Trovati 18 documenti.
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Dati e approfondimenti sulla Lombardia / PoliS-Lombardia ; a cura di PoliS-Lombardia
Milano : PoliS-Lombardia, 2021
s.c. : s.e., 2021
Abstract: Il progetto STICH (Sviluppo di un sistema statistico interattivo Lombardia-Ticino per il monitoraggio dei flussi di migrazione e pendolarismo transfrontaliero), svolto all'interno del Programma di finanziamento europeo INTERREG Italia-Svizzera, ha visto PoliS-Lombardia coinvolto come capofila per la parte italiana, l'ufficio USTAT del Canton Ticino come capofila di parte svizzera e l'attiva partecipazione di LIUC - Università Carlo Cattaneo, Camera di Commercio di Varese, Camera di Commercio di Como, Unioncamere Lombardia. L'obiettivo principale del progetto è stato quello di costruire un sistema informativo per la misurazione dei fenomeni di mobilità cross-border, delle loro determinanti e delle loro implicazioni e di offrire spunti per definire priorità tematiche, criticità ed indicazioni utili a supporto della governance locale transfrontaliera. L'iniziativa ha inteso così rafforzare la collaborazione e la condivisione di conoscenza tra gli Organismi di Statistica e le Amministrazioni per migliorare la governance dell’area transfrontaliera insubrica. Il testo che qui si allega, curato da PoliS-Lombardia, rappresenta il report finale di progetto e ha l'obiettivo di illustrare nel dettaglio l'evoluzione del progetto e le attività svolte, mettendo in luce, da un lato, il contributo dei singoli partner, e, dall'altro, l'importanza della cooperazione tra questi. Una particolare attenzione è stata prestata allo speciale momento storico entro cui Stich si è svolto, in cui la pandemia ha modificato alcune linee di sviluppo e le connesse azioni.
Roma: Il pensiero scientifico editore, 2021
Abstract: Questo studio ha sviluppato e validato tre questionari indirizzati agli enti accreditanti del sistema ECM, i provider e gli utenti finali per indagare fattori facilitanti, barriere e risultati raggiunti; sono stati quindi descritti tali fattori e identificati i predittori del costrutto risultati raggiunti; infine, è stato proposto un framework di orientamento a una formazione del futuro prossimo che recepisca le lezioni apprese nel corso della pandemia covid-19 nei diversi contesti regionali e fornisca raccomandazioni di indirizzo agli attori del sistema ECM. Metodi. Studio multifase e multi-metodo. Risultati. I questionari sviluppati mostrano evidenze di validità e affidabilità. Il campione è stato formato da 8098 professionisti sanitari, 10 enti accreditanti (9 Regioni e 1 Provincia Autonoma) e 206 provider. I fattori facilitanti mostrano la capacità predittiva maggiore nello spiegare la varianza della percezione di risultati raggiunti in tutti e tre i gruppi dell’indagine. Discussione. Le comunalità nei punti di vista degli attori del sistema ECM hanno consentito di definire indirizzi per il potenziamento dei fattori facilitanti degli enti accreditanti, provider e utenti finali in ambito di formazione ECM con particolare riguardo alle competenze digitali. (dalla rivista Recenti progressi in medicina, 2021; 112: 824-836).
