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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 08 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA
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Milano: PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da trasformazioni importati, e spesso improvvise, che hanno riconfigurato i mercati del lavoro mondiali. Queste trasformazioni stanno rimodellando, da un lato, la domanda di lavoro e competenze e, dall’altro, le aspettative dei lavoratori. In questo scenario in costante evoluzione, è fondamentale intercettare i bisogni di lavoratori e imprese, in modo da mantenere il mercato del lavoro attrattivo e favorire l’innovazione. Una prima problematica evidenziata in questo lavoro riguarda il dato sul progressivo invecchiamento della forza lavoro. Si stima che, in Lombardia, nei prossimi cinquant’anni, la proporzione di individui in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, tenderà, in assenza di interventi, a diminuire del 18%. In valori assoluti, significherebbe perdere circa 1.140.00 lavoratori in questa fascia di età. Diverse misure possono essere implementate in modo da colmare la perdita di individui in età lavorativa. Ad esempio, attraverso politiche per favorire sia l’occupazione femminile - se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile il numero di donne occupate aumenterebbe del 25%, portando ad un aumento degli occupati totali dell’11% - che quella degli immigrati, i quali presentano una struttura per età marcatamente più giovane rispetto ai cittadini italiani. Un aspetto chiave per rendere il mercato del lavoro più attrattivo riguarda l’aumento del tasso di istruzione. Tra le regioni motore d’Europa, la Lombardia è quella con la minor percentuale di laureati, il 30,7%, con un distacco negativo di circa 10 punti percentuali dalla media europea e dalle regioni tedesche Baden-Württemberg e Bayern e di 20 punti percentuali dalla Cataluña e all’ Auvergne - Rhône-Alpes. Tuttavia, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e 64 anni residenti in Lombardia è del 90%, con differenze minime rispetto alle regioni benchmark. Altro aspetto fondamentale riguarda le cosiddette labour shortages, cioè quelle professioni, caratterizzate da specifiche competenze, la cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta. Dal rapporto Excelsior-Unioncamere 2022 emerge che il 60% delle imprese lombarde ha programmato di effettuare assunzioni. Tuttavia, il 41% di tali imprese dichiara difficoltà nel ritrovare i profili ricercati. La Lombardia è la regione che fornisce il più grande contributo al valore aggiunto industriale realizzato in Italia dalle multinazionali estere, con un distacco di 17 punti percentuali rispetto alla seconda classificata, l’Emilia-Romagna. Tuttavia, rimane ancora indietro su alcuni indicatori di innovazione fondamentali, come la spesa pubblica in ricerca e sviluppo. Si evidenzia, inoltre, la necessità di favorire maggiormente l’imprenditoria femminile.
Milano: PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia, la pandemia e le misure di contenimento non sembrano avere penalizzato le donne più degli uomini, favorendo così una riduzione del gap di genere. Tali risultati, confermati anche nel 2021, hanno invece invertito la loro tendenza nel 2022. La crescita delle donne occupate tra il 2021 e il 2022 rimane analoga a quella dell’anno precedente, pari a +1,2%, mentre quella degli uomini incrementa notevolmente passando dal -0,2% tra il 2020 e 2021 al +3% tra il 2021 e 2022. Il differenziale di genere occupazionale, attenuato durante la pandemia a causa del peggioramento dei tassi di occupazione maschile piuttosto che dal miglioramento di quello femminile, è tornato a salire nel 2022 (15,4 p.p.) proprio grazie alla ripresa dell’occupazione degli uomini. Per quanto concerne l’imprenditoria, nonostante la Lombardia si attesti al primo posto per numero di imprese attive femminili ospitando il 13,6% dell’imprenditoria femminile italiana, essa risulta la penultima regione italiana per tasso di femminilizzazione delle imprese (19,2%). Si aggrava inoltre la conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne. Innanzitutto, ciò è testimoniato dal divario occupazionale esistente tra le donne con e senza figli in età prescolare, il quale è aumentato nel corso degli anni sino a un rapporto tra i due tassi pari al 76,4 nel 2022. Inoltre, nonostante la quota di lavoro part-time si sia stabilizzata nel 2022 rispetto ai cali del 2020 e 2021, cresce l’indice di femminilizzazione del lavoro part-time