Trovati 66 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 08 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA
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Milano : Regione Lombardia, 2023
Abstract: Nella seduta del Consiglio regionale del 20 giugno 2023 è stato approvato con deliberazione n. XII/42 il "Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile della XII legislatura'', con i relativi allegati: Rapporto sullo stato di attuazione del Programma Regionale di Sviluppo vigente – Lombardia Infatti (allegato 2); Rapporto sullo stato di utilizzo dei fondi strutturali erogati dall’Unione Europea e sulle previsioni degli interventi strutturali realizzabili (allegato 3); Aggiornamento del Piano Territoriale Regionale (PTR) - anno 2023, (ex art. 22 l.r. 12/2005) (allegato 4). Nella progettazione e nella stesura del Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS) della XII Legislatura, Regione Lombardia ha scelto di puntare su alcuni principi ispiratori, cui si sono poi richiamati tutti i soggetti coinvolti nelle varie fasi di analisi, di individuazione di obiettivi e target, di redazione. Innanzitutto si è puntato sulla strategicità: solo gli obiettivi di più rilevante impatto, in grado di creare Valore Pubblico, sono stati ricompresi, lasciando che le azioni di ordinaria amministrazione o meno strategiche rientrassero nella programmazione operativa. Al contempo si è puntato sulla trasversalità degli obiettivi: il documento di programmazione non è stato redatto secondo logiche organizzative o di settore, ma con l’obiettivo di rispecchiare il lavoro congiunto e coerente dell’Amministrazione Regionale. Altro principio guida è stato quello della sostenibilità: si è voluto fare tesoro dell’esperienza della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, incrociando minuziosamente i suoi obiettivi e indicatori con quelli del nuovo PRSS, assicurando così anche un aggancio diretto ai Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. Nella prospettiva della piena trasparenza dell’azione amministrativa, si è voluto mettere a disposizione degli stakeholder istituzionali, ma anche dei cittadini tutti, uno strumento fruibile, leggibile e interrogabile. In questo senso il PRSS è il primo segmento di un unico ciclo, che va dalla programmazione, strategica e settoriale, all’attuazione sino alla rendicontazione, e che si potrà avvalere di più strumenti di comunicazione. Ai fini di una maggiore chiarezza, gli ambiti strategici del PRSS sono introdotti da dati di contesto socioeconomico, che consentono una visione ad ampio raggio delle condizioni di partenza e dei possibili target di arrivo. La scrittura del documento è stata guidata da un approccio data-driven: il PRSS, e ancor più i documenti che annualmente lo aggiornano devono avere natura flessibile, per adattarsi al mutare del contesto e al variare delle condizioni di partenza. Il punto di partenza della redazione del PRSS è stato il Programma del Presidente eletto, articolato su sette pilastri: LOMBARDIA CONNESSA LOMBARDIA AL SERVIZIO DEI CITTADINI LOMBARDIA TERRA DI CONOSCENZA LOMBARDIA TERRA DI IMPRESA E DI LAVORO LOMBARDIA GREEN LOMBARDIA PROTAGONISTA LOMBARDIA ENTE DI GOVERNO Ogni PILASTRO - caratterizzato anche a livello cromatico- è stato associato ad alcuni SDGs dell’Agenda ONU 2030, ed è stato suddiviso in AMBITI, ovvero aggregazioni coerenti di OBIETTIVI STRATEGICI. Ogni ambito è corredato da indicatori di outcome, ossia di possibile impatto negli anni, cui le politiche regionali possono concorrere; a fianco di ogni indicatore di outcome è segnalato l’Ultimo Dato Disponibile (UDD). Ogni obiettivo è corredato da indicatori di output, ossia di risultato prodotto. Per ciascuno obiettivo inoltre è stata individuata una mappa degli stakeholder e una geografia degli enti interessati. Sono inoltre segnalate, in forma qualitativa, le fonti di finanziamento. Per ogni ambito è stata proposta una declinazione multidimensionale, ovvero una serie di indicatori di outcome afferenti a quattro diverse dimensioni (utenza, economico-finanziaria, normativa e di semplificazione, innovazione e sostenibilità), finalizzati a meglio valutare gli impatti cui contribuisce l’azione regionale. GIi Obiettivi Strategici sono stati incrociati con gli Obiettivi Strategici di Sviluppo Sostenibile derivati dalla Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile approvata il 29 giugno 2021 (DGR n. 4967/2021) e successivamente aggiornata fino alla comunicazione alla Giunta del 23 gennaio 2023. Il PRSS, coerentemente con quanto stabilito dal Principio contabile applicato concernente la Programmazione di Bilancio, allegato 4.1 al Decreto legislativo 118/2011, sostituisce il Documento di Economia e Finanza Regionale 2023, mentre l’allegato “Rapporto sullo stato di attuazione del Programma Regionale di Sviluppo vigente – Lombardia Infatti” include la Relazione annuale sull’avanzamento del Programma Regionale di Sviluppo per l’anno 2022. Il PRSS sarà aggiornato annualmente tramite il DEFR e la relativa Nota di Aggiornamento, che rispetteranno la medesima struttura di programmazione. Sarà inoltre rendicontato annualmente mediante la Relazione Annuale sullo Stato di Avanzamento del PRSS (“Lombardia Infatti”).
