Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 08 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

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Il sistema agro-alimentare della Lombardia : rapporto 2023 / Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Università Cattolica del Sacro Cuore : Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare (SMEA), Università degli Studi di Milano : Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP) ; a cura di Roberto Pretolani, Daniele Rama

Milano : Franco Angeli, 2024

Abstract: Il Rapporto 2023 sulla situazione e le prospettive del sistema agro-alimentare in Lombardia costituisce un contributo organico alla conoscenza delle caratteristi-che di uno dei più importanti sistemi regionali nel panorama europeo. L'obiettivo del Rapporto, giunto alla ventunesima edizione, è quello di fornire indicazioni agli operatori del settore e un quadro di riferimento complessivo per gli attori pubblici. Le informazioni contenute nel Rapporto sono aggiornate al settembre 2023; trattando quindi un periodo in cui i comportamenti degli individui, il funzionamento dei mercati e l’organizzazione delle supply chain sono stati profondamente influenzati da livelli dei costi nettamente superiori rispetto al recente passato, in particolare per l’approvvigionamento delle materie prime, avviati già nel 2022 e mantenutisi nell’anno in corso, questi impatti sono stati analizzati nelle singole parti che compongono il rapporto. La prima parte del volume riporta l'analisi dei principali avvenimenti del 2022 e dei primi nove mesi del 2023 e delle prospettive del sistema a livello regionale ed internazionale. La seconda parte è composta inizialmente da un ampio quadro di sintesi delle caratteristiche strutturali ed economiche del sistema agro- alimentare lombardo. Seguono tre capitoli dedicati all'analisi delle politiche agricole a livello comunitario, nazionale e regionale, con una fotografia della loro attuale configurazione e l'esame delle tendenze in atto. Nella terza parte del Rapporto si considerano le principali componenti del sistema agroalimentare: distribuzione al dettaglio, industria alimentare ed agricoltura, comprendendo anche l'analisi degli scambi con l'estero del sistema regionale e nazionale. La quarta parte è riservata all'analisi dei fattori di produzione, ed in particolare degli impieghi di manodopera, dei mezzi tecnici, del credito agrario e del mercato fondiario. La parte conclusiva del volume riguarda l’analisi delle più significative filiere delle produzioni vegetali e animali della regione. Per ciascuna di esse vengono descritti gli andamenti congiunturali della produzione agricola, della trasformazione, dei consumi e dei prezzi dei prodotti. Negli ultimi due capitoli di questa edizione vengono sintetizzate le principali caratteristiche delle filiere dei prodotti biologici e DOP/IGP food presenti in Lombardia. Il volume è realizzato per conto della Direzione Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste di Regione Lombardia, dalla collaborazione di un gruppo di ricercatori dell'Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare (SMEA)dell'Università Cattolica del Sacro Cuore con sede a Cremona, coordinato dal prof. Daniele Rama, e del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP)dell'Università degli Studi di Milano, coordinato dal prof. Roberto Pretolani.

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Banca d'Italia : Eurosistema

Economie regionali : l'economia della Lombardia / Banca d'Italia, Eurosistema

Roma : Banca d'Italia, 2023

Il reddito minimo in azione
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Il reddito minimo in azione : territori, servizi, attori / a cura di Cristiano Gori

Roma : Carocci, 2023

Abstract: Che cosa accade quando le politiche contro la povertà vengono attuate a livello locale? Il volume risponde a questa domanda tanto decisiva nella realtà quanto trascurata nel dibattito. Il tema è il reddito minimo, cioè la misura destinata alle famiglie prive delle risorse necessarie ad assicurare uno standard di vita, per l’appunto, minimamente accettabile. L’obiettivo è comprendere come i territori traducano questa misura in pratica evidenziandone significati, punti di forza e di debolezza, e conseguenze. Per farlo, il testo poggia su un’ampia mole di dati, raccolta in diverse Regioni italiane, di natura plurale nei metodi (qualitativo e quantitativo) e nei punti di vista assunti (quello di chi il reddito minimo lo riceve e quello di chi lo eroga). Vengono così analizzati i principali modelli di sistemi territoriali e di organizzazione dei servizi, esaminandone le differenze. Si indagano, inoltre, le risposte offerte agli utenti, prendendo in considerazione i contenuti della misura. Si accende, infine, un faro sugli attori coinvolti, esplorando la loro interazione nei processi di implementazione.

Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia
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PoliS-Lombardia

Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da trasformazioni importati, e spesso improvvise, che hanno riconfigurato i mercati del lavoro mondiali. Queste trasformazioni stanno rimodellando, da un lato, la domanda di lavoro e competenze e, dall’altro, le aspettative dei lavoratori. In questo scenario in costante evoluzione, è fondamentale intercettare i bisogni di lavoratori e imprese, in modo da mantenere il mercato del lavoro attrattivo e favorire l’innovazione. Una prima problematica evidenziata in questo lavoro riguarda il dato sul progressivo invecchiamento della forza lavoro. Si stima che, in Lombardia, nei prossimi cinquant’anni, la proporzione di individui in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, tenderà, in assenza di interventi, a diminuire del 18%. In valori assoluti, significherebbe perdere circa 1.140.00 lavoratori in questa fascia di età. Diverse misure possono essere implementate in modo da colmare la perdita di individui in età lavorativa. Ad esempio, attraverso politiche per favorire sia l’occupazione femminile - se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile il numero di donne occupate aumenterebbe del 25%, portando ad un aumento degli occupati totali dell’11% - che quella degli immigrati, i quali presentano una struttura per età marcatamente più giovane rispetto ai cittadini italiani. Un aspetto chiave per rendere il mercato del lavoro più attrattivo riguarda l’aumento del tasso di istruzione. Tra le regioni motore d’Europa, la Lombardia è quella con la minor percentuale di laureati, il 30,7%, con un distacco negativo di circa 10 punti percentuali dalla media europea e dalle regioni tedesche Baden-Württemberg e Bayern e di 20 punti percentuali dalla Cataluña e all’ Auvergne - Rhône-Alpes. Tuttavia, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e 64 anni residenti in Lombardia è del 90%, con differenze minime rispetto alle regioni benchmark. Altro aspetto fondamentale riguarda le cosiddette labour shortages, cioè quelle professioni, caratterizzate da specifiche competenze, la cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta. Dal rapporto Excelsior-Unioncamere 2022 emerge che il 60% delle imprese lombarde ha programmato di effettuare assunzioni. Tuttavia, il 41% di tali imprese dichiara difficoltà nel ritrovare i profili ricercati. La Lombardia è la regione che fornisce il più grande contributo al valore aggiunto industriale realizzato in Italia dalle multinazionali estere, con un distacco di 17 punti percentuali rispetto alla seconda classificata, l’Emilia-Romagna. Tuttavia, rimane ancora indietro su alcuni indicatori di innovazione fondamentali, come la spesa pubblica in ricerca e sviluppo. Si evidenzia, inoltre, la necessità di favorire maggiormente l’imprenditoria femminile.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia, la pandemia e le misure di contenimento non sembrano avere penalizzato le donne più degli uomini, favorendo così una riduzione del gap di genere. Tali risultati, confermati anche nel 2021, hanno invece invertito la loro tendenza nel 2022. La crescita delle donne occupate tra il 2021 e il 2022 rimane analoga a quella dell’anno precedente, pari a +1,2%, mentre quella degli uomini incrementa notevolmente passando dal -0,2% tra il 2020 e 2021 al +3% tra il 2021 e 2022. Il differenziale di genere occupazionale, attenuato durante la pandemia a causa del peggioramento dei tassi di occupazione maschile piuttosto che dal miglioramento di quello femminile, è tornato a salire nel 2022 (15,4 p.p.) proprio grazie alla ripresa dell’occupazione degli uomini. Per quanto concerne l’imprenditoria, nonostante la Lombardia si attesti al primo posto per numero di imprese attive femminili ospitando il 13,6% dell’imprenditoria femminile italiana, essa risulta la penultima regione italiana per tasso di femminilizzazione delle imprese (19,2%). Si aggrava inoltre la conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne. Innanzitutto, ciò è testimoniato dal divario occupazionale esistente tra le donne con e senza figli in età prescolare, il quale è aumentato nel corso degli anni sino a un rapporto tra i due tassi pari al 76,4 nel 2022. Inoltre, nonostante la quota di lavoro part-time si sia stabilizzata nel 2022 rispetto ai cali del 2020 e 2021, cresce l’indice di femminilizzazione del lavoro part-time pari al 3,7 in Lombardia contro il 2,8 della media nazionale. Altro tema riguarda il maggior ricorso allo smart-working, che è aumentato esponenzialmente durante la pandemia e ha riguardato in particolare le occupazioni impiegatizie a prevalenza femminile. L’analisi dei micro-dati dell’Indagine sulle Forze di Lavoro 2022 conferma in Lombardia un maggiore utilizzo del lavoro da casa da parte di donne: il 7,8% delle donne occupate ha dichiarato di aver lavorato da casa almeno la metà del tempo di lavoro (era il 12,9 % nel 2021) contro il 6,8% degli uomini (10,1%). In Lombardia nel corso del 2021, con il miglioramento delle opportunità di impiego, le persone in cerca di occupazione sono tornate a crescere, contrariamente nel 2022 si è assistito ad un nuovo calo nel numero dei disoccupati (-28,4% degli uomini, -4,4% delle donne). Diminuisce il tasso di mancata partecipazione femminile rispetto al 2021 seppure rimanendo più elevato rispetto a quello maschile (11,1% rispetto al 6,4% per gli uomini) per effetto della maggior quota di donne che sono uscite dal mercato del lavoro. Il differenziale di genere relativo al tasso di mancata partecipazione aumenta dal 3,7 p.p. nel 2021 a 4,7 p.p. nel 2022.

