Trovati 154 documenti.
Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 05 - PARITA' DI GENERE
Puoi usare i filtri proposti a sinistra o il box di ricerca qui sotto per definire ulteriormente i risultati ottenuti
Trovati 154 documenti.
Milano : PoliS-Lombardia, 2024
Abstract: Il rapporto analizza un segmento specifico della partecipazione delle donne lombarde alla vita politica del territorio, ponendo l'attenzione in particolare sulla presenza femminile negli organi comunali di rappresentanza in Lombardia (Sindache, Assessore, Consigliere Comunali). Si affronta inoltre il tema del riequilibrio delle rappresentanze di genere negli enti locali e si propone uno sguardo sulla partecipazione alla politica locale da parte dei più giovani (i cosiddetti Millennials e Generazione Z).
Milano: PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da trasformazioni importati, e spesso improvvise, che hanno riconfigurato i mercati del lavoro mondiali. Queste trasformazioni stanno rimodellando, da un lato, la domanda di lavoro e competenze e, dall’altro, le aspettative dei lavoratori. In questo scenario in costante evoluzione, è fondamentale intercettare i bisogni di lavoratori e imprese, in modo da mantenere il mercato del lavoro attrattivo e favorire l’innovazione. Una prima problematica evidenziata in questo lavoro riguarda il dato sul progressivo invecchiamento della forza lavoro. Si stima che, in Lombardia, nei prossimi cinquant’anni, la proporzione di individui in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, tenderà, in assenza di interventi, a diminuire del 18%. In valori assoluti, significherebbe perdere circa 1.140.00 lavoratori in questa fascia di età. Diverse misure possono essere implementate in modo da colmare la perdita di individui in età lavorativa. Ad esempio, attraverso politiche per favorire sia l’occupazione femminile - se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile il numero di donne occupate aumenterebbe del 25%, portando ad un aumento degli occupati totali dell’11% - che quella degli immigrati, i quali presentano una struttura per età marcatamente più giovane rispetto ai cittadini italiani. Un aspetto chiave per rendere il mercato del lavoro più attrattivo riguarda l’aumento del tasso di istruzione. Tra le regioni motore d’Europa, la Lombardia è quella con la minor percentuale di laureati, il 30,7%, con un distacco negativo di circa 10 punti percentuali dalla media europea e dalle regioni tedesche Baden-Württemberg e Bayern e di 20 punti percentuali dalla Cataluña e all’ Auvergne - Rhône-Alpes. Tuttavia, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e 64 anni residenti in Lombardia è del 90%, con differenze minime rispetto alle regioni benchmark. Altro aspetto fondamentale riguarda le cosiddette labour shortages, cioè quelle professioni, caratterizzate da specifiche competenze, la cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta. Dal rapporto Excelsior-Unioncamere 2022 emerge che il 60% delle imprese lombarde ha programmato di effettuare assunzioni. Tuttavia, il 41% di tali imprese dichiara difficoltà nel ritrovare i profili ricercati. La Lombardia è la regione che fornisce il più grande contributo al valore aggiunto industriale realizzato in Italia dalle multinazionali estere, con un distacco di 17 punti percentuali rispetto alla seconda classificata, l’Emilia-Romagna. Tuttavia, rimane ancora indietro su alcuni indicatori di innovazione fondamentali, come la spesa pubblica in ricerca e sviluppo. Si evidenzia, inoltre, la necessità di favorire maggiormente l’imprenditoria femminile.
