Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SDG 03 - SALUTE E BENESSERE

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Incidentalità dei ciclisti, degli utenti di micromobilità e rider in Regione Lombardia anni 2019-2021
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MINISTERO DEI TRASPORTI - PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>

Incidentalità dei ciclisti, degli utenti di micromobilità e rider in Regione Lombardia anni 2019-2021/ PoliS-Lombardia, Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ; CMR Centro Regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Quaderno / CMR

Abstract: Per i primi due (ciclisti e utenti di micromobilità) dei tre segmenti di mobilità "leggera" presi in considerazione il Quaderno presenta dati e informazioni con riguardo a: - inquadramento generale - situazione delle province lombarde - caratteristiche degli incidenti - elementi per una maggiore sicurezza Per quanto riguarda invece i rider (ciclofattorini) si presenta un primo focus sul tema, così articolato: - Inquadramento del fenomeno - Dati di incidentalità ISTAT su Milano - Un’indagine esplorativa sul territorio di Milano - Considerazioni finali e prospettive

costo sanitario degli incidenti stradali in Lombardia
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MINISTERO DEI TRASPORTI - PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>

Il costo sanitario degli incidenti stradali in Lombardia. Approfondimento sui principali traumi associati agli incidenti stradali : annualità 2022 e analisi nel triennio 2020-2022/ PoliS-Lombardia, Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ; CMR Centro Regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Quaderno / CMR

Abstract: Il Quaderno aggiorna le informazioni analoghe riunite in rapporti precedenti, a partire dal 2013, con lo scopo di calcolare due variabili economiche: il costo sociale dell’incidentalità stradale e il costo a carico del sistema sanitario regionale. Dopo una sintetica illustrazione della struttura dei database sanitari, si descrive la metodologia utilizzata per la stima dei costi sanitari relativi all’anno 2022, in particolare sono calcolate e presentate: - le componenti dei costi di Pronto Soccorso (PS) - le componenti di degenza e cura nelle strutture ospedaliere (SDO).

Incidenti stradali a pedoni in Lombardia anni 2019-2021
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MINISTERO DEI TRASPORTI - PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>

Incidenti stradali a pedoni in Lombardia anni 2019-2021 / PoliS-Lombardia, Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ; CMR Centro Regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Quaderno / CMR

Abstract: Il rapporto tecnico su Incidenti stradali a pedoni in Lombardia. Anni 2019-2021 aggiorna e approfondisce il “Quaderno 2 - Pedoni e incidenti stradali. Analisi e monitoraggio degli incidenti stradali relativi ai pedoni in Regione Lombardia”, pubblicato nel maggio 2018 ed i suoi successivi aggiornamenti, analizzando il fenomeno dell’incidentalità relativa alla mobilità pedonale. Questo nuovo rapporto è stato aggiornato con i dati disponibili, riferiti all’annualità 2020-2021 per offrire una descrizione quanto più attuale ed utile del fenomeno. Si sono utilizzati i dati del 2022 solo per alcune elaborazioni a livello nazionale, perché tali dati non sono stati resi disponibili in tempi utili alla loro elaborazione. Dopo un inquadramento generale dell'argomento troviamo l'analisi della situazione nelle province della Lombardia e un'analisi più dettagliata degli incidenti in base ad alcune caratteristiche: localizzazione, natura, persone coinvolte, distribuzione temporale e circostanze degli incidenti. Il testo si conclude con alcune indicazioni utili ad aumentare la sicurezza per la mobilità pedonale

Analisi delle nuove tecnologie per il miglioramento della sicurezza stradale
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MINISTERO DEI TRASPORTI - PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>

Analisi delle nuove tecnologie per il miglioramento della sicurezza stradale / PoliS-Lombardia, Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ; CMR Centro Regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Quaderno / CMR

