Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 09 - IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

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PPP & private capital for sustainable infrastructure and smart cities
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Gervasoni, Anna <1961- > - Lertora, Michele - Pascarelli, Gugliemo

PPP & private capital for sustainable infrastructure and smart cities / Anna Gervasoni, Michele Lertora, Guglielmo Pascarelli ; contributions from the ExSUF Committe: Giampiero Bambagioni ... [et al.]

Milano : Guerini Next, 2022

Abstract: This work, fruit of the research activities of the Centre of Excellence on sustainable finance for infrastructure and smart cities (ExSUF), set up in 2021 from the «Committee on Housing and Land Management» of the United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) and from LIUC – Cattaneo University, aims to describe the state of the art in the regulations and principle features and definitions of sustainable finance and smart cities, analyzing the classical schemes of project financing and PPPs and highlighting the present scenario in which public and private actors, and, in particular, private capital entities move. By means of a market analysis of PPPs in Italy and thanks to requests coming from discussions with practitioners and sector experts, the text concludes by showing how classical PPPs models have to evolve to guarantee flexibility and to promote constructive dialogue between public entities and the private sector with the goal of identifying new financial and design metrics and new ways of putting them into practice.

Soluzioni e tecnologie per i piccoli comuni e le aree montane
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Symbola Fondazione per le qualità italiane - Carsa The thinking company - Hubruzzo Fondazione industria responsabile

Soluzioni e tecnologie per i piccoli comuni e le aree montane = Solutions and technologies for small municipalities and mountain areas / [realizzato da] Fondazione Symbola, Fondazione Hubruzzo, Carsa ; traduzione di Natalia Mandelli

[Pescara] : Officina Italia, 2022

Abstract: Il Rapporto si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia, un’iniziativa di Fondazione Symbola e Carsa, sostenuta da Fondazione Hubruzzo che – riprendendo e sviluppando l’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appennino per il sisma 2016/17 – affronta il tema del neopopolamento delle aree del Paese interessate da processi di indebolimento economico, sociale e demografico a partire dalla messa in sicurezza del territorio. Una condizione preliminare e fondamentale, seppur non sufficiente, per assicurare condizioni di abitabilità e di agibilità economica e sociale in contesti interessati da antiche e nuove vulnerabilità; da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle ambientali conseguenti agli effetti della crisi climatica. Questo territorio caratterizzato dalla presenza di piccoli comuni e da un’organizzazione insediativa diffusa e discreta – perché discontinua nello spazio – laterale ed esterno alle aree più densamente urbanizzate ed abitate è il campo di indagine del presente. Un territorio rappresentativo di realtà prevalentemente montane ed alto collinari – che interessa ben il 66,8% della superficie nazionale non riconducibile a periferia delle grandi conurbazioni urbane – chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società. Come quelli proposti dalla rilettura dei rapporti tra le dimensioni del montano e dell’urbano caratterizzate da condizioni di prossimità ed interdipendenza – che il Rapporto reinterpreta e riattualizza – superando così la dicotomia tra aree metropolitane ed aree interne. Attraverso la presentazione di 44 buone pratiche relative ad 11 ambiti – prevenzione e sicurezza, gestione delle acque e servizio idrico, energia, agricoltura, foreste, agroalimentare, cultura e turismo, interconnessione e networking, servizi alla comunità, scuola e formazione e mobilità – dal Rapporto emerge come l’innovazione sia una chiave per la trasformazione delle sfide in opportunità per contesti depositari di un immenso patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree protette italiane, in cui abbondano risorse boschive ed idriche. Una nuova civitas che nasce da una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone – coerente con la visione e gli obiettivi della legge Realacci (158/2017) per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Lo spettro di analisi del Rapporto è ampio sia dal punto di vista delle tecnologie che dei soggetti presi in esame: dalle strategie promosse da soggetti pubblici e privati, università, centri di ricerca e start up promotrici di innovazioni e studi, per arrivare alle realtà non-profit. Un panorama dal quale emergono il ruolo cruciale, la funzione rigenerativa – anche rispetto alle città – e la spinta verso il futuro dei territori. Sono state selezionate esperienze e soluzioni persino futuribili, come alcune applicazioni della blockchain o dei big data per il monitoraggio dei territori e la semplificazione dell’apparato burocratico o per migliorare la tracciabilità delle filiere agroalimentari. Tre i parametri chiave adottati: il primo territoriale relativo alla loro applicabilità nelle aree meno densamente abitate e urbanizzate; il secondo riguarda l’innovatività (digitale, tecnologica o di modello); il terzo attiene alla replicabilità. Si tratta di soluzioni human centered che vedono l’uso della tecnologia principalmente come fattore abilitante dell comunità, sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche per facilità d’uso e convenienza. Elaborate e realizzate in larga parte nei piccoli comuni si tratta di soluzioni che possono trovare un’applicazione nei diversi contesti montani e in particolare nell’Appennino centrale interessato dal Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016 previsto dal Fondo complementare al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). È un’Italia che fa l’Italia e si muove entro le chiavi proposte dal Next Generation EU per affrontare le crisi pandemica e climatica e rilanciare l’economia: coesione, transizione verde e digitale. Nel grande mosaico di un’economia a misura d’uomo necessaria per contrastare le sfide che abbiamo davanti, come recita il Manifesto di Assisi, le 44 tessere qui presentate confermano il contributo decisivo che può venire dai territori e dalle comunità. [Dalla premessa al volume]