Programma regionale di sviluppo sostenibile XII legislatura
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Lombardia <Regione>

Programma regionale di sviluppo sostenibile XII legislatura : (deliberazione Consiglio regionale 20 giugno 2023, n. XII/42) / Regione Lombardia Consiglio regionale

Milano : Regione Lombardia, 2023

Abstract: Nella seduta del Consiglio regionale del 20 giugno 2023 è stato approvato con deliberazione n. XII/42 il "Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile della XII legislatura'', con i relativi allegati: Rapporto sullo stato di attuazione del Programma Regionale di Sviluppo vigente – Lombardia Infatti (allegato 2); Rapporto sullo stato di utilizzo dei fondi strutturali erogati dall’Unione Europea e sulle previsioni degli interventi strutturali realizzabili (allegato 3); Aggiornamento del Piano Territoriale Regionale (PTR) - anno 2023, (ex art. 22 l.r. 12/2005) (allegato 4). Nella progettazione e nella stesura del Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS) della XII Legislatura, Regione Lombardia ha scelto di puntare su alcuni principi ispiratori, cui si sono poi richiamati tutti i soggetti coinvolti nelle varie fasi di analisi, di individuazione di obiettivi e target, di redazione. Innanzitutto si è puntato sulla strategicità: solo gli obiettivi di più rilevante impatto, in grado di creare Valore Pubblico, sono stati ricompresi, lasciando che le azioni di ordinaria amministrazione o meno strategiche rientrassero nella programmazione operativa. Al contempo si è puntato sulla trasversalità degli obiettivi: il documento di programmazione non è stato redatto secondo logiche organizzative o di settore, ma con l’obiettivo di rispecchiare il lavoro congiunto e coerente dell’Amministrazione Regionale. Altro principio guida è stato quello della sostenibilità: si è voluto fare tesoro dell’esperienza della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, incrociando minuziosamente i suoi obiettivi e indicatori con quelli del nuovo PRSS, assicurando così anche un aggancio diretto ai Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. Nella prospettiva della piena trasparenza dell’azione amministrativa, si è voluto mettere a disposizione degli stakeholder istituzionali, ma anche dei cittadini tutti, uno strumento fruibile, leggibile e interrogabile. In questo senso il PRSS è il primo segmento di un unico ciclo, che va dalla programmazione, strategica e settoriale, all’attuazione sino alla rendicontazione, e che si potrà avvalere di più strumenti di comunicazione. Ai fini di una maggiore chiarezza, gli ambiti strategici del PRSS sono introdotti da dati di contesto socioeconomico, che consentono una visione ad ampio raggio delle condizioni di partenza e dei possibili target di arrivo. La scrittura del documento è stata guidata da un approccio data-driven: il PRSS, e ancor più i documenti che annualmente lo aggiornano devono avere natura flessibile, per adattarsi al mutare del contesto e al variare delle condizioni di partenza. Il punto di partenza della redazione del PRSS è stato il Programma del Presidente eletto, articolato su sette pilastri: LOMBARDIA CONNESSA LOMBARDIA AL SERVIZIO DEI CITTADINI LOMBARDIA TERRA DI CONOSCENZA LOMBARDIA TERRA DI IMPRESA E DI LAVORO LOMBARDIA GREEN LOMBARDIA PROTAGONISTA LOMBARDIA ENTE DI GOVERNO Ogni PILASTRO - caratterizzato anche a livello cromatico- è stato associato ad alcuni SDGs dell’Agenda ONU 2030, ed è stato suddiviso in AMBITI, ovvero aggregazioni coerenti di OBIETTIVI STRATEGICI. Ogni ambito è corredato da indicatori di outcome, ossia di possibile impatto negli anni, cui le politiche regionali possono concorrere; a fianco di ogni indicatore di outcome è segnalato l’Ultimo Dato Disponibile (UDD). Ogni obiettivo è corredato da indicatori di output, ossia di risultato prodotto. Per ciascuno obiettivo inoltre è stata individuata una mappa degli stakeholder e una geografia degli enti interessati. Sono inoltre segnalate, in forma qualitativa, le fonti di finanziamento. Per ogni ambito è stata proposta una declinazione multidimensionale, ovvero una serie di indicatori di outcome afferenti a quattro diverse dimensioni (utenza, economico-finanziaria, normativa e di semplificazione, innovazione e sostenibilità), finalizzati a meglio valutare gli impatti cui contribuisce l’azione regionale. GIi Obiettivi Strategici sono stati incrociati con gli Obiettivi Strategici di Sviluppo Sostenibile derivati dalla Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile approvata il 29 giugno 2021 (DGR n. 4967/2021) e successivamente aggiornata fino alla comunicazione alla Giunta del 23 gennaio 2023. Il PRSS, coerentemente con quanto stabilito dal Principio contabile applicato concernente la Programmazione di Bilancio, allegato 4.1 al Decreto legislativo 118/2011, sostituisce il Documento di Economia e Finanza Regionale 2023, mentre l’allegato “Rapporto sullo stato di attuazione del Programma Regionale di Sviluppo vigente – Lombardia Infatti” include la Relazione annuale sull’avanzamento del Programma Regionale di Sviluppo per l’anno 2022. Il PRSS sarà aggiornato annualmente tramite il DEFR e la relativa Nota di Aggiornamento, che rispetteranno la medesima struttura di programmazione. Sarà inoltre rendicontato annualmente mediante la Relazione Annuale sullo Stato di Avanzamento del PRSS (“Lombardia Infatti”).