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2021
Abstract: Con lo studio Il Consiglio in ascolto. Come stanno cambiando i bisogni dei cittadini in Lombardia il Consiglio regionale lombardo ha inteso rilevare bisogni e necessità dei cittadini lombardi relativamente agli ambiti su cui è possibile un’azione regionale, in continuità rispetto ad un percorso di ascolto dei cittadini lombardi avviato da qualche anno. L’edizione 2021 è stata focalizzata ad analizzare i cambiamenti indotti dalla pandemia da Covid-19 e le sue ricadute socioeconomiche sulla popolazione lombarda con particolare attenzione a nuove esigenze e bisogni che sono emersi. L’indagine si è configurata come una rilevazione multiscopo in cui sono stati affrontati una molteplicità di argomenti: condizioni familiari, abitazione, condizione occupazionale e smart working, ricorso ai servizi sanitari e del trasporto pubblico locale, prospettive per il futuro. Nei casi in cui è stato possibile i risultati sono stati comparati con quanto rilevato nel precedente progetto del 2017 per portare alla luce i cambiamenti intercorsi nel periodo. Per realizzare lo studio è stata svolta innanzi tutto una rilevazione campionaria rivolta a cittadini lombardi (residenti o domiciliati in Lombardia); successivamente, in base alle criticità emerse dall’indagine quantitativa, sono stati realizzati dei focus group per esplorare più in profondità le ragioni delle valutazioni espresse dai cittadini. Il rapporto finale illustra più in dettaglio la metodologia utilizzata e descrive il contesto socio-demografico di riferimento; successivamente sulla base dei risultati dell'indagine affronta una serie di tematiche che coinvolgono i cittadini lombardi per quanto concerne vari ambiti: personale e socio-sanitario, economico e lavorativo, istruzione, stili di vita e obiettivi per il futuro. Un approfondimento specifico è dedicato all'esperienza dello smart working e alle intenzioni riproduttive, temi influenzati significativamente dall'emergenza sanitaria da Covid-19 iniziata nel 2020.
Milano : Guerini, 2021
Abstract: Quasi una donna su tre, nel mondo, dichiara di aver subito una violenza fisica o sessuale. Nel 2020, in Italia, ogni tre giorni una donna è stata vittima di femminicidio. Accanto alla ferocia di queste aggressioni, ciò che colpisce della violenza contro le donne è la sua ostinata presenza nel nostro quotidiano, la sua presenza tra le mura domestiche, che spesso nascondono un dolore celato e vissuto in famiglia. È questo il «pugno nel cuore», una violenza che coinvolge nel profondo gli affetti, i sentimenti, le emozioni di chi la subisce, ma anche di chi entra in contatto con le vittime per il ruolo che è chiamato a rivestire. Dal rapporto sulle attività svolte da operatori qualificati – medici, assistenti sociali, magistrati, agenti di polizia –, in costante dialogo interdisciplinare e multiprofessionale fra loro, emerge un quadro allarmante e complesso, di un fenomeno radicato nella cultura e negli stereotipi di genere della popolazione, sia femminile che maschile. Fondamentali risultano l’ascolto dei bisogni della vittima, l’accoglienza e l’accompagnamento a un percorso di uscita dalla violenza, così come l’attività di contrasto per prevenire la violenza e le iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su cui il rapporto si sofferma. Nel libro vengono evidenziate metodologie utilizzate, prassi e interventi di prevenzione delle vittime e dei maltrattanti, procedure di sostegno alle vittime attuate in sinergia con le reti territoriali, le Case rifugio e i Centri antiviolenza, politiche integrate di contrasto alla violenza di genere mutuate dai principi della Convenzione di Istanbul. Il capitolo 9 è dedicato all'esperienza lombarda delle Reti territoriali antiviolenza e al nuovo Piano quadriennale di contrasto alla violenza di genere di Regione Lombardia; i casi di studio presentati nel capitolo 10 riguardano il contesto lombardo.
Milano : PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: I Dossier provinciali sull'incidentalità stradale sono realizzati su incarico della Giunta regionale lombarda, Direzione generale Sicurezza, nell'ambito delle attività del Centro di Monitoraggio della sicurezza stradale di Regione Lombardia (CMRL); con essi vengono aggiornati dati e informazioni relativi al rilievo dell'incidentalità stradale nell'anno 2020, con un'analisi dettagliata a livello delle singole province lombarde.
