Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 05 - PARITA' DI GENERE

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PoliS-Lombardia

La presenza delle donne nella politica locale in Lombardia : rapporto di ricerca / PoliS-Lombardia; a cura di Silvana Fabrizio, Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2024

Abstract: Il rapporto analizza un segmento specifico della partecipazione delle donne lombarde alla vita politica del territorio, ponendo l'attenzione in particolare sulla presenza femminile negli organi comunali di rappresentanza in Lombardia (Sindache, Assessore, Consigliere Comunali). Si affronta inoltre il tema del riequilibrio delle rappresentanze di genere negli enti locali e si propone uno sguardo sulla partecipazione alla politica locale da parte dei più giovani (i cosiddetti Millennials e Generazione Z).

Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia
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PoliS-Lombardia

Attrattività del Mercato del lavoro della Lombardia / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da trasformazioni importati, e spesso improvvise, che hanno riconfigurato i mercati del lavoro mondiali. Queste trasformazioni stanno rimodellando, da un lato, la domanda di lavoro e competenze e, dall’altro, le aspettative dei lavoratori. In questo scenario in costante evoluzione, è fondamentale intercettare i bisogni di lavoratori e imprese, in modo da mantenere il mercato del lavoro attrattivo e favorire l’innovazione. Una prima problematica evidenziata in questo lavoro riguarda il dato sul progressivo invecchiamento della forza lavoro. Si stima che, in Lombardia, nei prossimi cinquant’anni, la proporzione di individui in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, tenderà, in assenza di interventi, a diminuire del 18%. In valori assoluti, significherebbe perdere circa 1.140.00 lavoratori in questa fascia di età. Diverse misure possono essere implementate in modo da colmare la perdita di individui in età lavorativa. Ad esempio, attraverso politiche per favorire sia l’occupazione femminile - se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile il numero di donne occupate aumenterebbe del 25%, portando ad un aumento degli occupati totali dell’11% - che quella degli immigrati, i quali presentano una struttura per età marcatamente più giovane rispetto ai cittadini italiani. Un aspetto chiave per rendere il mercato del lavoro più attrattivo riguarda l’aumento del tasso di istruzione. Tra le regioni motore d’Europa, la Lombardia è quella con la minor percentuale di laureati, il 30,7%, con un distacco negativo di circa 10 punti percentuali dalla media europea e dalle regioni tedesche Baden-Württemberg e Bayern e di 20 punti percentuali dalla Cataluña e all’ Auvergne - Rhône-Alpes. Tuttavia, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e 64 anni residenti in Lombardia è del 90%, con differenze minime rispetto alle regioni benchmark. Altro aspetto fondamentale riguarda le cosiddette labour shortages, cioè quelle professioni, caratterizzate da specifiche competenze, la cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta. Dal rapporto Excelsior-Unioncamere 2022 emerge che il 60% delle imprese lombarde ha programmato di effettuare assunzioni. Tuttavia, il 41% di tali imprese dichiara difficoltà nel ritrovare i profili ricercati. La Lombardia è la regione che fornisce il più grande contributo al valore aggiunto industriale realizzato in Italia dalle multinazionali estere, con un distacco di 17 punti percentuali rispetto alla seconda classificata, l’Emilia-Romagna. Tuttavia, rimane ancora indietro su alcuni indicatori di innovazione fondamentali, come la spesa pubblica in ricerca e sviluppo. Si evidenzia, inoltre, la necessità di favorire maggiormente l’imprenditoria femminile.