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Istituzioni non profit lombarde. Anno 2019
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PoliS-Lombardia

Istituzioni non profit lombarde. Anno 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Lorenzo Cavedo

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Le istituzioni non profit lombarde (58.124 al 31 dicembre 2019) rappresentano il 16% dell’intero comparto non profit nazionale e, con 193.653 dipendenti, occupano il 22,5% del totale dei dipendenti del settore. La forma giuridica della fondazione risulta essere una peculiarità del settore non profit lombardo: il 28,4% delle fondazioni italiane, infatti, sono collocate in Lombardia e occupano quasi la metà (46,5%) dei dipendenti delle fondazioni italiane.

Imprese e addetti in Lombardia (Dati ISTAT ASIA 2019)
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PoliS-Lombardia

Imprese e addetti in Lombardia (Dati ISTAT ASIA 2019) / PoliS-Lombardia; a cura di Antonella Rosso

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Le analisi presentate sono il risultato di elaborazioni di PoliS-Lombardia su dati ISTAT contenuti nel Registro Statistico delle Imprese Attive (ASIA imprese) nelle 5 annualità a disposizione dal 2015 al 2019 per il territorio della Lombardia. Con riferimento al 2019, risulta che le imprese lombarde assumono in maggioranza (58,8%) la veste di forme giuridiche snelle (ditte individuali, liberi professionisti e lavoratori autonomi) e appartengono sostanzialmente alle classi di micro‐fatturato (il 95% fattura meno di 2 milioni di euro) e operano prevalentemente nei servizi alle imprese (36,6%) e nel commercio, trasporti e logistica (22,3%). Rispetto al 2018 vi è stato un calo di imprese significativo (‐1,9%) mentre appare più contenuto se il campo di osservazione si amplia al quinquennio (‐0,6%). Rispetto al 2015, cresce il numero delle società di capitali che sono le uniche tra le forme principali in controtendenza (+9,4%) e cresce il numero delle imprese con fatturato con 2 milioni di euro o più (+10,4%) ma, trattandosi della componente nettamente residuale, il dato regionale ricalca il calo della sua parte preponderante, quella sotto i 2 milioni di fatturato (‐1,1%). I settori che hanno determinato il calo nel numero delle imprese lombarde sono il commercio, le costruzioni e la manifattura, ambiti ormai soggetti a trend di lungo periodo (tutti con decrescite che viaggiano intorno al ‐6% rispetto al 2015). Gli addetti delle imprese lombarde sono coinvolti in grandissima maggioranza con forme di lavoro dipendente (78,9%) e appaiono occupati nelle società di capitali per il 67,2% dei casi: si tratta sia di micro sia di grandi società perché se si osservano gli addetti per classi di fatturato si nota che nel 40,3% dei casi sono addetti di imprese con meno di 2 milioni di fatturato e nel 31,1% dei casi di grandi strutture che fatturano 50 milioni e oltre. I settori che assorbono più lavoro sono i servizi alle imprese (31%) la manifattura (24,3%) e il commercio, trasporti e logistica (23,5%). Continua a crescere il numero degli addetti in Lombardia, sia nell’ultimo anno (+1,6%) sia nel quinquennio 2015‐2019 (+10,6%), esclusivamente grazie alla componente del lavoro dipendente (+15,1%) e quasi esclusivamente grazie alle società di capitali (+18,8%). Crescono gli addetti in tutte le classi di fatturato tranne che nelle micro sotto i 2 milioni di euro (‐0,3%). Tra i settori sono i Servizi alle imprese a presentare la crescita percentuale di addetti più alta del medio periodo (+24,2%).