Milano : PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Lo scopo di questo dossier è fornire un quadro degli incidenti stradali con lesioni alle persone avvenuti in Lombardia nel 2020, analizzandone l’evoluzione temporale e la loro distribuzione sul territorio. I dati sono raccolti da Istat mediante una rilevazione continua a cui collaborano una molteplicità di Enti: Istat, ACI, Ministero dell’Interno, dei Trasporti, della Difesa, UPI, ANCI, Polizia stradale, Centri di Monitoraggio Regionale. Tutte le elaborazioni del report sono state realizzate da Polis-Lombardia. La pandemia di Covid-19 esplosa nel 2020 e la conseguente crisi sanitaria ed economica hanno prodotto, tra i numerosi effetti, anche cambiamenti radicali nella mobilità e incidentalità stradale. I periodi di lockdown per il contenimento della pandemia hanno, infatti, determinato il blocco quasi totale della mobilità da marzo a maggio 2020, e successivamente nei mesi invernali dello stesso anno. L’Istat (2021) stima che sulla rete extraurbana principale il valore medio annuale dell’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) sia diminuito del 25% rispetto al 2019, quello relativo al traffico dei mezzi pesanti del 10% circa, soprattutto nel mese di aprile 2020. Anche sulla rete autostradale è stata rilevata una diminuzione media del 27,5% delle percorrenze annue. Questa riduzione della mobilità ha influenzato in maniera determinante il rischio di incidenti stradali portando ad un calo dell’incidentalità stradale mai registrato prima. In Lombardia sono stati registrati 19.964 incidenti nel 2020, 39% in meno rispetto al 2019, principalmente nei periodi di lockdown. Questi incidenti hanno provocato la morte di 317 persone e il ferimento di altre 25.940. Al calo di incidenti (-39%) e feriti (-42%) non è però corrisposto un calo proporzionale delle vittime, che sono diminuite del 28%. Questo ha portato ad un aumento dell’indice di mortalità, da 1,3 vittime ogni 100 incidenti nel 2019 a 1,6 vittime nel 2020. Tale situazione potrebbe essere stata causata da una maggiore esposizione a comportamenti a rischio, in particolare l'eccesso di velocità, durante i periodi di confinamento (ISTAT 2021: 3). La Lombardia presenta comunque valori annui dell’indice di mortalità inferiori rispetto alla media nazionale. L’indice di lesività ha invece registrato una riduzione rispetto al 2019. Nel 2020, in Lombardia si contano 130 feriti ogni 100 incidenti, contro i 135 dell’Italia. Il tasso di mortalità della Lombardia (31,8 morti per milione di abitanti) risulta inferiore sia a quello nazionale (40,3), sia a quello dell’Unione Europea (42,3). La Lombardia mostra valori di mortalità sensibilmente inferiori anche rispetto alla maggior parte delle altre regioni italiane. Nella classifica delle regioni più a rischio per mortalità da incidente stradale, si colloca al quartultimo posto.
Soveria Mannelli : Rubbettino, 2021
Abstract: Lo studio "La finanza territoriale" esamina, con cadenza annuale, l’andamento della congiuntura economica, finanziaria e normativa e le relative ripercussioni sugli assetti della finanza territoriale. Ogni anno la parte monografica del volume è dedicata all’approfondimento di specifici temi di interesse: il tema di questa edizione 2021 riguarda “Le Regioni in epoca Covid”. La crisi pandemica ha, per certi versi, contribuito a rendere più visibili alcune problematiche che il nostro Paese aveva già da tempo necessità di risolvere, quali il riassetto dei rapporti tra Amministrazioni centrali e decentrate e le disparità territoriali nella garanzia dei servizi essenziali per i cittadini. Ci si sofferma sui processi di riforma e di razionalizzazione che, nel post-pandemia, saranno indispensabili, anche per un efficace utilizzo dei fondi del PNRR. I processi di transizione “verde” e “digitale” non potranno prescindere, nel nostro Paese, da un’opportuna considerazione delle tendenze demografiche e dei divari territoriali, che sono non solo infrastrutturali e di produttività, ma anche relativi al livello dei servizi essenziali: sanità, scuola, Welfare e trasporti. PoliS-Lombardia presenta quest'anno un capitolo dedicato a "Il catalogo regionale dei sussidi ambientali: il ruolo dei tributi regionali" di Antonio Dal Bianco PoliS-Lombardia) e Andrea Zatti (Università di Pavia).