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: 2022 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia, la pandemia e le misure di contenimento non sembrano avere penalizzato le donne più degli uomini, favorendo così una riduzione del gap di genere. Tali risultati, confermati anche nel 2021, hanno invece invertito la loro tendenza nel 2022. La crescita delle donne occupate tra il 2021 e il 2022 rimane analoga a quella dell’anno precedente, pari a +1,2%, mentre quella degli uomini incrementa notevolmente passando dal -0,2% tra il 2020 e 2021 al +3% tra il 2021 e 2022. Il differenziale di genere occupazionale, attenuato durante la pandemia a causa del peggioramento dei tassi di occupazione maschile piuttosto che dal miglioramento di quello femminile, è tornato a salire nel 2022 (15,4 p.p.) proprio grazie alla ripresa dell’occupazione degli uomini. Per quanto concerne l’imprenditoria, nonostante la Lombardia si attesti al primo posto per numero di imprese attive femminili ospitando il 13,6% dell’imprenditoria femminile italiana, essa risulta la penultima regione italiana per tasso di femminilizzazione delle imprese (19,2%). Si aggrava inoltre la conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne. Innanzitutto, ciò è testimoniato dal divario occupazionale esistente tra le donne con e senza figli in età prescolare, il quale è aumentato nel corso degli anni sino a un rapporto tra i due tassi pari al 76,4 nel 2022. Inoltre, nonostante la quota di lavoro part-time si sia stabilizzata nel 2022 rispetto ai cali del 2020 e 2021, cresce l’indice di femminilizzazione del lavoro part-time pari al 3,7 in Lombardia contro il 2,8 della media nazionale. Altro tema riguarda il maggior ricorso allo smart-working, che è aumentato esponenzialmente durante la pandemia e ha riguardato in particolare le occupazioni impiegatizie a prevalenza femminile. L’analisi dei micro-dati dell’Indagine sulle Forze di Lavoro 2022 conferma in Lombardia un maggiore utilizzo del lavoro da casa da parte di donne: il 7,8% delle donne occupate ha dichiarato di aver lavorato da casa almeno la metà del tempo di lavoro (era il 12,9 % nel 2021) contro il 6,8% degli uomini (10,1%). In Lombardia nel corso del 2021, con il miglioramento delle opportunità di impiego, le persone in cerca di occupazione sono tornate a crescere, contrariamente nel 2022 si è assistito ad un nuovo calo nel numero dei disoccupati (-28,4% degli uomini, -4,4% delle donne). Diminuisce il tasso di mancata partecipazione femminile rispetto al 2021 seppure rimanendo più elevato rispetto a quello maschile (11,1% rispetto al 6,4% per gli uomini) per effetto della maggior quota di donne che sono uscite dal mercato del lavoro. Il differenziale di genere relativo al tasso di mancata partecipazione aumenta dal 3,7 p.p. nel 2021 a 4,7 p.p. nel 2022.