Il digitale in Lombardia e le prossime sfide per le PA: uno studio per la ripartenza
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PoliS-Lombardia

Il digitale in Lombardia e le prossime sfide per le PA: uno studio per la ripartenza / Michele Benedetti, Antonio Dal Bianco, Luca Gastaldi, Ilaria Ugas

s.l: s.e., 2022

Digitalizzazione della Lombardia
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Digitalizzazione della Lombardia : Un approfondimento di alcune dimensioni decisive per una Lombardia digitale: infrastrutture e servizi, con approfondimenti dedicati in particolare a telemedicina e scuola. Rapporto finale / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Raffaello Vignali, Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2022

Abstract: Lo studio Digitalizzazione della Lombardia è stato svolto da PoliS-Lombardia in collaborazione con il Politecnico di Milano, con l’obiettivo di fotografare lo stato della trasformazione digitale del territorio lombardo attraverso due strumenti principali: − un cruscotto di indicatori contenente i dati più aggiornati e più granulari disponibili sulle dimensioni che caratterizzano la digitalizzazione della pubblica amministrazione e della società; − l’ascolto degli stakeholder (tramite interviste) una rilevazione delle dinamiche di trasformazione digitale e i meccanismi da essa innescati dal punto di vista privilegiato dei professionisti e delle professioniste che operano sul territorio regionale. Il documento offre una panoramica di contesto approfondita, destinata al Consiglio Regionale (il decision-maker) per orientare in modo informato, consapevole e basato su solide evidenze empiriche le politiche pubbliche relative alla digitalizzazione e a tutti i settori che dalla trasformazione digitale sono investiti trasversalmente. La prima parte inquadra la Lombardia nel panorama digitale nazionale, attraverso una riflessione sul modello di elaborazione della documentazione strategica e il posizionamento della Lombardia nell’indice DESI regionale, elaborato annualmente dal Politecnico di Milano. Lo studio contiene tre dimensioni di approfondimento: − la Banda Ultra Larga e la connettività del territorio, condizione che abilita la diffusione delle soluzioni, dei servizi, della cultura digitale e consente l’abbattimento del digital divide; − l’e-health e la telemedicina, pratiche che hanno rivestito un ruolo fondamentale durante la pandemia e il cui rafforzamento è auspicato dagli operatori del settore in primis; − il settore scolastico, anch’esso profondamente investito dalla pandemia, la cui competenza ministeriale non esclude un ruolo importante per le regioni. Per ognuna delle tre dimensioni di approfondimento, lo studio prevede una sezione dedicata del cruscotto di indicatori e le evidenze rilevate grazie alle interviste agli stakeholder.