Relazione salute mentale e carceri / PoliS-Lombardia ; Sara Maiorino
Milano : PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: La letteratura, sia a livello nazionale che internazionale, evidenzia come i problemi psichici rappresentino le malattie più diffuse negli istituti penitenziari (WHO, 2007; Antigone 2020; Ars Toscana, 2015). La questione è divenuta più evidente di quanto già non fosse dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19 nel febbraio 2020, con un netto aumento di vari eventi critici nelle carceri in questo anno rispetto ai precedenti (Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, 2021). La sola Lombardia ha contato, nel 2019, un alto numero di suicidi, 16, cifra che risulta molto alta se paragonata ai dati per la stessa regione riferiti agli anni precedenti. Con la relazione Salute mentale e carceri l'Istituto approfondisce la questione facendo riferimento sia a dati sugli eventi critici da varie fonti istituzionali e non, sia alla letteratura sociologica, psicologica e giudiziaria reperibile sul tema della salute mentale in carcere. Il report analizza inizialmente le caratteristiche principali del contesto penitenziario lombardo e presenta una revisione della letteratura su salute mentale, suicidio e autolesionismo nelle carceri, grazie a fonti provenienti da varie discipline. Il capitolo 4 traccia un quadro delle statistiche sugli eventi critici, e in particolare sui dati relativi ad atti suicidiari e autolesionistici a livello nazionale e, ove disponibili, regionale. Vengono poi approfonditi alcuni temi più specifici: l’impatto del Covid-19 sulla salute mentale nelle carceri italiane e lombarde; le Residenze per l’Esecuzione delle misure di sicurezza; detenute donne e salute mentale (considerato che esse, pur in minoranza, possono soffrire di manifestazioni di disagio psichico e essere soggette a fattori di rischio parzialmente differenti rispetto alla controparte maschile), cui seguono un capitolo con considerazioni conclusive e, oltre a bibliografia e sitografia di riferimento, un appendice dedicata a Glossario e acronimi.
Milano: Guerini e Associati, 2021
Abstract: Il Rapporto Lombardia 2021 presenta la fotografia di una realtà che resta controversa, profondamente segnata da una pandemia di cui è ormai chiara la portata epocale, ma della quale nello stesso tempo sono ancora incerti gli sviluppi e soprattutto gli effetti di lungo termine. Un mondo e una Regione ancora in viaggio verso un New Normal in buona parte da costruire. La grande frenata planetaria imposta dall’arrivo del COVID-19 sta provocando ribilanciamenti in alcuni ambiti dello sviluppo globale, ma anche rallentamenti in altri processi e l’allargamento di divari che si cerca da decenni di chiudere. Un doppio binario che è riscontrabile anche in Lombardia, analizzando i dati regionali sui progressi fatti nel raggio d’azione di ciascun SDG (Sustainable Development Goal) dell’Agenda 2030. Si sta delineando una “nuova normalità” di cui si cominciano a vedere le caratteristiche, ma che è ancora troppo presto per essere fotografata nella sua complessità. Molti fenomeni del New Normal li definiremo sulla base delle scelte che stiamo facendo in questi mesi e che faremo negli anni a venire.