Milano: PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia, la pandemia e le misure di contenimento non sembrano avere penalizzato le donne più degli uomini, favorendo così una riduzione del gap di genere. Tali risultati, confermati anche nel 2021, hanno invece invertito la loro tendenza nel 2022. La crescita delle donne occupate tra il 2021 e il 2022 rimane analoga a quella dell’anno precedente, pari a +1,2%, mentre quella degli uomini incrementa notevolmente passando dal -0,2% tra il 2020 e 2021 al +3% tra il 2021 e 2022. Il differenziale di genere occupazionale, attenuato durante la pandemia a causa del peggioramento dei tassi di occupazione maschile piuttosto che dal miglioramento di quello femminile, è tornato a salire nel 2022 (15,4 p.p.) proprio grazie alla ripresa dell’occupazione degli uomini. Per quanto concerne l’imprenditoria, nonostante la Lombardia si attesti al primo posto per numero di imprese attive femminili ospitando il 13,6% dell’imprenditoria femminile italiana, essa risulta la penultima regione italiana per tasso di femminilizzazione delle imprese (19,2%). Si aggrava inoltre la conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne. Innanzitutto, ciò è testimoniato dal divario occupazionale esistente tra le donne con e senza figli in età prescolare, il quale è aumentato nel corso degli anni sino a un rapporto tra i due tassi pari al 76,4 nel 2022. Inoltre, nonostante la quota di lavoro part-time si sia stabilizzata nel 2022 rispetto ai cali del 2020 e 2021, cresce l’indice di femminilizzazione del lavoro part-time pari al 3,7 in Lombardia contro il 2,8 della media nazionale. Altro tema riguarda il maggior ricorso allo smart-working, che è aumentato esponenzialmente durante la pandemia e ha riguardato in particolare le occupazioni impiegatizie a prevalenza femminile. L’analisi dei micro-dati dell’Indagine sulle Forze di Lavoro 2022 conferma in Lombardia un maggiore utilizzo del lavoro da casa da parte di donne: il 7,8% delle donne occupate ha dichiarato di aver lavorato da casa almeno la metà del tempo di lavoro (era il 12,9 % nel 2021) contro il 6,8% degli uomini (10,1%). In Lombardia nel corso del 2021, con il miglioramento delle opportunità di impiego, le persone in cerca di occupazione sono tornate a crescere, contrariamente nel 2022 si è assistito ad un nuovo calo nel numero dei disoccupati (-28,4% degli uomini, -4,4% delle donne). Diminuisce il tasso di mancata partecipazione femminile rispetto al 2021 seppure rimanendo più elevato rispetto a quello maschile (11,1% rispetto al 6,4% per gli uomini) per effetto della maggior quota di donne che sono uscite dal mercato del lavoro. Il differenziale di genere relativo al tasso di mancata partecipazione aumenta dal 3,7 p.p. nel 2021 a 4,7 p.p. nel 2022.
Milano : [S.e.], 2023
I giovani e la Lombardia in transizione / Polis-Lombardia ; Alessandro Rosina
Milano: PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: Con questo dossier ci si propone, adottando uno sguardo sistemico e integrato, di dar conto di come cambia la condizione delle nuove generazioni (nella fase giovanile e nel corso di vita successivo), quali sfide pongono le grandi trasformazioni in corso, come interagiscono con le specificità del territorio, con quali differenze di genere e sociali, quali strumenti possono rafforzare la loro capacità di essere e fare come soggetti in grado di generare valore.
Milano: Rubbettino, 2023
Abstract: Il Rapporto Lombardia, giunto alla settima edizione, consolidando una linea di ricerca orientata alla sfida della sostenibilità intesa in tutte le sue dimensioni (ambientale, sociale ed economica) e in tutta la sua complessità, legge lo stato del territorio regionale lombardo i ordine agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Il Rapporto 2030 ha come elemento trasversale di lettura l’attrattività di sistema. I Rapporti Lombardia hanno sempre insistito sulla necessità di considerare la sostenibilità secondo una concezione olistica, ovvero come un insieme non separabile di tutti i fattori ambientali, economici, sociali e istituzionali: l’attrattività, di fatto, è l’altra faccia di questa concezione, il suo elemento speculare. La Lombardia è un territorio che presenta numerosi sistemi di grande eccellenza in tantissimi ambiti. Ma un sistema attrattivo in un territorio che non lo sia, nel medio-lungo periodo, viene meno. La sfida, dunque, è quella di un’attrattività che sia non appena dei singoli sistemi, ma dell’ecosistema complessivo del territorio regionale e dei territori locali. Il Rapporto offre elementi e strumenti per comprendere questa sfida. Percorrendone i capitoli, che seguono l’iter dei Goal dell’Agenza Onu 2030, si coglie bene il nesso tra sostenibilità e attrattività. Ed il ruolo decisivo che, per l’una e per l’altra, hanno le politiche pubbliche e la governance ad essere necessaria.
