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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 03 - SALUTE E BENESSERE
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Milano : Éupolis Lombardia, 2017
Working paper / Éupolis Lombardia ; 1.2017
Abstract: Le patologie croniche rappresentano la prima causa di morte nei Paesi sviluppati e stanno assumendo un peso sempre più rilevante nei Paesi in via di sviluppo. Tale situazione è aggravata dal trend di espansione dei pazienti affetti da tali patologie. Questo paper indaga i modelli di gestione delle patologie croniche mediante una rassegna della letteratura. La metodologia di ricerca adottata è quella proposta nel protocollo PRISMA-P 2015. I risultati della ricerca sono stati analizzati prendendo in considerazione otto dimensioni proposte dalla Commissione Europea: modelli organizzativi, gestione del cambiamento, sviluppo della manodopera, istruzione e formazione, stratificazione del rischio, implementazione dei percorsi di cura, empowerment del paziente, ICT/servizi di telemedicina, e aspetti finanziari e di remunerazione. A queste dimensioni, si è ritenuto opportuno aggiungere l'analisi dei sistemi di valutazione delle performance dei modelli analizzati. Tale analisi ha permesso di sistematizzare lo stato dell'arte sul tema e di evidenziare sviluppi di ricerca futura.
Cremona : [S.e.], 2014
Abstract: Tra le varie attività organizzate sull'intero territorio nazionale durante promosse dall'Istituto nazionale di statistica, il seminario tenutosi a Cremona ha affrontato il tema del legame tra la produzione e lettura dei dati e l'elaborazione delle politiche locali.
[Milano] : [S.e.], 2014
Abstract: Le cure palliative, nate nel Regno Unito, sono state definite dall'OMS come "un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie, che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di un'identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale". Pur con un certo ritardo, il problema è stato affrontato anche in Italia dal legislatore, che attraverso la Legge 38 del marzo 2010 "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore" ha definito una rete di interventi destinati a pazienti in fase terminale e alle loro famiglie. Per quanto riguarda la Lombardia, già prima dell'approvazione della Legge Quadro Nazionale, la Regione aveva messo in atto una serie di interventi in linea con le norme deliberate nel 2010.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper intende mettere a disposizione dei consiglieri regionali gli elementi fondamentali su un tema fondamentale, data la sua rilevanza e le decisioni imminenti che coinvolgono il settore sanitario e socio sanitario. Nel primo capitolo si analizza l'evoluzione della domanda di cura, strettamente connessa all'invecchiamento della popolazione e da una vita da anziani segnata da comorbilità (presenza di più patologie) e da una maggiore incidenza delle malattie croniche e degenerative. La società lombarda (e non solo) dei prossimi decenni sarà non solo più vecchia, ma con famiglie meno supportive per la riduzione del numero dei membri familiari, con meno caregivers familiari che oggi svolgono gran parte del lavoro di care, in un sistema in cui le badanti sono già oggi più numerose degli operatori professionali. Nel secondo capitolo l'analisi si concentra sul contesto di Regione Lombardia, collocandola nella dimensione nazionale per l'assetto normativo, istituzionale e finanziario delle politiche socio-sanitarie. Il confronto tra Lombardia e contesto nazionale permette di evidenziare tanto i vincoli e quanto lo sviluppo autonomo del modello organizzativo e gestionale lombardo, che si distingue su scala nazionale per l'adozione della separazione tra committenza e produzione. Nel terzo capitolo viene sviluppata un'analisi esemplificativa delle politiche per l'integrazione sociosanitaria attraverso un confronto inter-regionale focalizzato sulle politiche e gli interventi per l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), quale ambito elettivo per la presa in carico continuativa delle persone fragili e con patologie e forme di disabilità, psichiche e fisiche, croniche. La scelta di tale ambito è dettata dall'intenzione di operare un confronto tra diverse regioni confrontabili (Toscana, Veneto, Emilia Romagna) sulla base del modello di erogazione realizzati e sui risultati conseguiti, all'interno dello stesso quadro normativo