Gender gap forecasts in labour market in Lombardy
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PoliS-Lombardia

Gender gap forecasts in labour market in Lombardy / PoliS-Lombardia ; Elena Diceglie, Andrea Marletta, Roberta Rossi

Milano : [S.e.], 2023

I giovani e la Lombardia in transizione
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PoliS-Lombardia

I giovani e la Lombardia in transizione / Polis-Lombardia ; Alessandro Rosina

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Con questo dossier ci si propone, adottando uno sguardo sistemico e integrato, di dar conto di come cambia la condizione delle nuove generazioni (nella fase giovanile e nel corso di vita successivo), quali sfide pongono le grandi trasformazioni in corso, come interagiscono con le specificità del territorio, con quali differenze di genere e sociali, quali strumenti possono rafforzare la loro capacità di essere e fare come soggetti in grado di generare valore.

Rapporto Lombardia 2023: attrattività è sostenibilità
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2023: attrattività è sostenibilità / PoliS-Lombardia ; Prefazione Giovanna Beretta, Introduzione Fulvio Matone e Raffaello Vignali

Milano: Rubbettino, 2023

Abstract: Il Rapporto Lombardia, giunto alla settima edizione, consolidando una linea di ricerca orientata alla sfida della sostenibilità intesa in tutte le sue dimensioni (ambientale, sociale ed economica) e in tutta la sua complessità, legge lo stato del territorio regionale lombardo i ordine agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Il Rapporto 2030 ha come elemento trasversale di lettura l’attrattività di sistema. I Rapporti Lombardia hanno sempre insistito sulla necessità di considerare la sostenibilità secondo una concezione olistica, ovvero come un insieme non separabile di tutti i fattori ambientali, economici, sociali e istituzionali: l’attrattività, di fatto, è l’altra faccia di questa concezione, il suo elemento speculare. La Lombardia è un territorio che presenta numerosi sistemi di grande eccellenza in tantissimi ambiti. Ma un sistema attrattivo in un territorio che non lo sia, nel medio-lungo periodo, viene meno. La sfida, dunque, è quella di un’attrattività che sia non appena dei singoli sistemi, ma dell’ecosistema complessivo del territorio regionale e dei territori locali. Il Rapporto offre elementi e strumenti per comprendere questa sfida. Percorrendone i capitoli, che seguono l’iter dei Goal dell’Agenza Onu 2030, si coglie bene il nesso tra sostenibilità e attrattività. Ed il ruolo decisivo che, per l’una e per l’altra, hanno le politiche pubbliche e la governance ad essere necessaria.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo post pandemia di Covid 19
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo post pandemia di Covid 19 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: In Lombardia sembra confermato anche per il 2021 il fatto che la pandemia e le misure di contenimento adottate nel 2020 non sembrino aver penalizzato le donne più degli uomini, a differenza di quanto successo a livello nazionale. In Lombardia, la ripresa degli occupati è stata più robusta per le donne (+1,2%), mentre il numero di occupati uomini è rimasto sostanzialmente invariato (-0,2%), in maniera analoga a quanto accaduto a livello nazionale (+0,4% per gli uomini e +1,2% per le donne). Il tasso di occupazione (15-64) femminile è aumentato nel 2021 (dal 58,6% del 2020 al 59,5%) per le donne e diminuito per gli uomini (dal 73,5% del 2020 al 73,6% per gli uomini), portando ad una ulteriore riduzione del differenziale di genere, arrivato a 13,9 pp (17,7 pp in Italia), che rimane però ancora su livelli elevati e molto superiori a quelli medi europei (9,9 pp). Tra le regioni del Nord, solo nelle Province autonome di Trento e Bolzano, in Valle d’Aosta, in Emilia-Romagna e in Friuli-Venezia Giulia, il tasso di occupazione femminile supera quello lombardo. Non solo le donne hanno registrato un aumento più sostenuto dell’occupazione rispetto alla controparte maschile, ma hanno avuto un’attivazione di contratti di lavoro superiore rispetto agli uomini, nonostante continuino ad avere minori probabilità di stabilizzazione dei contratti esistenti. Nel corso del 2021 permane infatti il divario di genere nella stabilizzazione contrattuale da contratti temporanei/a termine a contratti a tempo indeterminato. Permane la difficoltà per le donne di conciliare lavoro e famiglia. La pandemia e il lockdown - con le conseguenti chiusure dei servizi per l’infanzia e delle scuole - hanno infatti aggravato le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia, in particolare per quanto riguarda le donne, su cui ricade maggiormente il lavoro di cura.

Rapporto Lombardia 2022: Rigenerare fiducia
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2022: Rigenerare fiducia / PoliS-Lombardia ; Prefazione Giovanna Beretta, Introduzione Fulvio Matone e Raffaello Vignali

Milano: Rubbettino, 2022

Abstract: Dopo l'evento della pandemia, la Lombardia è stata chiamata a ricostruire un percorso di nuova normalità (new normal) facendo leva sulla resilienza che ha dimostrato il sistema economico e sociale in questo difficile biennio.  Ora è il tempo di mettere a frutto le lezioni apprese nei due anni precedenti e consolidare quei cambiamenti positivi (in particolare sul fronte della digitalizzazione) che hanno consentito alla Lombardia di riprendere con rinnovato slancio il percorso di crescita sostenibile e di transizione ecologica.  Allo stesso tempo, lo scenario post pandemico evidenzia come siano presenti e radicate alcune fragilità che assumono contorni diversi (materiali, educativi, sociali) che nei prossimi anni rischiano di allargarsi, minando la coesione sociale e alimentando la sfiducia. Per questo  con il Rapporto  Lombardia 2022.  Rigenerare fiducia si intende sia fare il punto della situazione, aggiornando lo stato dell’arte della sostenibilità in Lombardia e il livello di attuazione degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sia entrare nel merito di alcuni problemi da tenere in evidenza, cercando di capire come la politica e le istituzioni in generale possano aiutare a rigenerare fiducia per affrontare sfide che, come quella demografica, pur traguardando risultati nel lungo periodo, richiedono risposte immediate.

