Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 09 - IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

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Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia
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PoliS-Lombardia

Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da trasformazioni importati, e spesso improvvise, che hanno riconfigurato i mercati del lavoro mondiali. Queste trasformazioni stanno rimodellando, da un lato, la domanda di lavoro e competenze e, dall’altro, le aspettative dei lavoratori. In questo scenario in costante evoluzione, è fondamentale intercettare i bisogni di lavoratori e imprese, in modo da mantenere il mercato del lavoro attrattivo e favorire l’innovazione. Una prima problematica evidenziata in questo lavoro riguarda il dato sul progressivo invecchiamento della forza lavoro. Si stima che, in Lombardia, nei prossimi cinquant’anni, la proporzione di individui in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, tenderà, in assenza di interventi, a diminuire del 18%. In valori assoluti, significherebbe perdere circa 1.140.00 lavoratori in questa fascia di età. Diverse misure possono essere implementate in modo da colmare la perdita di individui in età lavorativa. Ad esempio, attraverso politiche per favorire sia l’occupazione femminile - se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile il numero di donne occupate aumenterebbe del 25%, portando ad un aumento degli occupati totali dell’11% - che quella degli immigrati, i quali presentano una struttura per età marcatamente più giovane rispetto ai cittadini italiani. Un aspetto chiave per rendere il mercato del lavoro più attrattivo riguarda l’aumento del tasso di istruzione. Tra le regioni motore d’Europa, la Lombardia è quella con la minor percentuale di laureati, il 30,7%, con un distacco negativo di circa 10 punti percentuali dalla media europea e dalle regioni tedesche Baden-Württemberg e Bayern e di 20 punti percentuali dalla Cataluña e all’ Auvergne - Rhône-Alpes. Tuttavia, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e 64 anni residenti in Lombardia è del 90%, con differenze minime rispetto alle regioni benchmark. Altro aspetto fondamentale riguarda le cosiddette labour shortages, cioè quelle professioni, caratterizzate da specifiche competenze, la cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta. Dal rapporto Excelsior-Unioncamere 2022 emerge che il 60% delle imprese lombarde ha programmato di effettuare assunzioni. Tuttavia, il 41% di tali imprese dichiara difficoltà nel ritrovare i profili ricercati. La Lombardia è la regione che fornisce il più grande contributo al valore aggiunto industriale realizzato in Italia dalle multinazionali estere, con un distacco di 17 punti percentuali rispetto alla seconda classificata, l’Emilia-Romagna. Tuttavia, rimane ancora indietro su alcuni indicatori di innovazione fondamentali, come la spesa pubblica in ricerca e sviluppo. Si evidenzia, inoltre, la necessità di favorire maggiormente l’imprenditoria femminile.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia, la pandemia e le misure di contenimento non sembrano avere penalizzato le donne più degli uomini, favorendo così una riduzione del gap di genere. Tali risultati, confermati anche nel 2021, hanno invece invertito la loro tendenza nel 2022. La crescita delle donne occupate tra il 2021 e il 2022 rimane analoga a quella dell’anno precedente, pari a +1,2%, mentre quella degli uomini incrementa notevolmente passando dal -0,2% tra il 2020 e 2021 al +3% tra il 2021 e 2022. Il differenziale di genere occupazionale, attenuato durante la pandemia a causa del peggioramento dei tassi di occupazione maschile piuttosto che dal miglioramento di quello femminile, è tornato a salire nel 2022 (15,4 p.p.) proprio grazie alla ripresa dell’occupazione degli uomini. Per quanto concerne l’imprenditoria, nonostante la Lombardia si attesti al primo posto per numero di imprese attive femminili ospitando il 13,6% dell’imprenditoria femminile italiana, essa risulta la penultima regione italiana per tasso di femminilizzazione delle imprese (19,2%). Si aggrava inoltre la conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne. Innanzitutto, ciò è testimoniato dal divario occupazionale esistente tra le donne con e senza figli in età prescolare, il quale è aumentato nel corso degli anni sino a un rapporto tra i due tassi pari al 76,4 nel 2022. Inoltre, nonostante la quota di lavoro part-time si sia stabilizzata nel 2022 rispetto ai cali del 2020 e 2021, cresce l’indice di femminilizzazione del lavoro part-time pari al 3,7 in Lombardia contro il 2,8 della media nazionale. Altro tema riguarda il maggior ricorso allo smart-working, che è aumentato esponenzialmente durante la pandemia e ha riguardato in particolare le occupazioni impiegatizie a prevalenza femminile. L’analisi dei micro-dati dell’Indagine sulle Forze di Lavoro 2022 conferma in Lombardia un maggiore utilizzo del lavoro da casa da parte di donne: il 7,8% delle donne occupate ha dichiarato di aver lavorato da casa almeno la metà del tempo di lavoro (era il 12,9 % nel 2021) contro il 6,8% degli uomini (10,1%). In Lombardia nel corso del 2021, con il miglioramento delle opportunità di impiego, le persone in cerca di occupazione sono tornate a crescere, contrariamente nel 2022 si è assistito ad un nuovo calo nel numero dei disoccupati (-28,4% degli uomini, -4,4% delle donne). Diminuisce il tasso di mancata partecipazione femminile rispetto al 2021 seppure rimanendo più elevato rispetto a quello maschile (11,1% rispetto al 6,4% per gli uomini) per effetto della maggior quota di donne che sono uscite dal mercato del lavoro. Il differenziale di genere relativo al tasso di mancata partecipazione aumenta dal 3,7 p.p. nel 2021 a 4,7 p.p. nel 2022.

