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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 09 - IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE
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Milano : Guerini Next, 2022
Abstract: This work, fruit of the research activities of the Centre of Excellence on sustainable finance for infrastructure and smart cities (ExSUF), set up in 2021 from the «Committee on Housing and Land Management» of the United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) and from LIUC – Cattaneo University, aims to describe the state of the art in the regulations and principle features and definitions of sustainable finance and smart cities, analyzing the classical schemes of project financing and PPPs and highlighting the present scenario in which public and private actors, and, in particular, private capital entities move. By means of a market analysis of PPPs in Italy and thanks to requests coming from discussions with practitioners and sector experts, the text concludes by showing how classical PPPs models have to evolve to guarantee flexibility and to promote constructive dialogue between public entities and the private sector with the goal of identifying new financial and design metrics and new ways of putting them into practice.
[Pescara] : Officina Italia, 2022
Abstract: Il Rapporto si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia, un’iniziativa di Fondazione Symbola e Carsa, sostenuta da Fondazione Hubruzzo che – riprendendo e sviluppando l’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appennino per il sisma 2016/17 – affronta il tema del neopopolamento delle aree del Paese interessate da processi di indebolimento economico, sociale e demografico a partire dalla messa in sicurezza del territorio. Una condizione preliminare e fondamentale, seppur non sufficiente, per assicurare condizioni di abitabilità e di agibilità economica e sociale in contesti interessati da antiche e nuove vulnerabilità; da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle ambientali conseguenti agli effetti della crisi climatica. Questo territorio caratterizzato dalla presenza di piccoli comuni e da un’organizzazione insediativa diffusa e discreta – perché discontinua nello spazio – laterale ed esterno alle aree più densamente urbanizzate ed abitate è il campo di indagine del presente. Un territorio rappresentativo di realtà prevalentemente montane ed alto collinari – che interessa ben il 66,8% della superficie nazionale non riconducibile a periferia delle grandi conurbazioni urbane – chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società. Come quelli proposti dalla rilettura dei rapporti tra le dimensioni del montano e dell’urbano caratterizzate da condizioni di prossimità ed interdipendenza – che il Rapporto reinterpreta e riattualizza – superando così la dicotomia tra aree metropolitane ed aree interne. Attraverso la presentazione di 44 buone pratiche relative ad 11 ambiti – prevenzione e sicurezza, gestione delle acque e servizio idrico, energia, agricoltura, foreste, agroalimentare, cultura e turismo, interconnessione e networking, servizi alla comunità, scuola e formazione e mobilità – dal Rapporto emerge come l’innovazione sia una chiave per la trasformazione delle sfide in opportunità per contesti depositari di un immenso patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree protette italiane, in cui abbondano risorse boschive ed idriche. Una nuova civitas che nasce da una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone – coerente con la visione e gli obiettivi della legge Realacci (158/2017) per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Lo spettro di analisi del Rapporto è ampio sia dal punto di vista delle tecnologie che dei soggetti presi in esame: dalle strategie promosse da soggetti pubblici e privati, università, centri di ricerca e start up promotrici di innovazioni e studi, per arrivare alle realtà non-profit. Un panorama dal quale emergono il ruolo cruciale, la funzione rigenerativa – anche rispetto alle città – e la spinta verso il futuro dei territori. Sono state selezionate esperienze e soluzioni persino futuribili, come alcune applicazioni della blockchain o dei big data per il monitoraggio dei territori e la semplificazione dell’apparato burocratico o per migliorare la tracciabilità delle filiere agroalimentari. Tre i parametri chiave adottati: il primo territoriale relativo alla loro applicabilità nelle aree meno densamente abitate e urbanizzate; il secondo riguarda l’innovatività (digitale, tecnologica o di modello); il terzo attiene alla replicabilità. Si tratta di soluzioni human centered che vedono l’uso della tecnologia principalmente come fattore abilitante dell comunità, sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche per facilità d’uso e convenienza. Elaborate e realizzate in larga parte nei piccoli comuni si tratta di soluzioni che possono trovare un’applicazione nei diversi contesti montani e in particolare nell’Appennino centrale interessato dal Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016 previsto dal Fondo complementare al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). È un’Italia che fa l’Italia e si muove entro le chiavi proposte dal Next Generation EU per affrontare le crisi pandemica e climatica e rilanciare l’economia: coesione, transizione verde e digitale. Nel grande mosaico di un’economia a misura d’uomo necessaria per contrastare le sfide che abbiamo davanti, come recita il Manifesto di Assisi, le 44 tessere qui presentate confermano il contributo decisivo che può venire dai territori e dalle comunità. [Dalla premessa al volume]
