Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 08 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

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Trovati 11 documenti.

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Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2018-primo trimestre 2020]
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Montaletti, Giampaolo - Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2018-primo trimestre 2020] : Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema di istruzione e formazione / Polis Lombardia; Giampaolo Montaletti, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2020

Abstract: Il Rapporto presenta l’evoluzione recente del sistema di intervento lombardo nell’ambito delle politiche del lavoro e della istruzione e formazione, con particolare attenzione alle misure adottate nel 1 semestre 2020 per fronteggiare l’emergenza Covid -19. L’analisi si è basata principalmente sui dati amministrativi di monitoraggio disponibili a livello regionale e nazionale (come i dati INPS), integrata da interviste ad alcuni referenti regionali delle parti sociali1 coinvolti nella definizione delle strategie regionali in questi ambiti di intervento. Il Rapporto è articolato in due parti e 7 capitoli. Il primo capitolo analizza l’architettura complessiva dell’intervento regionale nell’ambito delle politiche del lavoro e dell’istruzione e formazione, con attenzione alla capacità di rispondere ai nuovi biso descrive e analizza l’evoluzione del mercato del lavoro e del sistema di istruzione e formazione regionale, concentrandosi sul biennio 2018/2019 e proponendo alcune prime considerazioni sugli andamenti occupazionali dell'anno successivo, che inevitabilmente risentirà degli effetti dell’emergenza da COVID-19, sebbene al momento della chiusura del volume (fine 2020) risulti difficile avere delle previsioni accurate. Il capitolo 1 approfondisce le principali tendenze del contesto produttivo e demografico regionale a confronto con le altre regioni “forti” italiane e con il contesto europeo (UE28); nel capitolo 2 troviamo un'analisi della struttura del mercato del lavoro lombardo e della sua evoluzione negli ultimi anni, centrata sulle recenti dinamiche occupazionali, con un riferimento ai divari territoriali all’interno della regione, sull'analisi dettagliata dell’offerta di lavoro, (riferita a giovani e donne in particolare, con un approfondimento dedicato al tema della sottorappresentazione femminile ai vertici delle imprese). Infine, viene effettuata una analisi della domanda di lavoro, al fine di evidenziare eventuali squilibri tra domanda ed offerta di lavoro. Il capitolo 3 si concentra sull’analisi del sistema formativo regionale di livello secondario e della sua utenza in termini di alunni iscritti. Infine, il capitolo 4 propone un approfondimento dell’offerta del sistema regionale della formazione superiore, ovvero dei percorsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e ITS (Istruzione Tecnica Superiore) che rispondono alla volontà di Regione Lombardia di offrire agli studenti lombardi una filiera formativa professionalizzante completa, che consenta ai giovani di acquisire tutti i titoli di Istruzione e Formazione Professionale, dalla Qualifica professionale (IeFP) fino al titolo terziario di Istruzione Tecnica Superiore (ITS), passando per l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).gni di intervento che emergono dalla crisi Covid-19, e alle riflessioni e indicazioni di policy dei referenti delle parti sociali intervistati. I capitoli che seguono presentano l’evoluzione delle principali misure regionali negli ultimi anni fino al primo semestre 2020, in base ai dati amministrativi e di monitoraggio regionali sull’evoluzione delle tipologie di intervento e le caratteristiche dei destinatari, oltre che, quando possibile, sugli esiti delle misure implementate. In particolare, il secondo e il terzo capitolo nella prima parte del rapporto analizzano le principali politiche attive del lavoro (capitolo 2) e quelle di gestione delle crisi e degli ammortizzatori sociali (capitolo 3). La seconda parte del Rapporto si concentra invece sulle politiche di istruzione e formazione, con il quarto capitolo centrato sulla sostenibilità economica e gli esiti occupazionale del sistema IeFP regionale, il quinto capitolo centrato sull’impatto del sistema ITS sul mercato del lavoro, il sesto sul sistema duale e i percorsi di apprendistato e infine l’ultimo capitolo sulla formazione degli adulti.