pari al 3,7 in Lombardia contro il 2,8 della media nazionale. Altro tema riguarda il maggior ricorso allo smart-working, che è aumentato esponenzialmente durante la pandemia e ha riguardato in particolare le occupazioni impiegatizie a prevalenza femminile. L’analisi dei micro-dati dell’Indagine sulle Forze di Lavoro 2022 conferma in Lombardia un maggiore utilizzo del lavoro da casa da parte di donne: il 7,8% delle donne occupate ha dichiarato di aver lavorato da casa almeno la metà del tempo di lavoro (era il 12,9 % nel 2021) contro il 6,8% degli uomini (10,1%). In Lombardia nel corso del 2021, con il miglioramento delle opportunità di impiego, le persone in cerca di occupazione sono tornate a crescere, contrariamente nel 2022 si è assistito ad un nuovo calo nel numero dei disoccupati (-28,4% degli uomini, -4,4% delle donne). Diminuisce il tasso di mancata partecipazione femminile rispetto al 2021 seppure rimanendo più elevato rispetto a quello maschile (11,1% rispetto al 6,4% per gli uomini) per effetto della maggior quota di donne che sono uscite dal mercato del lavoro. Il differenziale di genere relativo al tasso di mancata partecipazione aumenta dal 3,7 p.p. nel 2021 a 4,7 p.p. nel 2022.
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Secondo le rilevazioni ISTAT a livello nazionale da novembre 2020 a novembre 2021 si rileva una crescita di 494 mila occupati. Di questi 494 mila occupati in più, solo 4mila sono indipendenti, tutti gli altri sono lavoratori dipendenti. Fra i dipendenti i contratti a termine sono 448mila, mentre i contratti a tempo indeterminato sono 42mila. A parte alcune indiscrezioni di stampa, ISTAT non ha ancora rilasciato dati regionali, neppure provvisori, per il 2021. Per quanto riguarda il lavoro dipendente possiamo comunque fare uso dei dati delle comunicazioni obbligatorie (COB), sulla cui base è stato predisposto il paper Il mercato del lavoro in Lombardia nel 2021. I dati delle assunzioni, le richieste delle imprese.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2021
Abstract: Il PIL regionale è sceso nel 2020, anno dell'emergenza sanitaria, dell’8,9%: si tratta di una riduzione drastica, con impatti sia di breve che di lungo periodo. Il 2021 dovrebbe segnare una svolta verso la ripresa, che si preannuncia piuttosto sostenuta, a seguito di una domanda –soprattutto internazionale - in notevole recupero. Le risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee sono altrettanti fattori che potranno sostenere e consolidare la ripresa. Tuttavia, gli effetti della ripresa potranno essere diversi in ragione dei settori produttivi e della dimensione delle imprese, solo per citare alcuni fattori. Inoltre, il sistema produttivo lombardo è chiamato a cogliere questo momento per realizzare i necessari investimenti nel senso della trasformazione digitale e sostenibile, per mantenere ed accrescere la propria competitività internazionale. La ricerca indaga il contesto di forte incertezza in cui si collocano le azioni a supporto del sistema produttivo regionale cercando di costruire una tassonomia e una narrazione che consente al policy maker regionale e al Comitato paritetico di controllo e valutazione di focalizzare l’attenzione sugli strumenti che hanno sostenuto il sistema imprenditoriale, assecondando alcuni cambiamenti indispensabili per lo scenario del post pandemia. Lo studio si articola in quattro capitoli: il primo è dedicato alla descrizione del sistema produttivo della Lombardia di fronte alla pandemia; il secondo ripercorre le politiche adottate dalla Giunta regionale a favore delle imprese; il terzo esamina le azioni intraprese da altre regioni europee per contrastare gli effetti avversi della crisi pandemica; l’ultimo contiene spunti di riflessione sulla programmazione regionale. Il cuore della ricerca è rappresentato dall’analisi dell’intervento regionale riletto secondo le categorie, opportunamente adattate, della classificazione proposta da Manca, Benczur, & Giovannini (2017) che ben si adatta, dal nostro punto di vista, a interpretare l’azione di risposta regionale a uno shock esogeno che ha messo a dura prova la resilienza del sistema produttivo. Lo studio si è avvalso di una corposa analisi e classificazione delle DGR approvate dalla Giunta regionale in un arco di tempo che va da febbraio 2020 a marzo 2021, di un confronto con alcune Direzioni generali direttamente coinvolte nell’attuazione delle iniziative, oltre che dei riscontri offerti dalla relazione alla clausola valutativa delle ll.rr. 11/2014 e 26/2015 approvata a fine maggio dalla Giunta regionale.