La salute nella popolazione anziana in Lombardia 2019
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PoliS-Lombardia

La salute nella popolazione anziana in Lombardia 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Nel 2019, prima della pandemia, gli indicatori di salute degli anziani si confermano in generale miglioramento. Ad eccezione delle malattie croniche gravi, più diffuse tra gli uomini (46,0% contro 41,1% delle donne), le donne hanno condizioni peggiori per tutti gli altri indicatori di salute. Forti le differenze territoriali a svantaggio del Mezzogiorno e persistenti le disuguaglianze sociali nella salute in base a reddito e, soprattutto, istruzione. Nel testo La salute nella popolazione anziana in Lombardia 2019 si mettono in evidenza le diverse situazioni nelle regioni italiane e in Lombardia, a partire dai dati raccolti dall’Indagine europea sulla salute (Ehis), condotta in tutti gli Stati dell’Unione europea con l’obiettivo di costruire indicatori di salute confrontabili a livello europeo sui principali aspetti delle condizioni di salute della popolazione, il ricorso ai servizi sanitari e i determinanti di salute.

Stili di vita e salute in Lombardia 2019
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PoliS-Lombardia

Stili di vita e salute in Lombardia 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Sara Della Bella

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: I dati utilizzati nel report Stili di vita e salute in Lombardia provengono dall’Indagine europea sulla salute (Ehis), condotta in tutti gli Stati dell’Unione europea con l’obiettivo di costruire indicatori di salute confrontabili a livello europeo sui principali aspetti delle condizioni di salute della popolazione, il ricorso ai servizi sanitari e i determinanti di salute. L’Indagine europea sulla salute del 2019 consente di avere un quadro su stili di vita e determinanti della salute prima della pandemia. La maggioranza dei cittadini lombardi mangia frutta e verdura tutti i giorni, ma non si raggiungono le 5 porzioni giornaliere raccomandate dall’OMS: in media si mangiano 1,9 porzioni al giorno di frutta e 1,8 di verdura. Il consumo di frutta e verdura è maggiore tra le donne e tra coloro che hanno buone risorse economiche e tende ad aumentare con l’età. Solo un quarto della popolazione lombarda beve almeno 2 litri di acqua al giorno, come raccomandato (più gli uomini che le donne, rispettivamente il 29% vs il 19%). In Lombardia il 13% della popolazione consuma bevande alcoliche tutti i giorni (con una media di 2,1 bicchieri al giorno), mentre il 29,5% della popolazione non ne beve mai o quasi (quota che sale al 40% tra le donne). Per quanto riguarda l’attività fisica, poco meno della metà degli intervistati cammina tutti i giorni per almeno 10 minuti continuativi per spostarsi e poco più di uno su 5 non cammina mai. La maggioranza di chi si sposta a piedi cammina per massimo mezz’ora. Il 64,2% degli intervistati dichiara di non praticare mai durante la settimana sport, attività di fitness o ricreative per almeno 10 minuti. Inoltre, l’82,3% degli intervistati dichiara di non praticare mai durante la settimana attività di potenziamento muscolare. In Lombardia risulta obeso un adulto su 10 e sottopeso uno su venti. Mentre il sottopeso è più diffuso nella popolazione femminile, sovrappeso ed obesità sono maggiormente diffusi in quella maschile (in particolare, risulta sovrappeso il 38,2% degli uomini vs il 23,2% delle donne) e tra le persone con i livelli più bassi di istruzione (è obeso il 14,9% di chi ha la licenza elementare o nessun titolo rispetto al 7,9% di coloro che hanno una laurea o un titolo di istruzione post secondaria). In Lombardia fuma regolarmente circa una persona su 6. Il tabagismo è maggiormente diffuso nella popolazione maschile e tra le persone con migliori risorse economiche (in questa categoria fuma quotidianamente il 16,3% delle persone vs il 22,8% di chi dichiara condizioni economiche scarse o insufficienti), mentre è meno chiara la relazione con l’istruzione. Il 95,7% dei fumatori fuma sigarette, mentre la sigaretta elettronica è fumata regolarmente solo dall’1,4% degli intervistati. Quasi un intervistato su dieci dichiara di essere esposto ad almeno un’ora di fumo passivo tutti i giorni. Per quanto concerne la salute materno infantile, in Lombardia, nel 2019, c’erano poco più di 248mila donne con un figlio naturale al di sotto dei 36 mesi. Tra di loro, meno di una su 10 dichiara che il figlio non è mai stato allattato al seno. Il 21,6% delle donne che allattano al seno ha allattato esclusivamente al seno per sei mesi e un altro 15% ha continuato per 7 o più mesi.