Crisi aziendali in Lombardia ai tempi del Covid
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PoliS-Lombardia

Crisi aziendali in Lombardia ai tempi del Covid / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Questo documento viene redatto in un momento estremamente incerto e complicato, a novembre 2020, quando l’emergenza COVID ha prodotto, e purtroppo continuerà a produrre nei prossimi mesi, un impatto profondo sul tessuto sociale ed economico nazionale e lombardo. Nel corso del 2020 l’emergenza sanitaria ha impattato gravemente sul contesto economico regionale e si è passati “repentinamente” da un quadro positivo ad uno di emergenza prolungata. Lo strumento della Cassa Integrazione Guadagni, accompagnato anche dal blocco dei licenziamenti, è stato l’asse portante dei provvedimenti di contenimento degli effetti della crisi, per sostenere le imprese e i lavoratori ed evitare il crollo dei livelli occupazionali. Gli ultimi dati disponibili a livello lombardo mostrano, nel terzo trimestre 2020, una contrazione tendenziale della produzione industriale pari al -5,2% rispetto al terzo trimestre 2019 (-5,3% per le imprese artigiane), se pur in quadro di miglioramento rispetto al II trimestre 2020 che aveva visto un crollo della produzione manifatturiera di oltre il 20% (-24,3% per il comparto dell’artigianato). Le restrizioni introdotte dal DPCM del 3 novembre per il periodo 6/11-3/12 comportano nuove chiusure e limitazioni di attività. Per la Lombardia il fermo delle attività disposto per il mese implica nel 2020, secondo una stima Assolombarda, una perdita di oltre un punto percentuale sul PIL regionale. A questo effetto diretto vanno aggiunti gli impatti degli altri canali di trasmissione della crisi nel sistema produttivo, tra i quali il commercio internazionale e la fiducia di imprese e consumatori come conseguenza dell’incertezza legata al perdurare della pandemia, con ripercussioni negative sulle decisioni di investimento e di consumo.

Salario minimo
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PoliS-Lombardia

Salario minimo / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Il tema del salario minimo legale è presente nel dibattito politico italiano da diversi anni e sembra maturo il momento per una sua implementazione nel nostro ordinamento. Rimangono forti resistenze da diverse parti, da un lato i sindacati si dichiarano fortemente contrari, sostenendo che un salario minimo esiste già in Italia ed è dato dalle retribuzioni definite dai contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative. Dall’altro le associazioni datoriali avanzano riserve soprattutto sul livello temendo forti ricadute sull’occupazione e sulla redditività aziendale. Partendo da un’analisi della perdita di potere negoziale delle parti sociali e della crisi di rappresentanza delle organizzazioni sindacali e datoriali, questa nota esamina le proposte di legge relative all’introduzione di un salario minimo legale attualmente in discussione in Parlamento e ne discute i possibili effetti economici sull’economia nazionale ed in particolare sulla Lombardia, anche considerando i risvolti sociali nella lotta alle diseguaglianze e al lavoro povero.

Working poor
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PoliS-Lombardia

Working poor / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Il testo analizza il fenomeno del lavoro povero in Lombardia, confrontando il trend regionale con quello nazionale. Per lo studio del fenomeno sono stati identificati innanzitutto i working poor, con gli indicatori per la loro classificazione e si è analizzata la loro incidenza per caratteristiche individuali. In seguito, l’attenzione si sposta anche sulle famiglie povere, indagando gli effetti della composizione del nucleo familiare sul rischio di povertà in relazione allo stato occupazionale dei suoi membri.