Il settore ricerca e sviluppo in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Il settore ricerca e sviluppo in Lombardia : La spesa del settore pubblico allargato secondo dati Cpt ed un focus sulle startup innovative / PoliS-Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il paper realizzato nell'ambito delle attività svolte su incarico della Presidenza della Giunta regionale lombarda per il progetto CPT "Conti pubblici territoriali – Lombardia. Anni 2020-2022" ha come obiettivo principale quello di quantificare il peso che detiene la spesa in ricerca in sviluppo in Lombardia. Si osserva, dunque, all’interno di una delle regioni italiane più dinamiche da un punto di vista di sviluppo tecnologico quale sia la rilevanza conferita ad un settore centrale in un’ottica di modernizzazione delle infrastrutture fisiche e digitali e di crescita economica. A ciò si unisce poi un approfondimento relativo alle startup innovative operanti all’interno di questa regione: esse, per definizione, conferiscono infatti importanza primaria alle attività di ricerca e sviluppo. Tre i temi principali: - La spesa in ricerca e sviluppo in Lombardia in comparazione a quella delle altre regioni italiane nel 2019: Nel 2019 in Lombardia la spesa pro-capite del settore pubblico allargato in ricerca e sviluppo supera quella della maggior parte delle altre regioni italiane. A differenza poi della quasi totalità delle altre regioni, in Lombardia la suddette spesa risulta essere prevalentemente in conto capitale ed è sostenuta per una quota molto elevata, pari al 61,5% del totale, dalle Amministrazioni centrali, ossia sostanzialmente dallo Stato. Nel 2019 la Lombardia è la terza regione sia in termini di spesa pro-capite in ricerca e sviluppo da parte di soggetti privati (imprese ed istituzioni private no-profit) sia relativamente alla percentuale di personale occupato in attività di ricerca e sviluppo in rapporto al totale degli occupati. Nel primo caso è superata da Emilia-Romagna e Piemonte e nel secondo da Emilia-Romagna e Lazio. - La spesa in ricerca e sviluppo del settore pubblico allargato in Lombardia: dati sul quinquennio 2015-2019: Nel quinquennio 2015-2019 il rapporto tra spesa del settore pubblico allargato in ricerca e sviluppo e spesa del settore pubblico allargato totale è andato in Lombardia gradualmente a crescere: più nel dettaglio, si è passati dallo 0,3% del 2015 allo 0,86% del 2019. In quest’ultimo anno di rilevazione, il suddetto valore della Lombardia è superiore a quello riscontrato per il sud (0,68%), leggermente inferiore a quello dell’Italia (0,91%) e del nord (0,92%) e abbastanza più piccolo di quello che caratterizza il centro (1,18%). Dal 2015 al 2019 si registra in Lombardia una crescita esponenziale della spesa del settore pubblico allargato nel settore ricerca e sviluppo: si passa, infatti, da circa 589 milioni di euro a circa 1.695 milioni di euro. Tale crescita è principalmente determinata dall’incremento della spesa in conto capitale delle Amministrazioni centrali, la quale va dai circa 49 milioni di euro del 2015 ai circa 968 milioni di euro del 2019. - Le startup innovative operanti in Lombardia: Il numero di startup innovative è andato gradualmente ad aumentare nel corso degli ultimi anni all’interno di tutte le regioni italiane. Secondo gli ultimi dati aggiornati a fine settembre 2021, in Italia vi sono 14.035 startup innovative; di esse, 3.755 (il 26,75% del totale) hanno sede in Lombardia. A sua volta, in questa regione il 70,3% del totale delle startup ha sede legale all’interno della Città metropolitana di Milano. In comparazione all’Italia, in Lombardia a fine settembre 2021 le startup innovative: a) sono maggiormente concentrate nel settore dei servizi (83,5% vs 78,7%) b) sono in media di più grandi dimensioni, come emerge, ad esempio, dal fatto che è più ridotta la quota di quelle con numero di addetti compreso tra 0 e 4 (73,9% vs 78%) c) presentano in proporzione numeri leggermente più ridotti di casi di governance societaria a prevalenza giovanile (under 35) (18% vs 18,5%) ed a prevalenza femminile (11,5% vs 13,1%) d) registrano mediamente dei valori di produzione più elevati, considerato che, ad esempio, è più alta la percentuale di esse con produzione superiore ai 100.000€ (40,4% vs 36,6%).

I documenti informatici dopo le nuove linee guida AgID
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Ciclosi, Francesco

I documenti informatici dopo le nuove linee guida AgID : formazione, gestione e conservazione / Francesco Ciclosi

Santarcangelo di Romagna : Maggioli, 2021

Abstract: La rivoluzione digitale, delineata nel principio digital first e strategicamente orientata dal legislatore italiano ed europeo, passa inevitabilmente dalla riprogettazione dei processi che, lungi dall'essere semplici dematerializzazioni dell'esistente, devono evolversi per consentire la realizzazione di servizi primariamente digitali. Tale scenario pone a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, due ordini di problemi: delineare preliminarmente uno scenario di contesto e poi individuare le metodiche tecnico-organizzative adeguate a operarvi in una logica nativamente digitale. Numerose sono le disposizioni di legge, le specifiche tecniche e le raccomandazioni esistenti in materia, al punto che l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha recentemente operato per incorporare in un'unica linea guida le regole tecniche e le circolari in materia di formazione, protocollazione, gestione e conservazione dei documenti informatici. Il volume approfondisce le tematiche della formazione, della gestione e della conservazione dei documenti informatici alla luce delle recenti Linee guida di AgID. Inoltre, dedica ampio spazio anche all'analisi delle validazioni temporali elettroniche, delle firme elettroniche e dei sigilli elettronici, in quanto aspetti inevitabilmente correlati al ciclo di vita del documento informatico. Nel suo complesso, l'opera si caratterizza sia per la completezza e l'elevato livello di approfondimento, sia per la capacità dell'autore di fornire una visione olistica delle problematiche inerenti alla formazione, alla gestione e alla conservazione dei documenti informatici in una logica di contesto. Si tratta di un approccio finalizzato a fornire al lettore gli strumenti e i significati indispensabili, per affrontare in modo consapevole e proficuo le sfide poste dalle tecnologie correnti, nell'attuale società dell'informazione.