Roma : DeriveApprodi, 2021
Abstract: La fabbrica è esplosa sul territorio, portando fuori dalle mura la logica dell'industrializzazione. Questa è l'ipotesi forte da cui muovono i saggi di questo libro, in cui si articola il lungo percorso di esplorazione territoriale del consorzio Aaster: una paziente inchiesta dentro la scomposizione del lavoro fordista, nella configurazione sociale emergente, nella metamorfosi antropologica e le sue inquietanti ambivalenze. L'analisi, assumendosi il rischio di anticipare la tendenza, indaga il farsi produttivo del consumo e l'industrializzazione della vita quotidiana, nella dialettica tra comunità del rancore e comunità di cura. Con una solida base empirica, che permette di cogliere nella loro traduzione concreta concetti quali piattaforma o algoritmo, il volume costituisce un vero e proprio «almanacco dei territori» nelle viscere produttive del Nord. Da questa geografia emerge un'immagine di territorio che propone inedite forme di convivenza e pluri-identità, nuove istituzioni e forme di rappresentanza. Un almanacco che interroga la metamorfosi dei territori del paese.
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il paper presenta l'elaborazioni fatta da PoliS-Lombardia sui dati ISTAT “Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19” Periodo di riferimento: giugno-ottobre 2020. (Data di pubblicazione: 14 dicembre 2020). Secondo l’opinione delle imprese lombarde intervistate tra il 23 ottobre e il 16 novembre 2020, la spesa per investimenti nel semestre luglio-dicembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 mostra una prospettiva nel complesso peggiore che nella media nazionale. L’utilizzo delle tecnologie digitali, in tutto il territorio nazionale ed anche in Lombardia, ha avuto un forte impulso dalla crisi pandemica, in primo luogo, sul versante delle tecnologie e pratiche di comunicazione interna ed anche esterna grazie al fondamentale incremento nella diffusione delle tecnologie di connessione ad Internet. I principali effetti negativi previsti fino a giugno 2021 dalle imprese lombarde, quali conseguenze dell’emergenza da Covid-19, si concentrano in primis sul lato della domanda, dell’operatività e della liquidità. Le principali strategie di reazione delle imprese lombarde sono riconducibili alla riorganizzazione dell’attività (37%) e a modalità di espansione (34,1%).
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: La rilevazione i cui esiti si presentano nel working paper La delocalizzazione Le imprese lombarde nel censimento 2019 (su dati 2018) è stata condotta da PoliS-Lombardia sui micro-dati Istat del censimento permanente delle imprese (effettuato nel 2019 su dati 2018) ha riguardato 280 mila imprese con 3 e più addetti, di cui quasi 40 mila lombarde rappresentanti le quasi 195 mila imprese con almeno tre addetti presenti sul territorio regionale. Ne risulta un panorama multiforme. Nel 2018 le imprese lombarde che hanno svolto almeno una parte dell’attività produttiva all’estero sono state 2.641, di queste 1.030 tramite Investimenti Diretti Esteri (IDE), 1.644 tramite accordi o contratti per la delocalizzazione e 33 in entrambe le modalità. Si conferma una contrazione nella localizzazione all’estero dell’attività produttiva.
