Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 08 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

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Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia
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PoliS-Lombardia

Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da trasformazioni importati, e spesso improvvise, che hanno riconfigurato i mercati del lavoro mondiali. Queste trasformazioni stanno rimodellando, da un lato, la domanda di lavoro e competenze e, dall’altro, le aspettative dei lavoratori. In questo scenario in costante evoluzione, è fondamentale intercettare i bisogni di lavoratori e imprese, in modo da mantenere il mercato del lavoro attrattivo e favorire l’innovazione. Una prima problematica evidenziata in questo lavoro riguarda il dato sul progressivo invecchiamento della forza lavoro. Si stima che, in Lombardia, nei prossimi cinquant’anni, la proporzione di individui in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, tenderà, in assenza di interventi, a diminuire del 18%. In valori assoluti, significherebbe perdere circa 1.140.00 lavoratori in questa fascia di età. Diverse misure possono essere implementate in modo da colmare la perdita di individui in età lavorativa. Ad esempio, attraverso politiche per favorire sia l’occupazione femminile - se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile il numero di donne occupate aumenterebbe del 25%, portando ad un aumento degli occupati totali dell’11% - che quella degli immigrati, i quali presentano una struttura per età marcatamente più giovane rispetto ai cittadini italiani. Un aspetto chiave per rendere il mercato del lavoro più attrattivo riguarda l’aumento del tasso di istruzione. Tra le regioni motore d’Europa, la Lombardia è quella con la minor percentuale di laureati, il 30,7%, con un distacco negativo di circa 10 punti percentuali dalla media europea e dalle regioni tedesche Baden-Württemberg e Bayern e di 20 punti percentuali dalla Cataluña e all’ Auvergne - Rhône-Alpes. Tuttavia, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e 64 anni residenti in Lombardia è del 90%, con differenze minime rispetto alle regioni benchmark. Altro aspetto fondamentale riguarda le cosiddette labour shortages, cioè quelle professioni, caratterizzate da specifiche competenze, la cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta. Dal rapporto Excelsior-Unioncamere 2022 emerge che il 60% delle imprese lombarde ha programmato di effettuare assunzioni. Tuttavia, il 41% di tali imprese dichiara difficoltà nel ritrovare i profili ricercati. La Lombardia è la regione che fornisce il più grande contributo al valore aggiunto industriale realizzato in Italia dalle multinazionali estere, con un distacco di 17 punti percentuali rispetto alla seconda classificata, l’Emilia-Romagna. Tuttavia, rimane ancora indietro su alcuni indicatori di innovazione fondamentali, come la spesa pubblica in ricerca e sviluppo. Si evidenzia, inoltre, la necessità di favorire maggiormente l’imprenditoria femminile.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia, la pandemia e le misure di contenimento non sembrano avere penalizzato le donne più degli uomini, favorendo così una riduzione del gap di genere. Tali risultati, confermati anche nel 2021, hanno invece invertito la loro tendenza nel 2022. La crescita delle donne occupate tra il 2021 e il 2022 rimane analoga a quella dell’anno precedente, pari a +1,2%, mentre quella degli uomini incrementa notevolmente passando dal -0,2% tra il 2020 e 2021 al +3% tra il 2021 e 2022. Il differenziale di genere occupazionale, attenuato durante la pandemia a causa del peggioramento dei tassi di occupazione maschile piuttosto che dal miglioramento di quello femminile, è tornato a salire nel 2022 (15,4 p.p.) proprio grazie alla ripresa dell’occupazione degli uomini. Per quanto concerne l’imprenditoria, nonostante la Lombardia si attesti al primo posto per numero di imprese attive femminili ospitando il 13,6% dell’imprenditoria femminile italiana, essa risulta la penultima regione italiana per tasso di femminilizzazione delle imprese (19,2%). Si aggrava inoltre la conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne. Innanzitutto, ciò è testimoniato dal divario occupazionale esistente tra le donne con e senza figli in età prescolare, il quale è aumentato nel corso degli anni sino a un rapporto tra i due tassi pari al 76,4 nel 2022. Inoltre, nonostante la quota di lavoro part-time si sia stabilizzata nel 2022 rispetto ai cali del 2020 e 2021, cresce l’indice di femminilizzazione del lavoro part-time pari al 3,7 in Lombardia contro il 2,8 della media nazionale. Altro tema riguarda il maggior ricorso allo smart-working, che è aumentato esponenzialmente durante la pandemia e ha riguardato in particolare le occupazioni impiegatizie a prevalenza femminile. L’analisi dei micro-dati dell’Indagine sulle Forze di Lavoro 2022 conferma in Lombardia un maggiore utilizzo del lavoro da casa da parte di donne: il 7,8% delle donne occupate ha dichiarato di aver lavorato da casa almeno la metà del tempo di lavoro (era il 12,9 % nel 2021) contro il 6,8% degli uomini (10,1%). In Lombardia nel corso del 2021, con il miglioramento delle opportunità di impiego, le persone in cerca di occupazione sono tornate a crescere, contrariamente nel 2022 si è assistito ad un nuovo calo nel numero dei disoccupati (-28,4% degli uomini, -4,4% delle donne). Diminuisce il tasso di mancata partecipazione femminile rispetto al 2021 seppure rimanendo più elevato rispetto a quello maschile (11,1% rispetto al 6,4% per gli uomini) per effetto della maggior quota di donne che sono uscite dal mercato del lavoro. Il differenziale di genere relativo al tasso di mancata partecipazione aumenta dal 3,7 p.p. nel 2021 a 4,7 p.p. nel 2022.