Lombardia 2050: quali scenari?
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Azzone, Giovanni - De Crinito, Armando - PoliS-Lombardia

Lombardia 2050: quali scenari? / PoliS-Lombardia; Armando De Crinito, Antonio Dal Bianco

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il rapporto "Lombardia 2050 Quali scenari?" è stato realizzato insieme al Politecnico di Milano nell’ambito delle attività di studio e programmazione promosse dalla Giunta regionale della Lombardia (Studi e ricerche sui temi prioritari del PRS – Anno 2020) per contribuire a realizzare le finalità e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo specifico è stato costruire un quadro di riferimento di lungo periodo, sintetizzando alcune dinamiche in atto a livello internazionale che possono avere effetto sul futuro della regione e suggerendo una «visione» sostenibile per la Lombardia nel 2050, pur nella consapevolezza delle implicazioni e dello stato di particolare incertezza dovute alla Pandemia Covid-19. L’analisi presentata in questo Report: individua alcune dinamiche strutturali, già attive pre-Covid, destinate a manifestare i propri effetti anche nei prossimi anni; evidenzia come la pandemia sia destinata anch’essa a innescare fenomeni strutturali, le cui implicazioni interesseranno quindi il nostro territorio anche una volta terminata la fase emergenziale. A partire da questo quadro, il lavoro intende: aiutare a focalizzare e valorizzare le iniziative trasversali già adottate da Regione Lombardia nell’ambito del Programma regionale di sviluppo 2018-2023 e dei relativi piani o progetti tematici, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e in modo propedeutico alla costruzione di un Piano Regionale per lo Sviluppo Sostenibile; delineare alcuni possibili progetti strategici, che integrano gli interventi previsti a livello di singoli assessorati e ne rafforzano l’azione sinergica. Lo studio è il risultato di due diverse attività: un’analisi «desk», che ha riguardato i principali documenti di programmazione regionali, le linee strategiche sviluppate da realtà internazionali e i dati disponibili da fonti pubbliche; un confronto con alcuni testimoni privilegiati, provenienti da «mondi» differenti (imprese, media, istituzioni pubbliche...), per comprendere quali vincoli e quali opportunità vedessero nello sviluppo regionale. Nella parte conclusiva vengono descritti - individuandone le motivazioni e gli obiettivi specifici - sei progetti strategici emblematici, che hanno lo scopo di rendere la Lombardia più attrattiva dal punto di vista economico, ambientale e sociale: Lombardia connessa; La miniera dei dati; Monitoraggio real time sicurezza ponti e frane; L’export dei servizi; Socialtech 4.0; Fare leva sul sistema della cultura. Di ciascun progetto sono evidenziate – in una tabella di sintesi - le connessioni con le Sfide (o macro-aree) strategiche della Regione Lombardia (MAS), i relativi obiettivi regionali e quelli indicati sia nell’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Goal) che nella Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSVS).

Le caratteristiche gestionali, strategiche ed economico-finanziarie delle start-up
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Le caratteristiche gestionali, strategiche ed economico-finanziarie delle start-up : analisi del contesto lombardo / a cura di Cristian Carini

Torino : Giappichelli, 2020

Abstract: Al fine di stimolare l’innovazione, il Legislatore a partire dal D.L. 179/2012 ha incentivato la costituzione e l’avvio di start-up delineando uno specifico assetto normativo, che si è concretizzato con incentivi di natura societaria, fiscale e organizzativa. Tali interventi, tuttavia, possono dimostrarsi inefficaci se non accompagnati da una riflessione sulla natura “aziendale” delle start-up. La ricerca vuole indagare l’economicità e le condizioni per la sostenibilità e lo sviluppo delle start-up operanti in Lombardia, territorio storicamente ed economicamente sviluppato, che da alcuni anni sta reagendo al mutato contesto macroeconomico spingendosi in molteplici direzioni. L’analisi approfondisce la situazione economico-finanziaria, il sistema gestionale e la strategia delle start-up innovative e propone, anche mediante una comparazione con la situazione internazionale, alcune riflessioni sulle condizioni che potrebbero influire positivamente sulla crescita e sul consolidamento delle realtà nazionali. La tematica è di rilievo oltre che per gli studiosi anche per i policy maker.

copertina
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Gassmann, Oliver - Frankenberger, Karolin - Csik, Michaela

The business model navigator : 55 modelli che rivoluzioneranno il vostro business / Oliver Gassmann, Karolin Frankenberger, Michaela Csik ; edizione italiana a cura di Roberto Pezzoli ; traduzione di Virginio Sala

Milano : Guerini Next, 2019

Abstract: Gli autori di "The business model navigator" hanno scoperto che 55 modelli imprenditoriali sono responsabili per il 90% dei business di maggior successo del mondo. Questi 55 modelli - da quello Add-on adottato da Ryanair a quello Subscription usato da Spotify - sono la mappa che vi serve per rivoluzionare la vostra azienda e guidarne il cambiamento. Oltre a fornire una pratica cornice di riferimento per adattare e innovare il vostro modello di business, ciascuno dei 55 modelli spiega sinteticamente: che cos'è; chi lo ha inventato e chi lo sta usando ora; quando e come applicarlo EDITORIALE