nazionale e in risposta alla medesima domanda espressa - fragilità e cronicità. Nel quarto capitolo, infine, si osserva la differenza tra modello a gestione diretta e indiretta discutendola attraverso i risultati raggiunti, le risorse economiche ed organizzative utilizzate, la capacità di copertura del fabbisogno e l'impatto di tali servizi rispetto all'articolazione regionale dei sistemi socio-sanitari. L'osservazione si basa sui dati disponibili rispetto ai modelli presentati, dati che, invece, mancano o sono lacunosi sui comportamenti agiti effettivamente e sull'efficacia clinica realizzata. L'analisi è frutto di una ricognizione della quando demografico ed epidemiologico, della normativa nazionale e regionale, della letteratura specialistica in questo ambito di policy, nazionale ed internazionale, del lavoro di ricerca condotto direttamente dai ricercatori di Éupolis Lombardia, nel corso del 2013 sul modello di committenza dei servizi sanitari e sociosanitari.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Studi e ricerche
Abstract: La ricerca è finalizzata alla valutazione differenziale ("As Is" verso "To Be") dell'impatto economico/finanziario della riorganizzazione del Sistema Trasfusionale lombardo, recependo anche il nuovo assetto organizzativo/territoriale proposto da AREU con la Conferenza Scientifica dei DMTE (proposta di progetto del 13 giugno 2012), in una logica di accentramento delle attività produttive e di validazione. Esso non prevede cambiamenti organizzativi dei DMTE e dei SIMT, tuttavia, per alcune realtà, si rende necessario introdurre una configurazione sovradipartimentale, anche sulla base dei criteri numerici introdotti dalle linee di indirizzo del CNS, che prevede per le sedi di lavorazione la scomposizione di almeno 40.000 unità di sangue intero ed un'attività di validazione biologica compresa tra 70.000 e 100.000 unità all'anno; in altri casi, invece, è sufficiente pensare ad una centralizzazione a livello del Dipartimento già esistente.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Ricerche / Éupolis Lombardia
Abstract: L'obiettivo principale della ricerca è l'implementazione di un Centro Collaborante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Medicina Tradizionale (WHO Collaborating Center for Traditional Medicine - WHO CC) che sia in grado di accrescere l'informazione del consumatore riguardo alla Medicina Tradizionale/Medicina Complementare e Alternativa (MT/MCA) in modo da consentirgli, laddove ne ravvisi l'opportunità, un utilizzo sicuro e informato di metodiche e prodotti afferenti a questo settore. A questo scopo, è stato ristrutturato e ampliato, sia nei contenuti che nelle rubriche, il Sito WEB www.medicomlombardia.it e la annessa Banca Dati. La World Health Organization ha inoltre espresso in numerosi documenti la necessità che l'informazione riguardo la MT/MCA diventi patrimonio condiviso dai medici e dagli operatori sanitari. Oltre a ciò, è stato più volte ribadito che la formazione dell'operatore al più alto livello possibile costituisce un fattore di sicurezza nell'uso delle MT/MCA. Per questo sono stati elaborati proposte e moduli formativi per l'acquisizione di conoscenze minimali da parte dei Medici di Medicina Generale, per un'acquisizione di metodiche di MT/MCA, rivelatesi cost-effectiveness, da parte del personale ostetrico e un percorso di alta formazione, secondo gli standard WHO, per medici che vogliano perfezionare la loro formazione di base in agopuntura. Oltre a ciò, sono state condotte una ricerca retrospettiva sistematica e una piccola ricerca retrospettiva su un lungo periodo di osservazione per valutare il costo/beneficio, legato all'impiego dell'agopuntura, in una patologia molto diffusa quale la lombalgia. Infine, si è documentato un case history di partnership di enti accreditati e privati non accreditati, intenzionati a supportare le attività del WHO-CC nel campo della ricerca e dell'erogazione di prestazioni di MT/MCA in un modello integrato di MT/MCA.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Studi e ricerche