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il Report Risultati economici delle imprese e delle multinazionali in Lombardia (Anno 2018) elabora i dati ISTAT 2018 pubblicati il 30 dicembre 2020 e provenienti dal Registro Frame SBS Territoriale (FST) integrato con il più ampio sistema dei registri sulle imprese e sulle unità locali. I dati riguardano informazioni statistiche strutturali ed economiche sulle unità locali lombarde confrontate con quelle nazionali, con l’estensione dell’informazione alle unità locali di imprese appartenenti a gruppi multinazionali italiani ed esteri (29% presenti in Lombardia rispetto al totale Italia).
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il PIL regionale è sceso nel 2020, anno dell'emergenza sanitaria, dell’8,9%: si tratta di una riduzione drastica, con impatti sia di breve che di lungo periodo. Il 2021 dovrebbe segnare una svolta verso la ripresa, che si preannuncia piuttosto sostenuta, a seguito di una domanda –soprattutto internazionale - in notevole recupero. Le risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee sono altrettanti fattori che potranno sostenere e consolidare la ripresa. Tuttavia, gli effetti della ripresa potranno essere diversi in ragione dei settori produttivi e della dimensione delle imprese, solo per citare alcuni fattori. Inoltre, il sistema produttivo lombardo è chiamato a cogliere questo momento per realizzare i necessari investimenti nel senso della trasformazione digitale e sostenibile, per mantenere ed accrescere la propria competitività internazionale. La ricerca indaga il contesto di forte incertezza in cui si collocano le azioni a supporto del sistema produttivo regionale cercando di costruire una tassonomia e una narrazione che consente al policy maker regionale e al Comitato paritetico di controllo e valutazione di focalizzare l’attenzione sugli strumenti che hanno sostenuto il sistema imprenditoriale, assecondando alcuni cambiamenti indispensabili per lo scenario del post pandemia. Lo studio si articola in quattro capitoli: il primo è dedicato alla descrizione del sistema produttivo della Lombardia di fronte alla pandemia; il secondo ripercorre le politiche adottate dalla Giunta regionale a favore delle imprese; il terzo esamina le azioni intraprese da altre regioni europee per contrastare gli effetti avversi della crisi pandemica; l’ultimo contiene spunti di riflessione sulla programmazione regionale. Il cuore della ricerca è rappresentato dall’analisi dell’intervento regionale riletto secondo le categorie, opportunamente adattate, della classificazione proposta da Manca, Benczur, & Giovannini (2017) che ben si adatta, dal nostro punto di vista, a interpretare l’azione di risposta regionale a uno shock esogeno che ha messo a dura prova la resilienza del sistema produttivo. Lo studio si è avvalso di una corposa analisi e classificazione delle DGR approvate dalla Giunta regionale in un arco di tempo che va da febbraio 2020 a marzo 2021, di un confronto con alcune Direzioni generali direttamente coinvolte nell’attuazione delle iniziative, oltre che dei riscontri offerti dalla relazione alla clausola valutativa delle ll.rr. 11/2014 e 26/2015 approvata a fine maggio dalla Giunta regionale.
Milano: PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Questo documento viene redatto in un momento estremamente incerto e complicato, a novembre 2020, quando l’emergenza COVID ha prodotto, e purtroppo continuerà a produrre nei prossimi mesi, un impatto profondo sul tessuto sociale ed economico nazionale e lombardo. Nel corso del 2020 l’emergenza sanitaria ha impattato gravemente sul contesto economico regionale e si è passati “repentinamente” da un quadro positivo ad uno di emergenza prolungata. Lo strumento della Cassa Integrazione Guadagni, accompagnato anche dal blocco dei licenziamenti, è stato l’asse portante dei provvedimenti di contenimento degli effetti della crisi, per sostenere le imprese e i lavoratori ed evitare il crollo dei livelli occupazionali. Gli ultimi dati disponibili a livello lombardo mostrano, nel terzo trimestre 2020, una contrazione tendenziale della produzione industriale pari al -5,2% rispetto al terzo trimestre 2019 (-5,3% per le imprese artigiane), se pur in quadro di miglioramento rispetto al II trimestre 2020 che aveva visto un crollo della produzione manifatturiera di oltre il 20% (-24,3% per il comparto dell’artigianato). Le restrizioni introdotte dal DPCM del 3 novembre per il periodo 6/11-3/12 comportano nuove chiusure e limitazioni di attività. Per la Lombardia il fermo delle attività disposto per il mese implica nel 2020, secondo una stima Assolombarda, una perdita di oltre un punto percentuale sul PIL regionale. A questo effetto diretto vanno aggiunti gli impatti degli altri canali di trasmissione della crisi nel sistema produttivo, tra i quali il commercio internazionale e la fiducia di imprese e consumatori come conseguenza dell’incertezza legata al perdurare della pandemia, con ripercussioni negative sulle decisioni di investimento e di consumo.