Castelnuovo Scrivia : Vicolo del Pavone, 2019
Report Milano ; 4
Abstract: Il Report, realizzato in collaborazione con l'Area Comunicazione di Fondazione Fiera, ha l'obiettivo di fotografare la realtà fieristica che, nel corso degli anni, ha avuto la capacità di innovarsi acquisendo un ruolo sempre più centrale nelle trasformazioni urbanistiche -e non solo- dell'area metropolitana milanese. La Fiera di Milano quest’anno compie cent’anni. Un secolo durante il quale ha accompagnato lo sviluppo economico e culturale di Milano fin dalle prime manifestazioni fieristiche che si sono svolte sui Bastioni di Porta Venezia per poi passare nella Piazza d’Armi, dove è rimasta per oltre 80 anni. Nel 2005 la realizzazione del nuovo quartiere a Rho-Pero, nell’immediata cintura Nord Ovest della città, ha contribuito alla valorizzazione di un territorio che negli anni successivi sarebbe diventato il fulcro di attività internazionali, in primis l’Expo 2015. Attraverso la rivitalizzazione di queste aree e sempre di comune accordo con le istituzioni Fondazione Fiera ha dato anche un forte impulso alla crescita di Milano come punto di riferimento internazionale. Nel Report si intende quindi ribadire il ruolo di Fondazione Fiera Milano nel tempo e anticipare le prospettive future attraverso una serie di approfondimenti; il saggio centrale di Alessandro Balducci del Politecnico di Milano descrive le relazioni tra la Fiera e il Territorio mentre l’intervista all’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno approfondisce il ruolo della Fiera nel contesto culturale milanese. Infine l’intervento di Fabio Storer, responsabile Governance e Comunicazione di Fondazione Fiera Milano, ribadisce l’impegno che, fin dal 2000 anno della sua nascita, Fondazione Fiera Milano ha perseguito per consentire alla Fiera di Milano di mantenere quella leadership internazionale conquistata in un secolo di attività
Castelnuovo Scrivia : Vicolo del Pavone, 2019
Report Milano ; 3
Abstract: Milano sta trasformando la sua energia positiva, derivante dal successo di Expo che ha mostrato al mondo una città rinnovata e competitiva, in energia propulsiva, mostrando la volontà di scegliere e progettare il proprio destino proiettando le sue azioni al 2030, orizzonte temporale del nuovo Piano di Governo del Territorio ma anche del piano di ATM Full Electric, la cui attuazione sarà fondamentale per accompagnare Milano nella sua evoluzione. L’innovazione, le sfide ambientali e il miglioramento della qualità di vita sono condizioni imprescindibili per la crescita delle aree metropolitane, che sono coinvolte sempre più in una sfida globale per attirare capitali economici e umani; Milano è la città italiana che più di tutte attrae popolazione giovanile per studio e lavoro, una generazione che ha dimostrato nelle recenti manifestazioni di pretendere un cambio di atteggiamento nei confronti dell’ambiente, e che trova nel capoluogo lombardo occasioni di crescita ma anche una qualità della vita migliore. Il piano strategico di ATM che affianca al progetto Full Electric 2030 anche quello di estensione della rete nell’area metropolitana, rappresenta un cardine di questa visione futura. I contributi presenti in questo Report, in collaborazione con ATM, approfondiscono il grande piano di ATM e mostrano come progetti di questa entità richiedano un avanzamento complessivo del sistema urbano che ricomprende lo sviluppo delle reti tecnologiche, di infrastrutture e di sistemi. Inoltre gli studi che stanno portando al compimento del Full Electric 2030 consentono di promuovere l’innovazione e di sviluppare attraverso la ricerca un know-how che renderà Milano ancora più competitiva nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, settori della produzione in cui la città è sempre stata un punto di riferimento internazionale.
London and New York : Routledge, 2019
Regions and cities ; 134
Boston : Harvard Business School Press, 2017
Roma : Idos, 2016
Milano : Franco Angeli, 2015
Scienze regionali ; 52
Abingdon ; New York : Routledge, 2015
Routledge studies in the European economy ; 36
Paris : OECD Publishing, 2014
Job creation and local economic development / OECD
Paris : OECD Publishing, 2014
Upsidedown Protect - Final Conference / Commissione Europea ; Regione Lombardia
[Milano] : [S.e.], 2014
Abstract: Dedicato al tema della sicurezza delle infrastrutture a rete sotterranee e delle basi di dati che le rappresentano il convegno, ha proposto i risultati raggiunti approntando una redazione delle linee guida sugli standard minimi di sicurezza per tali infrastrutture che possano essere divulgate a livello europeo. Nell'ambito della conferenza, attraverso un laboratorio, un gruppo di esperti ha lavorato all'individuazione di raccomandazioni da indirizzare alla Commissione Europea mentre in chiusura, in una tavola rotonda, si è cercato di rafforzare il network esistente dando voce ai rappresentanti dei progetti europei attualmente in corso sui temi delle infrastrutture sotterranee e delle geoinformazioni a queste correlate.
Parigi : OECD Publishing, [2014?]
Handbook of innovation indicators and measurement / edited by Fred Gault
Northampton, USA : Edward Elgar, 2013
Milano : Il sole 24 Ore, 2013
Regions and Innovation Policy / Oecd
Paris : OECD Publishing, 2013
OECD Internet Economy Outlook 2012 / Oecd
Paris : OECD Publishing, 2013
Handbook of innovation in public services / edited by Stephen P. Osborne, Louise Brown
Cheltenham; Northampton : Edward Elgar, 2013
OECD Science, Technology and Industry Outlook 2012 / Oecd
Paris : OECD Publishing, 2013
Public management and administration : an introduction / Owen E. Hughes
4. ed
Basingstoke : Palgrave Macmillan, 2012