Overqualification of migrants in Lombardy: a trend analysis 2008-2021
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PoliS-Lombardia - Università degli studi di Milano Bicocca

Overqualification of migrants in Lombardy: a trend analysis 2008-2021 / PoliS-Lombardia, Università degli studi Milano Bicocca; Sara Maiorino, Laura Terzera

Milano : [S.e.], 2023

Lombardia e turismo: tendenze in atto nelle scelte di viaggio e focus sul turismo di prossimità
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PoliS-Lombardia

Lombardia e turismo: tendenze in atto nelle scelte di viaggio e focus sul turismo di prossimità / PoliS-Lombardia ; Elena Diceglie, Stefano Montrasio, Roberta Rossi

Milano : [S.e.], 2023

Gender gap forecasts in labour market in Lombardy
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PoliS-Lombardia

Gender gap forecasts in labour market in Lombardy / PoliS-Lombardia ; Elena Diceglie, Andrea Marletta, Roberta Rossi

Milano : [S.e.], 2023

Mercato del lavoro e formazione in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Mercato del lavoro e formazione in Lombardia / Polis-Lombardia ; Nicola Orlando, Manuela Samek Lodovici

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Il Dossier si articola nei seguenti quattro capitoli: - I trend di medio periodo: sfide e opportunità per il mercato del lavoro: 1.1 I principali trend di medio periodo - 1.2 Effetti su mercato del lavoro e competenze - 1.2.1 Gli effetti della digitalizzazione e della transizione verde - 1.2.2 Gli effetti dei cambiamenti demografici - Il contesto regionale: un quadro caratterizzato da luci e ombre: 2.1 Contesto produttivo resiliente, ma necessità maggiore innovazione - nelle micro e nelle piccole imprese - 2.2 Contesto demografico: invecchiamento e calo della popolazione in età lavorativa - 2.3 Mercato del lavoro: buona capacità di ripresa, ma donne e giovani ancora penalizzati e aumento del mismatch - 2.4 - Sistema di istruzione e formazione ampio e articolato, ma tassi di istruzione e formazione ancora lontani dalla media europea - Le risposte: le politiche regionali del lavoro e della formazione: 3.1 Il modello di intervento regionale nelle politiche del lavoro – 3.2 L’intervento regionale nell’ambito dell’istruzione e formazione - Elementi di forza e criticità: e implicazioni per le politiche: 4.1 Implicazioni per le politiche del lavoro - 4.2 Implicazioni per il sistema di istruzione e formazione

