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Agenda 2030 - Gli obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 02 - SCONFIGGERE LA FAME
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I talenti della Lombardia / PoliS-Lombardia, Symbola
Milano : PoliS-Lombardia, 2024
Abstract: La Lombardia è la prima regione in Italia per imprese, occupazione e valore aggiunto, ed è anche la prima regione italiana per numero di imprese che effettuano eco-investimenti (88.020) e per contratti stipulati a green jobs (421.171). Sono 37.655 le imprese attive o potenzialmente attive nel settore delle energie rinnovabili in Italia, oltre un terzo ha la sede legale in Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia domina con 6.035 imprese, corrispondenti al 16,0% del totale nazionale, seguita dal Lazio con 4.084 imprese e una percentuale del 10,8%. Per quanto riguarda le imprese coesive sono il 24% del totale nazionale e a Brescia sono il 47,6% delle imprese della provincia; inoltre Brescia ha il 36,2 % delle imprese eco-investitrici sul totale delle imprese provinciali. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo lombardo vale 26,4 miliardi di euro di valore aggiunto con 352.600 occupati. Brescia è seconda tra le province lombarde per valore aggiunto (4,4%) e occupazione (4,9%) culturale e creativa. Per quanto riguarda i territori di Bergamo e Brescia legate dall’esperienza di Capitale della Cultura 2023 il settore Cultura insieme, sviluppa 3.676.900.000 di euro di valore aggiunto (il 3,8% del totale sviluppato dal nostro Paese), con 56.280 persone occupate nel settore (il 3,8% del totale nazionale). Le due province insieme rappresentano il quarto polo culturale italiano per valore aggiunto e occupazione. Dalla collaborazione tra PoliS-Lombardia e Symbola, il report I talenti della Lombardia. Rapporto 2023 fornisce analisi e dati che aiutano a collocare la nostra regione nel più vasto contesto nazionale ed europeo. Presentato in occasione della conferenza stampa tenutasi a Brescia l'1 marzo 2024.
Milano: Rubbettino, 2023
Abstract: Il Rapporto Lombardia, giunto alla settima edizione, consolidando una linea di ricerca orientata alla sfida della sostenibilità intesa in tutte le sue dimensioni (ambientale, sociale ed economica) e in tutta la sua complessità, legge lo stato del territorio regionale lombardo i ordine agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Il Rapporto 2030 ha come elemento trasversale di lettura l’attrattività di sistema. I Rapporti Lombardia hanno sempre insistito sulla necessità di considerare la sostenibilità secondo una concezione olistica, ovvero come un insieme non separabile di tutti i fattori ambientali, economici, sociali e istituzionali: l’attrattività, di fatto, è l’altra faccia di questa concezione, il suo elemento speculare. La Lombardia è un territorio che presenta numerosi sistemi di grande eccellenza in tantissimi ambiti. Ma un sistema attrattivo in un territorio che non lo sia, nel medio-lungo periodo, viene meno. La sfida, dunque, è quella di un’attrattività che sia non appena dei singoli sistemi, ma dell’ecosistema complessivo del territorio regionale e dei territori locali. Il Rapporto offre elementi e strumenti per comprendere questa sfida. Percorrendone i capitoli, che seguono l’iter dei Goal dell’Agenza Onu 2030, si coglie bene il nesso tra sostenibilità e attrattività. Ed il ruolo decisivo che, per l’una e per l’altra, hanno le politiche pubbliche e la governance ad essere necessaria.
Milano: Rubbettino, 2022
Abstract: Dopo l'evento della pandemia, la Lombardia è stata chiamata a ricostruire un percorso di nuova normalità (new normal) facendo leva sulla resilienza che ha dimostrato il sistema economico e sociale in questo difficile biennio. Ora è il tempo di mettere a frutto le lezioni apprese nei due anni precedenti e consolidare quei cambiamenti positivi (in particolare sul fronte della digitalizzazione) che hanno consentito alla Lombardia di riprendere con rinnovato slancio il percorso di crescita sostenibile e di transizione ecologica. Allo stesso tempo, lo scenario post pandemico evidenzia come siano presenti e radicate alcune fragilità che assumono contorni diversi (materiali, educativi, sociali) che nei prossimi anni rischiano di allargarsi, minando la coesione sociale e alimentando la sfiducia. Per questo con il Rapporto Lombardia 2022. Rigenerare fiducia si intende sia fare il punto della situazione, aggiornando lo stato dell’arte della sostenibilità in Lombardia e il livello di attuazione degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sia entrare nel merito di alcuni problemi da tenere in evidenza, cercando di capire come la politica e le istituzioni in generale possano aiutare a rigenerare fiducia per affrontare sfide che, come quella demografica, pur traguardando risultati nel lungo periodo, richiedono risposte immediate.