Abstract: La ricerca è così strutturata: Capitolo 1: Il ruolo del POA tra gli strumenti di governo del SSR; Capitolo 2: La classificazione delle strutture; Capitolo 3: I funzionigrammi delle unità operative; Capitolo 4: Il raccordo delle basi dati a supporto del processo di valutazione; Capitolo 5: Criteri di valutazione della complessità delle strutture; Capitolo 6: Gli obiettivi di riduzione delle strutture complesse; Capitolo 7: L'obiettivo di riduzione delle strutture semplici; Capitolo 8: Organizzazione dell'ospedale in una fase di Riorganizzazione e progressiva deospedalizzazione delle cure; Capitolo 9: Organizzazione delle Aziende Sanitarie Locali.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Abstract: La ricerca nasce dalla constatazione che in Europa si stanno sviluppando politiche innovative per rilanciare la sanità territoriale e che in particolare, tra tutti gli stati europei, l'Olanda ha adottato soluzioni innovative di massimo interesse, che potrebbero costituire un punto di riferimento per Regione Lombardia. Il progetto di ricerca, che è stato validato dalla Direzione Generale Sanità nell'ambito del programma di ricerche 2012, si pone due obiettivi fondamentali: 1. valutare la coerenza del modello olandese con gli specifici obiettivi di sviluppo delle strategie regionali. L'ipotesi sottostante, da sottoporre a verifica, è che le esperienze più evolute che vanno sviluppandosi nell'ambito di tale modello possano essere efficacemente replicate sul territorio lombardo, contribuendo ad aumentare l'efficienza della sanità territoriale. Le politiche sanitarie sviluppate in Italia hanno tradizionalmente mediato fra obiettivi quali l'attrattività internazionale, la specializzazione interregionale, la sanità territoriale. La Lombardia, in diretta conseguenza della propria posizione di leadership a livello nazionale, può sviluppare iniziative mirate a questi diversi aspetti della sanità, certamente interrelati ma non coincidenti. 2. contribuire a fornire indicazioni organizzative e operative che potranno essere recepite all'interno delle politiche regionali, nella misura in cui esse diano rilievo specifico allo sviluppo della sanità territoriale. Dal punto di vista metodologico, lo studio approfondito del modello olandese è stato condotto a partire dall'analisi della letteratura sul tema, attraverso cui sono stati identificati gli aspetti di maggiore innovatività del sistema sanitario olandese, dal puntoi di vista gestionale e normativo.
Milano : Mc Graw Hill, 2013
Milano : Mc Graw Hill, 2013
Milano : Éupolis Lombardia, 2012
Abstract: Contenuti: - Esperienze straniere in tema di remunerazione del personale sanitario (Canada, Australia, Francia); - I modelli di People Strategy e la coerenza con la mission delle Aziende Sanitarie; - La politica di compensation e gli strumenti a supporto della sua costruzione e implementazione; - I sistemi di valutazione del personale dirigente nelle aziende sanitarie; - Applicare in sanità la riforma Brunetta in tema di valutazione e merito: le politiche di compensation.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2012
Studi e ricerche
Abstract: La presente analisi risponde all'esigenza del Consiglio Regionale di conoscere la diffusione delle Cure Palliative e della terapia del dolore in Lombardia, dopo l'entrata in vigore della Legge 38/2010. In particolare, attraverso questo studio si è mirato a: - realizzare un quadro conoscitivo del sistema d'offerta delle Cure Palliative e delle sue correlazioni con la terapia del dolore in Lombardia facendone emergere i tratti salienti e le specificità, e comparandole con la situazione di altre regioni italiane ed internazionali; - far emergere il potenziale fabbisogno e le caratteristiche della domanda; - individuare casi di successo che possono costituire un esempio e allo stesso tempo evidenziare eventuali nodi problematici; - fornire indicazioni di policy per il committente. Contenuti della ricerca: 1- Le cure Palliative: il contesto di riferimento; 2- Stima del bisogno e della rete di offerta teorica in Lombardia; 3- La rete lombarda per l'assistenza ai malati terminali; 4- Confronto con il quadro nazionale; 5- Le valutazioni degli stakeholder sullo stato attuale delle Reti di Cure Palliative in Lombardia previste dalla legge 38/2010, 6- Alcune esperienze di gestione dei pazienti Terminali e con Dolore Cronico in Lombardia; 7- I bisogni di Cure Palliative non soddisfatti; 8- Problematiche farmacologiche e prescrittive nelle Cure Palliative; 9- Alcune considerazioni: criticità e proposte; In allegato: - Indagine sui medici operanti nelle reti di Cure Palliative: Allegato 7 del "Documento tecnico elaborato dal Gruppo di lavoro CP Adulti - Commissione Nazionale Legge 38" pubblicato il 01/11/2011 - GAT CURE PALLIATIVE LOMBARDIA.