L'immigrazione femminile a Milano : il caso delle donne ucraine e romene / AIM
Castelnuovo Scrivia : Vicolo del Pavone, 2020
Report Milano ; 5
Abstract: Il Report, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, indaga una nuova generazione di flussi migratori relativa alle donne di origine est-europea (Romania e Ucraina) che vivono una condizione multilocale, mantenendo forti legami con il paese di origine e dividendo la propria quotidianità in due paesi differenti. Milano è infatti una città multietnica e le donne sono una componente significativa della popolazione straniera milanese e meritano grande attenzione in quanto spesso vivono una condizione di vulnerabilità legata al duplice status di straniero e donna che, da un lato, rende più difficoltoso accedere ai servizi e alle opportunità localizzate nei luoghi di arrivo e, dall’altro, implica l’implementazione di strategie per gestire il rapporto con la propria famiglia, in molti casi rimasta nel Paese di provenienza. Tra le popolazioni che più si contraddistinguono per la forte incidenza femminile a Milano sono quelle provenienti dai Paesi dell’Est Europa, in particolare dalla Romania e dall’Ucraina: i residenti di nazionalità romena e ucraina a Milano rappresentano rispettivamente il 5,6% e il 3,2%, di cui ben il 52% e il 78% sono donne. Il Report intende quindi analizzare il fenomeno del multilocalismo attraverso una serie di approfondimenti su diversi temi: la presentazione di Matteo Colleoni dell’Università degli di Milano Bicocca descrive la condizione multilocale dell’immigrazione femminile mentre i saggi di Luca Daconto, Alice Spada, Simone Caiello e mettono in luce diversi temi tra cui l’evoluzione delle caratteristiche socio territoriali per la presenza straniera a Milano; lo sviluppo di diversi modelli relazionali delle immigrate Est europee a Milano e i nuovi spazi di vita e luoghi relazione che le donne immigrate identificano nella città meneghina.
Milano: Guerini e Associati, 2020
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2020 si articola in due volumi: il primo presenta lo stato dell'arte del cammino della Lombardia verso gli Obiettivi della strategia ONU 2030, già delineati nel corso delle annualità precedenti del Rapporto Lombardia stesso. Goal per goal vengono presentati i dati principali e gli indicatori che permettono di collocare la regione Lombardia nel contesto nazionale e internazionale con riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere e alle politiche messe in atto dalle istituzioni nazionali e regionali. Nell'anno in cui il mondo intero e la Lombardia in maniera particolarmente significativa sono stati colpiti dall'emergenza Covid-19 e dalla relativa emergenza sanitaria ed economica, nel volume secondo si tratteggiano proposte e ipotesi di lavoro per una pronta rinascita dalla pandemia.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 20/2019
Abstract: La ricerca mira a valutare l'attuazione e i risultati della misura Nidi Gratis in Lombardia. La misura "Nidi Gratis", giunta alla quarta annualità, è stata introdotta in via sperimentale nell'aprile del 2016 (D.G.R. X/5096 del 29 aprile 2016) nell'ambito del programma Reddito di Autonomia di Regione Lombardia (D.G.R X/5060 del 18 aprile 2016) ed è stata confermata per le annualità successive grazie ad un continuo investimento di risorse da parte di Regione Lombardia, incluso il ricorso a fondi europei (Programma POR FSE 2014-2020) a partire dalla seconda annualità. L'obiettivo della misura è sostenere le famiglie beneficiarie della misura in condizione di vulnerabilità economica e sociale, escludendo le uscite di cassa per il pagamento della retta di frequenza di nido/micronido segnalati dai Comuni aderenti, facilitando così l'accesso ai servizi per l'infanzia e rispondendo ai bisogni di conciliazione vita-lavoro. Le fonti utilizzate per condurre l'analisi sono state diverse: (1) questionario strutturato predisposto da PoliS-Lombardia inviato a Asili Nido e Micronidi lombardi; (2) interviste condotte da PoliS-Lombardia a stakeholder; (3) rilevazioni di customer satisfaction rese disponibili da Regione Lombardia in Open Data; (4) confronto tra dichiarazioni di condizione occupazionale delle famiglie al momento della presentazione della DSU e al momento della presentazione della domanda di adesione a Nidi Gratis; (5) ulteriori valutazioni sulla performance di Regione Lombardia condotte da PoliS-Lombardia. I principali risultati indicano i punti di forza e di debolezza della misura, prendendo in considerazione sia i dati di natura economica, gestionale e amministrativa legati all'attuazione della misura, sia le esperienze dirette degli stakeholder.