Il fenomeno immigratorio in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Il fenomeno immigratorio in Lombardia : uno sguardo di lungo periodo : fra la recessione economica e la crisi pandemica (2008-2021) / PoliS-Lombardia; a cura di Sara Maiorino e Laura Terzera

Soveria Mannelli : Rubbettino, 2023

Abstract: Il volume ripercorre le evidenze emerse dalle indagini campionarie sull’immigrazione in Lombardia dal 2008 al 2021, realizzate nell'ambito delle attività dell'ORIM, Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità. Come si sono evolute le condizioni dei migranti presenti sul territorio lombardo? Prevale la tendenza alla mobilità o al radicamento? E che impatto hanno avuto le crisi e gli shock macroeconomici esterni sulle variabili oggetto di studio? Il testo prova a rispondere a queste domande, evidenziando anche quali siano le caratteristiche che possono influenzare l’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, come l’adeguatezza della professione svolta in rapporto al titolo di studio. Infine, un testo allegato al rapporto (realizzato sempre con l’utilizzo dei dati dell’indagine) esamina l’importanza di un altro elemento chiave in relazione alla condizione professionale: il fattore linguistico.

32. Rapporto immigrazione 2023
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Caritas italiana

32. Rapporto immigrazione 2023 : Liberi di scegliere se migrare o restare / Caritas italiana, Fondazione Migrantes

Todi : Tau, 2023

Abstract: Nella sua trentaduesima edizione il Rapporto Immigrazione torna a riflettere sulla libertà di scegliere: anzitutto, se migrare o restare. In questo volume trovano spazio analisi statistiche, riflessioni qualitative, il mondo della ricerca e quello dell’incontro personale, la lettura del presente, un respiro spirituale e lo sguardo ad un futuro orientato al bene comune, al diritto a vivere in dignità e all’accesso allo sviluppo sostenibile.

Gli esiti occupazionali dei qualificati e diplomati nei percorsi di IeFP e i percorsi personalizzati per allievi con disabilità
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PoliS-Lombardia

Gli esiti occupazionali dei qualificati e diplomati nei percorsi di IeFP e i percorsi personalizzati per allievi con disabilità / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: I percorsi di qualifica e diploma dell’IeFP rappresentano il primo gradino della cosiddetta “filiera professionalizzante” su cui Regione Lombardia ha molto investito e che può portare fino all’acquisizione di titoli di V livello del Quadro europeo delle qualifiche (EQF) con il conseguimento di un diploma ITS. L’analisi dei risultati occupazionali dei giovani inseriti nel sistema di IeFP in Lombardia usciti dal sistema formativo nel 2021 a partire dai dati delle Comunicazioni Obbligatorie ha evidenziato, dopo un importante rallentamento nell’annualità precedente riconducibile agli effetti della pandemia di Covid-19, una buona efficacia complessiva dell’Istruzione e formazione professionale lombarda nel consentire l’ingresso dei propri giovani nel mercato del lavoro, in linea con la significativa richiesta di qualificati e diplomati professionali che si riscontra a livello regionale evidenziata dai dati Excelsior. A livello complessivo, a distanza di 6 mesi dal conseguimento della qualifica triennale il 49% dei giovani ha attivato almeno un contratto di lavoro, quota che sale al 62% dopo un anno, mentre per i diplomati nell’a.f. 2020/21 ad essere inserito nel mercato del lavoro è rispettivamente il 45% entro i 6 mesi e il 60% entro i 12 mesi, con un differenziale di genere a svantaggio della componente femminile significativamente maggiore per le qualifiche triennali (15 punti percentuali, contro i 3 pp dei diplomati).