Milano e la sua Fiera
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Associazione interessi metropolitani

Milano e la sua Fiera / AIM

Castelnuovo Scrivia : Vicolo del Pavone, 2019

Report Milano ; 4

Abstract: Il Report, realizzato in collaborazione con l'Area Comunicazione di Fondazione Fiera, ha l'obiettivo di fotografare la realtà fieristica che, nel corso degli anni, ha avuto la capacità di innovarsi acquisendo un ruolo sempre più centrale nelle trasformazioni urbanistiche -e non solo- dell'area metropolitana milanese. La Fiera di Milano quest’anno compie cent’anni. Un secolo durante il quale ha accompagnato lo sviluppo economico e culturale di Milano fin dalle prime manifestazioni fieristiche che si sono svolte sui Bastioni di Porta Venezia per poi passare nella Piazza d’Armi, dove è rimasta per oltre 80 anni. Nel 2005 la realizzazione del nuovo quartiere a Rho-Pero, nell’immediata cintura Nord Ovest della città, ha contribuito alla valorizzazione di un territorio che negli anni successivi sarebbe diventato il fulcro di attività internazionali, in primis l’Expo 2015. Attraverso la rivitalizzazione di queste aree e sempre di comune accordo con le istituzioni Fondazione Fiera ha dato anche un forte impulso alla crescita di Milano come punto di riferimento internazionale. Nel Report si intende quindi ribadire il ruolo di Fondazione Fiera Milano nel tempo e anticipare le prospettive future attraverso una serie di approfondimenti; il saggio centrale di Alessandro Balducci del Politecnico di Milano descrive le relazioni tra la Fiera e il Territorio mentre l’intervista all’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno approfondisce il ruolo della Fiera nel contesto culturale milanese. Infine l’intervento di Fabio Storer, responsabile Governance e Comunicazione di Fondazione Fiera Milano, ribadisce l’impegno che, fin dal 2000 anno della sua nascita, Fondazione Fiera Milano ha perseguito per consentire alla Fiera di Milano di mantenere quella leadership internazionale conquistata in un secolo di attività

Milano Full Electric
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Associazione interessi metropolitani

Milano Full Electric / AIM

Castelnuovo Scrivia : Vicolo del Pavone, 2019

Report Milano ; 3

Abstract: Milano sta trasformando la sua energia positiva, derivante dal successo di Expo che ha mostrato al mondo una città rinnovata e competitiva, in energia propulsiva, mostrando la volontà di scegliere e progettare il proprio destino proiettando le sue azioni al 2030, orizzonte temporale del nuovo Piano di Governo del Territorio ma anche del piano di ATM Full Electric, la cui attuazione sarà fondamentale per accompagnare Milano nella sua evoluzione. L’innovazione, le sfide ambientali e il miglioramento della qualità di vita sono condizioni imprescindibili per la crescita delle aree metropolitane, che sono coinvolte sempre più in una sfida globale per attirare capitali economici e umani; Milano è la città italiana che più di tutte attrae popolazione giovanile per studio e lavoro, una generazione che ha dimostrato nelle recenti manifestazioni di pretendere un cambio di atteggiamento nei confronti dell’ambiente, e che trova nel capoluogo lombardo occasioni di crescita ma anche una qualità della vita migliore. Il piano strategico di ATM che affianca al progetto Full Electric 2030 anche quello di estensione della rete nell’area metropolitana, rappresenta un cardine di questa visione futura. I contributi presenti in questo Report, in collaborazione con ATM, approfondiscono il grande piano di ATM e mostrano come progetti di questa entità richiedano un avanzamento complessivo del sistema urbano che ricomprende lo sviluppo delle reti tecnologiche, di infrastrutture e di sistemi. Inoltre gli studi che stanno portando al compimento del Full Electric 2030 consentono di promuovere l’innovazione e di sviluppare attraverso la ricerca un know-how che renderà Milano ancora più competitiva nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, settori della produzione in cui la città è sempre stata un punto di riferimento internazionale.