Milano: Guerini e Associati, 2022
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.
[Milano] : [S.e.], 2021
Milano : FrancoAngeli Open access, 2021
Abstract: Il volume, frutto della collaborazione AISRe-CREA, ripercorre le riflessioni sviluppate negli ultimi anni sui temi della sostenibilità e dell’innovazione dei sistemi agricoli locali, nelle aree interne del Paese. Nella prima parte si propone un inquadramento sugli scenari attuali di sviluppo e sul contesto di policy per le aree interne. La seconda parte del volume si focalizza sui sistemi locali in Italia e ripercorre alcune esperienze centrate sullo sviluppo agroalimentare dei territori, confluite in alcuni lavori presentati nel corso della XXXIX Conferenza annuale AISRe, di Bolzano nel 2018, che ha ospitato una sessione speciale su questo tema. I contributi proposti si inquadrano, quindi, in una lettura territoriale delle aree interne caratterizzate da una significativa distanza dai principali centri di offerta di servizi essenziali; una disponibilità elevata di importanti risorse ambientali e culturali; dinamiche di abbandono delle superfici agricole e ampi processi di spopolamento. Il volume manifesta una visione in cui le aree interne, rurali e remote, soggette ad un aggravio dei costi per le attività agricole connessi agli svantaggi morfologici ma anche ricche di biodiversità, sono un target ideale verso cui far convergere l’azione delle diverse policy territoriali. In particolare, è necessaria una governance della biodiversità in grado non solo di valorizzare le risorse agricole, ma di innestare meccanismi di crescita rurale rendendo attrattivi i territori dove risiede la biodiversità, tramite azioni specifiche di miglioramento dei servizi essenziali per le persone e di adeguamento delle infrastrutture fondamentali. Si è quindi molto vicini nel “Riportare la natura nella nostra vita” così come indicato dalla Commissione europea per la strategia della biodiversità per il 2030 e che nell’attuale periodo di transizione offre nuove opportunità di sviluppo.
Milano : [S.e.], 2021
Milano: Guerini e Associati, 2021
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.
Milano: Guerini e Associati, 2020
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2020 si articola in due volumi: il primo presenta lo stato dell'arte del cammino della Lombardia verso gli Obiettivi della strategia ONU 2030, già delineati nel corso delle annualità precedenti del Rapporto Lombardia stesso. Goal per goal vengono presentati i dati principali e gli indicatori che permettono di collocare la regione Lombardia nel contesto nazionale e internazionale con riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere e alle politiche messe in atto dalle istituzioni nazionali e regionali. Nell'anno in cui il mondo intero e la Lombardia in maniera particolarmente significativa sono stati colpiti dall'emergenza Covid-19 e dalla relativa emergenza sanitaria ed economica, nel volume secondo si tratteggiano proposte e ipotesi di lavoro per una pronta rinascita dalla pandemia.
Milano : FrancoAngeli, 2018
Il punto
Annuario statistico regionale : Lombardia 2017/2018
Milano : Regione Lombardia, 2018
Milano : [S.e.], 2017
[Milano] : [S.e.], 2017
Abstract: Disponibili i materiali degli interventi di Roberto Petrolani e Daniele Rama e il testo "Prime stime dell'annata agraria 2017 in Lombardia".