Il sistema agro-alimentare della Lombardia
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Il sistema agro-alimentare della Lombardia : rapporto 2022 / Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Università Cattolica del Sacro Cuore : Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare, Università degli Sudi di Milano : Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali ; a cura di Roberto Pretolani, Daniele Rama

Milano : Franco Angeli, 2023

Abstract: Il Rapporto 2022 sulla situazione e le prospettive del sistema agro-alimentare in Lombardia costituisce un contributo organico alla conoscenza delle caratteristiche di uno dei più importanti sistemi regionali nel panorama europeo. L'obiettivo del Rapporto, giunto alla ventesima edizione, è quello di fornire indicazioni agli operatori del settore e un quadro di riferimento complessivo per gli attori pubblici. Le informazioni contenute nel Rapporto sono aggiornate al settembre 2022; trattando quindi un periodo in cui i comportamenti degli individui, il funzionamento dei mercati e l’organizzazione delle supply chain sono stati profondamente influenzati dai forti aumenti dei costi e difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, questi impatti sono stati analizzati nelle singole parti che compongono il rapporto. La prima parte del volume riporta l'analisi dei principali avvenimenti del 2021 e dei primi nove mesi dell’anno in corso e delle prospettive del sistema a livello regionale ed internazionale. La seconda parte è composta inizialmente da un ampio quadro di sintesi delle caratteristiche strutturali ed economiche del sistema agro-alimentare lombardo. Seguono tre capitoli dedicati all'analisi delle politiche agricole a livello comunitario, nazionale e regionale, con una fotografia della loro attuale configurazione e l'esame delle tendenze in atto. Nella terza parte del Rapporto si considerano le principali componenti del sistema agro-alimentare: distribuzione al dettaglio, industria alimentare ed agricoltura, comprendendo anche l'analisi degli scambi con l'estero del sistema regionale e nazionale. La quarta parte è riservata all'analisi dei fattori di produzione, ed in particolare degli impieghi di manodopera, dei mezzi tecnici, del credito agrario e del mercato fondiario. La parte conclusiva del volume riguarda l’analisi delle più significative filiere delle produzioni vegetali e animali della regione. Per ciascuna di esse vengono descritti gli andamenti congiunturali della produzione agricola, della trasformazione, dei consumi e dei prezzi dei prodotti. Negli ultimi due capitoli di questa edizione vengono sintetizzate le principali caratteristiche delle filiere dei prodotti biologici e DOP/IGP food presenti in Lombardia.

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Banca d'Italia : Eurosistema

Economie regionali : l'economia della Lombardia / Banca d'Italia, Eurosistema

Roma : Banca d'Italia, 2022

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022]
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Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022] : Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema di istruzione e formazione / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Dapprima il rapporto si sofferma sull’andamento del mercato del lavoro regionale che, nel 2021, seppur in un quadro generale di ripresa, rimane ancora profondamente condizionato dall’andamento della pandemia. Nel corso del 2021, il successo della campagna vaccinale ha contribuito ad un graduale allentamento delle restrizioni anti-contagio, in particolare nella seconda parte dell’anno, favorendo la ripresa economica e dell’occupazione. Se, da un lato, il PIL regionale è tornato ai livelli pre-pandemici, dall’altro, il tasso di occupazione resta persistentemente inferiore ai dati registrati precedentemente. La causa preponderante del mancato recupero dell’occupazione sembra essere una ripresa solo parziale del tasso di attività, con una importante quota di individui che si mantiene al di fuori della forza lavoro. La ripresa degli occupati è stata più robusta per le donne, mentre il numero di occupati uomini è rimasto sostanzialmente invariato. Aumentano anche le ore lavorate; nel 2021 il monte ore ha recuperato tutto il terreno perso rispetto ai livelli precedenti alla pandemia e li ha addirittura superati verso la fine dell’anno, crescendo ulteriormente nel primo trimestre 2022. Le assunzioni superano i livelli registrati prima della pandemia, con una parte importante della ripresa dei rapporti di lavoro che riguarda i lavoratori giovani (15-24 anni). La ripresa delle cessazioni nella seconda parte del 2021 risulta pienamente in linea con i dati precedenti alla pandemia, suggerendo che la temuta fine del blocco dei licenziamenti individuali per motivi economici, a luglio 2021 per l’industria e a novembre per i servizi, non ha prodotto l’incremento di cessazioni paventato dai proponenti della misura. Nonostante una ripresa del tasso di attività tra le fasce di lavoratori più giovani rispetto al 2020, la quota di giovani occupati o in cerca di lavoro è in netto calo rispetto al periodo precedente la pandemia, con un peggioramento sensibilmente più intenso rispetto a quanto registrato nelle altre fasce di età. Sul versante dell’occupazione femminile, si registra una netta ripresa del tasso di attività rispetto al 2020, ma il divario con la partecipazione al lavoro maschile resta ancora molto elevato. Infine, il 2021 si caratterizza per una decisa ripresa nel numero complessivo di assunzioni previste dalle imprese lombarde. Tuttavia, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro rimane ancora significativo, con difficoltà di reperimento che riguardano circa il 33% delle nuove opportunità di lavoro aperte dalle imprese.