Conti economici territoriali: Lombardia Anni 2017-2019
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PoliS-Lombardia

Conti economici territoriali: Lombardia Anni 2017-2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Federica Ancona

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Nel report Conti economici territoriali: Lombardia Anni 2017-2019 vengono presentati i dati diffusi a dicembre da ISTAT in relazione alle stime definitive dei conti economici territoriali per il 2017, quelle semi-definitive per il 2018 e quelle preliminari per il 2019 (ISTAT, Conti economici territoriali 2017-2019, https://www.istat.it/it/archivio/251960 ). I valori regionali e provinciali sono elaborati in conformità a quanto stabilito dal manuale “Sistema europeo dei conti nazionali e regionali” (Sec2010) e sono coerenti con i dati di contabilità nazionale diffusi a settembre 2020. Negli indicatori calcolati si è fatto ricorso ai dati della popolazione residente pubblicati da ISTAT nel luglio 2020 e non si è tenuto conto dei correttivi introdotti da ISTAT in seguito alla pubblicazione dei risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni per gli anni 2018-2019 (15 dicembre 2020). Nel 2019 in Lombardia il valore del PIL per abitante era pari a 39,7mila euro, valore inferiore solo alla provincia di Bolzano nella graduatoria delle regioni. Il tasso di crescita del PIL (0,7%) risultava rallentato rispetto all’anno precedente (1,5%). Milano si confermava la prima provincia italiana per valore aggiunto pro-capite (50,1 mila euro), l’incidenza dell’economia non osservata sul valore aggiunto totale con 9,6% era la più bassa tra le regioni italiane.

La capacità ricettiva in Lombardia
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PoliS-Lombardia

La capacità ricettiva in Lombardia / PoliS-Lombardia ; a cura di Lorenzo Cavedo

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Con il documento La capacità ricettiva in Lombardia, attraverso l’analisi dei dati della rilevazione ISTAT sulla “Capacità degli esercizi ricettivi” si vuole offrire uno sguardo sull’offerta turistica ed appunto la capacità ricettiva del territorio lombardo con le sue specifiche territoriali. Una fotografia aggiornata al 2019 permetterà poi di analizzare ancora più approfonditamente l’impatto che la pandemia ha avuto e avrà sul settore turistico lombardo. Gli esercizi extralberghieri sono passati dal rappresentare il 58% del patrimonio ricettivo regionale nel 2012 al l’88,5% nel 2019 cambiamento dovuto soprattutto alla emersione in seguito all’entrata in vigore della l.r. 27/2015. L’analisi mostra differenze territoriali.

Musei e istituti similari in Lombardia. Anno 2019
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PoliS-Lombardia

Musei e istituti similari in Lombardia. Anno 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Antonella Rosso

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il Report dedicato a Musei e istituti similari in Lombardia elabora i dati ISTAT 2019 pubblicati il 18 dicembre 2020 e provenienti dall’Indagine realizzata dall’ISTAT durante il medesimo anno. I dati statistici elaborati sono riferiti alle strutture espositive permanenti aperte al pubblico quali musei, gallerie, monumenti, aree archeologiche e circuiti museali statali e non statali in Lombardia e Italia per descriverne le principali caratteristiche (numero delle strutture, tipologia, titolarità, addetti, presenza sul web, digitalizzazione delle collezioni, numero di visitatori). Inoltre, poiché il MiBACT fornisce il dato sugli introiti per i musei che gestisce è stato possibile osservare l’andamento degli introiti dei musei, monumenti ed aree archeologiche statali tra il 2011 e il 2019 in Lombardia e in Italia.

Delitti, autori e vittime di reati in Lombardia. Anno 2019
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PoliS-Lombardia

Delitti, autori e vittime di reati in Lombardia. Anno 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Gisella Accolla

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il paper illustra, con riferimento all'anno 2019, come il numero di reati nell’ultimo quinquennio sembri un fenomeno in calo (da 500 mila a quasi 440 mila), tuttavia in Lombardia resta ancora una maggiore diffusione rispetto alla media nazionale. In controtendenza risulta invece il numero di frodi e truffe informatiche che sta mostrando un significativo incremento. A livello territoriale, più evidente il problema nella città metropolitana milanese (quasi 200.000 reati nel 2019).