Milano : PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Il testo espone i risultati di una nuova indagine ad hoc - la diciannovesima nella storia dell'Orim - condotta a livello campionario su tutto il territorio regionale con criteri di rappresentatività rispetto all'universo della popolazione straniera proveniente dai Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm) e presente in Lombardia, indipendentemente dalla sua residenza anagrafica e dallo status rispetto alle norme che ne regolano il soggiorno. Attraverso il materiale statistico fornito da tale indagine, congiuntamente alle più recenti informazioni di fonte anagrafica al 1° gennaio 2019, si è potuto elaborare un'ampia varietà di dati grezzi e di indicatori, con i quali delineare il quadro descrittivo e interpretativo del fenomeno migratorio nella realtà lombarda, evidenziandone il bilancio 2001-2019 nel dettaglio macro-provinciale rispetto al soggiorno: Nord, Est, Sud e Milano città metropolitana. In linea con le scelte metodologiche introdotte in occasione delle precedenti edizioni del Rapporto, la rilevazione campionaria Orim è stata effettuata nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 20 ottobre 2019 operando su un campione di circa 2.200 unità a livello regionale. Gli aspetti considerati nella Monografia, oltre agli aspetti metodologici, riguardano i seguenti argomenti: Consistenza numerica e localizzazione territoriale, provenienze, presenze irregolari, caratteri strutturali, condizioni di lavoro, fecondità.
Milano : PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Il rapporto analizza un segmento specifico della partecipazione delle donne lombarde alla vita politica del territorio; in particolare si analizza la presenza femminile negli organi comunali di rappresentanza della Lombardia (Sindache, Assessore, Consigliere comunali) e sulla base anche dei dati delle elezioni amministrative del 2019 si propone un confronto per il periodo che va dal 2012 al 2019, allo scopo di analizzare l'impatto delle Leggi n. 215/2012 e n. 56/2014 sul riequilibrio delle rappresentanze di genere.
Torino : Percorsi di secondo welfare, 2019
Le Ricerche di Percorsi di secondo welfare
Milano : PoliS-Lombardia, 2019
Abstract: Il testo rende conto dei risultati emersi dall'Indagine sull'occupazione femminile e maschile nelle imprese in Lombardia con più di 100 dipendenti nel biennio 2016/2017 (Rapporto 2018). Il Rapporto è diviso in tre capitoli. - Il primo capitolo delinea un quadro generale del mercato del lavoro lombardo focalizzandosi sul profilo delle imprese oggetto dell'indagine, sui flussi in entrata e uscita e sulle assenze dal lavoro. - Il secondo capitolo affronta gli aspetti relativi alla disuguaglianza di genere, con riferimento ai settori di attività economica, alle tipologie contrattuali e relative trasformazioni, alle categorie professionali e alle promozioni e, infine, alla formazione. - Il terzo capitolo è dedicato a una analisi delle differenze salariali di genere.
Milano : PoliS-Lombardia, [2018]
Milano : Éupolis Lombardia, 2017
Abstract: Il Rapporto Biennale 2014/2015 sull'occupazione femminile e maschile nelle imprese in Lombardia con più di 100 dipendenti è frutto dell'indagine curata ogni due anni dalla Consigliera di Parità regionale in adempimento agli obblighi previsti dalla normativa vigente e in particolare al Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna". Il Rapporto è diviso in tre capitoli. Il primo capitolo fornisce un quadro generale del mercato del lavoro lombardo focalizzandosi sul profilo delle imprese e delle unità operative oggetto dell'indagine, nonché sugli occupati e le occupate in Lombardia. Il secondo capitolo riguarda i meccanismi di disuguaglianza di genere nel mercato del lavoro e in particolare considera quattro forme di disuguaglianza: la segregazione orizzontale (ovvero lo squilibrio di genere nei diversi settori occupazionali), la segregazione verticale (ovvero lo squilibrio nelle promozioni e quindi nell'accesso alle posizioni apicali), le disuguaglianze nella tipologia contrattuale nonché la disparità di retribuzione. Il terzo capitolo si concentra sui temi delle pari opportunità, della rappresentanza e del welfare, fornendo informazioni sulle politiche di non discriminazione e di work-life balance implementate dalle imprese.