Abstract: Il Quaderno illustra come si possono utilizzare le nuove tecnologie per il miglioramento della sicurezza stradale; tali tecnologie, attualmente in fase di sviluppo e di sperimentazione, sfruttano principalmente i dispositivi IoT - Internet of Things per combinare hardware, come sensori e telecamere, software ed algoritmi che sfruttano l’Intelligenza Artificiale e l’analisi dei Big Data. L’enorme mole di dati ricavata dai sensori, infatti, viene elaborata da software in grado di compiere analisi: • predittive, che permettono di ricavare dai dati previsioni su eventi che si verificheranno in futuro; • prescrittive, che forniscono indicazioni su cosa sia opportuno fare per reagire nel modo migliore al verificarsi di determinati eventi; • cognitive, che vengono eseguite grazie alla messa a punto di algoritmi, in grado di trasformare i dati grezzi in conoscenza e trasmettere le informazioni ottenute agli utenti della strada. Le nuove tecnologie per la sicurezza stradale si dividono in due macrogruppi: 1. sistemi di sicurezza installati sull’infrastruttura stradale; 2. sistemi di sicurezza montati sul veicolo. Questo studio è stato concepito e strutturato sia su un’analisi tecnologico-funzionale dei singoli sensori già immessi sul mercato, dedicati alla (o appositamente concepiti per la) sicurezza della mobilità pedonale e ciclistica, sia su studi analitici dei sistemi sensoristici complessi già diffusi. Nell’affrontare questi ultimi, il quaderno non si addentra tuttavia nel tema dell’auto a guida autonoma.

L’incidentalità sulle strade della Lombardia nel 2022
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione> - CMR

L’incidentalità sulle strade della Lombardia nel 2022 / PoliS-Lombardia, Regione Lombardia ; CMR Centro Regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Quaderno / CMR

Abstract: Lo scopo del dossier è fornire un quadro degli incidenti stradali con lesioni alle persone avvenuti in Lombardia nel 2022, analizzandone l’evoluzione temporale e la loro distribuzione sul territorio. I dati sono raccolti da Istat mediante una rilevazione continua a cui collaborano una molteplicità di Enti: Istat, ACI, Ministero dell’Interno, dei Trasporti, della Difesa, UPI, ANCI, Polizia stradale, Centri di Monitoraggio Regionale. Tutte le elaborazioni del report sono state realizzate da PoliS-Lombardia.

I giovani e la Lombardia in transizione
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PoliS-Lombardia

I giovani e la Lombardia in transizione / Polis-Lombardia ; Alessandro Rosina

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Con questo dossier ci si propone, adottando uno sguardo sistemico e integrato, di dar conto di come cambia la condizione delle nuove generazioni (nella fase giovanile e nel corso di vita successivo), quali sfide pongono le grandi trasformazioni in corso, come interagiscono con le specificità del territorio, con quali differenze di genere e sociali, quali strumenti possono rafforzare la loro capacità di essere e fare come soggetti in grado di generare valore.

Scenari demografici per la popolazione lombarda
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PoliS-Lombardia

Scenari demografici per la popolazione lombarda / Polis-Lombardia ; Gian Carlo Blangiardo

Milano: PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: L’andamento demografico rappresenta uno dei principali elementi che condiziona e determina la sostenibilità economica, sociale e anche ambientale. Alla luce di ciò, la demografia è il primo scenario di riferimento da considerare alla vigilia del nuovo programma regionale di sviluppo di Regione Lombardia. È importante che sia tenuta fortemente presente pensando alle politiche regionali. Occorre generare una consapevolezza da parte del decisore politico su tale tema, soprattutto poiché si tratta di un fattore che richiede politiche di lungo periodo. In questo contesto, il dossier Scenari demografici per la popolazione lombarda è dedicato alla lettura delle proiezioni demografiche, fatte da ISTAT, previste per la Lombardia da oggi al 2070.

Assalto alla Lombardia: sanità, trasporti, ambiente: tutti i disastri di una classe politica
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Sasso, Michele

Assalto alla Lombardia: sanità, trasporti, ambiente: tutti i disastri di una classe politica / Michele Sasso

Bari; Roma : Laterza, 2023

Rapporto sulle regioni in Italia  2022
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Rapporto sulle regioni in Italia 2022 : il regionalismo alla prova dell'emergenza sanitaria / a cura di Andrea Filippetti, Antonino Iacoviello e Fabrizio Tuzi