Milano : Franco Angeli, 2021
Abstract: Il Rapporto 2020 sulla situazione e le prospettive del sistema agroalimentare in Lombardia costituisce un contributo organico alla conoscenza delle caratteristiche di uno dei più importanti sistemi regionali nel panorama europeo. L'obiettivo del Rapporto, giunto alla diciottesima edizione, è quello di fornire indicazioni agli operatori del settore e un quadro di riferimento complessivo per gli attori pubblici. Le informazioni contenute nel Rapporto sono aggiornate al settembre 2020. La prima parte del volume riporta l'analisi dei principali avvenimenti del 2019 e dei primi nove mesi dell'anno in corso e delle prospettive del sistema a livello regionale ed internazionale. La seconda parte è composta inizialmente da un ampio quadro di sintesi delle caratteristiche strutturali ed economiche del sistema agroalimentare lombardo. Seguono tre capitoli dedicati all'analisi delle politiche agricole a livello comunitario, nazionale e regionale, con una fotografia della loro attuale configurazione e l'esame delle tendenze in atto. Nella terza parte del Rapporto si considerano le principali componenti del sistema agro-alimentare: distribuzione al dettaglio, industria alimentare ed agricoltura, comprendendo anche l'analisi degli scambi con l'estero del sistema regionale e nazionale. La quarta parte è riservata all'analisi dei fattori di produzione, ed in particolare degli impieghi di manodopera, dei mezzi tecnici, del credito agrario e del mercato fondiario. La parte conclusiva del volume riguarda l'analisi delle più significative filiere delle produzioni vegetali e animali della regione. Per ciascuna di esse vengono descritti gli andamenti congiunturali della produzione agricola, della trasformazione, dei consumi e dei prezzi dei prodotti. Negli ultimi due capitoli di questa edizione vengono sintetizzate le principali caratteristiche delle filiere dei prodotti biologici e DOP/IGP food presenti in Lombardia.
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Il report, con dati aggiornati al 6 ottobre 2021, mostra come nei primi 7 mesi del 2021 si assista nella nostra regione a una riduzione della mortalità rispetto a quanto osservato nello stesso periodo nel 2020 a vari livelli: sub-regionale, regionale, nazionale e internazionale. Tuttavia, sempre nel 2021 permane un eccesso di mortalità rispetto alla media dello stesso periodo calcolata negli anni 2015-2019: in particolare si osserva un eccesso di mortalità pari a +45% nei primi 7 mesi del 2020 e +7% nei primi 7 mesi del 2021.
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: I dati qui presentati hanno come fonte la pubblicazione (30 dicembre 2020) da parte di ISTAT di dati giornalieri di mortalità per qualsiasi causa di morte per la totalità dei comuni italiani (7.903 comuni esistenti). L’Istat, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da Covid-19. L’ampia base dati consente, infatti, di valutare gli effetti dell’impatto della diffusione di Covid-19 sulla mortalità. Nel rapporto Istat-ISS si sottolinea inoltre che “il dato del mese di novembre non può definirsi consolidato in quanto sconta un ritardo di segnalazione dovuto alla complessa gestione dei Sistema di Sorveglianza, soprattutto in un periodo emergenziale come quello che il Paese sta attraversando”. Il numero di morti nel 2020 si discosta molto dalla media dei morti calcolata nel quinquennio precedente nei mesi tra febbraio e maggio (prima ondata). Il picco maggiore si è osservato in Lombardia tra marzo e aprile. Sempre elevato, anche se lievemente inferiore con quanto osservato nella prima ondata, è l’eccesso di mortalità tra ottobre e novembre (seconda ondata). Nel periodo invece tra giugno e settembre il numero dei decessi è in linea con quanto osservato nel quinquennio precedente (fase di transizione).