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano : [S.e.], 2023
Milano: PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: Il Dossier si articola nei seguenti quattro capitoli: - I trend di medio periodo: sfide e opportunità per il mercato del lavoro: 1.1 I principali trend di medio periodo - 1.2 Effetti su mercato del lavoro e competenze - 1.2.1 Gli effetti della digitalizzazione e della transizione verde - 1.2.2 Gli effetti dei cambiamenti demografici - Il contesto regionale: un quadro caratterizzato da luci e ombre: 2.1 Contesto produttivo resiliente, ma necessità maggiore innovazione - nelle micro e nelle piccole imprese - 2.2 Contesto demografico: invecchiamento e calo della popolazione in età lavorativa - 2.3 Mercato del lavoro: buona capacità di ripresa, ma donne e giovani ancora penalizzati e aumento del mismatch - 2.4 - Sistema di istruzione e formazione ampio e articolato, ma tassi di istruzione e formazione ancora lontani dalla media europea - Le risposte: le politiche regionali del lavoro e della formazione: 3.1 Il modello di intervento regionale nelle politiche del lavoro – 3.2 L’intervento regionale nell’ambito dell’istruzione e formazione - Elementi di forza e criticità: e implicazioni per le politiche: 4.1 Implicazioni per le politiche del lavoro - 4.2 Implicazioni per il sistema di istruzione e formazione
Milano : s.e. 2022
Benessere equo e sostenibile (2021) / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Nel 2021 cresce la speranza di vita in buona salute (+1,9 punti percentuali dal 2019). La quota di NEET, 15-29enni non occupati né in un percorso di istruzione e formazione, sale al 23,1%. Povertà assoluta stabile (9,4%), colpiti soprattutto i minori (14,2%). Cresce la quota di famiglie per cui peggiora la situazione economica (+1,6 punti percentuali dal 2020). Nel 2021 cala la quota di popolazione molto soddisfatta delle relazioni familiari o amicali (-1,8 e -4,3 punti percentuali). Le donne elette nei Consigli regionali sono il 22,3% (vs media europea del 34,6%). Cresce al 46% la quota di persone molto soddisfatte della propria vita, ma cala al 56,6% quella di soddisfatti per il tempo libero. Sale all’11% la quota di chi ha rinunciato a visite specialistiche o esami diagnostici necessari. Sono alcuni degli indicatori che vengono analizzati con riferimento all’Italia e alla Lombardia e guardando ai dati relativi già disponibili per il 2021, confrontati con gli anni precedenti, nel working paper Benessere equo e sostenibile. Anno 2021. Fonte dei dati è un recente aggiornamento del Rapporto BES presentato da ISTAT.
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Il working paper approfondisce, anche a livello provinciale, l'andamento demografico della nostra regione nel corso del 2021, anno in cui gli effetti della pandemia perdurano anche sotto il profilo demografico. Tuttavia si assiste a una ripresa grazie a minori livelli di mortalità (-4,2% rispetto al 2020) e a un recupero dell’aspettativa di vita alla nascita (+4 mesi per gli uomini e +circa 3 per le donne rispetto al 2020). Nonostante la pandemia, l’età media continua a crescere (46,2 anni al 1° gennaio 2022). La natalità è al minimo storico, la fecondità si attesta a 1,25 figli per donna e l’età media al parto raggiunge i 32,4 anni.
Flussi turistici in Lombardia. Anno 2021 / PoliS-Lombardia; a cura di Lorenzo Cavedo
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: A causa della pandemia, l’anno 2020 si era chiuso negativamente per il turismo lombardo con perdite molto elevate: -66,3% di arrivi; -60,9% di presenze. Nel 2021 si è registrata una ripresa rispetto all’anno in cui la pandemia è scoppiata, seppur non si sia ancora ritornati ai livelli del 2019: +51,7% di arrivi e +59,9% di presenze rispetto al 2020; -48,9% di arrivi e -37,3% di presenze rispetto al 2019. Il working paper approfondisce, anche a livello provinciale, l'andamento del turismo in Lombardia nell'anno 2021, sulla base di dati Istat disponibili alla data odierna, con riferimento ai flussi per provenienza, per tipologia di esercizio ricettivo, per destinazione.