Il welfare aziendale e conciliativo in Lombardia
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Libri Moderni

PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il welfare aziendale e conciliativo in Lombardia : i risultati di un’indagine : Rapporto di ricerca / PoliS-Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2022

Abstract: Il rapporto di ricerca Il welfare aziendale e conciliativo in Lombardia: i risultati di un’indagine, realizzato da PoliS-Lombardia su incarico del Consiglio Regionale per le Pari Opportunità di Regione Lombardia risponde all'intento di osservare le misure adottate dalle imprese lombarde che durante la fase di emergenza da Covid-19 sono state chiamate a svolgere un ruolo di supporto alle sopraggiunte necessità dei propri dipendenti, attivando o potenziando forme di welfare aziendale. A tal fine è stato predisposto un questionario per rilevare le misure di welfare aziendale adottate dalle aziende e la propensione di queste ultime a mantenere o incentivare anche per il futuro le modalità di lavoro, le iniziative di conciliazione vita-lavoro e di benessere organizzativo adottate anche a seguito del periodo di pandemia. La rilevazione oggetto dell’indagine è stata effettuata nel periodo compreso tra il mese di gennaio e il mese di marzo 2022, su un campione casuale di aziende lombarde. Il campione, pur statisticamente non significativo, ha permesso la realizzazione di un’analisi qualitativa sulle misure di welfare adottate da aziende presenti sul territorio regionale. Delle 127 risposte arrivate, 124 sono state ritenute valide e hanno costituito l’oggetto delle elaborazioni e delle letture restituite nel rapporto di ricerca. Gli esiti dell'indagine diretta sono preceduti da un capitolo introduttivo che delinea lo stato generale del welfare aziendale in Italia.

Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021
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PoliS-Lombardia

Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021 : I dati delle assunzioni, le richieste delle imprese / PoliS-Lombardia; a cura di Giampaolo Montaletti

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Secondo le rilevazioni ISTAT a livello nazionale da novembre 2020 a novembre 2021 si rileva una crescita di 494 mila occupati. Di questi 494 mila occupati in più, solo 4mila sono indipendenti, tutti gli altri sono lavoratori dipendenti. Fra i dipendenti i contratti a termine sono 448mila, mentre i contratti a tempo indeterminato sono 42mila. A parte alcune indiscrezioni di stampa, ISTAT non ha ancora rilasciato dati regionali, neppure provvisori, per il 2021. Per quanto riguarda il lavoro dipendente possiamo comunque fare uso dei dati delle comunicazioni obbligatorie (COB), sulla cui base è stato predisposto il paper Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021. I dati delle assunzioni, le richieste delle imprese.