Osservatorio Milano 2019
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Assolombarda - Milano <Comune>

Osservatorio Milano 2019 : un progetto di Assolombarda e Comune di Milano / Comune di Milano, Assolombarda

[Milano] : [Assolombarda], copyr. 2019

Abstract: L’Osservatorio Milano - giunto alla terza edizione come iniziativa di Assolombarda e del Comune di Milano - misura l’attrattività e la competitività di Milano nel confronto internazionale, attraverso 224 indicatori raccolti in 3 sezioni: - attrattività e reputazione, intese come la capacità di una città di inserirsi sulla scena mondiale, proiettando un’immagine positiva di sé e attraendo talenti e capitale umano, imprese e capitali, turisti e persone; - 8 obiettivi trasversali e abilitanti per le città, misurati in termini di intensità dell’azione e di risultati specifici; - 5 vocazioni proprie di Milano, identificate nelle filiere e specializzazioni settoriali riconosciute a livello internazionale e a elevato potenziale di crescita. In aggiunta, sono state realizzate 9 mappe di Milano per approfondire alcuni tra i principali fenomeni indagati nell'Osservatorio, consentendo di visualizzare come e dove i dati sintetici si collocano spazialmente.

L'informazione locale in Lombardia.
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CORECOM LOMBARDIA - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

L'informazione locale in Lombardia. : quali iniziative per uscire dalla crisi : contributi e proposte dei Tavoli tecnici del CORECOM per la sostenibilità economica dei media sul territorio / CORECOM Lombardia, Consiglio Regione Lombardia

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2019

Quaderni del CORECOM ; 1

Strategic approaches to regional development
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Strategic approaches to regional development : smart experimentation in less-favoured regions / edited by Iryna Kristensen, Alexandre Dubois and Jukka Teräs

London and New York : Routledge, 2019

Regions and cities ; 134

Rapporto Lombardia 2019
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2019 / PoliS-Lombardia; prefazione di Giancarlo Blangiardo; presentazione di Leonida Miglio; introduzione di Armando De Crinito

Milano : Guerini e Associati, 2019

Abstract: "Quando, nel 2017, abbiamo varato la prima edizione del Rapporto Lombardia, declinato secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell'Agenda ONU 2030, eravamo convinti di aprire la strada ad un nuovo modo di analizzare la realtà lombarda, che favorisse una visione più organica del posizionamento regionale rispetto ai Paesi OCSE. Così è stato: le altre regioni italiane e molti stati nazionali si sono progressivamente allineati su questo percorso. Nella edizione del 2018, abbiamo anche aggiornato e affinato le pagine di commento, Obiettivo per Obiettivo, che completassero quella visione un poco parziale, che la scarsità degli indicatori comparabili a disposizione lasciava scoperta. Abbiamo, quindi, incominciato a considerare degli indicatori che, sebbene non ci permettessero un confronto diretto con i Paesi OCSE, ci restituissero una maggior ricchezza e un dettaglio subregionale della analisi, specialmente con l'indicazione di una evoluzione dei territori nel tempo. Questo processo si è sviluppato ulteriormente nella edizione 2019, che ha come scopo quello di fornire uno strumento utile per la programmazione regionale della Lombardia, includendo anche l'intervento mirato su quei territori che mostrassero particolari debolezze." Leonida Miglio, Presidente di PoliS-Lombardia, parte da queste premesse per presentare l'edizione 2019 di Rapporto Lombardia, un lavoro di studio e analisi rivolto ai policy maker regionali in primis e, più in generale, ai decisori dei settori politici, economici e sociali della Lombardia. Il Rapporto Lombardia 2019 si articola in 17 capitoli: uno iniziale di posizionamento e sedici capitoli tematici che riprendono i GOAL dell'Agenda ONU 2030 con l'esclusione del GOAL 14 "Vita sott'acqua". L'analisi di posizionamento iniziale offre al lettore una fotografia intuitiva della situazione della Lombardia rispetto ad altri Stati europei su alcuni indicatori di sviluppo sostenibile. Il confronto con altri Paesi europei, in media più virtuosi dell'Italia, evidenzia immediatamente come il percorso verso obiettivi di sostenibilità richieda alla nostra regione un'azione integrata in diversi ambiti, per cercare almeno auspicabilmente di mettersi al passo con quei Paesi che in Europa stanno facendo meglio degli altri nei GOAL di Agenda 2030. La realizzazione di un indice sintetico per ciascun GOAL consente di apprezzare immediatamente dove la Lombardia sta facendo bene e dove invece necessita di cambio di passo per mettersi in linea con le migliori esperienze europee. Declinare i 17 Goal dell'Agenda Onu 2030 su scala sub regionale permette di fornire uno strumento utile per la programmazione regionale della Lombardia, che consenta anche di comprendere interventi specifici per quei territori che mostrassero particolari caratteristiche o criticità. Il testo presenta un primo saggio di sintesi "Posizionamento e performance della Lombardia: confronto con i 21 paesi OCSE-UE e approfondimento sub-regionale" - Gisella Accolla, Federica Ancona, Federica Nicotra. I singoli capitoli dedicati a ciascun goal (obiettivo) considerato sono i seguenti: - Obiettivo 1: NO POVERTY - Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo - Gisella Accolla, Alice Boni, Daniela Campus, Guido Gay, Marta Prandelli - Obiettivo 2: ZERO HUNGER - Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile - Daniela Campus, Annalisa Lodigiani, Federico Rappelli - Obiettivo 3: GOOD HEALTH AND WELL-BEING - Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età - Fabio Carnelli, Alessandro Colombo, Liliana Coppola, Federica Nicotra, Alessandra Piazza - Obiettivo 4: QUALITY EDUCATION - Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti - Carlo Bianchessi, Francesco Giubileo, Samuele Murer, Francesco Pastore, Leonardo Selvini - Obiettivo 5: GENDER EQUALITY - Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze - Claudia Bianca Ceffa, Marialuisa Di Bella, Silvana fabrizio, Vittoria Gardini, Silvia Maffi, Marta Prandelli - Obiettivo 6: CLEAN WATER AND SANITATION - Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico sanitarie - Serena Ghirlandi, Maria Cristina Gibelli, Federico Rappelli, Mariano Tenuta, Raffaello Vignali - Obiettivo 7: AFFORDABLE AND CLEAN ENERGY - Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni - Federico Rappelli, Mariano Tenuta - Obiettivo 8: DECENT WORK AND ECONOMIC GROWTH - Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti - Carlo Bianchessi, Francesco Giubileo, Samuele Murer, Leonardo Selvini - Obiettivo 9: INDUSTRY, INNOVATION AND INFRASTRUCTURE - Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile - Andrea Califano, Paolo Landoni, Alessia Passero, Federico Rappelli - Obiettivo 10: REDUCED INEQUALITIES - Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni - Gisella Accolla, Daniela Campus, Guido Gay, Alessia Passero, Marta Prandelli - Obiettivo 11: SUSTAINABLE CITIES AND COMMUNITIES - Guido Gay, Annalisa Lodigiani, Federica Signoretti, Emiliano Tolusso - Obiettivo 12: RESPONSIBLE CONSUMPTION AND PRODUCTION - Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo - Marco Migliore, Raffaello Vignali - Obiettivo 13: CLIMATE ACTION - Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico - Serena Ghirlandi, Marco Grasso, Emiliano Tolusso - Obiettivo 15: LIFE ON LAND - Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre - Annalisa Lodigiani, Mariano Tenuta, Emiliano Tolusso - Obiettivo 16: PEACE, JUSTICE AND STRONG INSTITUTIONS - Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile - Antonio Dal Bianco, Silvia Maffi, Vanna Mirra, Eralda Ngjeliu, Chiara Nogarotto - Obiettivo 17: PARTNERSHIPS FOR THE GOALS - Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile - Claudia Bianca Ceffa, Antonio Dal Bianco