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Il report evidenzia che torna a rafforzarsi il ruolo della Lombardia nei flussi commerciali nazionali: le esportazioni lombarde da gennaio a settembre 2021 corrispondono a oltre un quarto di quelle italiane (26,4%) e nel medesimo periodo del 2019 pesavano il 26,6% (nel 2020 era 26,1%); le importazioni regionali costituiscono quasi un terzo del totale (32,5%) mentre rappresentavano il 31,4% nel periodo gennaio-settembre 2019 (32,1% nel 2020).
Musei e istituti similari in Lombardia. Anno 2020 / PoliS-Lombardia; a cura di Lorenzo Cavedo
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Il working paper mostra come nel corso dell'anno 2020 in Lombardia siano risultati aperti o parzialmente aperti 387 musei o istituzioni similari, che hanno fatto registrare una media di 7.907 visitatori per un totale di 2.735.959 presenze. Un museo su tre tra quelli che nel corso del 2020, causa Covid-19, hanno svolto solo attività amministrative senza alcun servizio al pubblico, non ha riaperto e non ha certezze in merito ad una riapertura. Tuttavia quanto vissuto in questo periodo di emergenza sanitaria ha spinto musei e istituti similari lombardi a ritenere per loro prioritario investire nel prossimo futuro sull’attivazione/sviluppo di tour virtuali, sullo sviluppo delle prenotazioni online o della presenza e presentazione di beni e collezioni su piattaforme streaming, ma soprattutto sviluppare la collaborazione e/o partenariato con enti, istituzioni scolastiche e/o associazioni per la realizzazione di progetti culturali e sociali sul territorio.
La capacità ricettiva in Lombardia anno 2021 / PoliS-Lombardia ; a cura di Lorenzo Cavedo
Milano: PoliS-Lombardia, 2022
Abstract: Il working paper presenta elaborazioni a livello regionale a partire dalla pubblicazione di ISTAT “Capacità degli esercizi ricettivi”. Nel 2021 in Lombardia prosegue la crescita del numero di esercizi ricettivi (+2.201 rispetto al 2020). Anche il numero di posti letto risulta in costante aumento (+10.996 posti letto): nel 2021 si possono contare 475.949 posti letto. Nello specifico la Lombardia era pronta ad accogliere nel 2021, ben 197.789 turisti in esercizi alberghieri (+4.351 rispetto al 2020) e 278.160 in esercizi extralberghieri (+6.645). Il numero di alberghi è tornato a crescere (+1,1% pari a 31 esercizi alberghieri) e ad essere cresciuto è soprattutto il numero di alberghi 4 e 5 stelle (+3,3%). Il comparto extralberghiero ha proseguito la sua crescita (+8,9%) e la crescita maggiore ha riguardato le CAV (+10,9%), seguite dagli alloggi agrituristici (+7,7%).
Flussi turistici in Lombardia anno 2020 / PoliS-Lombardia; a cura di Lorenzo Cavedo
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Working paper ; 20/2021
Abstract: A causa della pandemia, l’anno 2020 si chiude per il turismo lombardo con perdite molto elevate: -66,3% di arrivi; -60,8% di presenze. La ripresa estiva ha permesso di mitigare solo parzialmente la grande crisi, ma ha anche messo in evidenza la riscoperta del turismo “domestico” nazionale e regionale indicando un’opportunità per il futuro. E' quanto emerge dalle elaborazioni presentate nel documento Flussi turistici in Lombardia anno 2020, che sulla base dei più recenti dati provvisori disponibili di Istat presenta delle elaborazioni sulla Lombardia e le sue province.
Il turismo in Lombardia. Stagione Estiva 2021 / PoliS-Lombardia; a cura di Elena Diceglie
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il report mette in luce come a partire da marzo 2021 si siano visti i primi segni di ripresa dei movimenti turistici in Lombardia. Basandoci sui dati provvisori dell’anno in corso fino ad agosto 2021, la tendenza di crescita è diventata ancor più visibile nei mesi estivi, registrando nel trimestre giugno-agosto 2021 variazioni percentuali pari a +58,7% di arrivi e +71,1% di presenze rispetto al trimestre dell’anno precedente. Confrontando il numero degli arrivi dell’anno in corso con gli stessi pre-pandemia (anno 2019), la variazione assume ancora valore negativo, registrando sul trimestre un -40,7% di arrivi e -28,2% delle presenze rispetto al 2019. Anche in questo caso i segni di recupero mese per mese sono evidenti, mostrando trend crescenti sia per turisti italiani che stranieri. Il report illustra anche la dinamica per provenienza e la situazione a livello provinciale.