Supply chain management e intelligenza artificiale
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Supply chain management e intelligenza artificiale : migliorare i processi e la competitività aziendale / a cura di Raffaele Secchi

Milano : Guerini Next, 2022

Il bilancio di sostenibilità come strumento di rendicontazione aziendale
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Tettamanzi, Patrizia - Minutiello, Valentina

Il bilancio di sostenibilità come strumento di rendicontazione aziendale : evoluzione storica, criticità, analisi di casi pratici / Patrizia Tettamanzi, Valentina Minutiello ; prefazione di Maurizio Comoli ; postfazione di Federico Visconti

Milano : Guerini Next, 2021

Abstract: Il volume nasce con la finalità di contribuire a fare chiarezza sul tema della comunicazione non finanziaria delle aziende. Il percorso inizia con la descrizione dei principali strumenti di rendicontazione in tema di sostenibilità e si focalizza, poi, sul processo di implementazione e sviluppo del principale strumento di comunicazione delle performance ambientali e sociali: il Bilancio di Sostenibilità. Il tema è arricchito dalla trattazione di sei casi aziendali, che consentono di apprezzare la diversità degli approcci sostenibili adottati, con lo scopo di alimentare interessanti riflessioni sul reporting aziendale e, più in generale, sul ruolo delle imprese nell'attuale contesto sociale.

Il marketing per una società migliore
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Il marketing per una società migliore / a cura di Angelo Di Gregorio, Chiara Mauri, Riccardo Resciniti ; postfazione di Federico Visconti

Milano : Guerini Next, 2021

Abstract: Nell'economia e nella società il marketing crea valore per le persone, le istituzioni e le imprese, costruendo e mantenendo relazioni con clienti, consumatori e altri stakeholder al fine di rispondere a bisogni e desideri individuali ed esigenze collettive». Intorno a questa dichiarazione contenuta nel «Manifesto del Marketing» si snoda il percorso del libro, che si sviluppa in diverse direzioni complementari: il contributo del marketing alla società e al mondo accademico; le tendenze nella letteratura accademica viste dalla prospettiva degli editor di prestigiose riviste internazionali; il punto di vista di manager e imprenditori sul ruolo del marketing per accrescere il vantaggio competitivo dell'impresa (con un capitolo scritto da un imprenditore, che racconta come «il bello e ben fatto» ha contribuito a fare della sua impresa una leader mondiale nel suo settore); il punto di vista dei consumatori sul significato del marketing e sul suo contributo al benessere della società contemporanea. A partire da queste considerazioni nasce Il marketing per una società migliore, con un approfondimento dei temi enunciati durante la XVII conferenza della Società Italiana di Marketing (SIM), svoltasi presso LIUC - Università Cattaneo il 29 e il 30 ottobre 2020. Postfazione di Federico Visconti.