Rapporto Lombardia 2021: Sintesi
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2021: Sintesi / PoliS-Lombardia ; Prefazione di Giovanna Beretta, Introduzione di Fulvio Matone e Raffaello Vignali

Milano: Guerini e Associati, 2022

Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.

Protezione per le donne vittime di violenza
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Protezione per le donne vittime di violenza : le chiamate al numero di pubblica utilità 1522 : Aggiornamento al 1° trimestre 2022 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il report si basa sui dati dell’indagine Istat sul “1522”, ovvero il numero di pubblica utilità messo a disposizione dal DPO – PdCM a sostengo delle vittime di violenza di genere e stalking. Una piattaforma informatizzata registra le informazioni fornite durante la telefonata, che è anche l’unità di rilevazione (è infatti possibile che la stessa persona chiami più volte). Dato che spesso le telefonate si interrompono prima della conclusione del colloquio, il database presenta molti casi mancanti (n.d=non disponibili). Il totale delle “chiamate valide” rappresenta il totale delle chiamate che vengono fatte da utenti e/o vittime, per motivi congrui rispetto al servizio fornito dal 1522. Il termine “vittime” viene usato per indicare le persone che si rivolgono al numero 1522 per chiedere aiuto per sé e hanno subito una violenza nelle sue varie forme, mentre con il termine “utenti” si indicano le persone che si rivolgono al 1522 per chiedere aiuto per sé o per altri. Dalla lettura dei dati emerge che rispetto al IV trimestre 2021, nel I trimestre 2022 si registra un calo delle chiamate valide e delle chiamate da parte di vittime (-25,2% in Italia e -22,3% in Lombardia). I più frequenti motivi delle chiamate sono le richieste di aiuto dalle vittime e le richieste di informazioni sul 1522. Il 47,2% delle vittime che ha contattato il 1522 nel 1° trimestre 2022 segnala di aver subito almeno 3 forme di violenza e il 61,5% subisce violenza da anni. Nel 47,5% dei casi la vittima è coniugata o convivente con il/la maltrattante. Nel 1° trimestre 2022 ha denunciato il 14,8% delle vittime.

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: gli effetti della pandemia di Covid 19
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PoliS-Lombardia

Le donne nel mercato del lavoro lombardo: gli effetti della pandemia di Covid 19 / PoliS-Lombardia, Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: A differenza di quanto successo a livello nazionale, in Lombardia la pandemia e le misure di contenimento non sembrano aver penalizzato le donne più degli uomini, che hanno registrato una riduzione più contenuta sia del numero di occupate (-1,3% vs -2%) che del tasso di occupazione (-1,1 pp vs -1,9 pp), riducendo i differenziali di genere, a differenza di quanto accaduto a livello nazionale. Per le donne questo calo nell’occupazione rappresenta comunque un’inversione di tendenza dopo anni di crescita. La riduzione dell’occupazione è stata contenuta dal blocco dei licenziamenti durante tutto il 2020 e parte del 2021. Anche la marcata riduzione delle ore lavorate è stata maggiore tra gli uomini rispetto alle donne, sebbene la quota di lavoratori che hanno dichiarato di aver lavorato 0 ore sia aumentata soprattutto tra le donne.