Gli esiti occupazionali dei qualificati e diplomati nei percorsi di IeFP e i percorsi personalizzati per allievi con disabilità
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PoliS-Lombardia

Gli esiti occupazionali dei qualificati e diplomati nei percorsi di IeFP e i percorsi personalizzati per allievi con disabilità / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: I percorsi di qualifica e diploma dell’IeFP rappresentano il primo gradino della cosiddetta “filiera professionalizzante” su cui Regione Lombardia ha molto investito e che può portare fino all’acquisizione di titoli di V livello del Quadro europeo delle qualifiche (EQF) con il conseguimento di un diploma ITS. L’analisi dei risultati occupazionali dei giovani inseriti nel sistema di IeFP in Lombardia usciti dal sistema formativo nel 2021 a partire dai dati delle Comunicazioni Obbligatorie ha evidenziato, dopo un importante rallentamento nell’annualità precedente riconducibile agli effetti della pandemia di Covid-19, una buona efficacia complessiva dell’Istruzione e formazione professionale lombarda nel consentire l’ingresso dei propri giovani nel mercato del lavoro, in linea con la significativa richiesta di qualificati e diplomati professionali che si riscontra a livello regionale evidenziata dai dati Excelsior. A livello complessivo, a distanza di 6 mesi dal conseguimento della qualifica triennale il 49% dei giovani ha attivato almeno un contratto di lavoro, quota che sale al 62% dopo un anno, mentre per i diplomati nell’a.f. 2020/21 ad essere inserito nel mercato del lavoro è rispettivamente il 45% entro i 6 mesi e il 60% entro i 12 mesi, con un differenziale di genere a svantaggio della componente femminile significativamente maggiore per le qualifiche triennali (15 punti percentuali, contro i 3 pp dei diplomati).

