Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 03 - SALUTE E BENESSERE

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Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie 2020
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PoliS-Lombardia

Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie 2020 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Al 31 dicembre 2020 erano 12.630 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese, 1.625 dei quali in Lombardia, per un’offerta di poco meno di 412mila posti letto a livello nazionale (7 ogni 1.000 persone residenti) e oltre 84mila e 600 posti in Lombardia (8,5 ogni 1.000 residenti). Gli ospiti (anziani non autosufficienti, ma anche adulti disabili che necessitano assistenza medica, infermieristica e riabilitativa a tempo pieno) nelle strutture residenziali italiane ammontano a 342.361, in Lombardia sono 70.450. La maggioranza dei posti letto è dedicata all’assistenza socio-sanitaria, sia in Italia (77,3%) sia in Lombardia (88,7%). Il target di utenza prevalente è costituito da anziani non autosufficienti, a cui sono dedicati il 75,5% dei posti letto lombardi (il 61,1% a livello nazionale). Gli ospiti anziani sono 255.153 in Italia, 55.892 in Lombardia. In questa categoria, le donne e gli ultra-ottantacinquenni costituiscono la netta maggioranza. Le informazioni del working paper dedicato a Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie 2020 provengono dall’indagine che l’Istituto nazionale di statistica conduce annualmente sull’offerta di strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie e sulle tipologie di utenti in esse assistite: In questo tipo di strutture trovano alloggio persone che si trovano in stato di bisogno per motivi diversi: anziani soli o con problemi di salute, persone con disabilità, minori sprovvisti di tutela, giovani donne in difficoltà, stranieri o cittadini italiani con problemi economici e in condizioni di disagio sociale, persone vittime di violenza di genere.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
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PoliS-Lombardia

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il working paper presenta alcuni dati a livello nazionale e per la Lombardia, partendo dalle informazioni rese disponibili da Istat, con riferimento ai Rapporti del progetto BES e integrazioni con gli indicatori relativi ai 17 SDGs dell’Agenda 2030 dell'ONU. Dai dati si può evidenziare come come nel 2021 risulti stabile il rischio di povertà o esclusione sociale, ma in lieve crescita il tasso di occupazione per i 20-64enni. I decessi calano, ma sono ancora in eccesso rispetto alla media 2015-2019 (+9,8%). In crescita la quota di studenti che non raggiunge una competenza alfabetica/numerica sufficiente. Ancora lontani rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 sia la quota di rifiuti urbani conferiti in discarica (20,1% nel 2020) sia l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (allo 0,22% sul reddito nazionale lordo). Crescono gli effetti del cambiamento climatico e con essi la quota di popolazione che vive in aree ad elevata pericolosità per frane o alluvioni.

Protezione per le donne vittime di violenza
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PoliS-Lombardia

Protezione per le donne vittime di violenza : le chiamate al numero di pubblica utilità 1522 : Aggiornamento al 1° trimestre 2022 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il report si basa sui dati dell’indagine Istat sul “1522”, ovvero il numero di pubblica utilità messo a disposizione dal DPO – PdCM a sostengo delle vittime di violenza di genere e stalking. Una piattaforma informatizzata registra le informazioni fornite durante la telefonata, che è anche l’unità di rilevazione (è infatti possibile che la stessa persona chiami più volte). Dato che spesso le telefonate si interrompono prima della conclusione del colloquio, il database presenta molti casi mancanti (n.d=non disponibili). Il totale delle “chiamate valide” rappresenta il totale delle chiamate che vengono fatte da utenti e/o vittime, per motivi congrui rispetto al servizio fornito dal 1522. Il termine “vittime” viene usato per indicare le persone che si rivolgono al numero 1522 per chiedere aiuto per sé e hanno subito una violenza nelle sue varie forme, mentre con il termine “utenti” si indicano le persone che si rivolgono al 1522 per chiedere aiuto per sé o per altri. Dalla lettura dei dati emerge che rispetto al IV trimestre 2021, nel I trimestre 2022 si registra un calo delle chiamate valide e delle chiamate da parte di vittime (-25,2% in Italia e -22,3% in Lombardia). I più frequenti motivi delle chiamate sono le richieste di aiuto dalle vittime e le richieste di informazioni sul 1522. Il 47,2% delle vittime che ha contattato il 1522 nel 1° trimestre 2022 segnala di aver subito almeno 3 forme di violenza e il 61,5% subisce violenza da anni. Nel 47,5% dei casi la vittima è coniugata o convivente con il/la maltrattante. Nel 1° trimestre 2022 ha denunciato il 14,8% delle vittime.

Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza 2020-2021
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PoliS-Lombardia

Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza 2020-2021 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: In crescita nel 2020 l’offerta di servizi dei Centri antiviolenza (CAV) e delle Case rifugio per donne maltrattate, che si concentrano nel Nord del Paese (qui si trova il 70,2% delle Case rifugio e il 41.7% dei CAV). Oltre 8 su dieci delle Case rifugio e dei CAV sono raggiungibili h24 e adottano misure di sicurezza per le donne ospiti (per es. l’88,0% delle Case Rifugio è a indirizzo segreto). L’81,8% delle Case rifugio e il 92% dei CAV ricevono fondi pubblici per le proprie attività. In aumento nel 2020 le donne che hanno contattato almeno una volta i CAV (sono 54.609, +3.964 rispetto al 2019), mentre cala il numero di donne ospitate presso le Case rifugio. I dati presentati nel paper si basano sulla rilevazione “sulle prestazioni e i servizi offerti” rispettivamente dai Centri antiviolenza (CAV) e dalle Case rifugio, svolta nel 2021 da Istat in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni, consente di avere il quadro delle attività svolte nel 2020 per la protezione e l’accoglienza delle donne sopravvissute alla violenza.