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: Una prima lettura dei dati disponibili relativi al fenomeno della mortalità legata all'epidemia di Covid-19 nel corso dell'anno 2020, con riferimento specifico alla Lombardia e alle sue province, utilizzando l'aggiornamento dei dati messo a disposizione da ISTAT il 3 febbraio 2021, in cui anche per il mese di novembre 2020 viene esposto il dato consolidato. Tra febbraio e novembre 2020 in Italia ci sono stati 606.586 decessi per qualsiasi causa di morte, di questi il 19% sono avvenuti in Lombardia. Il numero di morti nel 2020 si discosta molto dalla media dei morti calcolata nei 5 anni precedenti 2015-2019 nei mesi tra febbraio e maggio (prima ondata) e ottobre e novembre (seconda ondata), nel periodo invece tra giugno e settembre il numero dei decessi è pari o lievemente superiore o inferiore rispetto al numero dei decessi rilevato nel quinquennio precedente (fase di transizione). Il picco maggiore si osserva nei mesi di marzo e aprile rispetto al livello atteso sulla base della media del periodo 2015-2019 per tutte le regioni, ma in particolare per la Lombardia. In molte regioni del Nord l’eccesso di mortalità totale del mese di novembre supera quello del picco di marzo-aprile. Si osserva infatti tale andamento in Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto-Adige, Veneto, e Friuli-Venezia Giulia. L’eccesso di mortalità a novembre è più basso di quello osservato di marzo e aprile solo in Lombardia e in Emilia-Romagna. La prima ondata è stata caratterizzata da un eccesso di mortalità nelle regioni del Nord del paese, e in particolare in Lombardia. Nel periodo di transizione della diffusione dell’epidemia di Covid-19, si è osservata una riduzione della mortalità in tutta Italia, i valori sono in linea con quelli di riferimento del periodo 2015-2019. Durante la terza ondata l’eccesso marcato di mortalità ha interessato quasi tutta l’Italia, e come già precedentemente osservato le regioni ad essere interessate dalla mortalità più elevata sono Valle d’Aosta, Piemonte, e Trentino-Alto-Adige. Se focalizziamo l’attenzione alle sole province lombarde, si osserva che durante la prima ondata, le province ad essere maggiormente colpite sono state Bergamo (+182%), Cremona (+151%) Lodi (+127%) e Brescia (+114%). Durante la fase di transizione i valori sono rientrati e in linea con quanto osservato nel quinquennio 2015-2019, per poi successivamente aumentare, anche se con valori inferiori alla prima ondata. L’eccesso di mortalità maggiore nella seconda ondata è stato rilevato per la provincia di Monza e Brianza (+66%), Varese (+65%), Como (+63), e città metropolitana di Milano (+55%). In Italia tra febbraio e novembre 2020 sono avvenute 606.586 morti per qualsiasi causa, si stimano complessivamente circa 87 mila morti in più rispetto alla media del 2015-2019. Nello stesso periodo i decessi di soggetti positivi a Covid-19 segnalati alla Sorveglianza Integrata sono pari a 57.181 (il 65% dell’eccesso totale). In Lombardia tale eccesso è pari a 65%.
La mortalità in Lombardia nel 2020 / PoliS-Lombardia; a cura di Federica Nicotra
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Abstract: I dati presentati nel report hanno come fonte il recente aggiornamento (5 marzo 2021), per il periodo gennaio-dicembre 2020, da parte di ISTAT di dati giornalieri di mortalità per qualsiasi causa di morte per la totalità dei comuni italiani (7.903 comuni esistenti). ISTAT, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da Covid-19. L’ampia base dati consente, infatti, di valutare gli effetti dell’impatto della diffusione di Covid-19 sulla mortalità. Nel presentare i dati, inoltre, si è tenuto conto del più recente rapporto ISS, da cui sono stati estrapolati i dati relativi alla mortalità per Covid-19, e del rapporto BES 2020 in cui vengono elaborati alcuni dati Istat nel periodo gennaio-novembre 2020. Il numero di morti nel 2020 si discosta molto dalla media calcolata nel quinquennio precedente nei mesi tra marzo e maggio (prima ondata); il picco maggiore si è osservato in Lombardia tra marzo e aprile. Sempre elevato, anche se lievemente inferiore con quanto osservato nella prima ondata, è l’eccesso di mortalità tra ottobre e dicembre (seconda ondata). Nel periodo invece tra giugno e settembre il numero dei decessi è in linea con quanto osservato nel quinquennio precedente (fase di transizione). Nelle regioni del Nord d’Italia l’eccesso di mortalità nella seconda ondata è più basso di quello della prima ondata per quanto concerne la Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna per le altre regioni del Nord avviene il viceversa. L’eccesso di mortalità nel complesso del 2020 e nelle due ondate epidemiche, aumenta al crescere dell’età sia a livello nazionale in Lombardia. L’eccesso di mortalità risulta maggiore nella classe di 80 anni e più e, inoltre, più pronunciato negli uomini rispetto alle donne. Legata alla mortalità è la speranza di vita alla nascita e la speranza di vita degli over 65, dalle stime per il 2020 si osserva una inversione di tendenza significativa nel processo di costante miglioramento della longevità osservato negli ultimi anni. La Lombardia è la regione in cui le stime registrano il calo atteso più consistente.