Milano : Franco Angeli, 2017
Studi di economia agro-alimentare ; 1610.79
Abstract: Il Rapporto 2017 sulla situazione e le prospettive del sistema agro-alimentare in Lombardia costituisce un contributo organico alla conoscenza delle caratteristiche di uno dei più importanti sistemi regionali nel panorama europeo. La prima parte del volume riporta l'analisi dei principali avvenimenti dell'anno e delle prospettive del sistema a livello regionale ed internazionale. La seconda parte è composta inizialmente da un ampio quadro di sintesi delle caratteristiche strutturali ed economiche del sistema. Seguono tre capitoli dedicati all'analisi delle politiche agricole a livello comunitario, nazionale e regionale, con una fotografia della loro attuale configurazione e l'esame delle tendenze in atto. Nella terza parte del Rapporto si considerano le principali componenti del sistema agro-alimentare: distribuzione al dettaglio, industria alimentare ed agricoltura. La quarta parte è riservata all'analisi dei fattori di produzione, ed in particolare degli impieghi di manodopera, dei mezzi tecnici, del credito agrario e del mercato fondiario. La parte conclusiva del volume riguarda l'analisi delle più significative filiere delle produzioni vegetali e animali della Regione. Il capitolo monografico è dedicato alle produzioni biologiche della Regione evidenziando l'incidenza che queste hanno nei rispettivi comparti.
Rapporto Lombardia 2017 / Éupolis Lombardia
Milano : Éupolis Lombardia, 2017
Abstract: Il Rapporto Lombardia ha analizzato ed interpretato le trasformazioni del sistema regionale lombardo per individuare se e con quali politiche un livello di governo sub-nazionale possa contribuire al conseguimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile sul proprio territorio. Dal punto di vista della struttura, il Rapporto Lombardia si apre con un primo confronto tra la Lombardia e i 21 Paesi dell'Unione Europea facenti parte dell'OCSE in merito ai 17 goal dell'Agenda Onu 2030. Per ciascun obiettivo sono individuati, e presentati attraverso infografiche, due indicatori sintetici che "posizionano" la Lombardia rispetto agli altri Paesi. L'analisi di benchmarking ha l'obiettivo di evidenziare i punti di forza e di debolezza della Lombardia rispetto al panel ristretto di indicatori statistici definiti, condivisi e disponibili a livello internazionale. Sul piano metodologico, il Rapporto Lombardia propone un approccio integrato di analisi delle politiche e riserva una particolare attenzione all'individuazione degli indicatori statistici per l'analisi e il monitoraggio della situazione lombarda rispetto ai 17 obiettivi dell'Agenda. Tale individuazione è stata realizzata a partire dagli indicatori proposti dall'Inter-Agency and Expert Group on SDG Indicators (IAEG-SDG), da Eurostat e dall'Istat.
Aree interne e progetti d'area / a cura di Benedetto Meloni
Torino : Rosenberg & Sellier, 2015
Sviluppo e territori
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia
Abstract: Lo studio si è posto l'obiettivo di capire se il sistema informativo agricolo di Regione Lombardia (SIARL)sia stato in grado di raggiungere i propri obiettivi, in particolare con riguardo a quelli di snellire e velocizzare i procedimenti amministrativi, con attenzione alle ricadute dell'utilizzo di questo sistema sulle attività delle imprese agricole, nonché sulla maggior possibilità di accedere alle misure e ai finanziamenti messi in atto dalla Regione a loro favore.Si sono quindi sottolineati i punti di forza e di debolezza della gestione e dell'utilizzo del SIARL, al fine di trarre opportune conclusioni utili nel passaggio al nuovo sistema di gestione delle conoscenze, SISCO.L'indagine è stata condotta attraverso una serie di interviste qualitative ai principali stakeholders che hanno dato vita, gestiscono e utilizzano il SIARL, vale a dire la DG Agricoltura della Regione Lombardia, l'OPR, le Province e i CAA, per raccogliere testimonianze e opinioni. I principali risultati che sono emersi dall'indagine qualitativa evidenziano che il SIARL è attualmente un sistema che funziona bene e, dopo molte instabilità, è riuscito a soddisfare i suoi utilizzatori, fornendo un quadro sufficientemente stabile ed efficiente delle operazioni che devono essere eseguite. Non è un sistema che ha molti spazi di miglioramento, sia da un punto di vista di software che di hardware, ma agli occhi degli utilizzatori è ancora un sistema efficace e in grado di assolvere i compiti minimi necessari.