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022]
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Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022] : Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema di istruzione e formazione / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Dapprima il rapporto si sofferma sull’andamento del mercato del lavoro regionale che, nel 2021, seppur in un quadro generale di ripresa, rimane ancora profondamente condizionato dall’andamento della pandemia. Nel corso del 2021, il successo della campagna vaccinale ha contribuito ad un graduale allentamento delle restrizioni anti-contagio, in particolare nella seconda parte dell’anno, favorendo la ripresa economica e dell’occupazione. Se, da un lato, il PIL regionale è tornato ai livelli pre-pandemici, dall’altro, il tasso di occupazione resta persistentemente inferiore ai dati registrati precedentemente. La causa preponderante del mancato recupero dell’occupazione sembra essere una ripresa solo parziale del tasso di attività, con una importante quota di individui che si mantiene al di fuori della forza lavoro. La ripresa degli occupati è stata più robusta per le donne, mentre il numero di occupati uomini è rimasto sostanzialmente invariato. Aumentano anche le ore lavorate; nel 2021 il monte ore ha recuperato tutto il terreno perso rispetto ai livelli precedenti alla pandemia e li ha addirittura superati verso la fine dell’anno, crescendo ulteriormente nel primo trimestre 2022. Le assunzioni superano i livelli registrati prima della pandemia, con una parte importante della ripresa dei rapporti di lavoro che riguarda i lavoratori giovani (15-24 anni). La ripresa delle cessazioni nella seconda parte del 2021 risulta pienamente in linea con i dati precedenti alla pandemia, suggerendo che la temuta fine del blocco dei licenziamenti individuali per motivi economici, a luglio 2021 per l’industria e a novembre per i servizi, non ha prodotto l’incremento di cessazioni paventato dai proponenti della misura. Nonostante una ripresa del tasso di attività tra le fasce di lavoratori più giovani rispetto al 2020, la quota di giovani occupati o in cerca di lavoro è in netto calo rispetto al periodo precedente la pandemia, con un peggioramento sensibilmente più intenso rispetto a quanto registrato nelle altre fasce di età. Sul versante dell’occupazione femminile, si registra una netta ripresa del tasso di attività rispetto al 2020, ma il divario con la partecipazione al lavoro maschile resta ancora molto elevato. Infine, il 2021 si caratterizza per una decisa ripresa nel numero complessivo di assunzioni previste dalle imprese lombarde. Tuttavia, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro rimane ancora significativo, con difficoltà di reperimento che riguardano circa il 33% delle nuove opportunità di lavoro aperte dalle imprese.

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022]
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Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022] : Rapporto sugli operatori accreditati per il lavoro e per l’istruzione e la formazione in Lombardia - 2022 / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Il primo capitolo, dopo aver illustrato per sommi capi il sistema di accreditamento in Lombardia, fornisce una descrizione dell’assetto attuale della rete degli operatori regionali per la formazione e il lavoro, ossia dei soggetti pubblici e privati che sono iscritti agli Albi regionali degli operatori accreditati e che, in virtù di tale accreditamento, possono erogare servizi finanziati con risorse pubbliche e/o rilasciare attestati e qualifiche coerenti con il Quadro Regionale degli Standard Professionali. Segue poi un affondo sulle procedure e i criteri di accesso e mantenimento dell’accreditamento e sul sistema sanzionatorio previsto in caso di inadempienze da parte dei soggetti accreditati. Il capitolo si conclude quindi con la presentazione dei dati: • sui controlli effettuati nel quadriennio 2018-2021, che nel caso dei soggetti accreditati per l’istruzione e formazione professionale ammontano a 832, mentre nel caso degli operatori accreditati ai servizi per il lavoro sono pari a 401. Complessivamente, nel quadriennio son stati condotti 1233 controlli, di cui 443 nel 2018, 339 nel 2019, 214 nel 2020 e 237 nel 2021; • sui flussi in uscita dagli albi per scelte degli operatori o per provvedimenti adottati da Regione Lombardia nello stesso arco temporale: per gli operatori accreditati ai servizi al lavoro si contano nel quadriennio 20 rinunce e 7 casi di cancellazione, mentre tra gli accreditati all’istruzione e formazione professionale nello stesso periodo si sono avute 62 rinunce, 14 cancellazioni e 2 revoche. Gli operatori accreditati ai servizi al lavoro hanno inoltre complessivamente ricevuto 4 provvedimenti di sospensione e 13 diffide, mentre tra gli accreditati all’istruzione e formazione professionale nello stesso periodo si sono avute 23 diffide e 9 sospensioni. Infine, le domande rigettate nel quadriennio ammontano a 36 in totale, di cui 27 per operatori di servizi formativi e 9 relative a coloro che operano sul fronte dei servizi al lavoro. Nel secondo capitolo sono invece analizzati i dati relativi agli Albi degli operatori accreditati ai servizi per il lavoro e per i servizi di istruzione e formazione aggiornati, rispettivamente, al 19 ottobre 2022 e al 14 ottobre 2022. Complessivamente, sono presenti sul territorio regionale 844 soggetti accreditati, di cui 611 accreditati per la formazione, 58 per il lavoro e 175 accreditati sia al lavoro che alla formazione. Tra i soggetti che operano nell’ambito formativo prevalgono gli accreditati per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale di tipo B (76,9%).