50 Regione in cifre
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Friuli-Venezia Giulia <Regione>

50 Regione in cifre : storia in numeri : i nostri primi 50 anni / Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

Trieste : Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, 2019

Abstract: In occasione della 50esima edizione del suo Annuario statistico il Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione, statistica e sicurezza sul lavoro della Regione FVG pubblica un volume speciale per analizzare cambiamenti e sfide di quest’ultimo cinquantennio e sviluppare l’uso della Statistica nella Pubblica amministrazione per finalità di conoscenza e di ricerca. La pubblicazione “50 anni in cifre”, presentata nel corso di un evento pubblico, propone 10 capitoli di narrazione statistica, fotografie storiche e una serie di interviste a qualificati Testimonial regionali. I Testimonial intervistati sono: Stefano Micheletti Direttore dell’Osmer FVG (Osservatorio meteorologico regionale), Alessio Fornasin docente di demografia dell’Università degli Studi di Udine e Trieste, il campione del mondo di calcio Dino Zoff, Stefano Fantoni Champion di ESOF 2020, il Presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli Stefano Lovison, Susanna Zaccarin Direttrice del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli studi di Trieste, Marina Collautti Responsabile Reclutamento e Selezione per Generali Italia, Stefano Casaleggi Direttore generale di Area Science Park, la chef di fama internazionale Antonia Klugmann, Michela Zin Direttrice della Fondazione Pordenonelegge.it, il Comandante Maggiore della Pattuglia Acrobatica Nazionale - Frecce Tricolori Gaetano Farina, il Presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D'Agostino, Maurizio Castagna Presidente e Amministratore delegato di Autovie Venete e il Ragioniere generale della Regione FVG Paolo Viola.