Natalità in Lombardia. Anno 2020
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PoliS-Lombardia

Natalità in Lombardia. Anno 2020 / PoliS-Lombardia ; a cura di Lorenzo Cavedo

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il paper riguarda la nostra regione e l'Italia in generale. Nel 2020 i nati da popolazione residente in Lombardia sono stati 69.234, ben 3.904 in meno rispetto al 2019 (pari a -5,3%). Il calo del numero di nati è stato costante nel decennio, ma nel 2020, oltre a essersi registrato il valore più basso in termini assoluti, si è anche registrata la variazione percentuale negativa più alta rispetto all’anno precedente. Al dato 2020 hanno in parte contribuito gli effetti della pandemia che si sono iniziati ad osservare a fine novembre/inizio dicembre, vale a dire a nove mesi dalla diffusione del virus in Lombardia. Sulla base di dati Istat, il testo presenta in particolare: andamento della natalità in Lombardia dal 2010; componente straniera; natalità all'interno del matrimonio; Disponibili dati anche a livello provinciale.

Il pugno nel cuore
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PoliS-Lombardia

Il pugno nel cuore : La conoscenza e le competenze per contrastare la violenza di genere / PoliS-Lombardia ; presentazione di Attilio Fontana, prefazione di Fabio Roia, introduzione di Armando De Crinito e Fulvio Matone

Milano : Guerini, 2021

Abstract: Quasi una donna su tre, nel mondo, dichiara di aver subito una violenza fisica o sessuale. Nel 2020, in Italia, ogni tre giorni una donna è stata vittima di femminicidio. Accanto alla ferocia di queste aggressioni, ciò che colpisce della violenza contro le donne è la sua ostinata presenza nel nostro quotidiano, la sua presenza tra le mura domestiche, che spesso nascondono un dolore celato e vissuto in famiglia. È questo il «pugno nel cuore», una violenza che coinvolge nel profondo gli affetti, i sentimenti, le emozioni di chi la subisce, ma anche di chi entra in contatto con le vittime per il ruolo che è chiamato a rivestire. Dal rapporto sulle attività svolte da operatori qualificati – medici, assistenti sociali, magistrati, agenti di polizia –, in costante dialogo interdisciplinare e multiprofessionale fra loro, emerge un quadro allarmante e complesso, di un fenomeno radicato nella cultura e negli stereotipi di genere della popolazione, sia femminile che maschile. Fondamentali risultano l’ascolto dei bisogni della vittima, l’accoglienza e l’accompagnamento a un percorso di uscita dalla violenza, così come l’attività di contrasto per prevenire la violenza e le iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su cui il rapporto si sofferma. Nel libro vengono evidenziate metodologie utilizzate, prassi e interventi di prevenzione delle vittime e dei maltrattanti, procedure di sostegno alle vittime attuate in sinergia con le reti territoriali, le Case rifugio e i Centri antiviolenza, politiche integrate di contrasto alla violenza di genere mutuate dai principi della Convenzione di Istanbul. Il capitolo 9 è dedicato all'esperienza lombarda delle Reti territoriali antiviolenza e al nuovo Piano quadriennale di contrasto alla violenza di genere di Regione Lombardia; i casi di studio presentati nel capitolo 10 riguardano il contesto lombardo.

Relazione salute mentale e carceri
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Maiorino, Sara - PoliS-Lombardia