Milano : Éupolis Lombardia, 2012
Abstract: L'obiettivo principale della ricerca è l'implementazione di un Centro Collaborante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Medicina Tradizionale (WHO Collaborating Center for Traditional Medicine - WHO CC) per documentare come Regione Lombardia abbia sviluppato un modello di sistema sanitario basato sulla sussidiarietà e come tale approccio possa essere adeguato a promuovere la gestione delle medicine complementari (MC/MT) e la loro integrazione nei sistemi sanitari tradizionali. Il WHO si attende da questa attività un supporto alle attività di promozione della ricerca in MT/MC e alla stesura del nuovo documento:WHO strategy on traditional and complementary medicine 2014-2023. Innanzitutto sono state identificate aree di interesse per studi di costo/beneficio in rapporto a specifici problemi nel settore della fisiopatologia della gravidanza e del dolore in travaglio di parto affrontati con metodiche di MT/MC, moxibustione e idropuntura e sono stati effettuati studi retrospettivi/prospettici di efficacia, sicurezza e costo beneficio che hanno documentato l'efficacia e il basso costo delle metodiche studiate; E' stata attuata una azione di promozione dell'uso appropriato delle MT/MC da parte dei consumatori attraverso la ristrutturazione e l'ampliamento del Sito WEB www.medicomlombardia.it e della annessa Banca Dati. Infine si è attivata una ricerca di enti pubblici e privati intenzionati a supportare le attività del WHO CC nel campo delle Medicine Complementari valutando i possibili modelli di "alliance", in logica sussidiaria e di partnership, tra i diversi attori della società lombarda. Si sono elaborati e sviluppati studi e progetti per partnership pubblico privato nel: settore della formazione, settore della informazione, nel settore ricerca e della integrazione clinica della MT/MC.
Milano : Éupolis Lombardia, 2012
Abstract: La presente ricerca si pone come linea di continuità del filone di progetti sul problema del rischio e della safe and safety del paziente e, in particolare, rappresenta una prosecuzione di vari studi realizzati a partire dal 2007 da IReR. Lo studio è stato svolto da un team multidisciplinare coinvolto in tre fasi fondamentali di lavoro, Progettazione, Implementazione, Risultati, che corrispondono alle tre parti in cui si articola il Rapporto finale di ricerca. Lo studio si propone di: - definire un modello di valutazione dei costi aggiuntivi derivanti dall'accadimento di tipologie di infezioni nosocomiali particolarmente rilevanti e diffuse in Lombardia - fornire indicazioni per la diffusione a livello regionale di norme di prevenzione per la riduzione dei fattori di rischio che concorrono all'accadimento delle infezioni nosocomiali, sulla base di una raccolta e un'analisi di protocolli/procedure e di comportamenti posti in essere dalle aziende, nonché della casistica trattata.