Milano : Franco Angeli, 2015
Studi di economia agro-alimentare ; 1610.76
Abstract: Il Rapporto 2015 (13 edizione) presenta i dati sul sistema agro-alimentare della Lombardia con riferimento al 2014; i dati evidenziano un lieve aumento complessivo (+0,7% contro il -2,2% a livello nazionale) della dimensione della produzione agroindustriale lombarda (stimata in 13,8 miliardi di euro, pari al 16,8% del nazionale) a fronte di un incremento del 4% del valore aggiunto dell'industria alimentare contro un calo in termini monetari del 2% del valore della Produzione agricola. Stimata complessivamente 7,55 miliardi di euro, pari al 14,1% del dato nazionale, la produzione agricola lombarda si riduce nel 2014 per l'effetto negativo dell'andamento dei prezzi (-3%), mentre in termini quantitativi aumenta dell'1%. La caduta dei prezzi alla produzione ha riguardato quasi tutti i comparti dell'agricoltura regionale, in particolar modo le coltivazioni, ma la riduzione del valore della produzione ha interessato maggiormente il settore zootecnico (soprattutto il comparto delle carni), e il comparto delle coltivazioni legnose agrarie (vite e frutta) che hanno risentito di una contrazione quantitativa. A parziale correzione di un trend decennale che vede i prezzi dei fattori produttivi crescere in maniera più sostenuta rispetto a quelli dei prodotti agricoli, si registra nel 2014 un miglioramento della ragione di scambio fra prezzi alla produzione e costo dei fattori (+1,6%). Ma al calo dei prezzi (-4,5%) dei costi intermedi, l'aumento delle quantità utilizzate dell'1,1% non ha determinato un miglioramento della produttività dei fattori. Nonostante la riduzione dei consumi intermedi, la variazione negativa della produzione agricola ha determinato sostanzialmente una stazionarietà del valore aggiunto, contrassegnata da un segno negativo (-0,3%). (testo tratto dal sito di Regione Lombardia)
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: Presentato in occasione del seminario tecnico-scientifico "La macro regione del Nord Italia, una realtà concreta" svoltosi a cura della Presidenza di Éupolis Lombardia il 24 aprile 2015, il testo raccoglie e sintetizza le relazioni presentate in un precedente Convegno, tenutosi il 10 dicembre 2013. I principali argomenti affrontati nel Convegno e riproposti nel testo sono: 1. l'interdipendenza ambientale, con focus sul fiume Po ma evidenziata dagli omogenei territori circostanti; 2. le interdipendenze economiche, che possono avere una dimensione globale ma anche locale, con riferimento specifico alle politiche agricole comunitarie; 3. l'interdipendenza da infrastrutture e servizi di trasporto, con particolare riguardo al problema della mobilità (autostradale, aeroportuale, ferroviaria a dimensione interregionale; 4. un inquadramento storico della "questione del Nord"; 5. la trattazione di quali potrebbero essere i problemi giuridici di una "proiezione interregionale" dell'autonomia. Riporta gli interventi di: Gian Angelo Bellati, Silvia Bellinzona, Fabio Bianchi, Alberto Ceriani, Luigi Fortunato, Stefano Bruno Galli, Massimo Garavaglia, Andrea Giuricin, Alfredo Peri, Giancarlo Pola, Lanfranco Senn, Alessandro Venturi.
[Milano] : [S.e.], 2015
Abstract: La presentazione, organizzata da Éupolis Lombardia e dalla Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia, si è svolta il 5 marzo 2015 presso Palazzo Pirelli. Il seminario è stato anche l'occasione per addentrarsi nei primi risultati del settore relativi all'anno 2014 e per introdurre l'anno in corso con l'avvio della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-20 e la contemporanea fine del regime delle quote latte. Da una parte si prospetta una flessione del sostegno ai redditi e una parziale redistribuzione del sostegno tra tipologie produttive e aree territoriali, con uno stimolo a incrementare la produttività dei fattori. D'altra resta la persistente incognita del superamento della crisi economica, in particolare in relazione all'incremento di domanda di cibo. A questo riguardo, Expo 2015 potrà rappresentare un importante momento di riflessione.