Il settore ricerca e sviluppo in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Il settore ricerca e sviluppo in Lombardia : La spesa del settore pubblico allargato secondo dati Cpt ed un focus sulle startup innovative / PoliS-Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il paper realizzato nell'ambito delle attività svolte su incarico della Presidenza della Giunta regionale lombarda per il progetto CPT "Conti pubblici territoriali – Lombardia. Anni 2020-2022" ha come obiettivo principale quello di quantificare il peso che detiene la spesa in ricerca in sviluppo in Lombardia. Si osserva, dunque, all’interno di una delle regioni italiane più dinamiche da un punto di vista di sviluppo tecnologico quale sia la rilevanza conferita ad un settore centrale in un’ottica di modernizzazione delle infrastrutture fisiche e digitali e di crescita economica. A ciò si unisce poi un approfondimento relativo alle startup innovative operanti all’interno di questa regione: esse, per definizione, conferiscono infatti importanza primaria alle attività di ricerca e sviluppo. Tre i temi principali: - La spesa in ricerca e sviluppo in Lombardia in comparazione a quella delle altre regioni italiane nel 2019: Nel 2019 in Lombardia la spesa pro-capite del settore pubblico allargato in ricerca e sviluppo supera quella della maggior parte delle altre regioni italiane. A differenza poi della quasi totalità delle altre regioni, in Lombardia la suddette spesa risulta essere prevalentemente in conto capitale ed è sostenuta per una quota molto elevata, pari al 61,5% del totale, dalle Amministrazioni centrali, ossia sostanzialmente dallo Stato. Nel 2019 la Lombardia è la terza regione sia in termini di spesa pro-capite in ricerca e sviluppo da parte di soggetti privati (imprese ed istituzioni private no-profit) sia relativamente alla percentuale di personale occupato in attività di ricerca e sviluppo in rapporto al totale degli occupati. Nel primo caso è superata da Emilia-Romagna e Piemonte e nel secondo da Emilia-Romagna e Lazio. - La spesa in ricerca e sviluppo del settore pubblico allargato in Lombardia: dati sul quinquennio 2015-2019: Nel quinquennio 2015-2019 il rapporto tra spesa del settore pubblico allargato in ricerca e sviluppo e spesa del settore pubblico allargato totale è andato in Lombardia gradualmente a crescere: più nel dettaglio, si è passati dallo 0,3% del 2015 allo 0,86% del 2019. In quest’ultimo anno di rilevazione, il suddetto valore della Lombardia è superiore a quello riscontrato per il sud (0,68%), leggermente inferiore a quello dell’Italia (0,91%) e del nord (0,92%) e abbastanza più piccolo di quello che caratterizza il centro (1,18%). Dal 2015 al 2019 si registra in Lombardia una crescita esponenziale della spesa del settore pubblico allargato nel settore ricerca e sviluppo: si passa, infatti, da circa 589 milioni di euro a circa 1.695 milioni di euro. Tale crescita è principalmente determinata dall’incremento della spesa in conto capitale delle Amministrazioni centrali, la quale va dai circa 49 milioni di euro del 2015 ai circa 968 milioni di euro del 2019. - Le startup innovative operanti in Lombardia: Il numero di startup innovative è andato gradualmente ad aumentare nel corso degli ultimi anni all’interno di tutte le regioni italiane. Secondo gli ultimi dati aggiornati a fine settembre 2021, in Italia vi sono 14.035 startup innovative; di esse, 3.755 (il 26,75% del totale) hanno sede in Lombardia. A sua volta, in questa regione il 70,3% del totale delle startup ha sede legale all’interno della Città metropolitana di Milano. In comparazione all’Italia, in Lombardia a fine settembre 2021 le startup innovative: a) sono maggiormente concentrate nel settore dei servizi (83,5% vs 78,7%) b) sono in media di più grandi dimensioni, come emerge, ad esempio, dal fatto che è più ridotta la quota di quelle con numero di addetti compreso tra 0 e 4 (73,9% vs 78%) c) presentano in proporzione numeri leggermente più ridotti di casi di governance societaria a prevalenza giovanile (under 35) (18% vs 18,5%) ed a prevalenza femminile (11,5% vs 13,1%) d) registrano mediamente dei valori di produzione più elevati, considerato che, ad esempio, è più alta la percentuale di esse con produzione superiore ai 100.000€ (40,4% vs 36,6%).