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021]
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Montaletti, Giampaolo - Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021] : Rapporto sulle politiche del lavoro, dell’istruzione e della formazione in Lombardia – 2020 / Polis Lombardia; Giampaolo Montaletti, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Questo Rapporto presenta l’evoluzione recente del sistema di intervento lombardo nell’ambito delle politiche del lavoro e della istruzione e formazione, che ha inevitabilmente risentito delle misure adottate nel corso del 2020 per fronteggiare l’emergenza Covid -19. L’analisi si è basata principalmente sui dati amministrativi di monitoraggio disponibili a livello regionale e nazionale (come i dati INPS), disponibili alla data ultima di aggiornamento compatibile all'epoca della redazione del Rapporto stesso. Nella prima parte, il capitolo uno analizza l’architettura complessiva dell’intervento regionale nell’ambito delle politiche del lavoro e dell’istruzione e formazione, con attenzione alla capacità di rispondere ai nuovi bisogni di intervento che emergono dalla crisi Covid-19. I capitoli che seguono presentano l’evoluzione delle principali misure regionali negli ultimi anni fino al primo trimestre o semestre 2021, in base ai dati amministrativi e di monitoraggio regionali disponibili sull’evoluzione delle tipologie di intervento e le caratteristiche dei destinatari, oltre che, quando possibile, sugli esiti delle misure implementate. La seconda parte del testo si concentra invece sulle politiche di istruzione e formazione, con il quarto capitolo centrato sulla sostenibilità economica e gli esiti occupazionale del sistema IeFP regionale, il quinto capitolo centrato sull’impatto del sistema ITS sul mercato del lavoro, il sesto sul sistema duale e i percorsi di apprendistato e infine l’ultimo capitolo sulla formazione degli adulti.

Working poor in Lombardia nell’emergenza pandemica
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PoliS-Lombardia

Working poor in Lombardia nell’emergenza pandemica / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Nella prima parte del lavoro, viene descritto il fenomeno del lavoro a bassa retribuzione in Lombardia nel 2020 attraverso l’analisi dell’incidenza di working poor. L’11,6% dei salariati percepiscono uno stipendio mensile inferiore al 60% della mediana, circa 840€ netti nel periodo di riferimento. I working poor si concentrano tra le categorie maggiormente svantaggiate sul mercato del lavoro: donne, giovani, e immigrati (specialmente se provenienti da Paesi extra-Europei). Nella seconda parte, viene descritta la povertà lavorativa, ossia il tasso di povertà assoluta e relativa calcolato in base alla spesa per consumi nei nuclei famigliari dove sono presenti occupati. Questi dati permettono di valutare anche l’impatto di redditi diversi da quelli da lavoro e del ruolo ammortizzatore della famiglia nel determinare la capacità di spesa. Secondo questa prospettiva, circa il 6% degli occupati vive in famiglie in condizioni di povertà assoluta. Il rischio di povertà si concentra tra i nuclei in cui sono presenti figli, e particolarmente tra le famiglie formate da madri single. Nella parte conclusiva, si utilizzano entrambe le fonti di dati per quantificare il numero di lavoratori poveri presenti sul territorio regionale nel 2020, stimati in Lombardia tra le 335.000 e le 400.000 unità.

Accesso ed esito occupazionale dei tirocini attivati in Lombardia con Garanzia Giovani e DUL-Terza Fase
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PoliS-Lombardia

