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Abstract: Nuove tecnologie e potenziale di sviluppo del sistema produttivo italiano nella prima ricerca empirica sulla diffusione della tecnologia dell'informazione in Italia. La Nuova Economia, dopo essere stata uno slogan di successo, ha finito per essere relegata tra i miti infranti, travolta dalla caduta dei valori di borsa. Questo libro, basato su una ricerca condotta nella Banca d'Italia, fa il punto sulla Nuova Economia, verificando come dietro l'etichetta possano celarsi fatti precisi, osservabili, quantificabili, pur con difficoltà, e soprattutto interpretabili con gli strumenti propri dell'analisi economica. Vi è Nuova Economia là dove l'intero sistema produttivo, incluse le imprese appartenenti ai settori tradizionali, acquisisce le tecnologie che si vanno diffondendo in tutto il mondo (prime fra tutte le cosiddette "tecnologie dell'informazione e della comunicazione") e le usa per organizzare in modo "nuovo" la produzione, così accrescendo la produttività e l'efficienza complessiva. Secondo gli autori, la Nuova Economia rappresenta per il nostro paese un'opportunità di modernizzazione e di maggiore sviluppo, ma non è uno sbocco certo: perché si realizzi occorrono scelte imprenditoriali e politiche economiche consapevoli e coraggiose.

Abstract: Prendendo spunto dall'impostazione suggerita dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000, in cui i Capi di Stato e di Governo europei si sono impegnati a sviluppare in Europa una società ed un'economia basate sulla conoscenza, e dalle teorie che confermano che l'accesso alla conoscenza e la capacità di innovare sono per le imprese una condizione essenziale della loro competitività globale, il presente studio considera la capacità competitiva come fattore in grado di attivare il binomio conoscenza-sviluppo economico. il presente studio non fa riferimento alla competitività a livello regionale o nazionale, peraltro più frequentemente analizzati per la maggiore disponibilità di dati ma, al fine di comprendere la capacità innovativa delle aree europee considerate, ha assunto come ambito territoriale di riferimento il sistema metropolitano. lo studio intende dare risalto al contesto territoriale in cui si sviluppano innovazione e competitività grazie alla presenza di fattori localizzativi, materiali e immateriali, determinanti per le imprese. Le città prese in considerazione per il confronto con il territorio milanese sono Barcellona, Lione, Amburgo, Monaco e Birmingham. I criteri di scelta riguardano soprattutto la comparabilità dei territori a livello di dimensioni, di peso economico e di attività innovativa.