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Il contrasto alla criminalità organizzata nelle regioni europee: una ricognizione degli organismi istituzionali
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il contrasto alla criminalità organizzata nelle regioni europee: una ricognizione degli organismi istituzionali : Policy Paper / PoliS-Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia

Milano : Consiglio regionale della Lombardia, 2022

Abstract: La cooperazione tra stati per il contrasto alla criminalità organizzata ha una consolidata tradizione a livello internazionale che può essere fatta risalire alla sottoscrizione della Convenzione di Palermo. A livello europeo la cooperazione tra stati per contrastare la criminalità organizzata si è sviluppata subito dopo con una serie di programmi che si sono via via ampliati fino al recente ciclo programmatico che ha visto l’adozione da parte del Consiglio delle priorità dell'UE nella lotta alla criminalità organizzata e alle forme gravi di criminalità nel ciclo programmatico 2018-2021. La prima parte del paper ricostruisce i principali istituti di cooperazione tra Stati dell’Unione europea per il contrasto alla criminalità organizzata. Tale lavoro di ricostruzione delle strategie adottate, della loro evoluzione e degli istituti che rendono effettiva la collaborazione per il contrasto alla criminalità organizzata ha lo scopo di evidenziare il contesto in cui si inserirebbe una eventuale collaborazione tra regioni. Sul ruolo delle regioni europee nel contrasto alla criminalità organizzata non ci sono evidenze particolari se non nel caso italiano. La Conferenza dei Presidenti ha realizzato un repertorio degli organismi e delle leggi regionali sul contrasto alla criminalità che evidenzia la ricchezza di approcci al tema. La seconda parte del paper indaga gli organismi regionali di contrasto alla criminalità organizzata delle regioni aderenti alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi (CALRE) e approfondisce il ruolo del Forum europeo per la Sicurezza Urbana, offrendo spunti per possibili iniziative del Consiglio regionale.

Digitalizzazione della Lombardia
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Digitalizzazione della Lombardia : Un approfondimento di alcune dimensioni decisive per una Lombardia digitale: infrastrutture e servizi, con approfondimenti dedicati in particolare a telemedicina e scuola. Rapporto finale / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Raffaello Vignali, Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2022

Abstract: Lo studio Digitalizzazione della Lombardia è stato svolto da PoliS-Lombardia in collaborazione con il Politecnico di Milano, con l’obiettivo di fotografare lo stato della trasformazione digitale del territorio lombardo attraverso due strumenti principali: − un cruscotto di indicatori contenente i dati più aggiornati e più granulari disponibili sulle dimensioni che caratterizzano la digitalizzazione della pubblica amministrazione e della società; − l’ascolto degli stakeholder (tramite interviste) una rilevazione delle dinamiche di trasformazione digitale e i meccanismi da essa innescati dal punto di vista privilegiato dei professionisti e delle professioniste che operano sul territorio regionale. Il documento offre una panoramica di contesto approfondita, destinata al Consiglio Regionale (il decision-maker) per orientare in modo informato, consapevole e basato su solide evidenze empiriche le politiche pubbliche relative alla digitalizzazione e a tutti i settori che dalla trasformazione digitale sono investiti trasversalmente. La prima parte inquadra la Lombardia nel panorama digitale nazionale, attraverso una riflessione sul modello di elaborazione della documentazione strategica e il posizionamento della Lombardia nell’indice DESI regionale, elaborato annualmente dal Politecnico di Milano. Lo studio contiene tre dimensioni di approfondimento: − la Banda Ultra Larga e la connettività del territorio, condizione che abilita la diffusione delle soluzioni, dei servizi, della cultura digitale e consente l’abbattimento del digital divide; − l’e-health e la telemedicina, pratiche che hanno rivestito un ruolo fondamentale durante la pandemia e il cui rafforzamento è auspicato dagli operatori del settore in primis; − il settore scolastico, anch’esso profondamente investito dalla pandemia, la cui competenza ministeriale non esclude un ruolo importante per le regioni. Per ognuna delle tre dimensioni di approfondimento, lo studio prevede una sezione dedicata del cruscotto di indicatori e le evidenze rilevate grazie alle interviste agli stakeholder.