Accesso ed esito occupazionale dei tirocini attivati in Lombardia con Garanzia Giovani e DUL-Terza Fase / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: La misura GG (Garanzia Giovani) Fase II - linea Multimisura finanzia in particolare percorsi di formazione e di tirocinio in azienda, per qualificare o riconvertire il profilo professionale dei giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) dai 16 ai 29 anni con difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro o disoccupati. In particolare, all’interno dei panieri dei servizi erogabili, è data la possibilità di attivare un “Tirocinio extracurriculare”, quale opportunità formativa on the job. L’Avviso Dote Unica Lavoro, giunto alla sua IV Fase, nelle varie fasi che ha attraversato, ha previsto, fra gli altri, servizi volti all’inserimento lavorativo l’avvio di attività di Tirocinio (alternativo all’inserimento lavorativo), definito come “percorso a risultato” in quanto direttamente funzionale all’ingresso nel mercato del lavoro. Il percorso di tirocinio ha previsto il servizio di Promozione e Accompagnamento al tirocinio ed è rappresentato dalle attività che conducono una persona in condizioni di elevata difficoltà nella ricerca di occupazione (fascia 4 - molto alta), all’attivazione e alla conclusione di un unico tirocinio extracurriculare in azienda, funzionale ad accrescere la propria esperienza professionale e le proprie competenze. Secondo i dati di monitoraggio, risultano complessivamente 53.560 domande di doti con servizi di inserimento e avvio al tirocinio (sia su Garanzia Giovani che DUL- terza fase) fra il 2019 e il 2022 (i dati si riferiscono fino a luglio). Di queste la quasi totalità risulta ammessa e finanziata o chiusa (98%). È interessante osservare come, nel confronto con l’unico anno pre-pandemia, il numero di rinunciate sia aumentato esponenzialmente. Garanzia Giovani emerge come lo strumento preponderante con il 93% delle doti prenotate.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo post pandemia di Covid 19
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo post pandemia di Covid 19 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: In Lombardia sembra confermato anche per il 2021 il fatto che la pandemia e le misure di contenimento adottate nel 2020 non sembrino aver penalizzato le donne più degli uomini, a differenza di quanto successo a livello nazionale. In Lombardia, la ripresa degli occupati è stata più robusta per le donne (+1,2%), mentre il numero di occupati uomini è rimasto sostanzialmente invariato (-0,2%), in maniera analoga a quanto accaduto a livello nazionale (+0,4% per gli uomini e +1,2% per le donne). Il tasso di occupazione (15-64) femminile è aumentato nel 2021 (dal 58,6% del 2020 al 59,5%) per le donne e diminuito per gli uomini (dal 73,5% del 2020 al 73,6% per gli uomini), portando ad una ulteriore riduzione del differenziale di genere, arrivato a 13,9 pp (17,7 pp in Italia), che rimane però ancora su livelli elevati e molto superiori a quelli medi europei (9,9 pp). Tra le regioni del Nord, solo nelle Province autonome di Trento e Bolzano, in Valle d’Aosta, in Emilia-Romagna e in Friuli-Venezia Giulia, il tasso di occupazione femminile supera quello lombardo. Non solo le donne hanno registrato un aumento più sostenuto dell’occupazione rispetto alla controparte maschile, ma hanno avuto un’attivazione di contratti di lavoro superiore rispetto agli uomini, nonostante continuino ad avere minori probabilità di stabilizzazione dei contratti esistenti. Nel corso del 2021 permane infatti il divario di genere nella stabilizzazione contrattuale da contratti temporanei/a termine a contratti a tempo indeterminato. Permane la difficoltà per le donne di conciliare lavoro e famiglia. La pandemia e il lockdown - con le conseguenti chiusure dei servizi per l’infanzia e delle scuole - hanno infatti aggravato le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia, in particolare per quanto riguarda le donne, su cui ricade maggiormente il lavoro di cura.

La sperimentazione dei tirocini in deroga in Lombardia
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La sperimentazione dei tirocini in deroga in Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il tirocinio extracurriculare è una misura formativa di politica attiva che consiste in un periodo di formazione e orientamento on the job finalizzato a favorire l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento (o il reinserimento) lavorativo. Il tirocinio è, quindi, un'esperienza di formazione in un contesto produttivo che non si configura come un rapporto di lavoro. Il presente Focus, dopo una ricostruzione del quadro normativo di riferimento, aggiornato alla Legge di Bilancio 2022, propone alcune analisi descrittive relative ai beneficiari della sperimentazione promossa in Regione Lombardia con la DGR n. 140 del 25 marzo 2019 conclusa a dicembre 2021, che consentiva una deroga al numero di tirocini extracurriculari attivabili all’interno di aziende con requisiti virtuosi. Dai dati di monitoraggio di Regione Lombardia riferiti al quinquennio 2017-2021 emerge che le aziende che hanno aderito alla sperimentazione sono state in tutto 19, appartenenti a 8 gruppi societari finanziariamente molto solidi, con un alto numero di dipendenti e con caratteristiche settoriali simili, principalmente attive nel management consulting. Nel periodo considerato le persone che hanno attivato almeno un tirocinio presso una delle 19 unità operative sono 15.150, mediamente circa 3.000 ogni anno. Il numero medio di tirocinanti per azienda nel quinquennio si attesta a 797, ma la differenza tra l’azienda che ne ha ospitati di più e quella che ne ha ospitati di meno è molto ampia: il range oscilla tra un minimo di 5 a un massimo di 4.726 tirocinanti. Per quanto riguarda gli esiti occupazionali, il 54% dei tirocini avviati nelle aziende beneficiarie è stato seguito da un contratto di lavoro.