Milano : Guerini Next, 2018
Università Cattaneo libri ; 5
Roma : Meridiana Libri; Donzelli, 2017
Milano : Éupolis Lombardia, 2016
Abstract: Il rapporto riguarda la valutazione di impatto sulla governance e performance di rete risultante dai progetti partecipanti (e non partecipanti) al bando ERGON 1 (Eccellenze Regionali a supporto della Governance e dell'Organizzazione dei Network di imprese) emanato dalla Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione di Regione Lombardia e alla valutazione dell'impatto del bando sul sistema economico lombardo nel suo complesso. Lo studio ha indagato i risultati dell'investimento regionale e l'impatto del bando sulle imprese, le aggregazioni e il sistema produttivo.
Circular economy : dallo spreco al valore / Peter Lacy, Jakob Rutqvist, Beatrice Lamonica
Milano : Egea, 2016
Cultura d'impresa
Abstract: A fronte dell'importanza crescente che le vendite rivestono oggi in ogni settore, anche in ambito commerciale innovazione e metodo si rivelano fattori critici di successo, soprattutto quando si tratti di aumentare la capacità delle organizzazioni di vendita nel gestire la complessità dei mercati e delle aziende. In questo scenario, i manager che vogliano eccellere devono rafforzare le proprie competenze e investire sulla propria professionalità. Alle vendite è infatti chiesto di essere sempre meno arte e sempre più scienza: al talento naturale e alla destrutturazione tipicamente associati al successo nei ruoli commerciali, si affianca progressivamente l'esigenza di solide fondamenta metodologiche che permettano di sviluppare una visione strategica e di tradurla in una programmazione più efficace e in un più attento controllo delle attività. Sulla base di una ventennale esperienza come ricercatori, formatori e consulenti d'impresa sui temi di gestione delle vendite, gli autori propongono un modello di sales management che consente di strutturare in modo logico e sintetico i più rilevanti concetti e strumenti necessari per organizzare e gestire professionalmente i processi di vendita e le risorse che li animano. Sostenuto da un forte rigore metodologico, robusto nelle argomentazioni e attento a fornire indicazioni manageriali concrete, il libro propone numerosi esempi e casi aziendali di successo. EDITORIALE
Milano : Éupolis Lombardia, 2016
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia
Abstract: Lo studio parte dall'esigenza di fornire una risposta a cinque domande valutative espresse dal Consiglio regionale della Lombardia riguardo alle iniziative e alle politiche attuate da Regione Lombardia a sostegno dell'internazionalizzazione di micro, piccole e medie imprese lombarde. Per rispondere a tali quesiti si è proceduto a fornire: 1) un'analisi descrittiva delle principali misure a sostegno del l'internazionalizzazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) lombarde; 2) una stima dell'impatto di due misure ed un confronto della loro efficacia. Il prmo capitolo del rapporto finale illustra il disegno e lo sviluppo della ricerca, che ha presentato alcune difficoltà legate al reperimento dei dati necessari allo svolgimento di una corretta analisi empirica, sia descrittiva sia di tipo inferenziale: per questo è stato necessario apportare alcune modifiche al disegno iniziale della ricerca. L'analisi del sistema lombardo di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese è stata poi articolata secondo tre direttrici: 1) descrizione delle misure a sostegno dell'internazionalizzazione approvate negli ultimi cinque anni (2010 - 2014) dalla Regione Lombardia; 2) approfondimento sui beneficiari del sostegno pubblico all'internazionalizzazione; 3) analisi quantitativa dell'efficacia degli interventi regionali finalizzati alla partecipazione alle fiere internazionali (Voucher misura C) sia in termini assoluti, sia relativamente alle altre misure contenute nel voucher (misure A e B).