La circle economy
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IL SOLE 24 ORE

La circle economy : l'economia intorno a noi / Il Sole 24 ore

Milano : Il sole 24 Ore, 2019

I libri dell'Esperto risponde / Il Sole 24 ore ; 6/2019

Rapporto Lombardia 2018
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2018 / PoliS-Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, 2019

Abstract: Anche questa edizione del Rapporto Lombardia rispecchia fedelmente nella scelta dei contenuti e dell'apparato grafico i contenuti dell'Agenda ONU 2030 con un ampliamento dei contenuti e dei dati statistici. Per ciascuno dei GOAL dell'Agenda ONU 2030 si presenta un capitolo analitico e il posizionamento della Lombardia rispetto ai 21 Paesi dell'Unione europea facenti parte dell'OCSE, sulla base dei dati Eurostat disponibili ad ottobre 2018 e la performance nel tempo della Lombardia, elaborata grazie ad appositi indici compositi. Non viene trattato l'Obiettivo 14 (Life below water - Vita sott'acqua), considerate le caratteristiche geografiche della nostra regione. Obiettivo dello studio è fornire innanzi tutto al decisore pubblico e agli stakeholder un quadro informato e completo del posizionamento della Lombardia rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite; l'auspicio è questa base conoscitiva possa essere utilizzata nella definizione delle politiche che gli attori locali dovranno o potranno attuare nei prossimi anni per rispettare gli impegni assunti dal nostro Paese a livello internazionale, considerato anche che il Governo regionale sarà chiamato nel corso del 2019 a definire la Strategia regionale di sviluppo sostenibile che rappresenta la declinazione a scala regionale degli Obiettivi fissati dall'Agenda ONU 2030 e fatti propri dal Governo italiano con la Strategia nazionale di Sviluppo sostenibile. I singoli capitoli dedicati a ciascun goal (obiettivo) considerato sono i seguenti: - Obiettivo 1: NO POVERTY - Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo - Gisella Accolla e Luigi Nava - Obiettivo 2: ZERO HUNGER - Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile - Maria Silvia Giannini - Obiettivo 3: GOOD HEALTH AND WELL-BEING - Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età - Alessandro Colombo, Erika Rosa Cappelletti, Lorenzo Minetti, Federica Nicotra, Giulia Parisi, Aurora Torri - Obiettivo 4: QUALITY EDUCATION - Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti - Chiara Sumiraschi - Obiettivo 5: GENDER EQUALITY - Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze - Claudia Bianca Ceffa e Guido Gay - Obiettivo 6: CLEAN WATER AND SANITATION - Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico sanitarie - Marina Riva - Obiettivo 7: AFFORDABLE AND CLEAN ENERGY - Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni - Alice Tura - Obiettivo 8: DECENT WORK AND ECONOMIC GROWTH - Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti - Carlo Bianchessi, Alessandra Pernetti e Federico Rappelli - Obiettivo 9: INDUSTRY, INNOVATION AND INFRASTRUCTURE - Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile - Federico Rappelli e Massimo Simone - Obiettivo 10: REDUCED INEQUALITIES - Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni - Gisella Accolla e Luigi Nava - Obiettivo 11: SUSTAINABLE CITIES AND COMMUNITIES - Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili - Alice Boni, Annalisa Lodigiani, Marina Riva e Federica Signoretti - Obiettivo 12: RESPONSIBLE CONSUMPTION AND PRODUCTION - Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo - Riccardo Camboni - Obiettivo 13: CLIMATE ACTION - Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico - Marco Ettore Grasso - Obiettivo 15: LIFE ON LAND - Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre - Annalisa Lodigiani e Marina Riva - Obiettivo 16: PEACE, JUSTICE AND STRONG INSTITUTIONS - Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile - Giorgio Campilongo, Antonio Dal Bianco e Stefania Tunesi - Obiettivo 17: PARTNERSHIPS FOR THE GOALS - Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile - Davide Gianluca Bianchi, Maria Chiara Cattaneo e Antonio Dal Bianco

Ripensare la smart city
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Bria, Francesca - Morozov, Evgeny

Ripensare la smart city / Francesca Bria, Evgeny Morozov ; traduzione di Flavio Iannelli

Torino : Codice, 2018

Abstract: L'aggettivo smart è la quintessenza dell'era digitale in cui viviamo, che ha promesso così tanto ma mantenuto così poco. Tutto sembra essere intelligente, dagli spazzolini da denti fino alle città, quelle smart city che nell'ultimo decennio hanno conquistato l'immaginario collettivo e plasmato il lavoro di urbanisti, funzionari, politici e intere industrie. Sono però molte anche le critiche: lo scollegamento con i problemi reali della gente, la ricerca tecnocratica del dominio sulla nostra vita urbana, l'ossessione per la sorveglianza e il controllo, l'incapacità di pensare in modi che mettano i cittadini (invece che le aziende o gli urbanisti) al centro del processo di sviluppo. Questo saggio analizza alcune delle critiche alle smart city, studiando le connessioni tra le infrastrutture digitali che hanno riplasmato il paesaggio tecnologico delle città e i programmi politici ed economici che queste hanno intrapreso o potrebbero intraprendere a breve.

Next 20
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Chesbrough, Henry William - Fondazione Gi Group

Next 20 : il futuro del lavoro / Henry W. Chesbrough ... [et al.]

Milano : Fondazione Gi Group, 2018