Centri per l’impiego, avviamento al lavoro e programma GOL: aggiornamento 2021
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Centri per l’impiego, avviamento al lavoro e programma GOL: aggiornamento 2021 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il presente focus si propone di descrivere l’attività dei 63 centri per l’impiego (CPI) nel 2021, aggiornando l’analisi effettuata per l’anno precedente e comparando, quando possibile, la performance dei CPI rispetto al 2020. Il periodo in considerazione è fortemente caratterizzato dalla ripresa delle attività economiche e dal rilassamento delle restrizioni, favorite dall’indebolimento dell’emergenza pandemica. Il focus analizza i dati amministrativi riguardanti l’attività dei CPI in Lombardia e i primi esiti occupazionali rilevati. Nonostante il numero di Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID), che certificano legalmente lo status di disoccupato, sia leggermente aumentato nel 2021, i dati indicano un livello di carico sostanzialmente costante per i CPI lombardi. Si osserva invece un più marcato cambiamento in termini di composizione degli utenti che rilasciano una DID. La crescita nel numero di DID è più forte tra le donne rispetto agli uomini e tra gli utenti in fasce di età più giovani o più mature rispetto ai disoccupati nella fascia di età intermedia (30-54 anni). Risulta quindi in aumento il carico di utenti con prospettive di reinserimento relativamente fragili in considerazione dei divari di genere e generazionale nei risultati lavorativi.

Il programma GOL: domanda ed offerta potenziali dei servizi per il lavoro in Lombardia
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Il programma GOL: domanda ed offerta potenziali dei servizi per il lavoro in Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) è un insieme di strumenti e misure volte a promuovere l’occupazione in Italia. Si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), quella dedicata alle politiche del lavoro. Rientra nel più ampio progetto di riforme nel comparto lavoro che oltre a GOL prevede il Piano Nazionale per le nuove competenze, il potenziamento dei centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale. L’orizzonte temporale del programma coincide con quello del PNRR, ossia dal 2021 al 2025. La quantificazione dei target del Programma Gol in Lombardia, sulla base dei dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro (RCFL) – Istat, mostra che, nel 2020, in Lombardia, l’insieme delle persone in cerca di occupazione o di quelle inattive disponibili a lavorare, pur non cercando lavoro o cercandolo non attivamente, o che cercano lavoro ma non sono disponibili, ammonta complessivamente a 552.063 unità. Con riferimento a quelli che sono i principali target di beneficiari del Programma GOL, si osserva che oltre la metà sono donne (il 54,8%), i 2/5 (il 40,2%) sono giovani con meno di 35 anni e poco meno di 1/5 (il 16,9%) ha 55 anni e più. L’analisi dei dati amministrativi regionali consente invece di identificare quante Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID) sono state rilasciate sempre nel corso del 2020 in Lombardia: tenuto conto che alcuni hanno rilasciato più di una DID, complessivamente ne sono state rilasciate 222.206. In oltre la metà dei casi sono state rilasciate da donne (il 52,7%), per oltre i 2/5 (il 44,2%) da giovani con meno di 30 anni e per poco meno di 1/5 (il 17,9%) da over50. Sulla base dei dati della RCFL – Istat, sono stati anche stimati gli occupati alle dipendenze con bassi salari, che, nel 2020, in Lombardia, sono 291.194 (oltre l’8% dei lavoratori dipendenti in Lombardia) e i lavoratori che non hanno lavorato (nella settimana di riferimento) perché in Cassa Integrazione Guadagni (CIG ordinaria o straordinaria), pari a 134.859. Infine, è stata proposta una lettura dell’offerta degli operatori accreditati in Lombardia alla luce degli obiettivi del Programma GOL.