Milano : s.e. 2021
Imprese e addetti in Lombardia (Dati ISTAT ASIA 2019) / PoliS-Lombardia; a cura di Antonella Rosso
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Le analisi presentate sono il risultato di elaborazioni di PoliS-Lombardia su dati ISTAT contenuti nel Registro Statistico delle Imprese Attive (ASIA imprese) nelle 5 annualità a disposizione dal 2015 al 2019 per il territorio della Lombardia. Con riferimento al 2019, risulta che le imprese lombarde assumono in maggioranza (58,8%) la veste di forme giuridiche snelle (ditte individuali, liberi professionisti e lavoratori autonomi) e appartengono sostanzialmente alle classi di micro‐fatturato (il 95% fattura meno di 2 milioni di euro) e operano prevalentemente nei servizi alle imprese (36,6%) e nel commercio, trasporti e logistica (22,3%). Rispetto al 2018 vi è stato un calo di imprese significativo (‐1,9%) mentre appare più contenuto se il campo di osservazione si amplia al quinquennio (‐0,6%). Rispetto al 2015, cresce il numero delle società di capitali che sono le uniche tra le forme principali in controtendenza (+9,4%) e cresce il numero delle imprese con fatturato con 2 milioni di euro o più (+10,4%) ma, trattandosi della componente nettamente residuale, il dato regionale ricalca il calo della sua parte preponderante, quella sotto i 2 milioni di fatturato (‐1,1%). I settori che hanno determinato il calo nel numero delle imprese lombarde sono il commercio, le costruzioni e la manifattura, ambiti ormai soggetti a trend di lungo periodo (tutti con decrescite che viaggiano intorno al ‐6% rispetto al 2015). Gli addetti delle imprese lombarde sono coinvolti in grandissima maggioranza con forme di lavoro dipendente (78,9%) e appaiono occupati nelle società di capitali per il 67,2% dei casi: si tratta sia di micro sia di grandi società perché se si osservano gli addetti per classi di fatturato si nota che nel 40,3% dei casi sono addetti di imprese con meno di 2 milioni di fatturato e nel 31,1% dei casi di grandi strutture che fatturano 50 milioni e oltre. I settori che assorbono più lavoro sono i servizi alle imprese (31%) la manifattura (24,3%) e il commercio, trasporti e logistica (23,5%). Continua a crescere il numero degli addetti in Lombardia, sia nell’ultimo anno (+1,6%) sia nel quinquennio 2015‐2019 (+10,6%), esclusivamente grazie alla componente del lavoro dipendente (+15,1%) e quasi esclusivamente grazie alle società di capitali (+18,8%). Crescono gli addetti in tutte le classi di fatturato tranne che nelle micro sotto i 2 milioni di euro (‐0,3%). Tra i settori sono i Servizi alle imprese a presentare la crescita percentuale di addetti più alta del medio periodo (+24,2%).
Le caratteristiche dei viaggi in Lombardia. Anno 2020 / PoliS-Lombardia; a cura di Lorenzo Cavedo
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il 2020 si caratterizza per una perdita stimata di oltre 475 milioni di euro dovuta alla diminuzione dei viaggi e vacanze degli italiani registrate sul territorio lombardo. L’ultimo anno è stato inoltre caratterizzato dall’aumento dell’incidenza di viaggi per fare visita a parenti e/o amici a scapito di viaggi di lavoro e dall’aumento dell’incidenza dell’utilizzo dell’automobile per effettuare viaggi; la Lombardia si conferma però eccellenza per quanto riguarda l’utilizzo di treno e aereo. Il report elabora dati disponibili nel focus “Viaggi e vacanze” incluso nell’indagine ISTAT sulle spese delle famiglie. Attraverso tale indagine è possibile stimare alcune caratteristiche dei movimenti turistici dei residenti in Italia. Il disegno campionario dell’indagine è costruito per fornire stime annuali sull’intero territorio nazionale, per le 5 grandi ripartizioni geografiche (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole) e per le regioni geografiche (solamente per alcune stime più importanti). Il report ha come oggetto specifico i viaggi (con pernottamento) in Lombardia degli italiani.
Le escursioni giornaliere in Lombardia – anno 2020 / PoliS-Lombardia; a cura di Elena Diceglie
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Nel 2020 il 10,0% delle escursioni degli italiani, pari a 4 milioni e 120 mila, ha avuto come meta il territorio lombardo, con un calo del 53,5% rispetto al 2019. Il dato emerge dal report che con riferimento all'intero 2020 vede la Lombardia confermarsi come terza regione italiana, e prima tra le regioni non bagnate dal mare, per numero di escursioni giornaliere, alle spalle solo di Emilia-Romagna e Veneto: il 10,0% delle escursioni degli italiani, pari a 4 milioni e 120mila, ha infatti avuto come meta il territorio lombardo. La maggior parte delle escursioni giornaliere sul territorio lombardo risulta essere intra-regionale: il 77,5% degli escursionisti giornalieri sono provenienti dalla stessa Lombardia.