Torino : Giappichelli, 2022

Abstract: L’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie (ISSiRFA) – “Massimo Severo Giannini” – del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è nato nel 1971 con l’istituzione delle Regioni ordinarie, ed è il più importante centro pubblico di ricerca in Italia, e tra i più rilevanti a livello europeo, sui temi del regionalismo, del federalismo e delle autonomie negli ordinamenti costituzionali che si ispirano a principi del decentramento e del governo multilivello delle collettività. L’ISSiRFA segue sistematicamente e con un approccio pluridisciplinare l’esperienza regionale e la dimensione territoriale delle politiche pubbliche nel contesto dell’integrazione europea e dell’interdipendenza globale, con specifiche competenze negli ambiti del diritto costituzionale, pubblico, amministrativo e regionale, e delle scienze sociali, economico-finanziarie, politiche e geografiche. L’ISSiRFA ha già pubblicato, tra l’altro, sette rapporti sullo stato del regionalismo in Italia. Questo Rapporto 2022 ha per oggetto, in particolare, le più recenti evoluzioni del regionalismo italiano a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta all’impatto del Covid-19. Più in dettaglio, il Rapporto presenta un ampio ventaglio di contributi scientifici di ricercatori, esperti e studiosi particolarmente competenti, e si articola in tre Parti: la prima è dedicata alle “Regole”; la seconda è relativa alla “Finanza regionale”; e la terza concerne le “Politiche”. Nella prima Parte si analizza quel peculiare processo di ridefinizione dei rapporti tra Stato e Regioni che si è subito venuto determinando a seguito dell’emergenza sanitaria, e che ha comportato la concentrazione della funzione regolatoria nelle mani dello Stato secondo una tendenza centripeta che, tuttavia, è stata per alcuni aspetti corretta e aggiustata anche in base al principio di leale collaborazione. A tal riguardo, poi, si è rafforzato il ruolo degli esecutivi, soprattutto nei rapporti con le autorità statali, seppure non possano essere sottovalutate le funzioni esercitate dai Consigli regionali con finalità di indirizzo, monitoraggio e controllo. Nella seconda Parte si prendono in considerazione gli interventi finanziari che, con molteplici modalità di azione, sono stati predisposti dalle Regioni a partire dai loro bilanci e mediante la rimodulazione dei fondi strutturali con la specifica finalità di sostenere le persone, le famiglie, le collettività e le imprese gravemente colpite dalla crisi sociale ed economica che è scaturita a seguito dell’emergenza pandemica e dell’adozione delle misure di restrizione di una vastissima gamma di attività individuali e collettive. Nella terza Parte, infine, si procede all’analisi delle politiche pubbliche di competenza regionale che sono state particolarmente sollecitate a seguito della pandemia, in specie nelle materie della sanità, delle attività produttive e del sistema creditizio, sia concentrando lo sguardo sugli effetti che la risposta all’emergenza pandemica ha prodotto sulle modalità dell’azione pubblica in chiave territoriale – tra l’altro, con specifico riferimento alle aree urbane e alle aree interne – sia considerando quelle politiche che hanno contribuito ad accrescere la complessiva resilienza delle collettività mediante la valorizzazione del terzo settore come motore del “welfare di comunità” e l’amministrazione condivisa come risorsa di rigenerazione durante la pandemia.

Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie 2020
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PoliS-Lombardia

Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie 2020 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Al 31 dicembre 2020 erano 12.630 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese, 1.625 dei quali in Lombardia, per un’offerta di poco meno di 412mila posti letto a livello nazionale (7 ogni 1.000 persone residenti) e oltre 84mila e 600 posti in Lombardia (8,5 ogni 1.000 residenti). Gli ospiti (anziani non autosufficienti, ma anche adulti disabili che necessitano assistenza medica, infermieristica e riabilitativa a tempo pieno) nelle strutture residenziali italiane ammontano a 342.361, in Lombardia sono 70.450. La maggioranza dei posti letto è dedicata all’assistenza socio-sanitaria, sia in Italia (77,3%) sia in Lombardia (88,7%). Il target di utenza prevalente è costituito da anziani non autosufficienti, a cui sono dedicati il 75,5% dei posti letto lombardi (il 61,1% a livello nazionale). Gli ospiti anziani sono 255.153 in Italia, 55.892 in Lombardia. In questa categoria, le donne e gli ultra-ottantacinquenni costituiscono la netta maggioranza. Le informazioni del working paper dedicato a Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie 2020 provengono dall’indagine che l’Istituto nazionale di statistica conduce annualmente sull’offerta di strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie e sulle tipologie di utenti in esse assistite: In questo tipo di strutture trovano alloggio persone che si trovano in stato di bisogno per motivi diversi: anziani soli o con problemi di salute, persone con disabilità, minori sprovvisti di tutela, giovani donne in difficoltà, stranieri o cittadini italiani con problemi economici e in condizioni di disagio sociale, persone vittime di violenza di genere.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
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PoliS-Lombardia

