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Politiche transfrontaliere e problematiche di confine
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Libri Moderni

Bandera, Sabrina - Brugnoli, Alberto - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - Éupolis Lombardia

Politiche transfrontaliere e problematiche di confine / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia ; Alberto Brugnoli, Sabrina Bandera

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il paper ha come punto di partenza la visione "per opposti" che emerge chiara nel confronto tra la posizione di Remigio Ratti di una crescente «lombardizzazione dell'organizzazione territoriale svizzera» e quella emersa in diversi studi che dimostrano e sottolineano le potenzialità dei fattori di complementarietà dell'area tra Lombardia e Ticino e Grigioni, sia dal punto di vista economico che dello sviluppo territoriale. Il presente studio si propone pertanto di offrire un quadro dei possibili scenari e delle conseguenti prospettive di intervento, con una visione quindi di medio/lungo periodo della cooperazione transfrontaliera tra Lombardia e Svizzera. Dal punto di vista del metodo, le analisi e le tesi che vengono presentate si basano su una review della letteratura sul tema; sull'analisi della stampa (italiana e svizzera) rispetto alle problematiche di confine e ai temi critici; sull'analisi desk di alcuni casi esemplari di cooperazione transfrontaliera in ambito europeo. Nello sviluppo del paper particolare attenzione è stata prestata ai lavori della Commissione speciale del Consiglio regionale "Rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e Province Autonome". L'area territoriale di riferimento delle considerazioni proposte nel paper è innanzitutto l'area transfrontaliera tra Lombardia e Cantone Ticino (province di Como e Varese) e Cantone dei Grigioni (provincia di Sondrio). Come vedremo, però, le tematiche trattate comportano analisi e implicazioni che hanno un ambito di lettura e impatti per tutta la Lombardia e per tutto il territorio svizzero. Un'attenzione specifica è stata dedicata all'area (o regione) insubrica, che copre principalmente il territorio del Cantone Ticino e delle province di Como e Varese, per la maggiore criticità della stessa rispetto all'area Sondrio-Grigioni, anche in relazione al tema della cd. "doppia frontiera" che caratterizza, tradizionalmente, la narrazione sul Cantone Ticino, contraddistinto verso Nord da una frontiera geografica, linguistica e in parte anche economica, e verso Sud da una frontiera politica e doganale. "Doppia frontiera" che, secondo alcuni autori, oltre a penalizzare il Cantone spiegherebbe anche alcune delle sue atipicità rispetto al resto della Svizzera.

Democrazia partecipativa e legislazione regionale
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Libri Moderni

Colombo, Alessandro - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - Éupolis Lombardia

Democrazia partecipativa e legislazione regionale / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia ; Alessandro Colombo

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il policy paper indaga la fattibilità dell'introduzione di strumenti e pratiche di democrazia deliberativa nel contesto regionale lombardo. L'ipotesi di partenza è che, nel caso della Regione Lombardia, lo spazio per l'introduzione di pratiche deliberative sia garantito dal grado di innovazione radicale introdotto dall'art. 10.3 dello Statuto di Autonomia, che prevede l'adozione di procedure e strumenti idonei al fine di garantire un utilizzo responsabile del potere decisionale in materia di innovazione tecnicoscientifica. Da tale ipotesi è sviluppata l'argomentazione centrale del paper: la pratica deliberativa si differenzia dalla democrazia partecipativa tradizionalmente intesa, in quanto prevede l'introduzione di specifiche modalità di interazione fra i soggetti coinvolti volte a favorire il confronto argomentato delle opinioni. La previsione statutaria lombarda offre una condizione di vantaggio rispetto ad altre regioni per approfondire questa specifica possibilità. La prima parte del paper è dedicata a un chiarimento terminologico sul concetto di democrazia deliberativa, volto a superare alcune ambiguità talvolta riscontrabili nel dibattito su questo tema ancora relativamente nuovo. Nella seconda parte si descrivono esperienze attuate nel contesto italiano che fanno direttamente riferimento a pratiche di tipo deliberativo o che, pur collocandosi nell'alveo di più tradizionali forme di democrazia partecipativa, contengono principi e modalità di tipo deliberativo. In particolare, sono presi in considerazione i Bilanci partecipativi, i Dibattiti pubblici ed esperienze di tipo partecipativo-deliberativo portate avanti negli ultimi anni da alcune regioni italiane. La terza parte approfondisce il concetto di pratica deliberativa e richiama il percorso teorico e pratico fin qui realizzato in Lombardia e in altri contesti nazionali. Nella quarta parte si formulano proposte di fattibilità e indicazioni di policy per l'applicazione concreta del paradigma deliberativo nel caso della Regione Lombardia, mettendone in luce potenziali ricadute organizzative in termini normativi (competenze), gestionali (organizzazione) ed economici (risorse).

