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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 08 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA
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Trovati 20 documenti.
Note sull'andamento dell'economia della Lombardia nel 2000
Milano : Banca d'Italia, 2001
Milano : Camera di Commercio, 2001
Sistemi locali Rapporti
I fattori dello sviluppo: le infrastrutture in Toscana
Firenze : Irpet, 2001
Bologna : Il Mulino, 2001
Saggi ; 536
Storia d'Italia: le regioni dall'Unità ad oggi Lombardia
Torino : Einaudi, 2001
Figure sistemiche: professionalità emergenti nella Toscana che cambia
Milano : Angeli, 2001
Irpet ; 774.42
Milano : ETAS, 2001
Economia e Storia Economica
L'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese: atti del convegno
Verona : Cueim, 2001
Lo sviluppo è libertà: perchè non c'è crescita senza democrazia
Milano : Mondadori, 2001
Oscar saggi: Economia
Il caleidoscopio dello sviluppo locale: trasformazioni economiche nell'Italia contemporanea
Torino : Rosenberg & Sellier, 2001
Lo sviluppo locale: un'indagine della Banca d'Italia sui distretti industriali
Corigliano Calabro : Meridiana, 2001
Saggi ; 30
Abstract: La certificazione fornita dall'Istat al metodo di identificazione dei distretti industriali proposto da Fabio Sforzi, fornì una prima base per questo lavoro. Si può discutere all'infinito - come sempre d'altronde - sull'adeguatezza delle formule adoperate per circoscrivere i sistemi locali del lavoro e per selezionarvi i distretti industriali, resta il fatto che l'identificazione Sforzi-Irpet-Istat aprì la via a un certo numero di confronti fra le caratteristiche e le prestazioni dei diversi sistemi locali, distretti e non, impossibili in precedenza. Una seconda base era fornita dai dati della Centrale dei bilanci che riportavano, distribuiti territorialmente, i dati di bilancio di un grande numero di imprese, da 10 addetti in su. Bastava - si fa per dire! - confrontare caratteristiche e prestazioni di imprese collocate nelle aree distrettuali con quelle di imprese collocate altrove, per rilevare i caratteri differenziali, se c'erano. Da qui è partito, con tutti gli accorgimenti e gli strumenti del caso, il gruppo di lavoro Banca d'Italia. Il primo e fondamentale quesito affrontato nel volume è se esistano davvero le favoleggiate economie esterne alla singola impresa, ma interne al distretto. Il punto è molto delicato perché vi convergono due dibattiti economici ugualmente importanti, quello sul modello italiano di sviluppo e quello, squisitamente teorico, sul ruolo e sul peso delle economie esterne nella teoria dei prezzi,. Nel primo c'è da spiegare perché i nostri prodotti meccanici e del made in Italy, abbiano realizzato grandi successi sui mercati esterni, malgrado la piccolezza "patologica" delle nostre imprese; nel secondo c'è da decidere - e dico poco! - se le economie esterne siano qualcosa di corposo e reale, o siano solo una supposizione marshalliana, finalizzata, come si è detto, alla dimostrazione che la concorrenza può coesistere coi rendimenti crescenti. Uno snodo centrale del discorso economico, dunque, quello dei distretti industriali, da considerare con la massima attenzione. Le domande principali, attorno a cui si sdipanano le analisi del gruppo della Banca d'Italia sono: a) "Al di là delle affermazioni qualitative e dell'evidenza aneddotica, c'è modo di misurare se le imprese distrettuali mostrano effettivamente (almeno per determinati aspetti) una performance superiore?"; b) "Si possono trovare indicatori che confermino che il funzionamento, ad esempio, del mercato del lavoro, del mercato del capitale, o del mercato dei prodotti intermedi è diverso nel distretto rispetto alle aree non distrettuali?".
L'economia pavese fra crescita e stabilità
Pavia : Camera di Commercio, 2001
Modelli di sviluppo postindustriale e struttura del terziario: il caso di Milano
Milano : Ires Lombardia, 2001
Ires quaderni ; 1
Abstract: Più che mettere ordine in un corpus di studi e ricerche estremamente ricco e articolato , con questo saggio si vuole fornire un quadro empirico, quanto più possibile aggiornato e attendibile, dell'evoluzione strutturale dell'economia, e in particolare del settore terziario dell'area metropolitana milanese negli anni 80 e 90. Questa sarà analizzata studiando l'andamento dell'occupazione e della popolazione aziendale e la variazione delle caratteristiche organizzative delle aziende dell'area metropolitana nel periodo considerato, suddividendole per tipo di attività a diversi livelli di aggregazione . Empiricamente, saranno utilizzati per il numero degli occupati i dati dei Censimenti delle attività economiche 1981, 1991 e 1996, e per la popolazione aziendale i dati Infocenter della Camera di commercio milanese. Per quanto riguarda le caratteristiche organizzative delle aziende, si utilizzeranno due indicatori: nei dati censuari esiste un indicatore relativo alla media addetti per unità locale delle aziende di ciascun tipo di attività, e dai dati camerali si può facilmente calcolare, sempre per ciascun tipo di attività, la percentuale di aziende strutturate secondo le diverse forme giuridiche . L'area metropolitana milanese è definita, secondo l'uso, come coincidente con i confini amministrativi della provincia di Milano.
Milano : IReR, 2001
Innovazione e competitività: il caso dei distretti di Faenza e Prato
Roma : Enea, 2001
Funzione centrale studi ; RT/STUDI/2001/6
Milano : Angeli, 2001
Abstract: Attività di monitoraggio permanente sulle tendenze evolutive dei sistemi imprenditoriali di piccole e medie dimensioni in Italia.
35. Rapporto annuale Censis sulla situazione sociale del Paese 2001
Milano : Angeli, 2001
Abstract: Parte prima: Le Considerazioni generali, ad apertura del Rapporto, costituiscono la sintesi interpretativa dell'intero volume, ossia delle analisi settoriali e delle interpretazioni dei fenomeni che si articolano nel testo; ma costituiscono anche il tentativo annuale di definire un modello interpretativo che riallacci l'analisi con gli anni precedenti, facendo da quadro in cui collocare i fenomeni e le interpretazioni dell'anno e formulando ipotesi di prospettiva. Parte seconda: La Società italiana al 2001 costituisce la seconda parte del Rapporto, ossia quella in cui confluiscono tutte le analisi dei fenomeni di maggior rilievo che hanno caratterizzato l'evoluzione dell'anno in maniera significativa. Questa parte è per sua natura molto articolata, perché punta a contenere i fenomeni più interessanti emersi nei diversi settori socioeconomici. Per ciascun fenomeno oltre a un'analisi qualitativa e descrittiva vi sono tabelle di dati utili per comprendere le coordinate quantitative del fenomeno in questione. Parte terza e quarta: I Capitoli settoriali occupano la parte terza (Settori e soggetti del sociale, p. 55) e la parte quarta (Mezzi e processi, p. 503) del Rapporto.
Scenari per il Piemonte del Duemila: primo rapporto triennale. Verso l'economia della conoscenza
Torino : Ires Piemonte, 2001
Irescenari
Il futuro del Nord Milano: da hinterland industriale a nuova centralità metropolitana
Sesto S. Giovanni : Asnm, 2001
Rapporto 1999/2000 sull'economia lecchese
Lecco : Camera di Commercio di Lecco, 2001