Trovati 65 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 09 - IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE
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[Pescara] : Officina Italia, 2022
Abstract: Il Rapporto si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia, un’iniziativa di Fondazione Symbola e Carsa, sostenuta da Fondazione Hubruzzo che – riprendendo e sviluppando l’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appennino per il sisma 2016/17 – affronta il tema del neopopolamento delle aree del Paese interessate da processi di indebolimento economico, sociale e demografico a partire dalla messa in sicurezza del territorio. Una condizione preliminare e fondamentale, seppur non sufficiente, per assicurare condizioni di abitabilità e di agibilità economica e sociale in contesti interessati da antiche e nuove vulnerabilità; da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle ambientali conseguenti agli effetti della crisi climatica. Questo territorio caratterizzato dalla presenza di piccoli comuni e da un’organizzazione insediativa diffusa e discreta – perché discontinua nello spazio – laterale ed esterno alle aree più densamente urbanizzate ed abitate è il campo di indagine del presente. Un territorio rappresentativo di realtà prevalentemente montane ed alto collinari – che interessa ben il 66,8% della superficie nazionale non riconducibile a periferia delle grandi conurbazioni urbane – chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società. Come quelli proposti dalla rilettura dei rapporti tra le dimensioni del montano e dell’urbano caratterizzate da condizioni di prossimità ed interdipendenza – che il Rapporto reinterpreta e riattualizza – superando così la dicotomia tra aree metropolitane ed aree interne. Attraverso la presentazione di 44 buone pratiche relative ad 11 ambiti – prevenzione e sicurezza, gestione delle acque e servizio idrico, energia, agricoltura, foreste, agroalimentare, cultura e turismo, interconnessione e networking, servizi alla comunità, scuola e formazione e mobilità – dal Rapporto emerge come l’innovazione sia una chiave per la trasformazione delle sfide in opportunità per contesti depositari di un immenso patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree protette italiane, in cui abbondano risorse boschive ed idriche. Una nuova civitas che nasce da una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone – coerente con la visione e gli obiettivi della legge Realacci (158/2017) per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Lo spettro di analisi del Rapporto è ampio sia dal punto di vista delle tecnologie che dei soggetti presi in esame: dalle strategie promosse da soggetti pubblici e privati, università, centri di ricerca e start up promotrici di innovazioni e studi, per arrivare alle realtà non-profit. Un panorama dal quale emergono il ruolo cruciale, la funzione rigenerativa – anche rispetto alle città – e la spinta verso il futuro dei territori. Sono state selezionate esperienze e soluzioni persino futuribili, come alcune applicazioni della blockchain o dei big data per il monitoraggio dei territori e la semplificazione dell’apparato burocratico o per migliorare la tracciabilità delle filiere agroalimentari. Tre i parametri chiave adottati: il primo territoriale relativo alla loro applicabilità nelle aree meno densamente abitate e urbanizzate; il secondo riguarda l’innovatività (digitale, tecnologica o di modello); il terzo attiene alla replicabilità. Si tratta di soluzioni human centered che vedono l’uso della tecnologia principalmente come fattore abilitante dell comunità, sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche per facilità d’uso e convenienza. Elaborate e realizzate in larga parte nei piccoli comuni si tratta di soluzioni che possono trovare un’applicazione nei diversi contesti montani e in particolare nell’Appennino centrale interessato dal Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016 previsto dal Fondo complementare al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). È un’Italia che fa l’Italia e si muove entro le chiavi proposte dal Next Generation EU per affrontare le crisi pandemica e climatica e rilanciare l’economia: coesione, transizione verde e digitale. Nel grande mosaico di un’economia a misura d’uomo necessaria per contrastare le sfide che abbiamo davanti, come recita il Manifesto di Assisi, le 44 tessere qui presentate confermano il contributo decisivo che può venire dai territori e dalle comunità. [Dalla premessa al volume]
Ripensare la smart city / Francesca Bria, Evgeny Morozov ; traduzione di Flavio Iannelli
Torino : Codice, 2018
Abstract: L'aggettivo smart è la quintessenza dell'era digitale in cui viviamo, che ha promesso così tanto ma mantenuto così poco. Tutto sembra essere intelligente, dagli spazzolini da denti fino alle città, quelle smart city che nell'ultimo decennio hanno conquistato l'immaginario collettivo e plasmato il lavoro di urbanisti, funzionari, politici e intere industrie. Sono però molte anche le critiche: lo scollegamento con i problemi reali della gente, la ricerca tecnocratica del dominio sulla nostra vita urbana, l'ossessione per la sorveglianza e il controllo, l'incapacità di pensare in modi che mettano i cittadini (invece che le aziende o gli urbanisti) al centro del processo di sviluppo. Questo saggio analizza alcune delle critiche alle smart city, studiando le connessioni tra le infrastrutture digitali che hanno riplasmato il paesaggio tecnologico delle città e i programmi politici ed economici che queste hanno intrapreso o potrebbero intraprendere a breve.