La sostenibilità nelle imprese
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PoliS-Lombardia

La sostenibilità nelle imprese : Un’analisi della regione Lombardia / PoliS-Lombardia; a cura di Silvia Biffignandi

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Nel rapporto vengono proposti, in primo luogo, dati e riflessioni che pur riferendosi alla situazione pre-pandemia (il 2018 e 2019) costituiscono un importante baseline sia per il monitoraggio dell’impatto della pandemia, sia per l’identificazione del percorso per la sostenibilità su cui le imprese italiane sembravano avviate. In secondo luogo, considerando alcuni risultati e segnali aggiornati al periodo pandemico, si individua una indicazione di massima della capacità di transizione, del grado di solidità e delle carenze del sistema delle imprese lombarde rispetto al periodo pandemico e al trend della sostenibilità. Vengono infatti proposti alcuni indicatori semplici aggiornati al 2019 che sono connessi ai diversi domini del concetto di sostenibilità delle imprese e che quando saranno tutti temporalmente aggiornati consentiranno anche di monitorare tramite indicatori sintetici le dinamiche della sostenibilità delle imprese e identificare la resilienza di questo processo di transizione. Si sottolinea inoltre come sia necessario adottare misure progettate secondo un approccio integrato tra diversi aspetti della sostenibilità e, per certi versi, ampliare l’osservazione anche ad altri fattori per affrontare concretamente il cambio di paradigma socioeconomico che vede al centro della comunità mondiale la sostenibilità.

Oltre le mura dell’impresa
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Libri Moderni

Oltre le mura dell’impresa : vivere, abitare, lavorare nelle piattaforme territoriali / a cura di Aldo Bonomi ; testi di Simone Bertolino ... [et al.]

Roma : DeriveApprodi, 2021

Abstract: La fabbrica è esplosa sul territorio, portando fuori dalle mura la logica dell'industrializzazione. Questa è l'ipotesi forte da cui muovono i saggi di questo libro, in cui si articola il lungo percorso di esplorazione territoriale del consorzio Aaster: una paziente inchiesta dentro la scomposizione del lavoro fordista, nella configurazione sociale emergente, nella metamorfosi antropologica e le sue inquietanti ambivalenze. L'analisi, assumendosi il rischio di anticipare la tendenza, indaga il farsi produttivo del consumo e l'industrializzazione della vita quotidiana, nella dialettica tra comunità del rancore e comunità di cura. Con una solida base empirica, che permette di cogliere nella loro traduzione concreta concetti quali piattaforma o algoritmo, il volume costituisce un vero e proprio «almanacco dei territori» nelle viscere produttive del Nord. Da questa geografia emerge un'immagine di territorio che propone inedite forme di convivenza e pluri-identità, nuove istituzioni e forme di rappresentanza. Un almanacco che interroga la metamorfosi dei territori del paese.

Imprese e addetti in Lombardia (Dati ISTAT ASIA 2019)
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PoliS-Lombardia

Imprese e addetti in Lombardia (Dati ISTAT ASIA 2019) / PoliS-Lombardia; a cura di Antonella Rosso