Un’analisi del Reddito di Cittadinanza in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Un’analisi del Reddito di Cittadinanza in Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il Reddito di cittadinanza (RdC), introdotto con D.L. n. 4/2019, è la misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale, riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di requisiti legati a cittadinanza e alla situazione economico-patrimoniale. Costituisce un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, a cui i beneficiari possono accedere previa sottoscrizione di un Patto per il lavoro (un Patto di Servizio Personalizzato – PSP in Lombardia) o un Patto per l'inclusione sociale. Il presente Focus, dopo una analisi del quadro di riferimento, aggiornato alla Legge di Bilancio 2022, propone alcune analisi descrittive sui beneficiari del RdC in Lombardia, basate su dati amministrativi sia di fonte INPS (Osservatorio sul Reddito di Cittadinanza) che di fonte regionale (dati sul numero di beneficiari notificati al nodo regionale lombardo).

L'economia della Lombardia
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PoliS-Lombardia

L'economia della Lombardia : Indicatori macroeconomici, tendenze e prospettive dell'economia lombarda : Dati anno 2021 / PoliS-Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, [2022]

Abstract: Un'agile sintesi che presenta le principali evidenze emergenti dai dati disponibili riguardo all'andamento dell'economia della nostra regione. Con riferimento in genere all'anno 2021 e utilizzando varie fonti, dopo un inquadramento nel contesto internazionale si presentano i principali indicatori sulla situazione economica, la produzione, fatturato e ordinativi, analisi dei settori produttivi, interscambio con l'estero, mercato del lavoro. Si colloca poi la Lombardia nel l'ambito dei "Quattro motori d'Europa" costituiti, oltre che dalla Lombardia, dalle regioni europee Auvergne-Rhône-Alpes, Baden-Württemberg e Cataluña. In conclusione uno sguardo al futuro con le previsioni economiche, un quadro della situazione demografica e uno approfondimento sulle aree interne della Lombardia.

Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021
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PoliS-Lombardia

Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021 : I dati delle assunzioni, le richieste delle imprese / PoliS-Lombardia; a cura di Giampaolo Montaletti

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Secondo le rilevazioni ISTAT a livello nazionale da novembre 2020 a novembre 2021 si rileva una crescita di 494 mila occupati. Di questi 494 mila occupati in più, solo 4mila sono indipendenti, tutti gli altri sono lavoratori dipendenti. Fra i dipendenti i contratti a termine sono 448mila, mentre i contratti a tempo indeterminato sono 42mila. A parte alcune indiscrezioni di stampa, ISTAT non ha ancora rilasciato dati regionali, neppure provvisori, per il 2021. Per quanto riguarda il lavoro dipendente possiamo comunque fare uso dei dati delle comunicazioni obbligatorie (COB), sulla cui base è stato predisposto il paper Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021. I dati delle assunzioni, le richieste delle imprese.

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021]
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Montaletti, Giampaolo - Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021] : Rapporto sugli operatori accreditati per il lavoro e per l’istruzione e la formazione in Lombardia - 2020 / Polis Lombardia; Giampaolo Montaletti, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2021

Abstract: Il testo si articola in quattro capitoli: 1 - La nascita e il consolidamento del sistema; 2 - Gli albi regionali, accesso, mantenimento e revoca; 3 - La rete dei soggetti accreditati; 4 – Una misura di politica attiva: la Dote Unica Lavoro. Analisi dei servizi richiesti.

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021]
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Montaletti, Giampaolo - Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021] : Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema di istruzione e formazione / Polis Lombardia; Giampaolo Montaletti, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2021

Abstract: Il capitolo 1 presenta le principali tendenze del contesto demografico e produttivo regionale a confronto con i benchmark nazionali (Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna) e con l’Europa (UE27) al fine di confrontare le dinamiche del mercato del lavoro regionale; nel secondo capitolo vengono analizzati i principali indicatori del mercato del lavoro regionale; il capitolo 3 si concentra sull’analisi del sistema formativo regionale di livello secondario e della sua utenza in termini di alunni iscritti. In particolare, dopo una analisi dei principali dati di contesto relativi sistema di istruzione e formazione regionale, si propone una ricostruzione dell’offerta dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado e gli iscritti al sistema scolastico ed un’analisi delle scelte degli studenti nell’iscrizione della scuola superiore di secondo grado, cui segue un approfondimento sull’offerta del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) che, in Lombardia, rappresenta un importante e consolidato fattore positivo nelle relazioni con i sistemi economici locali; il capitolo 4 propone un approfondimento dell’offerta del sistema regionale della formazione superiore, ovvero dei percorsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e ITS (Istruzione Tecnica Superiore) che rispondono alla volontà di Regione Lombardia di offrire agli studenti lombardi una filiera formativa professionalizzante completa, che consenta ai giovani di acquisire tutti i titoli di Istruzione e Formazione Professionale, dalla Qualifica professionale (IeFP) fino al titolo terziario di Istruzione Tecnica Superiore (ITS), passando per l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), lungo la stessa filiera professionalizzante. Completano il Rapporto la bibliografia e un allegato statistico.

