondo logiche innovative ispirate al principio di sussidiarietà. Questa ricerca ha per oggetto una prima valutazione degli effetti di tali politiche, in particolare di quelle attivate con la l.r. 23/99, nei servizi alla prima infanzia, letti secondo il principio di sussidiarietà. Le finalità valutative dell'indagine sono state perseguite attraverso interviste a responsabili istituzionali locali, operatori e rappresentanti dei servizi e genitori dei bambini utenti in quattro zone della regione Lombardia. I criteri di scelta delle zone derivano da un'analisi di contesto, che ha evidenziato le quattro aree di Cremona, Milano, Monza e Pavia come esemplificative, per eterogeneità e distribuzione dei servizi all'infanzia presenti, delle tematiche rilevanti ai fini dell'indagine. In queste aree si è proceduto anche ad un'analisi di dati secondari raccolti presso gli stakeholder istituzionali. La ricerca restituisce, pertanto, un primo quadro del funzionamento dei servizi alla prima infanzia nelle quattro zone e, indirettamente, degli effetti delle politiche della sussidiarietà in tale settore, emblematico ma certo non esaustivo delle applicazioni del principio di sussidiarietà, che ispira anche altri ambiti delle politiche sociali. L'indagine, realizzata con il ricorso a tecniche qualitative, ha cercato di ricostruire i meccanismi attivati nelle famiglie e nelle loro relazioni con le diverse realtà pubbliche, private e di terzo settore e la loro coerenza con il principio di sussidiarietà, anche nella prospettiva di poter individuare indicatori quantitativi rilevabili in modo estensivo. L'analisi condotta mira a rispondere ai seguenti quesiti valutativi: a) se le politiche hanno saputo intercettare i bisogni non soddisfatti o parzialmente soddisfatti espressi dal contesto, anche attraverso la flessibilizzazione dell'offerta e la diversificazione dei soggetti che la esprimono; b) se le politiche hanno cambiato (e come) il modo con cui le famiglie organizzano le risposte alle esigenze di cura ed educazione nella prima infanzia; c) se le politiche hanno accresciuto la motivazione e la competenza dei privati nella gestione dei servizi; d) se le politiche hanno realmente aumentato il grado di libertà di scelta delle famiglie (welfare pluralism); e) se le politiche hanno valorizzato le realtà non profit presenti sul territorio; f) se le politiche hanno prodotto miglioramenti qualitativi e quantitativi del servizio e una diversa ripartizione degli oneri finanziari del servizio tra pubblico, privato e famiglie. In conclusione sono evidenziati punti di forza e di debolezza rilevati e delineate alcune recommendations finalizzate al miglioramento di specifici aspetti del servizio.
Milano : IReR, 2008
Abstract: L'analisi delle positività e delle criticità del sistema dei servizi per gli anziani è stata svolta su diversi piani. In particolare sul piano della soddisfazione verso i servizi erogati il quadro emerso è davvero molto positivo, infatti sia utenti che famigliari dei diversi servizi (RSA; ADI e CDI) si dimostrano molto soddisfatti. Tuttavia indagando più a fondo la situazione si complica: in particolare se la filosofia della Riforma è piuttosto condivisa, soprattutto dagli operatori, i suoi meccanismi non sempre risultano pienamente attuati: in particolare emergono delle criticità nella possibilità di realizzare una consapevole e libera scelta dell'erogatore da parte delle famiglie e degli utenti, ma anche delle difficoltà nel governo del mercato (competizione e controllo erogatori e possibilità di accesso reali nel mercato per gli utenti). Il sistema normativo è giudicato molto complesso e non sempre chiaro. D'altra pare viene comunque riconosciuta dalla più parte degli operatori, che sia la qualità complessiva del sistema che la sua efficienza sono migliorati grazie ai maggior controlli sulla spesa. Molti i suggerimenti e gli spunti forniti dagli intervistati per rispondere alle diverse criticità emerse e per avvicinare il sistema "reale" al suo modello "ideale".
Distretti di welfare in Lombardia / IReR; Alessandro Colombo
Milano : IReR, 2008
Sviluppo delle collaborazioni internazionali di Regione Lombardia con Organismi Internazionali
Milano : IReR, 2008
Buoni e voucher sociali in Lombardia
Milano : Angeli, 2006
Politiche sociali ; 1139.28
Il modello danese : note per la lettura in chiave comparata / IReR ; Alessandro Colombo
Milano : IReR, 2006
Abstract: Il presente rapporto ha lo scopo di fare luce sulla realtà delle donne a rischio di esclusione, o uscite, dal mercato del lavoro in conseguenza di un evento critico (primo fra tutti la nascita di un figlio). Il tentativo fatto è stato quello di individuare le dinamiche e le traiettorie che portano all'uscita dal mercato del lavoro di questo delicato target di popolazione, di far emergere le strategie di fronteggiamento e di riorganizzazione all'interno del nucleo familiare adottate dalle famiglie per conciliare l'impegno di self care con il mantenimento dell'occupazione. Il rapporto si articola in due parti distinte ma complementari: una prima, quantitativa, volta alla ricostruzione di un quadro descrittivo delle caratteristiche generali del fenomeno e una seconda, qualitativa, per indagare in profondità la situazione delle madri atipiche, con l'obiettivo di far emergere le peculiarità e le determinanti delle dinamiche di espulsione dal mondo dal lavoro. Si è dunque cercato di evidenziare, analizzando i diversi ambiti della vita delle madri atipiche, sia i fattori che creano maggiori barriere di accesso ad una stabile presenza femminile nella sfera produttiva sia l'impatto che la precarietà e la flessibilità delle nuove tipologie contrattuali hanno sulla costruzione identitaria delle donne e sui loro ruoli pubblici e privati.