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Le analisi presentate sono il risultato di elaborazioni di PoliS-Lombardia su dati ISTAT contenuti nel Registro Statistico delle Imprese Attive (ASIA imprese) nelle 5 annualità a disposizione dal 2015 al 2019 per il territorio della Lombardia. Con riferimento al 2019, risulta che le imprese lombarde assumono in maggioranza (58,8%) la veste di forme giuridiche snelle (ditte individuali, liberi professionisti e lavoratori autonomi) e appartengono sostanzialmente alle classi di micro‐fatturato (il 95% fattura meno di 2 milioni di euro) e operano prevalentemente nei servizi alle imprese (36,6%) e nel commercio, trasporti e logistica (22,3%). Rispetto al 2018 vi è stato un calo di imprese significativo (‐1,9%) mentre appare più contenuto se il campo di osservazione si amplia al quinquennio (‐0,6%). Rispetto al 2015, cresce il numero delle società di capitali che sono le uniche tra le forme principali in controtendenza (+9,4%) e cresce il numero delle imprese con fatturato con 2 milioni di euro o più (+10,4%) ma, trattandosi della componente nettamente residuale, il dato regionale ricalca il calo della sua parte preponderante, quella sotto i 2 milioni di fatturato (‐1,1%). I settori che hanno determinato il calo nel numero delle imprese lombarde sono il commercio, le costruzioni e la manifattura, ambiti ormai soggetti a trend di lungo periodo (tutti con decrescite che viaggiano intorno al ‐6% rispetto al 2015). Gli addetti delle imprese lombarde sono coinvolti in grandissima maggioranza con forme di lavoro dipendente (78,9%) e appaiono occupati nelle società di capitali per il 67,2% dei casi: si tratta sia di micro sia di grandi società perché se si osservano gli addetti per classi di fatturato si nota che nel 40,3% dei casi sono addetti di imprese con meno di 2 milioni di fatturato e nel 31,1% dei casi di grandi strutture che fatturano 50 milioni e oltre. I settori che assorbono più lavoro sono i servizi alle imprese (31%) la manifattura (24,3%) e il commercio, trasporti e logistica (23,5%). Continua a crescere il numero degli addetti in Lombardia, sia nell’ultimo anno (+1,6%) sia nel quinquennio 2015‐2019 (+10,6%), esclusivamente grazie alla componente del lavoro dipendente (+15,1%) e quasi esclusivamente grazie alle società di capitali (+18,8%). Crescono gli addetti in tutte le classi di fatturato tranne che nelle micro sotto i 2 milioni di euro (‐0,3%). Tra i settori sono i Servizi alle imprese a presentare la crescita percentuale di addetti più alta del medio periodo (+24,2%).

La delocalizzazione. Le imprese lombarde nel censimento 2019 (su dati 2018)
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PoliS-Lombardia

La delocalizzazione. Le imprese lombarde nel censimento 2019 (su dati 2018) / PoliS-Lombardia; a cura di Simone Zardi

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: La rilevazione i cui esiti si presentano nel working paper La delocalizzazione Le imprese lombarde nel censimento 2019 (su dati 2018) è stata condotta da PoliS-Lombardia sui micro-dati Istat del censimento permanente delle imprese (effettuato nel 2019 su dati 2018) ha riguardato 280 mila imprese con 3 e più addetti, di cui quasi 40 mila lombarde rappresentanti le quasi 195 mila imprese con almeno tre addetti presenti sul territorio regionale. Ne risulta un panorama multiforme. Nel 2018 le imprese lombarde che hanno svolto almeno una parte dell’attività produttiva all’estero sono state 2.641, di queste 1.030 tramite Investimenti Diretti Esteri (IDE), 1.644 tramite accordi o contratti per la delocalizzazione e 33 in entrambe le modalità. Si conferma una contrazione nella localizzazione all’estero dell’attività produttiva.

Struttura e valore delle imprese lombarde (Anno 2018)
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PoliS-Lombardia

Struttura e valore delle imprese lombarde (Anno 2018) / PoliS-Lombardia ; a cura di Antonella Rosso

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Le analisi presentate nel paper sono il risultato di elaborazioni di PoliS-Lombardia sui dati ISTAT provenienti dall’aggiornamento più recente del “Registro esteso Frame SBS per le imprese” relativo all’anno 2018. I dati sono riferiti alla Lombardia, declinati per 9 macrosettori produttivi e relativi alle variabili desumibili dai bilanci delle imprese (numero di addetti, costo del lavoro dipendente, fatturato, valore aggiunto, valore delle importazioni e delle esportazioni). Nel 2018 in Lombardia il Registro esteso sui risultati economici delle imprese (Frame-SBS) censisce quasi 809mila imprese che occupano oltre 4 milioni di addetti in nettissima maggioranza dipendenti (oltre 3,1 milioni di persone pari al 77,8% degli addetti). Anche i settori percentualmente marginali dell’Estrazione e delle Public utilities (raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, produzione e distribuzione di energia elettrica o di gas) sono caratterizzati da imprese di grandi dimensioni. L’ammontare complessivo del costo del lavoro dipendente si attesta intorno a 257,4 miliardi di euro con un valore medio per dipendente di 41mila euro. Il settore che genera la maggior quota di costi derivanti dal lavoro dipendente è il manifatturiero.