Centri per l’impiego, avviamento al lavoro e programma GOL
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PoliS-Lombardia

Centri per l’impiego, avviamento al lavoro e programma GOL / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Alla fine del 2020, risultano attivi in Lombardia 63 centri per l’impiego (CPI). Si tratta di uffici della pubblica amministrazione deputati all’erogazione di servizi di sostegno alla ricerca di lavoro e di avviamento all’occupazione. La riforma del mercato del lavoro del 2014 assegna un ruolo centrale ai CPI nell’erogazione delle politiche attive; ruolo ulteriormente ampliato e rafforzato dalle disposizioni legislative sul reddito di cittadinanza, i cui beneficiari sono indirizzati verso i CPI per stipulare un patto propedeutico alla ricerca di un impiego, e dall’istituzione nell’ambito del PNRR del programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL). In un quadro di rilevanti responsabilità assegnate ai CPI, è fortemente dibattuta la misura in cui gli uffici territoriali siano dotati di risorse adeguate all’adempimento della loro missione, a partire innanzitutto dalla quantità e qualità delle risorse umane. In un momento centrale per la definizione degli obiettivi regionali nell’ambito del programma GOL, che orienteranno l’organizzazione e l’attività dei CPI nel prossimo futuro, il presente focus si propone di tratteggiare alcune delle attività centrali dei CPI lombardi e di metterli in relazione con il tasso di ricollocamento degli individui che vi si rivolgono alla ricerca di uno sbocco sul mercato del lavoro.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: gli effetti della pandemia di Covid 19
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: gli effetti della pandemia di Covid 19 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia la pandemia e le misure di contenimento non sembrano aver penalizzato le donne più degli uomini, che hanno registrato una riduzione più contenuta sia del numero di occupate (-1,3% vs -2%) che del tasso di occupazione (-1,1 pp vs -1,9 pp), riducendo i differenziali di genere, a differenza di quanto accaduto a livello nazionale. Per le donne questo calo nell’occupazione rappresenta comunque un’inversione di tendenza dopo anni di crescita. La riduzione dell’occupazione è stata contenuta dal blocco dei licenziamenti durante tutto il 2020 e parte del 2021. Anche la marcata riduzione delle ore lavorate è stata maggiore tra gli uomini rispetto alle donne, sebbene la quota di lavoratori che hanno dichiarato di aver lavorato 0 ore sia aumentata soprattutto tra le donne.

Il tirocinio extracurriculare come strumento di inserimento lavorativo in Regione Lombardia
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PoliS-Lombardia

Il tirocinio extracurriculare come strumento di inserimento lavorativo in Regione Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: L’analisi presenta l’evoluzione dei tirocini extracurriculari in Lombardia nel triennio 2018-2020 sulla base dei dati delle Comunicazioni Obbligatorie. Nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si è registrato un calo del numero dei tirocini avviati in confronto agli anni precedenti. La pandemia da Covid-19 ha dunque ridotto le opportunità di ingresso nel mercato del lavoro offerte dai tirocini. La contrazione ha interessato soprattutto le donne che solitamente più degli uomini vengono avviate al lavoro con questo strumento. I servizi (commercio ed alberghi/ristoranti esclusi), per i quali è più facile adottare le modalità di lavoro da remoto, continuano, anche nel 2020, ad essere il principale settore di destinazione dei tirocinanti intercettando oltre la metà dei tirocini avviati. La maggior parte dei tirocinanti ricopre posizioni professionali medio-alte. Nel 2020, si registra un leggero aumento di tirocinanti con qualifiche professionali alte a discapito di quelle intermedie.