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il working paper presenta alcuni dati a livello nazionale e per la Lombardia, partendo dalle informazioni rese disponibili da Istat, con riferimento ai Rapporti del progetto BES e integrazioni con gli indicatori relativi ai 17 SDGs dell’Agenda 2030 dell'ONU. Dai dati si può evidenziare come come nel 2021 risulti stabile il rischio di povertà o esclusione sociale, ma in lieve crescita il tasso di occupazione per i 20-64enni. I decessi calano, ma sono ancora in eccesso rispetto alla media 2015-2019 (+9,8%). In crescita la quota di studenti che non raggiunge una competenza alfabetica/numerica sufficiente. Ancora lontani rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 sia la quota di rifiuti urbani conferiti in discarica (20,1% nel 2020) sia l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (allo 0,22% sul reddito nazionale lordo). Crescono gli effetti del cambiamento climatico e con essi la quota di popolazione che vive in aree ad elevata pericolosità per frane o alluvioni.

Protezione per le donne vittime di violenza
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Protezione per le donne vittime di violenza : le chiamate al numero di pubblica utilità 1522 : Aggiornamento al 1° trimestre 2022 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il report si basa sui dati dell’indagine Istat sul “1522”, ovvero il numero di pubblica utilità messo a disposizione dal DPO – PdCM a sostengo delle vittime di violenza di genere e stalking. Una piattaforma informatizzata registra le informazioni fornite durante la telefonata, che è anche l’unità di rilevazione (è infatti possibile che la stessa persona chiami più volte). Dato che spesso le telefonate si interrompono prima della conclusione del colloquio, il database presenta molti casi mancanti (n.d=non disponibili). Il totale delle “chiamate valide” rappresenta il totale delle chiamate che vengono fatte da utenti e/o vittime, per motivi congrui rispetto al servizio fornito dal 1522. Il termine “vittime” viene usato per indicare le persone che si rivolgono al numero 1522 per chiedere aiuto per sé e hanno subito una violenza nelle sue varie forme, mentre con il termine “utenti” si indicano le persone che si rivolgono al 1522 per chiedere aiuto per sé o per altri. Dalla lettura dei dati emerge che rispetto al IV trimestre 2021, nel I trimestre 2022 si registra un calo delle chiamate valide e delle chiamate da parte di vittime (-25,2% in Italia e -22,3% in Lombardia). I più frequenti motivi delle chiamate sono le richieste di aiuto dalle vittime e le richieste di informazioni sul 1522. Il 47,2% delle vittime che ha contattato il 1522 nel 1° trimestre 2022 segnala di aver subito almeno 3 forme di violenza e il 61,5% subisce violenza da anni. Nel 47,5% dei casi la vittima è coniugata o convivente con il/la maltrattante. Nel 1° trimestre 2022 ha denunciato il 14,8% delle vittime.

Dalle case della salute alle case della comunità
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Brambilla, Antonio - Maciocco, Gavino

Dalle case della salute alle case della comunità : la sfida del PNRR per la sanità territoriale / Antonio Brambilla, Gavino Maciocco

Roma : Carocci, 2022

Abstract: Riusciranno i fondi del PNRR a rafforzare un Servizio sanitario nazionale fiaccato da anni di definanziamento e di progressiva riduzione del personale? Riusciranno i servizi territoriali a rinnovarsi e a diventare davvero il secondo, indispensabile pilastro del SSN? Molto dipenderà da come saranno riorganizzati i distretti e da come funzioneranno le Case della Comunità, che sin dal nome auspicano una maggiore partecipazione dei cittadini alla loro programmazione. Molto dipenderà anche dalle scelte del governo sulla convenzione dei medici di medicina generale e da come si muoveranno le Regioni. L'obiettivo del libro è dimostrare, sulla base delle esperienze delle Case della Salute, che è possibile innovare le cure primarie e i servizi territoriali, offrire servizi adeguati ai cittadini e migliorare lo stato di salute della popolazione. Ne sono prova gli otto casi di studio presentati nella terza parte del volume.