Parità di genere e politiche pubbliche
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Libri Moderni

Profeta, Paola

Parità di genere e politiche pubbliche : misurare il progresso in Europa / Paola Profeta

Milano : Bocconi editore, 2021

Crisi aziendali in Lombardia ai tempi del Covid
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PoliS-Lombardia

Crisi aziendali in Lombardia ai tempi del Covid / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Questo documento viene redatto in un momento estremamente incerto e complicato, a novembre 2020, quando l’emergenza COVID ha prodotto, e purtroppo continuerà a produrre nei prossimi mesi, un impatto profondo sul tessuto sociale ed economico nazionale e lombardo. Nel corso del 2020 l’emergenza sanitaria ha impattato gravemente sul contesto economico regionale e si è passati “repentinamente” da un quadro positivo ad uno di emergenza prolungata. Lo strumento della Cassa Integrazione Guadagni, accompagnato anche dal blocco dei licenziamenti, è stato l’asse portante dei provvedimenti di contenimento degli effetti della crisi, per sostenere le imprese e i lavoratori ed evitare il crollo dei livelli occupazionali. Gli ultimi dati disponibili a livello lombardo mostrano, nel terzo trimestre 2020, una contrazione tendenziale della produzione industriale pari al -5,2% rispetto al terzo trimestre 2019 (-5,3% per le imprese artigiane), se pur in quadro di miglioramento rispetto al II trimestre 2020 che aveva visto un crollo della produzione manifatturiera di oltre il 20% (-24,3% per il comparto dell’artigianato). Le restrizioni introdotte dal DPCM del 3 novembre per il periodo 6/11-3/12 comportano nuove chiusure e limitazioni di attività. Per la Lombardia il fermo delle attività disposto per il mese implica nel 2020, secondo una stima Assolombarda, una perdita di oltre un punto percentuale sul PIL regionale. A questo effetto diretto vanno aggiunti gli impatti degli altri canali di trasmissione della crisi nel sistema produttivo, tra i quali il commercio internazionale e la fiducia di imprese e consumatori come conseguenza dell’incertezza legata al perdurare della pandemia, con ripercussioni negative sulle decisioni di investimento e di consumo.

Strategies for circular economy and cross-sectorial exchanges for sustainable building products
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Migliore, Marco - Talamo, Cinzia - Paganin, Giancarlo

Strategies for circular economy and cross-sectorial exchanges for sustainable building products : preventing and recycling waste / Marco Migliore, Cinzia Talamo, Giancarlo Paganin

Cham, Switzerland : Springer, 2020

Springer tracts in civil engineering

Il Consiglio in ascolto
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Libri Moderni

PoliS-Lombardia

Il Consiglio in ascolto : le esigenze delle imprese. Ricerca / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Armando De Crinito, Federica Ancona [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020

Abstract: Il rapporto restituisce una fotografia della piccola e media imprenditoria lombarda in un momento di cambiamenti tecnologici, economici, ambientali e sociali di grande rilievo. Dall'analisi dei questionari sottoposti a un campione statisticamente rappresentativo di 1.387 piccole e medie imprese lombarde, emergono importanti conferme sulla vitalità del sistema delle PMI lombarde nel panorama nazionale e internazionale, accanto ad alcune criticità e ad elementi di novità di particolare interesse. Si confermano la complessiva spiccata vocazione internazionale ed all'innovazione delle imprese minori regionali, anche se con differenze significative tra settori, classi dimensionali ed aree geografiche. Emerge una modesta sensibilità sia alle sfide poste dall'Industria 4.0, sia a quelle relative alla transizione a modelli produttivi più sostenibili. La conoscenza delle opportunità dell'Industria 4.0 e dell'economia circolare, è ancora limitata. In questo contesto, l'interazione fra il mondo dell'impresa e della ricerca - spesso cruciale per innovare e evolvere nell'attuale contesto competitivo internazionale - è ancora debole. Le policy della Regione sono dunque strumento critico per facilitare e accompagnare le traiettorie di sviluppo dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e della produzione sostenibile delle imprese lombarde. Sulla base dell'analisi incrociata tra i dati relativi a internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità, e quelli derivanti dalla valutazione da parte delle imprese dell'operato della Regione, il rapporto fornisce una guida al policy maker e raccomandazioni per il supporto al "Made in Lombardy".