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022]
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Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022] : Rapporto sugli operatori accreditati per il lavoro e per l’istruzione e la formazione in Lombardia - 2022 / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Il primo capitolo, dopo aver illustrato per sommi capi il sistema di accreditamento in Lombardia, fornisce una descrizione dell’assetto attuale della rete degli operatori regionali per la formazione e il lavoro, ossia dei soggetti pubblici e privati che sono iscritti agli Albi regionali degli operatori accreditati e che, in virtù di tale accreditamento, possono erogare servizi finanziati con risorse pubbliche e/o rilasciare attestati e qualifiche coerenti con il Quadro Regionale degli Standard Professionali. Segue poi un affondo sulle procedure e i criteri di accesso e mantenimento dell’accreditamento e sul sistema sanzionatorio previsto in caso di inadempienze da parte dei soggetti accreditati. Il capitolo si conclude quindi con la presentazione dei dati: • sui controlli effettuati nel quadriennio 2018-2021, che nel caso dei soggetti accreditati per l’istruzione e formazione professionale ammontano a 832, mentre nel caso degli operatori accreditati ai servizi per il lavoro sono pari a 401. Complessivamente, nel quadriennio son stati condotti 1233 controlli, di cui 443 nel 2018, 339 nel 2019, 214 nel 2020 e 237 nel 2021; • sui flussi in uscita dagli albi per scelte degli operatori o per provvedimenti adottati da Regione Lombardia nello stesso arco temporale: per gli operatori accreditati ai servizi al lavoro si contano nel quadriennio 20 rinunce e 7 casi di cancellazione, mentre tra gli accreditati all’istruzione e formazione professionale nello stesso periodo si sono avute 62 rinunce, 14 cancellazioni e 2 revoche. Gli operatori accreditati ai servizi al lavoro hanno inoltre complessivamente ricevuto 4 provvedimenti di sospensione e 13 diffide, mentre tra gli accreditati all’istruzione e formazione professionale nello stesso periodo si sono avute 23 diffide e 9 sospensioni. Infine, le domande rigettate nel quadriennio ammontano a 36 in totale, di cui 27 per operatori di servizi formativi e 9 relative a coloro che operano sul fronte dei servizi al lavoro. Nel secondo capitolo sono invece analizzati i dati relativi agli Albi degli operatori accreditati ai servizi per il lavoro e per i servizi di istruzione e formazione aggiornati, rispettivamente, al 19 ottobre 2022 e al 14 ottobre 2022. Complessivamente, sono presenti sul territorio regionale 844 soggetti accreditati, di cui 611 accreditati per la formazione, 58 per il lavoro e 175 accreditati sia al lavoro che alla formazione. Tra i soggetti che operano nell’ambito formativo prevalgono gli accreditati per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale di tipo B (76,9%).

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021]
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Montaletti, Giampaolo - Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2020 - primo trimestre 2021] : Rapporto sulle politiche del lavoro, dell’istruzione e della formazione in Lombardia – 2020 / Polis Lombardia; Giampaolo Montaletti, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Questo Rapporto presenta l’evoluzione recente del sistema di intervento lombardo nell’ambito delle politiche del lavoro e della istruzione e formazione, che ha inevitabilmente risentito delle misure adottate nel corso del 2020 per fronteggiare l’emergenza Covid -19. L’analisi si è basata principalmente sui dati amministrativi di monitoraggio disponibili a livello regionale e nazionale (come i dati INPS), disponibili alla data ultima di aggiornamento compatibile all'epoca della redazione del Rapporto stesso. Nella prima parte, il capitolo uno analizza l’architettura complessiva dell’intervento regionale nell’ambito delle politiche del lavoro e dell’istruzione e formazione, con attenzione alla capacità di rispondere ai nuovi bisogni di intervento che emergono dalla crisi Covid-19. I capitoli che seguono presentano l’evoluzione delle principali misure regionali negli ultimi anni fino al primo trimestre o semestre 2021, in base ai dati amministrativi e di monitoraggio regionali disponibili sull’evoluzione delle tipologie di intervento e le caratteristiche dei destinatari, oltre che, quando possibile, sugli esiti delle misure implementate. La seconda parte del testo si concentra invece sulle politiche di istruzione e formazione, con il quarto capitolo centrato sulla sostenibilità economica e gli esiti occupazionale del sistema IeFP regionale, il quinto capitolo centrato sull’impatto del sistema ITS sul mercato del lavoro, il sesto sul sistema duale e i percorsi di apprendistato e infine l’ultimo capitolo sulla formazione degli adulti.