La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita
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PoliS-Lombardia

La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita : Dati regionali 2021 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il report è basato sui dati provenienti dall’indagine ISTAT “Aspetti della vita quotidiana”, che fa parte del sistema integrato di Indagini Multiscopo sulle famiglie avviato nel 1993 con l’obiettivo di produrre informazioni su individui e famiglie. Si tratta di un’indagine campionaria, condotta annualmente su un campione di circa 24 mila famiglie (intese come famiglia di fatto, ossia un insieme di persone coabitanti e legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi). I risultati principali ci dicono che nel 2021 aumenta, in tutte le fasce d’età tranne che per i 14-19enni, la quota di persone di almeno 14 anni soddisfatte per la propria vita (+1,7 punti percentuali rispetto al 2020). Diminuisce invece rispetto al 2020 la quota di soddisfatti per il tempo libero (da 69,3% a 56,5%), per le relazioni amicali (da 81,6% a 72,1%) e per la salute, in particolare nelle classi di età 45-54 (da 86,0% a 84,0%) e 65-74 anni (da 74,4% a 71,9%). Meno soddisfazione rispetto al passato anche per la dimensione lavorativa (dal 79% di soddisfatti al 77,5%). Nel 2021 cresce la quota di famiglie che valuta le proprie risorse economiche come ottime o quantomeno adeguate alle proprie esigenze (dal 66% del 2020 al 68,3%). Solo il 25,5% è orientato a un atteggiamento di fiducia verso gli altri.

Rapporto sulla situazione demografica in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Rapporto sulla situazione demografica in Lombardia : Dati provvisori al 1° gennaio 2022 e di flusso 2021 / PoliS-Lombardia ; a cura di Laura Terzera

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il rapporto aggiorna la situazione riguardante i principali fenomeni demografici osservati in Lombardia e nelle province lombarde. I dati presentati sono di fonte Istat che, alla data in cui sono stati estratti, forniva le stime sulla popolazione italiana e straniera per genere, ed età al primo gennaio 2022, e ha rilasciato dati di bilancio mensile ancora provvisori dei flussi demografici di natalità, mortalità, iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per il 2021. Sono inoltre riportati i dati del 2020 che Istat ha recentemente reso definitivi, sostituendoli alle precedenti versioni di stima. Nel rapporto il dato stimato di stock del primo gennaio 2022 o di flusso del 2021 viene confrontato tra le province lombarde, la regione Lombardia e l’Italia, riportando inoltre il dato reso definitivo per l’anno precedente, ossia il dato di stock al primo gennaio 2021 e di flusso per il 2020. Si è fatto inoltre riferimento alla diffusione di Istat delle tavole di mortalità al 2021 e degli indicatori demografici di flusso (tra cui il tasso di fecondità totale), per i quali il 2021 rappresenta al momento soltanto una versione di stima. L’aspetto più interessante trattato riguarda il confronto tra l’anno 2020 in cui è la pandemia da Covid 19 ha colto il mondo impreparato investendo duramente molti Paesi, tra cui l’Italia e soprattutto la Lombardia, e l’anno seguente, il 2021, in cui la pandemia era ancora in corso, ma anno in cui sono state progressivamente ridotte le restrizioni agli spostamenti ed è partita la campagna vaccinale. Come si è avuto modo di analizzare nel report dello scorso anno “L’impatto della pandemia di Covid-19 sui fenomeni demografici” la pandemia non ha avuto un effetto limitato alla mortalità e l’aspettativa di vita, ma ha avuto un rilevante impatto anche sulle scelte di vita come la decisione di avere figli o di migrare. Nel 2021 il numero di decessi in Lombardia si riduce del 20% rispetto al 2020: il calo è molto più marcato rispetto al dato nazionale (-4%), soprattutto nelle province nelle quali si registrarono i focolai più virulenti: Bergamo (-35,9%), Cremona (-32,7%) e Lodi (-28,2%). L’inesorabile declino della natalità degli ultimi anni non si interrompe nel 2021. In Italia le nascite scendono sotto quota 400 mila (-1,3% rispetto al 2020), in Lombardia il calo è minimo (-0,6%), ma prosegue. Tuttavia, la riduzione non è generalizzata tra le province, ma 6 su 12 fanno osservare una timida ripresa. Tra queste 6 sono comprese le 3 province più colpite dalla pandemia: Bergamo, Cremona e soprattutto Lodi (+4,9%) nelle quali la natalità era calata in modo anomalo nel mese di dicembre 2020, a distanza di circa 9 mesi dall’inizio della pandemia, e per le quali è dunque più fisiologica una leggera ripresa.

Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza 2020-2021
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PoliS-Lombardia

Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza 2020-2021 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: In crescita nel 2020 l’offerta di servizi dei Centri antiviolenza (CAV) e delle Case rifugio per donne maltrattate, che si concentrano nel Nord del Paese (qui si trova il 70,2% delle Case rifugio e il 41.7% dei CAV). Oltre 8 su dieci delle Case rifugio e dei CAV sono raggiungibili h24 e adottano misure di sicurezza per le donne ospiti (per es. l’88,0% delle Case Rifugio è a indirizzo segreto). L’81,8% delle Case rifugio e il 92% dei CAV ricevono fondi pubblici per le proprie attività. In aumento nel 2020 le donne che hanno contattato almeno una volta i CAV (sono 54.609, +3.964 rispetto al 2019), mentre cala il numero di donne ospitate presso le Case rifugio. I dati presentati nel paper si basano sulla rilevazione “sulle prestazioni e i servizi offerti” rispettivamente dai Centri antiviolenza (CAV) e dalle Case rifugio, svolta nel 2021 da Istat in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni, consente di avere il quadro delle attività svolte nel 2020 per la protezione e l’accoglienza delle donne sopravvissute alla violenza.

Sussidiarietà e... sviluppo sociale
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Fondazione per la sussidiarietà

Sussidiarietà e... sviluppo sociale : rapporto sulla sussidiarietà 2021/2022 / Fondazione per la Sussidiarietà ; a cura di Gian Carlo Blangiardo, Alberto Brugnoli, Marco Fattore, Filomena Maggino e Giorgio Vittadini

San Giuliano Milanese : Fondazione per la Sussidiarietà, 2022

Abstract: La dimensione sociale dello sviluppo sta ricevendo crescente attenzione, in particolare per l’aumento di povertà e disuguaglianza. Poco però si indaga sul contributo che le dinamiche sociali offrono alla tenuta e alla crescita del Paese. Il Rapporto Sussidiarietà e… sviluppo sociale, realizzato in collaborazione con Istat, mostra che la cultura sussidiaria contribuisce al benessere collettivo: partecipare ad attività sociali e di volontariato migliora la qualità della vita, facilita la ricerca di un lavoro e riduce il rischio di povertà. L’analisi statistica, condotta con appropriati indicatori, misura la stretta correlazione tra sentimento di apertura e fiducia della persona, partecipazione ad attività sussidiarie e sviluppo sociale. Nello studio si approfondiscono le politiche europee e nazionali per la ripresa e l’inclusione sociale, il ruolo degli attori privati per una crescita economica socialmente sostenibile e la finanza a impatto sociale. Si presentano inoltre una serie di casi paradigmatici dove il percorso di orientamento sociale ha trovato concreta applicazione. In sintesi, viene suggerito un approccio che metta al centro dei processi di sviluppo l’ecosistema dell’economia sociale. Un cambiamento che coinvolge il settore privato – con un approccio stakeholder oriented e con nuove forme di impresa –, le amministrazioni pubbliche – attraverso un’amministrazione condivisa con il Terzo settore – e il settore finanziario, grazie a investimenti socialmente responsabili. Il tutto cercando di dare conto della complessità e delle difficoltà che le società moderne stanno attraversando e che richiedono una capacità di adattamento continuo, che non può essere affidato esclusivamente allo Stato o al mercato. [Dal sito della Fondazione per la Sussidiarietà]