Biblioteche in Lombardia. Anno 2019
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PoliS-Lombardia

Biblioteche in Lombardia. Anno 2019 / PoliS-Lombardia; a cura di Antonella Rosso

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il Report Biblioteche in Lombardia elabora i dati provvisori ISTAT riferiti alle biblioteche in Lombardia e in Italia per l’anno 2019, parte di un più ampio sistema di rilevazioni in ambito culturale. I dati sono stati raccolti dall’ISTAT tramite la specifica “Indagine sulle biblioteche” realizzata nel 2020 e pubblicata nel dicembre dello stesso anno.

L’istruzione in Lombardia: scuola dell’infanzia
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PoliS-Lombardia

L’istruzione in Lombardia: scuola dell’infanzia / PoliS-Lombardia; a cura di Simone Zardi

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il numero dei bambini iscritti alla scuola dell’infanzia appare in costante diminuzione, nel frattempo aumentano in misura relativa disabili e stranieri. Inoltre, stanno progressivamente diminuendo il numero delle scuole e delle classi. Questi andamenti di natura prevalentemente demografica, insieme all’aumento degli insegnanti, sembrerebbero portare a un miglior rapporto bambini/classe. Sono alcune delle conclusioni del rapporto con riferimento all'anno 2019.

Popolazione e stranieri residenti ai censimenti 2018 e 2019. Analisi dei dati lombardi
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PoliS-Lombardia

Popolazione e stranieri residenti ai censimenti 2018 e 2019. Analisi dei dati lombardi : Nota statistica / PoliS-Lombardia

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: La Nota statistica descrive le caratteristiche della popolazione lombarda che emergono dai Censimenti permanenti 2018 e 2019, dedicando particolare attenzione alla presenza straniera. Sono stati analizzati i dati relativi alla popolazione della Lombardia tratti dai Censimenti ISTAT 2018 e 2019. In particolare, dal 2018 al 2019 il tasso di crescita è 1,7 ogni 1.000 abitanti, con una variazione di 4,1‰ rispetto al 2011. L’aumento della popolazione deriva principalmente dalla crescita dei residenti stranieri. A fine 2019 gli stranieri in Lombardia sono 1.149.065, pari all’11,5% della popolazione regionale complessiva. Le donne superano gli uomini e il rapporto di mascolinità, che esprime il numero di maschi ogni 100 femmine, vale complessivamente 95,5. Il testo è così articolato: nell’executive summary vengono presentati gli elementi più rilevanti emersi dall’analisi dei dati censuari. Il paragrafo 1 descrive sinteticamente gli aspetti metodologici dei Censimenti permanenti. Il paragrafo 2 presenta gli esiti delle analisi condotte relativamente alla popolazione regionale complessiva. Il paragrafo 3 è dedicato all’approfondimento specifico sugli stranieri residenti in regione. L’appendice A riporta le tavole statistiche contenenti il dettaglio delle elaborazioni prodotte. L’appendice B è dedicata alla cartografia tematica. In appendice C sono elencati gli Stati esteri insieme alle aree geografiche di appartenenza.

Matrimoni e unioni civili in Lombardia
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PoliS-Lombardia

Matrimoni e unioni civili in Lombardia / PoliS-Lombardia; a cura di Lorenzo Cavedo

Milano: PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Con il paper Matrimoni e unioni civili in Lombardia si presentano alcune elaborazioni da dati Istat che illustrano la situazione della Lombardia e delle sue province. L’anno 2019 conferma che in Lombardia, come nel resto d’Italia, ci si sposa sempre meno, in particolare continua il calo dei matrimoni celebrati con rito religioso e di conseguenza la crescita dell’incidenza dei matrimoni civili. Ai 26.140 matrimoni celebrati si devono aggiungere 562 unioni civili composte nel corso del 2019: tale dato, pur in calo rispetto al 2018, rappresenta il 24,5% del totale delle unioni civili composte in Italia.