Working poor in Lombardia nell’emergenza pandemica
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PoliS-Lombardia

Working poor in Lombardia nell’emergenza pandemica / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Nella prima parte del lavoro, viene descritto il fenomeno del lavoro a bassa retribuzione in Lombardia nel 2020 attraverso l’analisi dell’incidenza di working poor. L’11,6% dei salariati percepiscono uno stipendio mensile inferiore al 60% della mediana, circa 840€ netti nel periodo di riferimento. I working poor si concentrano tra le categorie maggiormente svantaggiate sul mercato del lavoro: donne, giovani, e immigrati (specialmente se provenienti da Paesi extra-Europei). Nella seconda parte, viene descritta la povertà lavorativa, ossia il tasso di povertà assoluta e relativa calcolato in base alla spesa per consumi nei nuclei famigliari dove sono presenti occupati. Questi dati permettono di valutare anche l’impatto di redditi diversi da quelli da lavoro e del ruolo ammortizzatore della famiglia nel determinare la capacità di spesa. Secondo questa prospettiva, circa il 6% degli occupati vive in famiglie in condizioni di povertà assoluta. Il rischio di povertà si concentra tra i nuclei in cui sono presenti figli, e particolarmente tra le famiglie formate da madri single. Nella parte conclusiva, si utilizzano entrambe le fonti di dati per quantificare il numero di lavoratori poveri presenti sul territorio regionale nel 2020, stimati in Lombardia tra le 335.000 e le 400.000 unità.

Accesso ed esito occupazionale dei tirocini attivati in Lombardia con Garanzia Giovani e DUL-Terza Fase
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PoliS-Lombardia

Accesso ed esito occupazionale dei tirocini attivati in Lombardia con Garanzia Giovani e DUL-Terza Fase / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: La misura GG (Garanzia Giovani) Fase II - linea Multimisura finanzia in particolare percorsi di formazione e di tirocinio in azienda, per qualificare o riconvertire il profilo professionale dei giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) dai 16 ai 29 anni con difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro o disoccupati. In particolare, all’interno dei panieri dei servizi erogabili, è data la possibilità di attivare un “Tirocinio extracurriculare”, quale opportunità formativa on the job. L’Avviso Dote Unica Lavoro, giunto alla sua IV Fase, nelle varie fasi che ha attraversato, ha previsto, fra gli altri, servizi volti all’inserimento lavorativo l’avvio di attività di Tirocinio (alternativo all’inserimento lavorativo), definito come “percorso a risultato” in quanto direttamente funzionale all’ingresso nel mercato del lavoro. Il percorso di tirocinio ha previsto il servizio di Promozione e Accompagnamento al tirocinio ed è rappresentato dalle attività che conducono una persona in condizioni di elevata difficoltà nella ricerca di occupazione (fascia 4 - molto alta), all’attivazione e alla conclusione di un unico tirocinio extracurriculare in azienda, funzionale ad accrescere la propria esperienza professionale e le proprie competenze. Secondo i dati di monitoraggio, risultano complessivamente 53.560 domande di doti con servizi di inserimento e avvio al tirocinio (sia su Garanzia Giovani che DUL- terza fase) fra il 2019 e il 2022 (i dati si riferiscono fino a luglio). Di queste la quasi totalità risulta ammessa e finanziata o chiusa (98%). È interessante osservare come, nel confronto con l’unico anno pre-pandemia, il numero di rinunciate sia aumentato esponenzialmente. Garanzia Giovani emerge come lo strumento preponderante con il 93% delle doti prenotate.