Trovati 6 documenti.
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Trovati 6 documenti.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Abstract: L'attività svolta da Éupolis Lombardia si è posta l'obiettivo di fornire un supporto tecnico scientifico alla Direzione Generale Casa, Housing sociale e Pari Opportunità in funzione prima della costituzione del Tavolo permanente e poi della gestione delle sedute dello stesso. La ricerca si articola in quattro capitoli: CAP. 1: presentazione del contesto normativo in cui si inserisce la l.r. 11/2012 e aggiornamento dei dati CAP. 2: analisi della rilevazione dei questionari diretti a Comuni, Province, Associazioni, Ospedali e ASL CAP. 3: criticità e spunti di riflessione derivati dal percorso di ricerca, soprattutto grazie anche all'utilizzo degli approfondimenti qualitativi CAP. 4: presentazione delle esperienze di monitoraggio attivate nelle regioni italiane e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. In appendice viene proposta una riflessione sugli strumenti metodologici da adottare per monitorare il fenomeno della violenza di genere.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Studi e ricerche
Abstract: Le Sperimentazioni Gestionali1 (art.9-bis D. Lgs. 502/92) rappresentano la principale forma di innovazione istituzionale e organizzativa volta alla collaborazione strutturata tra soggetti pubblici e privati per lo svolgimento di "compiti diretti di tutela della salute". Introdotta in un contesto storico contraddistinto da importanti riforme di aziendalizzazione e regionalizzazione del Sistemo Sanitario Nazionale, tale forma di collaborazione pubblico-privato è stata caratterizzata da una diffusione eterogenea a livello nazionale. In tale contesto, la Lombardia ha rappresentato la Regione pioniere, sia in termini di disposizioni normative sulle Sperimentazioni Gestionali, sia per numerosità delle esperienze avviate. A vent'anni dall'introduzione dello strumento e a dieci dalle riforme costituzionali che hanno consolidato i principi di regionalizzazione e decentramento, è importante predisporre strumenti di monitoraggio e valutazione della formula organizzativa, che prescindano dalle singole esperienze. Da un lato, la complessità dell'assetto giuridico - istituzionale, l'eterogeneità degli obiettivi, la peculiarità dei processi interni di investimento e di impiego dei fattori produttivi rendono difficile l'analisi della formula in ottica monodimensionale; dall'altro, il grado di maturità raggiunto dalle esperienze attivate e l'insieme delle conoscenze raccolte nei recenti anni consentono di passare da una prospettiva descrittiva a modelli interpretativi, che diano concreti strumenti ai policy maker regionali per la valutazione del successo delle SG. Obiettivo della ricerca è stato supportare i decisori regionali nella predisposizione di un sistema di monitoraggio e valutazione specificamente elaborato per le SG attivate in Lombardia.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Abstract: Contenuti: Capitolo 1: il disegno della ricerca; Capitolo 2- quadro teorico; Capitolo 3- quadro di riferimento in materia di disabilità; Capitolo 4- medicina riabilitativa e livelli organizzativi e di attività; Capitolo 5- Best practice organizzative in ambito di riabilitazione; Capitolo 6- Trend complessivi e nuovi bisogni assistenziali; Capitolo 7- la progettazione del modello organizzativo interaziendale metropolitano della città; Capitolo 8- Meccanismi operativi dipartimento interaziendale metropolitano; Capitolo 9- Next steps: sviluppo del modello a livello provinciale in regione Lombardia e rischi da evitare nella costruzione del modello;
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2012
Studi e ricerche
Abstract: La presente analisi risponde all'esigenza del Consiglio Regionale di conoscere la diffusione delle Cure Palliative e della terapia del dolore in Lombardia, dopo l'entrata in vigore della Legge 38/2010. In particolare, attraverso questo studio si è mirato a: - realizzare un quadro conoscitivo del sistema d'offerta delle Cure Palliative e delle sue correlazioni con la terapia del dolore in Lombardia facendone emergere i tratti salienti e le specificità, e comparandole con la situazione di altre regioni italiane ed internazionali; - far emergere il potenziale fabbisogno e le caratteristiche della domanda; - individuare casi di successo che possono costituire un esempio e allo stesso tempo evidenziare eventuali nodi