Milano : Franco Angeli, 2015
Scienze regionali ; 52
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: La Lombardia è entrata nella recessione con un sistema economico produttivo solido e articolato, dotata di fondamentali positivi che le hanno consentito di superare i sette lunghi anni di crisi (2007-2014) pagando certamente un costo economico e sociale elevato, ma senza minare le possibilità di ripresa. Il testo presenta nel capitolo l'analisi dei punti di forza della Lombardia, articolati sulle quattro grandi declinazioni delle policies analizzate in dettaglio (innovazione, imprenditorialità, interna- zionalizzazione e investimenti) ed evidenzia alcuni punti di debolezza; il capitolo due analizza la "domanda di policy" che le imprese pongono alle Istituzioni e in particolare alla Regione; il capitolo tre illustra l'offerta di politiche industriali di Regione Lombardia; il capitolo conclusivo sintetizza le valutazioni emerse nei precedenti capitoli con alcuni suggerimenti che attengono più al metodo che non ai contenuti, utili ad integrare il già esaustivo panorama degli interventi che Regione Lombardia mette in atto per sostenere lo sviluppo economico regionale.
Milano : Ediplan Editrice, 2015
Job creation and local economic development / OECD
Paris : OECD Publishing, 2014
Milano : Éupolis Lombardia, 2014
Abstract: Lo studio ha avuto l'obiettivo di valutare gli esiti dell' Azione 2 del Bando ERGON, emanato dalla Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione di Regione Lombardia; il Programma ERGON - realizzato congiuntamente da Regione Lombardia, Ministero dello Sviluppo Economico e Sistema delle Camere di Commercio lombarde - prevedeva la realizzazione di azioni dedicate al consolidamento e sviluppo in forme stabili e giuridicamente riconoscibili delle aggregazioni esistenti e la creazione di nuove aggregazioni fra imprese. L'Azione 2 in particolare ha avuto lo scopo di incentivare le associazioni imprenditoriali (e le associazioni aziendali, gli organismi territoriali di servizio, di ricerca e di innovazione) a creare un contesto favorevole e di promuovere direttamente la costituzione di reti di imprese. La ricerca ha inteso valutare i risultati ottenuti dal bando rispetto all'obiettivo di supportare i soggetti intermedi, quali le associazioni imprenditoriali, nella realizzazione di progetti in grado di diffondere, creare e rendere stabili la cultura del "fare rete" e la capacità aggregativa tra imprese come fattore di competitività. Il Rapporto finale è articolato in tre parti. La prima parte riprende gli obiettivi conoscitivi di partenza e il relativo percorso di ricerca effettuato (fasi di lavoro della rilevazione sul campo e analisi e valutazione dei risultati. La seconda parte riporta i risultati della ricerca, suddivisi per temi: 1) analisi trasversale dei risultati ottenuti dai 14 progetti realizzati da Ergon 2 - 2) presentazione dei risultati della indagine di Customer Satisfaction delle reti (o meglio, delle aziende capofila) verso l'assistenza ricevuta dalle associazioni e dai partner di progetto - 3) approfondimento sui casi di due enti di innovazione, partner di progetto in Ergon 2, in merito al loro punto di vista rispetto ai fenomeni aggregativi di imprese, al loro ruolo e alle attese nei confronti delle politiche pubbliche regionali verso l'innovazione - 4) valutazione dei ricercatori sui principali risultati del bando, anche rispetto alle esigenze conoscitive iniziali, e le proposte sulle politiche di Regione Lombardia di incentivo e sostegno alle aggregazioni di imprese. La terza parte presenta estesamente in analitico i progetti di Ergon-Azione 2 in forma di "Case History". Seguono in allegato gli strumenti di metodo e di rilevazione utilizzati, tra cui questionario e traccia di intervista. EDITORIALE