Benessere equo e sostenibile (2021)
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PoliS-Lombardia

Benessere equo e sostenibile (2021) / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Nel 2021 cresce la speranza di vita in buona salute (+1,9 punti percentuali dal 2019). La quota di NEET, 15-29enni non occupati né in un percorso di istruzione e formazione, sale al 23,1%. Povertà assoluta stabile (9,4%), colpiti soprattutto i minori (14,2%). Cresce la quota di famiglie per cui peggiora la situazione economica (+1,6 punti percentuali dal 2020). Nel 2021 cala la quota di popolazione molto soddisfatta delle relazioni familiari o amicali (-1,8 e -4,3 punti percentuali). Le donne elette nei Consigli regionali sono il 22,3% (vs media europea del 34,6%). Cresce al 46% la quota di persone molto soddisfatte della propria vita, ma cala al 56,6% quella di soddisfatti per il tempo libero. Sale all’11% la quota di chi ha rinunciato a visite specialistiche o esami diagnostici necessari. Sono alcuni degli indicatori che vengono analizzati con riferimento all’Italia e alla Lombardia e guardando ai dati relativi già disponibili per il 2021, confrontati con gli anni precedenti, nel working paper Benessere equo e sostenibile. Anno 2021. Fonte dei dati è un recente aggiornamento del Rapporto BES presentato da ISTAT.

Censimento permanente della popolazione
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Censimento permanente della popolazione : le famiglie in Italia e Lombardia : Focus sulle province lombarde. Anni 2011-2019 / PoliS-Lombardia ; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il working paper traccia un ritratto delle famiglie lombarde e italiane basandosi sui dati del nuovo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2018 e 2019, che si basa sull’integrazione tra i dati di fonte amministrativa e quelli che vengono acquisiti attraverso le rilevazioni che ogni anno coinvolgono un campione rappresentativo di comuni e di famiglie, e sui dati provenienti dal 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011 che rileva, per ciascun comune, la totalità delle persone dimoranti abitualmente e consente di conoscere la struttura demografica e sociale dell’Italia e dei suoi territori. Tra 2011 e il 2019 aumentano del 5% le famiglie (+1.239.356 unità), soprattutto al Centro (+6,8%). In aumento le famiglie unipersonali (che raggiungono il 37,7% nel Nord-Ovest, dal 16% del 1971) e in calo le famiglie con almeno 5 componenti (dal 21,5% del 1971 al 5% del 2019). Il numero medio di componenti scende da 3,35 del 1971 a 2,29 del 2019. Crescono sia le famiglie con almeno un componente straniero sia le famiglie con tutti componenti stranieri (rispettivamente +32,2% e + 26% dal 2011).

Previsioni delle famiglie lombarde. Anni 2020-2040
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PoliS-Lombardia

Previsioni delle famiglie lombarde. Anni 2020-2040 / PoliS-Lombardia ; a cura di Lorenzo Cavedo

Milano: PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Dalle previsioni demografiche diffuse da ISTAT è possibile ricavare dati con riferimento alla regione Lombardia. Si prevede una crescita del numero di famiglie residenti in Lombardia (+3,7% nel 2030 e +7,2% nel 2040), ma con un numero medio di componenti che si assottiglierà sempre più. Le tendenze socio-demografiche in atto condizionano e condizioneranno la composizione delle famiglie: meno coppie con figli, più coppie senza figli e soprattutto più persone sole. L’invecchiamento della popolazione porterà ad avere sempre più coppia anziane senza figli e soprattutto sempre più persone anziane che vivono sole. Il modello utilizzato per la previsione delle famiglie si basa su un adattamento al contesto italiano del metodo noto come “Propensity model”, a livello internazionale utilizzato negli ultimi anni dall’Australian Bureau of Statistics (ABS) per prevedere le famiglie in Australia e Nuova Zelanda (ABS, 2019). Si tratta di un metodo statico che va oltre il classico Headship rate model, superando il concetto di ‘capo famiglia’ e fornendo un set di informazioni molto più dettagliato. Come prodotto finale si ottengono previsioni del numero di famiglie future, la loro dimensione media e composizione.