Trovati 45 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 07 - ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE
Puoi usare i filtri proposti a sinistra o il box di ricerca qui sotto per definire ulteriormente i risultati ottenuti
Trovati 45 documenti.
Castelnuovo Scrivia : Vicolo del Pavone, 2019
Report Milano ; 3
Abstract: Milano sta trasformando la sua energia positiva, derivante dal successo di Expo che ha mostrato al mondo una città rinnovata e competitiva, in energia propulsiva, mostrando la volontà di scegliere e progettare il proprio destino proiettando le sue azioni al 2030, orizzonte temporale del nuovo Piano di Governo del Territorio ma anche del piano di ATM Full Electric, la cui attuazione sarà fondamentale per accompagnare Milano nella sua evoluzione. L’innovazione, le sfide ambientali e il miglioramento della qualità di vita sono condizioni imprescindibili per la crescita delle aree metropolitane, che sono coinvolte sempre più in una sfida globale per attirare capitali economici e umani; Milano è la città italiana che più di tutte attrae popolazione giovanile per studio e lavoro, una generazione che ha dimostrato nelle recenti manifestazioni di pretendere un cambio di atteggiamento nei confronti dell’ambiente, e che trova nel capoluogo lombardo occasioni di crescita ma anche una qualità della vita migliore. Il piano strategico di ATM che affianca al progetto Full Electric 2030 anche quello di estensione della rete nell’area metropolitana, rappresenta un cardine di questa visione futura. I contributi presenti in questo Report, in collaborazione con ATM, approfondiscono il grande piano di ATM e mostrano come progetti di questa entità richiedano un avanzamento complessivo del sistema urbano che ricomprende lo sviluppo delle reti tecnologiche, di infrastrutture e di sistemi. Inoltre gli studi che stanno portando al compimento del Full Electric 2030 consentono di promuovere l’innovazione e di sviluppare attraverso la ricerca un know-how che renderà Milano ancora più competitiva nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, settori della produzione in cui la città è sempre stata un punto di riferimento internazionale.
Piacenza : Politecnico di Milano, 2017
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2012
Abstract: Sebbene il termine Green Economy sia entrato negli ultimi anni nel linguaggio comune per designare una svolta ambientale della crescita economica, rimane ancora un'idea più che un concetto ben definito e, sul piano operativo, un processo orientato piuttosto che un percorso con punti di arrivo chiari. Più che i tentativi di definizione, appaiono, dunque rilevanti i processi reali e di policy, nuovi o già in atto, riconducibili all'idea di Green Economy. Il lavoro intende dare conto di tali processi attraverso diversi livelli: i processi istituzionali della Green Economy a livello internazionale, le quantificazioni e le questioni critiche, i modelli nazionali e le dinamiche in Lombardia. L'obiettivo è l'identificazione delle diverse componenti della Green Economy, non trascurando aspetti come la riduzione del digital divide, l'istruzione, la formazione, la capacità di innovazione e di creare nuove imprese, la mobilità di merci e persone, l'organizzazione del lavoro e l'utilizzo del territorio, la comunicazione ambientale e la progettazione architettonica. (Testo tratto dal sito del Consiglio Regionale)
Milano : IReR, 2010
Abstract: La diffusione della conoscenza ambientale per un incremento della responsabilità consapevole è argomento urgente e appropriato all'esigenza di ottenere risultati duraturi, non soltanto imponendo vincoli. Per procedere nel processo di diffusione in Regione Lombardia è stata effettuata la rilevazione del livello della conoscenza e della disponibilità di strumenti adeguati a trasferire' la responsabilità ambientale a contesti territoriali consapevoli e in grado di partecipare alla governance delle politiche e attuarle in maniera efficace. Nello stesso tempo, il sostegno alla definizione delle politiche può avvenire sia in termini di consultazione istituzionale, sia, in futuro, da ambiti locali autonomamente organizzati. A riguardo del processo di consultazione istituzionale, si riporta la documentazione del metodo e dei contenuti del percorso di coinvolgimento