Milano : Éupolis Lombardia, 2012
Abstract: Partendo dall'emanazione del d.lgs. n. 231 del 2001, Regione Lombardia ha portato avanti un processo volto all'adozione di modelli organizzativi e di controllo, uniformi su tutto il territorio regionale, per un più efficace controllo di gestione delle aziende sanitarie e un miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini dal Servizio Sanitario Regionale. La ricerca si propone lo scopo finale di supportare il Comitato di Coordinamento Regionale (CCR) nello svolgimento della sua azione di monitoraggio e di analisi del sistema etico implementato nel SSR con il dgr VIII/3776 del dicembre 2006, fornendogli adeguati strumenti informativi e supportandolo, anche operativamente, nello svolgimento dei propri compiti istituzionali. Al contempo verrà approntato un sistema di valutazione dei lavori svolti in autonomia dalle Aziende nel corso del 2011 e fino a marzo 2012.
Milano : Éupolis Lombardia, 2012
Abstract: La ricerca intende contribuire con i suoi risultati al raggiungimento di un livello di equilibrio tra gli obiettivi del Servizio Sanitario Regionale e i criteri di finanziamento delle strutture. E' possibile individuare diversi livelli di misurazione dell'efficienza che, in diversa misura, contribuiscono al risultato finale: l'efficienza da misurare a livello della produzione di prestazioni sanitarie (attività di ricovero e ambulatoriali); l'efficienza nel funzionamento delle ASL che dovrebbero essere lo snodo più importante nel garantire equità ed efficienza al sistema. La corretta valutazione dell'efficienza ed dell'efficacia nell'acquisto delle prestazioni e dei servizi introduce inevitabilmente una valutazione dei percorsi diagnostici e terapeutici in vigore che, soprattutto per alcune patologie croniche, risultano essere il principale fattore di incontrollabilità della spesa sanitaria. Quindi la ricerca si indirizza a fornire elementi di governo e di razionalizzazione del Sistema Sanitario Regionale analizzando precisamente i costi per la produzione delle attività di ricovero e delle attività di specialistica ambulatoriale, i costi di funzionamento delle ASL ed infine i costi complessivamente sostenuti dalle ASL in relazione alle principali patologie croniche.
Milano : Éupolis Lombardia, 2011
Milano : Éupolis Lombardia, 2011
Abstract: La ricerca ha cercato di focalizzare quali siano le patologie e le condizioni necessarie per assicurare servizi di Homecare adeguati e realmente praticabili. Si è inteso definire un modello per attivare un "Centro di Gestione dei Servizi per l'Home Care", in grado di fornire indicazioni puntuali circa le caratteristiche organizzative, le risorse da impiegare, i target da raggiungere. Questo sulla base delle risultanze tratte dalle sperimentazioni condotte in Lombardia, in Italia e in altri Paesi. Contenuto: - Verso un modello del processo dell'assistenza sanitaria domiciliare in regime di Home-Care; - La situazione italiana dell'assistenza sanitaria domiciliare in regime di Home-Care; - La situazione internazionale dell'assistenza sanitaria domiciliare in regime di Home-Care; - Osservazioni conclusive e prospettive prioritarie.
Milano : Éupolis Lombardia
Working paper / Éupolis Lombardia ; 2.2017
Abstract: L'universalità della copertura sanitaria pubblica è minacciata dall'incremento della domanda di salute e dalle diseguaglianze nell'accesso e nella fruizione dei servizi, specialmente a danno dei pazienti bisognosi di assistenza integrata e continuativa. La possibilità di sostenere equamente l'evoluzione della domanda dipende sempre più dalla capacità da parte delle regioni di garantire le reali condizioni di accesso ai servizi prioritari definiti a livello centrale: la sfida è perseguire un livello di salute accettabile per tutti contenendo le iniquità derivanti da meccanismi discriminatori inconsapevoli. Nel presente elaborato si considera come caso di studio la recente riforma sociosanitaria lombarda (L.R. 23/2015), quale potenziale benchmark per le istituzioni mosse della medesime esigenze di rinnovamento. Essa comporta il radicale ripensamento del sistema assistenziale dedicato ai cittadini più fragili, attraverso interventi che mirano a promuovere sia l'equità orizzontale, intesa come uguaglianza di accesso e fruizione dei servizi, sia l'equità verticale, intesa come maggiore supporto alle categorie bisognose di particolare tutela.