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Working paper ; 21/2021
Abstract: Il paper mostra come nel corso del 2020 in Lombardia il numero di residenti sia diminuito di oltre 60 mila individui. La diffusione del Covid-19 ha avuto degli effetti su molteplici ambiti impattando le tendenze demografiche tra cui: una riduzione delle nascite del 5%, un incremento del numero di morti del 40%, una riduzione delle immigrazioni del 18%.
Milano: PoliS-Lombardia, 2021
Working paper ; 25/2021
Abstract: Ad aprile 2021 l’Istat ha fornito i dati che rendono possibile analizzare dettagliatamente le cause di morte, incluso il Covid-19, di tutti i decessi registrati in Italia tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020: partendo da questi dati è stato realizzato il paper dedicato a La mortalità in Lombardia nel periodo 1°marzo - 30 aprile 2020. I decessi registrati in Lombardia tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020 sono stati 42.968 (+158% rispetto allo stesso periodo del quinquennio precedente). Il Covid-19 risulta la prima causa di morte, aumentano i decessi per tutte le principali cause (soprattutto polmoniti e influenza). La mortalità complessiva cresce soprattutto sopra i 65anni e la fascia di età con più decessi per Covid-19 è quella dei 65-79enni, con importanti differenze di genere. Aumentano i decessi nelle strutture residenziali o socio-assistenziali.
Milano : Guerini e Associati, 2021
144p; 21 cm
Abstract: Il volume propone i risultati di un lavoro svolto nell'anno dell'emergenza sanitaria causata da Covid-19 nell'ambito delle attività del Corso di formazione specifica in Medicina generale (MMG), organizzato e gestito dall'Accademia di Formazione per il Sistema Sociosanitario Lombardo (AFSSL) di PoliS-Lombardia. Oggi nel sistema sanitario nazionale niente è messo più a dura prova dei reparti di Medicina generale. E c’è ragione di credere che niente sarà più decisivo domani. Durante la terribile primavera della pandemia, tutte le settimane si sono riuniti 900 tirocinanti dei reparti lombardi di Medicina generale per ragionare insieme su quanto stava accadendo e tentare di prevedere cosa ancora sarebbe accaduto. È così che hanno preso forma i 16 seminari di PoliS Lombardia – Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo, con la partecipazione di studiosi, professionisti sanitari, presidenti di ordini dei medici. Ogni seminario si concludeva con le riflessioni di Elio Borgonovi, esperto di management sanitario a livello europeo. In 16 capitoli questo libro riprende quelle riflessioni, frutto intellettuale di un momento drammatico, che intessono un dialogo con le nuove generazioni sul presente e sul futuro delle cure primarie. Un libro per chi non si accontenta di slogan semplicistici o cedimenti all’emotività, ma cerca invece di capire, portando oltre il proprio sguardo (dalla quarta di copertina).