Caratteristiche, sviluppo ed esiti occupazionali dell’apprendistato di I e III livello in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Caratteristiche, sviluppo ed esiti occupazionali dell’apprendistato di I e III livello in Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Anche se ancora non si è raggiunta la diffusione auspicata, ad oggi la Lombardia è una delle regioni in cui è stato sottoscritto il maggior numero di contratti di apprendistato di I e III livello, anche se l’analisi dell’andamento dell’incidenza di tale tipologia contrattuale sul totale dell’apprendistato evidenzia un peso comunque marginale rispetto all’istituto dell’apprendistato professionalizzante. In termini assoluti, dal 2015 al 2019 si è comunque registrata una forte crescita delle due tipologie di apprendistato oggetto del presente focus. L’apprendistato di I livello è passato dai 1.214 lavoratori del 2015 ai 4.397 del 2019, mentre per l’apprendistato di III livello la crescita è stata dai 183 contratti attivati nel 2015 ai 401 del 2019. I contratti di apprendistato di I e III livello sono attivati in maniera equilibrata fra il settore secondario e il terziario, mentre per l’apprendistato di I livello si registra una maggiore concentrazione nel comparto terziario. Diversa tra le due forme di apprendistato anche la distribuzione per provincia della sede operativa dell’azienda. Mentre l’apprendistato di I livello, considerate le diverse numerosità delle province, trova sviluppo abbastanza omogeneamente in tutte le province lombarde, l’apprendistato di III livello trova sviluppo soprattutto a Milano, provincia in cui sono sottoscritti più di sei contratti su dieci.

Rapporto Lombardia 2020
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2020 / PoliS-Lombardia ; presentazione di Leonida Miglio ; introduzione di Armando De Crinito

Milano: Guerini e Associati, 2020

Abstract: Il Rapporto Lombardia 2020 si articola in due volumi: il primo presenta lo stato dell'arte del cammino della Lombardia verso gli Obiettivi della strategia ONU 2030, già delineati nel corso delle annualità precedenti del Rapporto Lombardia stesso. Goal per goal vengono presentati i dati principali e gli indicatori che permettono di collocare la regione Lombardia nel contesto nazionale e internazionale con riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere e alle politiche messe in atto dalle istituzioni nazionali e regionali. Nell'anno in cui il mondo intero e la Lombardia in maniera particolarmente significativa sono stati colpiti dall'emergenza Covid-19 e dalla relativa emergenza sanitaria ed economica, nel volume secondo si tratteggiano proposte e ipotesi di lavoro per una pronta rinascita dalla pandemia.

La competitività della Lombardia a livello regionale e locale
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PoliS-Lombardia - Politecnico di Milano

La competitività della Lombardia a livello regionale e locale / PoliS-Lombardia, Politecnico di Milano

Milano: PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Il Rapporto analizza la situazione e l'evoluzione della competitività della Regione Lombardia e dei territori che la compongono. Nella prima parte si evidenzia l'andamento della performance regionale e quello della struttura ricavata dagli indicatori del Regional Competitiveness Index, pubblicati periodicamente della Commissione Europea. Si analizza in particolare su quali tra i vari sotto indicatori del RCI la Lombardia è posizionata meglio o peggio dell'Unione europea e in quali ha perso o guadagnato terreno arrivando quindi a definire quali sono i principali settori nei quali un intervento di politica economica è necessario. Nella seconda parte l'analisi della competitività scende a una scala sub-regionale. Grazie a dati di impresa e mediante l'uso di tre possibili indicatori di competitività, si evidenziano innanzitutto quali province risultano essere più competitive delle altre sia in termini di situazione statica che come dinamica. In particolare, emerge un importante effetto dell’area metropolitana milanese, ma anche che le altre province sono fortemente differenziate tra di loro e che sono diversamente competitive a seconda dei settori economici. In seguito, l'analisi viene effettuata per aree geografiche, definite sulla base del grado di urbanizzazione e dell'accessibilità ai servizi adattando le definizioni delle aree interne al contesto lombardo. E’ così possibile mostrare in quali settori i deficit di accessibilità risultano essere maggiormente impattanti sulla competitività. In particolare, si evidenzia un significativo effetto Milano, per il quale l’occupazione delle imprese collocate in città ha un andamento molto più positivo rispetto non solo alle aree periferiche ma anche agli altri capoluoghi di provincia e allo stesso hinterland metropolitano. Il rapporto si conclude evidenziando alcune possibili biforcazioni, i cui esiti contribuiranno a determinare il futuro competitivo della regione a seguito della crisi innescata dalla diffusione del Covid-19. Il testo contiene anche una Sintesi e una sezione dedicata alle indicazioni di policy.

Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Armando De Crinito, Antonio Dal Bianco [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il policy paper si propone di ricostruire, attraverso l'analisi della letteratura esistente e la ricerca normativa, gli interventi a carattere agevolativo a favore dei territori montani e di elaborarne chiavi di lettura che possano essere d'ausilio per l'elaborazione di un intervento complessivo a favore dei territori montani. Il paper è suddiviso in tre parti. Nella prima viene analizzata l'evoluzione della normativa nazionale a favore dei territori montani, evidenziando come nell'ordinamento esistano diverse definizioni di montagna, adattate agli obiettivi degli interventi e come al contempo manchi una azione politica complessiva sulla montagna che si trasformi in una legislazione di impronta complessiva e unitaria, volta a valorizzarne anche i punti di forza. La seconda parte analizza gli interventi a carattere agevolativo di alcune regioni italiane (Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Friuli Venezia Giulia) a favore dei territori montani che sembra ricalcare per certi versi il modello di intervento nazionale. Di un certo interesse, rispetto alle altre regioni, il caso dell'Emilia-Romagna che effettua periodicamente una ricognizione della spesa pubblica. Nel complesso, tuttavia, a livello regionale vi è scarsa attenzione ai risultati ottenuti con gli interventi ed è assente una valutazione delle politiche per la montagna. L'ultima parte del lavoro prende in esame la spesa pubblica per la montagna di fonte Open coesione sul Fondo sociale europeo (FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Il database Open Coesione consente di avere una vista più consona all'obiettivo dell'indagine nel senso che individua i territori beneficiari degli interventi finanziati con fondi comunitari, indipendentemente dalla residenza fiscale del percettore. Il monitoraggio della spesa pubblica e delle agevolazioni concesse a favore dei territori montani dovrebbe rappresentare il primo passa per una analisi di efficacia degli interventi anche nel tentativo di superare la forma di intervento assistenziale che spesso li contraddistingue.[fonte: sito del Consiglio regionale della Lombardia]

Il turismo in Lombardia e le prime ricadute del Covid
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PoliS-Lombardia

Il turismo in Lombardia e le prime ricadute del Covid / PoliS-Lombardia; a cura di Federica Ancona

Milano : PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Il testa presenta alcune considerazioni sulle conseguenze del lockdown dovuto all'epidemia di Covid-19 nei primi mesi del 2020 in Lombardia, sulla base di rielaborazioni dei più recenti dati Istat disponibili. In sintesi le risultanze principali sono: In Europa sono oltre 3,2 miliardi le presenze registrate nelle strutture ricettive, in crescita del 2,4% rispetto al 2018. L'Italia si posiziona al quarto posto dopo Spagna, Francia e Germania e precede il Regno Unito. Nel 2019 sono state oltre 433milioni le presenze sul territorio nazionale, in crescita dell'1,2% rispetto al 2018. È stimato pari al 6% circa il valore aggiunto prodotto dalle attività connesse al turismo sul totale dell'economia. In Lombardia gli arrivi aumentano del 5,9% mentre per le presenze l'aumento è pure maggiore e pari al 6,0%; si attestano rispettivamente a 18,2milioni e oltre 43,6milioni. Il settore della ricettività in Lombardia si compone di 4.800 unità locali che occupano circa 29mila addetti di cui 23mila e 800 dipendenti La Lombardia concentra la maggior quota di addetti del comparto dell'ospitalità (alloggi e ristorazione) pari al 16,3% davanti a Lazio con il 10,4%, Veneto con il 9,9%, Emilia Romagna con il 9,1% e Toscana con l'8% che costituiscono le prime 5 regioni turistiche italiane. Con oltre 15 miliardi di euro la Lombardia è anche la regione che concentra la maggior quota di fatturato del comparto ospitalità pari al 17% del totale italiano. La quota registrata dal settore della ricettività è stimata in circa 4,3 miliardi di euro. Istat stima una contrazione del valore aggiunto del comparto dell'ospitalità di circa il 24% nell'ipotesi di chiusura prolungata oltre il mese di aprile (scenario fino a fine giugno). Nel periodo primaverile (marzo-maggio 2020) sulla base dei dati relativi al 2019 sono mancate in Lombardia circa 10 milioni di presenze di turisti pari al 23,6% del totale annuo, di queste oltre 7milioni e 500mila negli alberghi (73,7%). La "mancata" spesa dei turisti in Lombardia è stimata in circa 1 miliardo e 200 milioni nel periodo marzo-maggio 2020, così ripartiti: circa 514 milioni a Milano, 240 milioni a Brescia, circa 100 milioni a Sondrio e Como, 66 milioni a Varese, 60 milioni a Bergamo, 30 milioni a Monza e Brianza, 18 milioni a Mantova e Lecco, 13 milioni a Pavia, 11 milioni a Cremona e 6 milioni a Lodi.