Finanza in Lombardia: innovazione e sussidiarietà. Focus Lombardia 2010
Milano : IReR, 2010
Welfare e sanità: focus Lombardia 2010
Milano : IReR, 2010
La sfida della tv (digitale) in Lombardia: focus Lombardia 2010
Milano : IReR, 2010
Milano : IReR, 2010
Milano : IReR, 2010
Lombardia 2010: rapporto di legislatura
Milano : Guerini, 2009
Milano : Il sole 24 Ore, 2009
Studi
QUESTIO : Quality Evaluation in Science and Technology for Innovation Opportunity / IReR
Milano : IReR, 2009
Soveria Mannelli : Rubbettino, 2008
Libri della Fondazione Giannino Bassetti
La società dell'informazione in Lombardia
Milano : Guerini, 2007
Ricerche IReR ; 17
The information society in Lombardy
Milano : Guerini, 2007
Organizzazione, informazioni e tecnologie
Bologna : Il Mulino, 2004
Manuali: Economia
Abstract: Il volume affronta il tema dell'interazione fra i sistemi di Information & Communication Technology e le forme organizzative. L'autore adotta il punto di vista tipico della disciplina dell'organizzazione aziendale e presenta sia i criteri che guidano il management nella progettazione organizzativa, sia gli effetti che l'introduzione di nuovi sistemi informativi può produrre sui comportamenti individuali, di gruppo, aziendali e di network nei sistemi di business.
L'impresa dell'innovazione: la gestione strategica della tecnologia nelle PMI
Milano : Il sole 24 Ore, 2004
Gestione d'impresa e innovazione
Abstract: E' possibile per le Pmi fare innovazione radicale? Indubbiamente sì, come dimostrano i numerosi casi discussi in questo libro. Occorre però adottare un modello di management adatto alla piccola e media dimensione. Illustrando approcci e strumenti per l'innovazione pensati appositamente per le Pmi, e sviluppati osservando Pmi di successo, il volume delinea il modello dell'impresa geneticamente innovativa: una Pmi che ha l'innovazione così immersa nei propri gangli vitali, così registrata nel proprio Dna, da farne un modo di vita, un fatto quotidiano, indistinguibile da altre attività correnti.
La dimensione internazionale dell'innovazione nelle PMI lombarde: rapporto finale
Milano : IReR, 2004
An approach to the measurement of technological change based on the intensity of innovation
Torino : Ceris, 2003
Working paper ; 2/2003
Scala della magnitudo innovativa per misurare l'attrazione spaziale del trasferimento tecnologico
Torino : Ceris, 2003
Working paper ; 4/2003
Imprese innovative in Friuli Venezia Giulia: un esperimento di analisi congiunta
Torino : Ceris, 2003
Working paper ; 8/2003
L'innovazione nelle new technology based firms in Friuli Venezia Giulia
Torino : Cnr Ceris, 2003
Working Paper ; 10/2003
Abstract: This paper discusses the results of a research project on new technology-based firms. The aim of the project is to analyze the innovation activity of new technology-based firms. The focus is on the process of knowledge creation that fuels innovation. The analysis is based on an empirical research which regards the new technology-based firms located in Friuli-Venezia Giulia, more precisely in Area Science Park - the multisectorial science parks in Trieste - and in the Technological Innovation Centre of Agemont (Agency for Economic Development of Mountains), which is in Amaro (UD)