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Il sistema agro-alimentare della Lombardia
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Libri Moderni

Lombardia <Regione>. DG Agricoltura - SMEA <Università Cattolica> - DEMM <Università degli Studi di Milano>

Il sistema agro-alimentare della Lombardia : rapporto 2015 / Regione Lombardia DG Agricoltura, Università degli Studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore ; a cura di Renato Pieri e Roberto Pretolani

Milano : Franco Angeli, 2015

Studi di economia agro-alimentare ; 1610.76

Abstract: Il Rapporto 2015 (13 edizione) presenta i dati sul sistema agro-alimentare della Lombardia con riferimento al 2014; i dati evidenziano un lieve aumento complessivo (+0,7% contro il -2,2% a livello nazionale) della dimensione della produzione agroindustriale lombarda (stimata in 13,8 miliardi di euro, pari al 16,8% del nazionale) a fronte di un incremento del 4% del valore aggiunto dell'industria alimentare contro un calo in termini monetari del 2% del valore della Produzione agricola. Stimata complessivamente 7,55 miliardi di euro, pari al 14,1% del dato nazionale, la produzione agricola lombarda si riduce nel 2014 per l'effetto negativo dell'andamento dei prezzi (-3%), mentre in termini quantitativi aumenta dell'1%. La caduta dei prezzi alla produzione ha riguardato quasi tutti i comparti dell'agricoltura regionale, in particolar modo le coltivazioni, ma la riduzione del valore della produzione ha interessato maggiormente il settore zootecnico (soprattutto il comparto delle carni), e il comparto delle coltivazioni legnose agrarie (vite e frutta) che hanno risentito di una contrazione quantitativa. A parziale correzione di un trend decennale che vede i prezzi dei fattori produttivi crescere in maniera più sostenuta rispetto a quelli dei prodotti agricoli, si registra nel 2014 un miglioramento della ragione di scambio fra prezzi alla produzione e costo dei fattori (+1,6%). Ma al calo dei prezzi (-4,5%) dei costi intermedi, l'aumento delle quantità utilizzate dell'1,1% non ha determinato un miglioramento della produttività dei fattori. Nonostante la riduzione dei consumi intermedi, la variazione negativa della produzione agricola ha determinato sostanzialmente una stazionarietà del valore aggiunto, contrassegnata da un segno negativo (-0,3%). (testo tratto dal sito di Regione Lombardia)