Relazione salute mentale e carceri / PoliS-Lombardia ; Sara Maiorino

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: La letteratura, sia a livello nazionale che internazionale, evidenzia come i problemi psichici rappresentino le malattie più diffuse negli istituti penitenziari (WHO, 2007; Antigone 2020; Ars Toscana, 2015). La questione è divenuta più evidente di quanto già non fosse dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19 nel febbraio 2020, con un netto aumento di vari eventi critici nelle carceri in questo anno rispetto ai precedenti (Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, 2021). La sola Lombardia ha contato, nel 2019, un alto numero di suicidi, 16, cifra che risulta molto alta se paragonata ai dati per la stessa regione riferiti agli anni precedenti. Con la relazione Salute mentale e carceri l'Istituto approfondisce la questione facendo riferimento sia a dati sugli eventi critici da varie fonti istituzionali e non, sia alla letteratura sociologica, psicologica e giudiziaria reperibile sul tema della salute mentale in carcere. Il report analizza inizialmente le caratteristiche principali del contesto penitenziario lombardo e presenta una revisione della letteratura su salute mentale, suicidio e autolesionismo nelle carceri, grazie a fonti provenienti da varie discipline. Il capitolo 4 traccia un quadro delle statistiche sugli eventi critici, e in particolare sui dati relativi ad atti suicidiari e autolesionistici a livello nazionale e, ove disponibili, regionale. Vengono poi approfonditi alcuni temi più specifici: l’impatto del Covid-19 sulla salute mentale nelle carceri italiane e lombarde; le Residenze per l’Esecuzione delle misure di sicurezza; detenute donne e salute mentale (considerato che esse, pur in minoranza, possono soffrire di manifestazioni di disagio psichico e essere soggette a fattori di rischio parzialmente differenti rispetto alla controparte maschile), cui seguono un capitolo con considerazioni conclusive e, oltre a bibliografia e sitografia di riferimento, un appendice dedicata a Glossario e acronimi.

Rapporto Lombardia 2021: Un New Normal ancora da costruire
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2021: Un New Normal ancora da costruire / PoliS-Lombardia ; Prefazione di Giovanna Beretta, Introduzione di Fulvio Matone e Raffaello Vignali

Milano: Guerini e Associati, 2021

Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.

Delitti, autori e vittime di reati in Lombardia. Anno 2019
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Delitti, autori e vittime di reati in Lombardia. Anno 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Gisella Accolla

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il paper illustra, con riferimento all'anno 2019, come il numero di reati nell’ultimo quinquennio sembri un fenomeno in calo (da 500 mila a quasi 440 mila), tuttavia in Lombardia resta ancora una maggiore diffusione rispetto alla media nazionale. In controtendenza risulta invece il numero di frodi e truffe informatiche che sta mostrando un significativo incremento. A livello territoriale, più evidente il problema nella città metropolitana milanese (quasi 200.000 reati nel 2019).

Le richieste di aiuto durante la pandemia 2020
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PoliS-Lombardia

Le richieste di aiuto durante la pandemia 2020 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: I dati relativi ai Centri antiviolenza e alla Case rifugio da cui si è partiti per realizzare il documento derivano dalle indagini annuali sui Centri antiviolenza e sulle Case rifugio condotte da giugno a settembre. Altre informazioni derivano dall’elaborazioni dei dati archiviati dal numero di pubblica utilità 1522 del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri messo a disposizione per il contrasto alla violenza di genere e allo stalking. Nel 2020 aumentano le chiamate al 1522, numero di pubblica utilità contro la violenza sulle donne. Crescono le richieste di aiuto di donne con più di 55 anni o meno di 24 anni. Per il 75% delle vittime la violenza avviene in casa e nel 47% dei casi è di tipo fisico. Il 57,1% delle violenze è opera del partner. Oltre 20mila le donne si sono rivolte ai Centri Anti Violenza tra gennaio e maggio 2020, i quali hanno dovuto modificare l’erogazione dei propri servizi a seguito della pandemia.

Rapporto Lombardia 2020
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PoliS-Lombardia

Rapporto Lombardia 2020 / PoliS-Lombardia ; presentazione di Leonida Miglio ; introduzione di Armando De Crinito

Milano: Guerini e Associati, 2020

Abstract: Il Rapporto Lombardia 2020 si articola in due volumi: il primo presenta lo stato dell'arte del cammino della Lombardia verso gli Obiettivi della strategia ONU 2030, già delineati nel corso delle annualità precedenti del Rapporto Lombardia stesso. Goal per goal vengono presentati i dati principali e gli indicatori che permettono di collocare la regione Lombardia nel contesto nazionale e internazionale con riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere e alle politiche messe in atto dalle istituzioni nazionali e regionali. Nell'anno in cui il mondo intero e la Lombardia in maniera particolarmente significativa sono stati colpiti dall'emergenza Covid-19 e dalla relativa emergenza sanitaria ed economica, nel volume secondo si tratteggiano proposte e ipotesi di lavoro per una pronta rinascita dalla pandemia.