delle società del Sistema allargato Regionale in particolare di Arpa e Cestec e di un panel di attori qualificati a concorrere alla determinazione delle politiche ambientali e a diffondere consapevolezza e responsabilità ai cittadini. Il seminario di fine Novembre 2009 ha costituito la sintesi delle acquisizioni e una proposta di affronto integrato delle politiche ambientali del Gruppo di Consultazione a supporto delle politiche energetiche e ambientali istituito ai sensi della LR 24/2006. Nell'analisi delle condizioni necessarie per la responsabilità diffusa in contesti territoriali, si sono messi a confronto ipotesi teoriche e situazione ad oggi, con l'individuazione delle azioni a completamento e delle modalità di prosecuzione nella direzione dei primi tentativi operativi. Sinteticamente, si sono messe a fuoco le caratteristiche prototipali di un modello di responsabilizzazione territoriale in campo ambientale. In particolare, la verifica degli strumenti e dei dati disponibili ha evidenziato necessità di sviluppo in quattro direzioni: per permettere una visione integrata in matrici di relazione causa - effetto; per il raffronto tra le politiche ambientali per scelte di priorità e valutazioni; per la confrontabilità di dati analitici; per l'individuazione di ambiti territoriali identificabili e governabili in modo unitario. La responsabilità diffusa basata sulla conoscenza (tramite l'Estratto Conto Ambientale), sulla partecipazione e sulla governabilità delle azioni di miglioramento sul territorio, produce accordi istituzionalmente garantiti che sostengono da una parte la programmazione regionale e dall'altra rappresentano il contenuto del confronto tra ambiti locali anche nella dimensione internazionale.
Milano : Fondazione Achille e Giulia Boroli, 2009
Homo Sapiens
Milano : IReR, 2009
Le acque lombarde e le opere dell'uomo
Mantova : Sometti, 2008
Milano : Melampo, 2008
Il prezzo da pagare: l'Italia e i conflitti del panorama energetico mondiale
Milano : Baldini Castoldi Dalai, 2008
I Saggi ; 357
Milano : IReR, 2008
Milano : IReR, 2008
Forum 2007 de l'OCDE: Innovation, croissance et équité: cup de projectueur
Paris : Ocde, 2007
Milano : IReR, 2006
Rapporto sullo stato dell'ambiente in Lombardia 2005
Milano : Arpa, 2006
Milano : IReR, 2005
Milano : Regione Lombardia, 2005
Lombardia 2005 : società, governo e sviluppo del sistema lombardo. Dieci anni di esperienze
Milano : Guerini, 2005
Ricerche IReR ; 14
Il solare e l'economia globale: energia rinnovabile per un futuro sostenibile
Milano : Edizioni Ambiente, 2004
Saggistica ambientale ; 28
Qualità dell'ambiente urbano : primo rapporto Apat / APAT
Roma : Apat, 2004
Abstract: APAT ha avviato a fine 2003 il progetto pluriennale "Qualità ambientale nelle aree metropolitane italiane", che si propone di sviluppare strumenti di supporto alla pianificazione e gestione dell'ambiente urbano con riferimento alle diverse specificità delle nostre città metropolitane. Il progetto è promosso da APAT insieme con le Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente e con qualificati soggetti scientifici e tecnici. Il I Rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano segna la conclusione del primo anno di attività del progetto.
Rapporto sulle energie rinnovabili 2004
Pescara : Carsa, 2004
Abstract: In 10 anni i consumi energetici italiani sono cresciuti del 15%, in barba ad ogni idea di risparmio e a fronte del 12% della media europea. l'Italia resta uno dei Paesi che, per il suo approvvigionamento energetico, più fa affidamento sul petrolio: il greggio e i suoi derivati coprono il 49% del fabbisogno nazionale. La media dei partner europei è del 40%. E se è vero che su questa dipendenza ha influito la scelta giustissima di mettere al bando il nucleare, altrettanto vero è che poco o niente è stato fatto per dare spazio alle fonti rinnovabili: da 10 anni in qua l'apporto delle fonti pulite e a basso impatto ambientale (esclusi dunque i rifiuti e il grande idroelettrico) non va oltre il 4% della domanda di energia elettrica. Queste cifre bastano a dare il polso del larghissimo ritardo accumulato dell'Italia nella partita delle energie rinnovabili e nello sviluppo di un sistema energetico sostenibile. E' solo un assaggio dei dati contenuti in questo nel ricchissimo Rapporto.