Public Procurement
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Libri Moderni

Gay, Guido - Lentini, Antonio - Éupolis Lombardia

Public Procurement : assistenza strategica e operativa per la governance della fase di avvio dell'appalto pre-commerciale regionale in ambito sanitario / Éupolis Lombardia ; Antonio Lentini, Guido Gay, Alessandro Sala

Milano : Éupolis Lombardia, 2013

Studi e ricerche

Abstract: Contenuti del rapporto: CAP. 1: Disseminazione dell'iniziativa Inquadramento e obiettivi generali Presupposti attuativi ed elementi di contesto Obiettivi strategici ed operativi Attività di comunicazione CAP. 2: Assistenza tecnica Richieste di chiarimento e relative risposte - I Tranche - giugno 2013 Richieste di chiarimento e relative risposte - II Tranche - luglio 2013 Spunti di riflessione CAP. 3: Proposta di linee guida per l'attuazione di appalti pubblici pre-commerciali Visione strategica Fonti normative di riferimento Definizione Introduzione e struttura delle linee guida proposte CAP. 4: Inquadramento giuridico ed elementi costitutivi Definizioni e condizioni di attuazione Oggetto Campo di applicazione e tipologia di servizi di R&S Soggetti appaltanti Soggetti appaltatori Profilo di esenzione dalle direttive sugli appalti Requisiti di ammissione Criteri di valutazione Applicazione di istituti particolari Logiche di ripartizione dei rischi e dei benefici tra acquirente pubblico e ed imprese e casistiche particolari di sfruttamento dei DPI Logiche di condivisione dei risultati e dei benefici di R&S al di fuori del progetto di appalto pre-commerciale CAP. 5: Il modello attuativo e procedurale regionale Fase 1 - Studio di fattibilità Fase 2 - Progettazione tecnica Fase 3 - Prototipazione, test e sperimentazione sul campo CAP. 6: Considerazioni finali e questioni aperte

Riorganizzazione finanziaria e gestionale dei Comuni e delle CCMM attraverso processi di Gestione Associata Obbligatoria
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Ceriani, Alberto - Éupolis Lombardia

Riorganizzazione finanziaria e gestionale dei Comuni e delle CCMM attraverso processi di Gestione Associata Obbligatoria / Éupolis Lombardia ; Alberto Ceriani

Milano : Éupolis Lombardia, 2012

Abstract: Il rapporto di ricerca raccoglie le elaborazioni prodotte ed i documenti di rendicontazione delle attività svolte come richiesto dall'incarico affidato ad Éupolis da parte di Regione Lombardia, DG Semplificazione e Digitalizzazione, DG Protezione Civile, Polizia Locale e Sicurezza e Funzione Specialistica Promozione del Territorio e Montagna. La parte introduttiva descrive il contesto normativo nazionale che ha introdotto l'obbligatorietà della gestione associata tra Comuni per l'esercizio delle funzioni fondamentali con approfondimento comparato sulle Regioni che hanno avviato un percorso normativo specifico. Le singole parti trattano i seguenti argomenti: Relazione di sintesi e di valutazione, relativa al triennio 2009/2011, sugli esiti delle gestioni associate incentivate ai sensi della L.r. 19/2008. I casi pilota: format di intervento, metodologia e strumenti. I casi pilota: modello analitico unitario per l'analisi preliminare e formulazione di proposte riorganizzative riutilizzabili dal complesso dei Comuni lombardi. Modello quantitativo di valutazione del valore prodotto dai processi aggregativi Elementi fondamentali di una convenzione tipo Proposta di mappatura del territorio regionale in ambiti territoriali omogenei per la definizione di GAO lombarde. Affiancamento tecnico operativo per la stesura di una relazione statistica della rilevazione SECoLo. Formazione dei funzionari dei Comuni in obbligo di gestione associata. Documento di sintesi sui vantaggi GAO. Le Comunità montane lombarde: impatti sulla GAO e analisi dei costi standard delle attività erogate. Documenti di analisi specifica dell'impatto delle GAO sui servizi di Polizia Locale. Per ciascuna sezione-parte è presente una scheda sintetica in cui si descrivono i contenuti ed i documenti relativi, che possono essere disponibili in formato elettronico, con gli eventuali allegati, facendone richiesta al servizio documentazione e biblioteca dell'Istituto.

Gli organi di garanzia statutaria
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Libri Moderni

Éupolis Lombardia - Regione Lombardia/Consiglio regionale

Gli organi di garanzia statutaria : analisi della normativa, modelli adottati ed esperienze nelle regioni italiane. Indicazioni per il contesto lombardo / Éupolis Lombardia

Milano : Consiglio regionale, 2011

Ricerca: Istituzione

Abstract: La Regione Lombardia ha previsto, con l'art. 59 del proprio Statuto, la "Commissione garante dello Statuto" e, attualmente, il suo Consiglio regionale è chiamato a darvi attuazione con un'apposita legge. Nell'ottica di accompagnamento dell'attività del Consiglio regionale, il Rapporto analizza e offre spunti di riflessione sulle principali criticità legate all'istituzione degli organismi di garanzia statutaria previsti dai nuovi statuti regionali. Il primo capitolo del Rapporto affronta alcune questioni preliminari e propone un'analisi comparata delle esperienze delle altre Regioni italiane. Il secondo capitolo entra nello specifico della "Commissione Garante dello Statuto lombardo" prevista dallo Statuto di autonomia della Lombardia, definendone tratti caratteristici e approfondendo problematiche emergenti nella fase attuativa delle disposizioni statutarie. Il terzo capitolo espone l'esperienza della Consulta di garanzia della Regione Emilia Romagna e accenna al caso della Spagna in materia di consigli consultivi. Il quarto capitolo offre un resoconto dei punti di vista di studiosi e politici emersi durante il seminario svoltosi nel luglio 2010 su "Gli Organi di garanzia statutaria: analisi della normativa e dei modelli organizzativi adottati nelle Regioni italiane. Indicazioni per il contesto lombardo". Il quinto capitolo traccia una sommatoria complessiva della ricerca e definisce i possibili scenari relativi al ruolo dell'organismo di garanzia statutaria e al rapporto con gli altri organi del sistema regionale. (Testo tratto dal sito del Consiglio regionale della Lombardia)