Nidi Gratis in Lombardia
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Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Nidi Gratis in Lombardia : attuazione e risultati. Rapporto finale / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia;

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020

Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 20/2019

Abstract: La ricerca mira a valutare l'attuazione e i risultati della misura Nidi Gratis in Lombardia. La misura "Nidi Gratis", giunta alla quarta annualità, è stata introdotta in via sperimentale nell'aprile del 2016 (D.G.R. X/5096 del 29 aprile 2016) nell'ambito del programma Reddito di Autonomia di Regione Lombardia (D.G.R X/5060 del 18 aprile 2016) ed è stata confermata per le annualità successive grazie ad un continuo investimento di risorse da parte di Regione Lombardia, incluso il ricorso a fondi europei (Programma POR FSE 2014-2020) a partire dalla seconda annualità. L'obiettivo della misura è sostenere le famiglie beneficiarie della misura in condizione di vulnerabilità economica e sociale, escludendo le uscite di cassa per il pagamento della retta di frequenza di nido/micronido segnalati dai Comuni aderenti, facilitando così l'accesso ai servizi per l'infanzia e rispondendo ai bisogni di conciliazione vita-lavoro. Le fonti utilizzate per condurre l'analisi sono state diverse: (1) questionario strutturato predisposto da PoliS-Lombardia inviato a Asili Nido e Micronidi lombardi; (2) interviste condotte da PoliS-Lombardia a stakeholder; (3) rilevazioni di customer satisfaction rese disponibili da Regione Lombardia in Open Data; (4) confronto tra dichiarazioni di condizione occupazionale delle famiglie al momento della presentazione della DSU e al momento della presentazione della domanda di adesione a Nidi Gratis; (5) ulteriori valutazioni sulla performance di Regione Lombardia condotte da PoliS-Lombardia. I principali risultati indicano i punti di forza e di debolezza della misura, prendendo in considerazione sia i dati di natura economica, gestionale e amministrativa legati all'attuazione della misura, sia le esperienze dirette degli stakeholder.

Monografia rilevazione campionaria [2019]
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PoliS-Lombardia - Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Monografia rilevazione campionaria [2019] : Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità - ORIM Programma di lavoro 2019-2021 / PoliS-Lombardia, Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Milano : PoliS-Lombardia, 2020

Abstract: Il testo espone i risultati di una nuova indagine ad hoc - la diciannovesima nella storia dell'Orim - condotta a livello campionario su tutto il territorio regionale con criteri di rappresentatività rispetto all'universo della popolazione straniera proveniente dai Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm) e presente in Lombardia, indipendentemente dalla sua residenza anagrafica e dallo status rispetto alle norme che ne regolano il soggiorno. Attraverso il materiale statistico fornito da tale indagine, congiuntamente alle più recenti informazioni di fonte anagrafica al 1° gennaio 2019, si è potuto elaborare un'ampia varietà di dati grezzi e di indicatori, con i quali delineare il quadro descrittivo e interpretativo del fenomeno migratorio nella realtà lombarda, evidenziandone il bilancio 2001-2019 nel dettaglio macro-provinciale rispetto al soggiorno: Nord, Est, Sud e Milano città metropolitana. In linea con le scelte metodologiche introdotte in occasione delle precedenti edizioni del Rapporto, la rilevazione campionaria Orim è stata effettuata nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 20 ottobre 2019 operando su un campione di circa 2.200 unità a livello regionale. Gli aspetti considerati nella Monografia, oltre agli aspetti metodologici, riguardano i seguenti argomenti: Consistenza numerica e localizzazione territoriale, provenienze, presenze irregolari, caratteri strutturali, condizioni di lavoro, fecondità.