Monografia rilevazione campionaria [2019]
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PoliS-Lombardia - Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Monografia rilevazione campionaria [2019] : Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità - ORIM Programma di lavoro 2019-2021 / PoliS-Lombardia, Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Milano : PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Il testo espone i risultati di una nuova indagine ad hoc - la diciannovesima nella storia dell'Orim - condotta a livello campionario su tutto il territorio regionale con criteri di rappresentatività rispetto all'universo della popolazione straniera proveniente dai Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm) e presente in Lombardia, indipendentemente dalla sua residenza anagrafica e dallo status rispetto alle norme che ne regolano il soggiorno. Attraverso il materiale statistico fornito da tale indagine, congiuntamente alle più recenti informazioni di fonte anagrafica al 1° gennaio 2019, si è potuto elaborare un'ampia varietà di dati grezzi e di indicatori, con i quali delineare il quadro descrittivo e interpretativo del fenomeno migratorio nella realtà lombarda, evidenziandone il bilancio 2001-2019 nel dettaglio macro-provinciale rispetto al soggiorno: Nord, Est, Sud e Milano città metropolitana. In linea con le scelte metodologiche introdotte in occasione delle precedenti edizioni del Rapporto, la rilevazione campionaria Orim è stata effettuata nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 20 ottobre 2019 operando su un campione di circa 2.200 unità a livello regionale. Gli aspetti considerati nella Monografia, oltre agli aspetti metodologici, riguardano i seguenti argomenti: Consistenza numerica e localizzazione territoriale, provenienze, presenze irregolari, caratteri strutturali, condizioni di lavoro, fecondità.

Il sistema agro-alimentare della Lombardia
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Il sistema agro-alimentare della Lombardia : rapporto 2019 / Regione Lombardia DG Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Università Cattolica del Sacro Cuore : SMEA, Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare, Università degli Studi di Milano : Dipartimento di scienze e politiche ambientali; a cura di Roberto Pretolani e Daniele Rama; PoliS-Lombardia

Milano : Franco Angeli, 2020

Studi di economia agro-alimentare ; 1610.82

Abstract: Il volume è organizzato intorno al tema conduttore dell'innovazione e della crescita sostenibile. Sotto questa luce, con riferimento anche agli obiettivi di ONU 2030 di sviluppo sostenibile, vengono approfonditi il quadro generale del sistema agro-alimentare lombardo e la sua collocazione nell'ambito nazionale, europeo e internazionale; sempre a questi livelli si illustrano le politiche in atto che incidono sullo sviluppo del comparto. A seguire l'analisi più dettagliata di numerosi aspetti specifici che coinvolgono il settore: distribuzione al dettaglio, scambi con l'estero, industria alimentare, i fattori di produzione (lavoro, mezzi tecnici, credito agrario e mercato fondiario), seminativi, colture, produzioni animali e non alimentari, il biologico e i prodotti di qualità DOP e IGP. I dati presentati e articolati nel Rapporto confermano la posizione preminente occupata dal comparto agro-alimentare lombardo nel contesto nazionale e la condizione altresì competitiva assunta all'interno del contesto europeo. Il settore deve proseguire nella trasformazione dei propri modelli produttivi verso una crescente sostenibilità, in uno scenario economico dominato da nuove incertezze.