problematici; - fornire indicazioni di policy per il committente. Contenuti della ricerca: 1- Le cure Palliative: il contesto di riferimento; 2- Stima del bisogno e della rete di offerta teorica in Lombardia; 3- La rete lombarda per l'assistenza ai malati terminali; 4- Confronto con il quadro nazionale; 5- Le valutazioni degli stakeholder sullo stato attuale delle Reti di Cure Palliative in Lombardia previste dalla legge 38/2010, 6- Alcune esperienze di gestione dei pazienti Terminali e con Dolore Cronico in Lombardia; 7- I bisogni di Cure Palliative non soddisfatti; 8- Problematiche farmacologiche e prescrittive nelle Cure Palliative; 9- Alcune considerazioni: criticità e proposte; In allegato: - Indagine sui medici operanti nelle reti di Cure Palliative: Allegato 7 del "Documento tecnico elaborato dal Gruppo di lavoro CP Adulti - Commissione Nazionale Legge 38" pubblicato il 01/11/2011 - GAT CURE PALLIATIVE LOMBARDIA.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2012
Studi e ricerche
Abstract: Lo studio, che nasce da una richiesta del Consiglio regionale della Lombardia, ha seguito diverse piste di indagine. Dapprima si è condotta un'analisi comparata dei modelli teorici e delle principali esperienze di politiche di conciliazione attuati a livello internazionale, mettendo in luce elementi positivi e fattori di criticità. Successivamente si è tracciato uno scenario della situazione lombarda, fornendo una serie di dati di contesto e un'analisi ragionata delle politiche di conciliazione messe in atto da Regione Lombardia in quest'ultima legislatura (Nel concreto si è aggiornato il quadro realizzato nell'indagine Tempi e modi dei lavori delle donne in Lombardia. Politiche e strategie per la conciliazione vita famigliare-vita professionale, cod. IReR 2009A027). Parallelamente, si è svolta una riflessione sulle pratiche di conciliazione adottate dalle aziende lombarde, con particolare attenzione a quelle di piccole e piccolissime dimensioni, cercando di far emergere le difficoltà che questi imprenditori devono affrontare. Da ultimo, tenendo conto dei risultati emersi e delle valutazioni fatte dagli stakeholder coinvolti (referenti di Regione Lombardia, responsabili di Associazioni imprenditoriali, imprenditori e referenti di Organizzazioni sindacali), sono state formulati alcuni suggerimenti in merito allo sviluppo di interventi per la conciliazione in generale e indicazioni più specifiche per le piccole imprese circa supporti possibili e tipi di pratiche da incentivare.
Milano : Éupolis Lombardia, 2011
Abstract: La ricerca ha inteso intraprendere un percorso di valutazione sull'attuazione e sui risultati finora conseguiti dalla politica regionale di lotta al randagismo, sia dal punto di vista sociale che da quello sanitario, al fine di rispondere in modo puntuale e approfondito ai quesiti posti dalla clausola valutativa contenuta nella legge (art. 123 l.r. 33/2009) che prevede una relazione di rendicontazione triennale al Consiglio Regionale sui processi di attuazione e sui risultati conseguiti. La relazione che fa riferimento a questo documento è stata recepita dalla Giunta regionale della Lombardia con la deliberazione n. 2083 del 28 luglio 2011, di cui è parte integrante. Per conseguire gli obiettivi prefissati, la ricerca ha sviluppato diverse azioni, di cui una prima haa realizzato una mappatura dello stato d'attuazione della legge attraverso l'analisi dei dati di molteplici fonti quali l'Anagrafe canina realizzata dalla U.O. Prevenzione, tutela sanitaria e veterinaria della D.G. Sanità, le ASL e gli Uffici Diritti degli animali delle Province lombarde. Attraverso questo studio si è cercato di evidenziare la diffusione di alcuni fenomeni che in considerazione delle specificità delle diverse aree del territorio regionale (area urbana vs. campagna), in modo da identificare i principali gap ed eventuali punti di miglioramento. Una seconda azione è consistita in un'indagine sull'attività dei Comuni lombardi in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente al fine di evidenziare: - quali iniziative sono state promosse (canili rifugio, censimento colonie feline, corsi di formazione per operatori e proprietari, iniziative di sensibilizzazione della popolazione in generale); - quali i soggetti coinvolti (associazioni, gruppi di volontari, Ufficio scolastico provinciale); - quali i costi dei singoli interventi; - quali criticità e quali esempi di successo da generalizzare; - quali prospettive.