Il finanziamento delle startup e delle PMI: un antico tema alla ricerca di nuove soluzioni
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Anderloni, Luisa - Braga, Maria Debora

Il finanziamento delle startup e delle PMI: un antico tema alla ricerca di nuove soluzioni / Luisa Anderloni, Maria Debora Braga

Prima edizione

Pearson Italia, 2019

Abstract: L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. MyLab offre la possibilità di accedere al manuale online: l'edizione digitale del testo arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata, inserire segnalibri anche su tablet e smartphone.

copertina
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Libri Moderni

Gassmann, Oliver - Frankenberger, Karolin - Csik, Michaela

The business model navigator : 55 modelli che rivoluzioneranno il vostro business / Oliver Gassmann, Karolin Frankenberger, Michaela Csik ; edizione italiana a cura di Roberto Pezzoli ; traduzione di Virginio Sala

Milano : Guerini Next, 2019

Abstract: Gli autori di "The business model navigator" hanno scoperto che 55 modelli imprenditoriali sono responsabili per il 90% dei business di maggior successo del mondo. Questi 55 modelli - da quello Add-on adottato da Ryanair a quello Subscription usato da Spotify - sono la mappa che vi serve per rivoluzionare la vostra azienda e guidarne il cambiamento. Oltre a fornire una pratica cornice di riferimento per adattare e innovare il vostro modello di business, ciascuno dei 55 modelli spiega sinteticamente: che cos'è; chi lo ha inventato e chi lo sta usando ora; quando e come applicarlo EDITORIALE

copertina
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Libri Moderni

L'ecosistema della formazione : allargare i confini per ridisegnare lo sviluppo organizzativo / a cura di Raoul C. D. Nacamulli e Alessandra Lazazzara

Milano : Egea, 2019

Reference

Abstract: La rivoluzione digitale ha mutato profondamente il mondo della formazione manageriale. La possibilità di percorsi «fai da te», con l'accesso a risorse gratuite come MOOC, talk, video, blog e tutorial, si è ampliata a dismisura, accrescendo le opportunità per soddisfare il diritto ad apprendere che è la base della società della conoscenza. Questo però non ha comportato un declino della formazione, ma ha aumentato come mai prima d'ora la richiesta di iniziative di formazione e sviluppo di qualità. In un contesto in cui i confini tra formazione, autoformazione, sviluppo organizzativo e comunicazione si fanno labili, porosi e incerti, assistiamo quindi da un lato a un ritorno del learning by doing e della formazione informale, dall'altro alla diffusione di nuovi approcci come la formazione on demand e il digital social learning. Sul piano delle metodologie, invece, l'adozione di nuovi format di formazione-intervento (come il business model canvas o il design thinking) si coniuga allo sviluppo di competenze per l'innovazione e la flessibilità organizzativa (si pensi allo smart working o ai nuovi sistemi di performance management centrati sul feedback) attraverso il coinvolgimento delle persone. A fronte di un panorama così articolato - un ecosistema, come recita il titolo - il libro illustra i modelli di formazione emergenti e affronta nel dettaglio le leve di analisi e d'intervento più efficaci. Intorno alle 3P di People, Power e Place si delinea il quadro di una formazione che include sia soggetti interni all'organizzazione sia attori esterni; che mobilita risorse sociali per entrare in contatto con una varietà di mondi organizzativi differenti; che mette in rilievo le potenzialità di un ambiente phygital per la costruzione di una employee experience positiva, coinvolgente e significativa EDITORIALE