Milano : Éupolis Lombardia, 2017
Abstract: Il documento, prodotto per la DG Welfare di Regione Lombardia, sintetizza le attività e iniziative predisposte dall'Istituto per la formazione e l'aggiornamento di chi opera sul tema delle mutilazioni genitali femminili e per promuovere attività informative e di sensibilizzazione. II documenti realizzati e diffusi pubblicamente sono disponibili in allegato alla scheda bibliografica collegata ""La mutilazioni genitali femminili: vademecum per operatori sanitari, socio-sanitari e scolastici"
Milano : Regione Lombardia, [2016]
Abstract: Il vademecum è uno dei prodotti realizzati nell'ambito del programma di attività affidato ad Éupolis Lombardia dalla Direzione Generale Welfare a seguito della Convenzione stipulata da Regione Lombardia con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per sviluppare interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili. Contiene informazioni e materiale documentario utile agli operatori sanitari, socio sanitari e scolastici che possono trovarsi a dover fronteggiare il tema delle MGF.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Lo studio si è proposto di fornire al committente un quadro conoscitivo ampio e articolato delle iniziative più significative volte alla diffusione e promozione della Medicina di genere a livello internazionale, europeo, nazionale e nelle regioni italiane, con particolare attenzione agli interventi promossi da Regione Lombardia e sviluppati nelle strutture sanitarie lombarde. L'obiettivo generale è stato quello di individuare buone pratiche e fattori facilitanti e di formulare indicazioni di policy. A tal fine, è stata realizzato uno studio multilivello articolato come segue: in primo luogo, viene presentata una mappatura e analisi aggiornata delle azioni istituzionali volte a favorire lo sviluppo della Medicina di genere a livello internazionale, europeo, nazionale e delle altre Regioni italiane evidenziando, in maniera comparativa, i diversi approcci adottati e le differenti misure messe in atto; in secondo luogo, sono state raccolte e descritte le iniziative concernenti la Medicina di genere attivate nei diversi segmenti del sistema sanitario regionale lombardo - ATS e ASST, IRCCS, aziende accreditate, medici di medicina generale - anche a seguito degli interventi promossi in questi anni da Regione Lombardia; sono stati poi analizzati i risultati di un'indagine qualitativa svolta attraverso interviste semi-strutturate agli attori coinvolti nei percorsi di progettazione e implementazione delle iniziative - direttori sanitari e socio-sanitari, medici ospedalieri di differenti specialità, operatori del sistema sanitario, medici di medicina generale - con lo scopo di raccogliere percezioni e valutazioni relative al grado di diffusione della Medicina di genere in Lombardia e ai fattori che hanno favorito e possono ulteriormente favorire tali percorsi. Infine vengono presentate possibili linee e indicazioni di intervento.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper "La leadership femminile nelle aziende lombarde" documenta l'impatto dell'introduzione delle quote di genere nelle società quotate lombarde, fornisce i dati sulla attuale presenza delle donne negli organi di governo delle società lombarde e analizza gli effetti dell'introduzione delle quote rispetto all'efficienza economica e di governance. L'introduzione delle quote è associata a un aumento di donne nei consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società lombarde e a un aumento degli Amministratori Delegati e Presidenti donna. Inoltre, l'applicazione della legge ha portato a un aumento del livello di istruzione medio, oltre che all'entrata di donne più giovani, consentendo così un rinnovamento degli organi delle società lombarde con un innalzamento della qualità media. Non si evidenzia una relazione significativa tra la percentuale di donne e la performance economica. Il rapporto si conclude con analisi qualitative basate su interviste e un caso aziendale.
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: Il Rapporto annuale 2014, pubblicato dall'Osservatorio del Mercato del Lavoro di Éupolis Lombardia, offre un quadro completo e dettagliato dello stato dell'arte del mercato del lavoro e della formazione in Lombardia. L'analisi permette di individuare anche il posizionamento della Regione rispetto agli obiettivi di Europa 2020: i punti di forza e di debolezza del sistema produttivo e del mercato del lavoro regionale insieme alle principali sfide future. Dai dati emerge un quadro positivo del notevole impegno della Regione nei confronti dei suoi giovani, degli inoccupati e dei disoccupati. In particolare, dall'analisi, si evince come le azioni poste in essere sia nel campo della formazione sia in quello delle politiche attive del lavoro e nel sostegno all'innovazione tecnologica hanno prodotto importanti risultati. Il Rapporto 2014 si articola in tre parti: - Parte I - Crisi e mercato del lavoro; - Parte II - Istruzione secondaria, terziaria e formazione professionale; - Parte III - Politiche per il lavoro e la formazione. Inoltre è completato da una sezione monografica su "I giovani e il lavoro", "Considerazioni conclusive" e da un vasto Allegato statistico.