Benessere equo e sostenibile (2021)
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PoliS-Lombardia

Benessere equo e sostenibile (2021) / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Nel 2021 cresce la speranza di vita in buona salute (+1,9 punti percentuali dal 2019). La quota di NEET, 15-29enni non occupati né in un percorso di istruzione e formazione, sale al 23,1%. Povertà assoluta stabile (9,4%), colpiti soprattutto i minori (14,2%). Cresce la quota di famiglie per cui peggiora la situazione economica (+1,6 punti percentuali dal 2020). Nel 2021 cala la quota di popolazione molto soddisfatta delle relazioni familiari o amicali (-1,8 e -4,3 punti percentuali). Le donne elette nei Consigli regionali sono il 22,3% (vs media europea del 34,6%). Cresce al 46% la quota di persone molto soddisfatte della propria vita, ma cala al 56,6% quella di soddisfatti per il tempo libero. Sale all’11% la quota di chi ha rinunciato a visite specialistiche o esami diagnostici necessari. Sono alcuni degli indicatori che vengono analizzati con riferimento all’Italia e alla Lombardia e guardando ai dati relativi già disponibili per il 2021, confrontati con gli anni precedenti, nel working paper Benessere equo e sostenibile. Anno 2021. Fonte dei dati è un recente aggiornamento del Rapporto BES presentato da ISTAT.

Censimento permanente della popolazione
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PoliS-Lombardia

Censimento permanente della popolazione : le famiglie in Italia e Lombardia : Focus sulle province lombarde. Anni 2011-2019 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il working paper traccia un ritratto delle famiglie lombarde e italiane basandosi sui dati del nuovo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2018 e 2019, che si basa sull’integrazione tra i dati di fonte amministrativa e quelli che vengono acquisiti attraverso le rilevazioni che ogni anno coinvolgono un campione rappresentativo di comuni e di famiglie, e sui dati provenienti dal 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011 che rileva, per ciascun comune, la totalità delle persone dimoranti abitualmente e consente di conoscere la struttura demografica e sociale dell’Italia e dei suoi territori. Tra 2011 e il 2019 aumentano del 5% le famiglie (+1.239.356 unità), soprattutto al Centro (+6,8%). In aumento le famiglie unipersonali (che raggiungono il 37,7% nel Nord-Ovest, dal 16% del 1971) e in calo le famiglie con almeno 5 componenti (dal 21,5% del 1971 al 5% del 2019). Il numero medio di componenti scende da 3,35 del 1971 a 2,29 del 2019. Crescono sia le famiglie con almeno un componente straniero sia le famiglie con tutti componenti stranieri (rispettivamente +32,2% e + 26% dal 2011).

La salute nella popolazione anziana in Lombardia 2019
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PoliS-Lombardia

La salute nella popolazione anziana in Lombardia 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Nel 2019, prima della pandemia, gli indicatori di salute degli anziani si confermano in generale miglioramento. Ad eccezione delle malattie croniche gravi, più diffuse tra gli uomini (46,0% contro 41,1% delle donne), le donne hanno condizioni peggiori per tutti gli altri indicatori di salute. Forti le differenze territoriali a svantaggio del Mezzogiorno e persistenti le disuguaglianze sociali nella salute in base a reddito e, soprattutto, istruzione. Nel testo La salute nella popolazione anziana in Lombardia 2019 si mettono in evidenza le diverse situazioni nelle regioni italiane e in Lombardia, a partire dai dati raccolti dall’Indagine europea sulla salute (Ehis), condotta in tutti gli Stati dell’Unione europea con l’obiettivo di costruire indicatori di salute confrontabili a livello europeo sui principali aspetti delle condizioni di salute della popolazione, il ricorso ai servizi sanitari e i determinanti di salute.

Mortalità in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Mortalità in Lombardia : la mortalità in Lombardia nel periodo 1°marzo - 30 aprile 2020 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Working paper ; 25/2021

Abstract: Ad aprile 2021 l’Istat ha fornito i dati che rendono possibile analizzare dettagliatamente le cause di morte, incluso il Covid-19, di tutti i decessi registrati in Italia tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020: partendo da questi dati è stato realizzato il paper dedicato a La mortalità in Lombardia nel periodo 1°marzo - 30 aprile 2020. I decessi registrati in Lombardia tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020 sono stati 42.968 (+158% rispetto allo stesso periodo del quinquennio precedente). Il Covid-19 risulta la prima causa di morte, aumentano i decessi per tutte le principali cause (soprattutto polmoniti e influenza). La mortalità complessiva cresce soprattutto sopra i 65anni e la fascia di età con più decessi per Covid-19 è quella dei 65-79enni, con importanti differenze di genere. Aumentano i decessi nelle strutture residenziali o socio-assistenziali.