Le nuove sfide per le imprese
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Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - PoliS-Lombardia

Le nuove sfide per le imprese : sostenibilità e digitale / Consiglio Regionale della Lombardia, PoliS-Lombardia

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2021

Abstract: Il PIL regionale è sceso nel 2020, anno dell'emergenza sanitaria, dell’8,9%: si tratta di una riduzione drastica, con impatti sia di breve che di lungo periodo. Il 2021 dovrebbe segnare una svolta verso la ripresa, che si preannuncia piuttosto sostenuta, a seguito di una domanda –soprattutto internazionale - in notevole recupero. Le risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee sono altrettanti fattori che potranno sostenere e consolidare la ripresa. Tuttavia, gli effetti della ripresa potranno essere diversi in ragione dei settori produttivi e della dimensione delle imprese, solo per citare alcuni fattori. Inoltre, il sistema produttivo lombardo è chiamato a cogliere questo momento per realizzare i necessari investimenti nel senso della trasformazione digitale e sostenibile, per mantenere ed accrescere la propria competitività internazionale. La ricerca indaga il contesto di forte incertezza in cui si collocano le azioni a supporto del sistema produttivo regionale cercando di costruire una tassonomia e una narrazione che consente al policy maker regionale e al Comitato paritetico di controllo e valutazione di focalizzare l’attenzione sugli strumenti che hanno sostenuto il sistema imprenditoriale, assecondando alcuni cambiamenti indispensabili per lo scenario del post pandemia. Lo studio si articola in quattro capitoli: il primo è dedicato alla descrizione del sistema produttivo della Lombardia di fronte alla pandemia; il secondo ripercorre le politiche adottate dalla Giunta regionale a favore delle imprese; il terzo esamina le azioni intraprese da altre regioni europee per contrastare gli effetti avversi della crisi pandemica; l’ultimo contiene spunti di riflessione sulla programmazione regionale. Il cuore della ricerca è rappresentato dall’analisi dell’intervento regionale riletto secondo le categorie, opportunamente adattate, della classificazione proposta da Manca, Benczur, & Giovannini (2017) che ben si adatta, dal nostro punto di vista, a interpretare l’azione di risposta regionale a uno shock esogeno che ha messo a dura prova la resilienza del sistema produttivo. Lo studio si è avvalso di una corposa analisi e classificazione delle DGR approvate dalla Giunta regionale in un arco di tempo che va da febbraio 2020 a marzo 2021, di un confronto con alcune Direzioni generali direttamente coinvolte nell’attuazione delle iniziative, oltre che dei riscontri offerti dalla relazione alla clausola valutativa delle ll.rr. 11/2014 e 26/2015 approvata a fine maggio dalla Giunta regionale.

Il traffico illecito di opere d’arte in connessione con gli investimenti economici delle criminalità organizzate
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il traffico illecito di opere d’arte in connessione con gli investimenti economici delle criminalità organizzate / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia

Milano: Consiglio regionale della Lombardia, 2020

Abstract: Il policy paper mira all’individuazione delle principali evidenze della letteratura internazionale e nazionale sulla relazione tra traffico illecito di opere d’arte e criminalità organizzata. In particolare, approfondisce il peso e il ruolo del traffico delle opere d’arte nel giro di affari delle mafie e esplora il possibile rilievo che questo mercato illecito potrebbe avere per la Lombardia. L’analisi si è basata su una rassegna della letteratura scientifica rilevante, sull’analisi delle principali relazioni ufficiali sul tema, e sulla consultazione di fonti giornalistiche. La letteratura internazionale, pur distinguendo tra furti d’arte, frodi d’arte e il saccheggio e traffico di beni archeologici, rileva di frequente la connessione simbiotica con il traffico “lecito”. Propone inoltre il concetto di mercato “grigio”, caratterizzato da forme di criminalità dai colletti bianchi. L’analisi delle stime del valore economico del traffico illecito di opere d’arte evidenzia come le più diffuse valutazioni siano prive di una solida metodologia, nonostante un’ampia risonanza mediatica. Gli studi concordano nel ritenere che allo stato attuale sia sostanzialmente impossibile elaborare delle stime affidabili. Riguardo al ruolo della criminalità organizzata nel mercato illecito dell’arte, le analisi ritengono che le organizzazioni criminali tradizionali come le mafie possano partecipare al mercato illecito pur senza una posizione di controllo. Allo stesso tempo, si rileva come il mercato in generale, e soprattutto quello dei beni archeologici, possegga caratteristiche tipiche di una forma di criminalità organizzata. Gli studi sull’Italia sono numericamente scarsi, ad eccezione del traffico di beni archeologici. Dai dati delle relazioni ufficiali, i furti d’arte e gli scavi illegali mostrano una stabile tendenza decrescente. Le evidenze su un coinvolgimento delle mafie sono molto limitate e non sembrano costituire una costante del mercato illecito. Si tratta in prevalenza di alcune vicende eccezionali e che hanno attratto molta attenzione, talvolta risalenti ad alcuni decenni fa. L’assenza di studi affidabili, il numero esiguo di casi e la scarsa qualità delle informazioni impediscono riflessioni più approfondite. L’analisi del quadro normativo mostra un sistema in rapido sviluppo dagli anni ’70 ad oggi. Esistono strumenti di recente introduzione o progetti di riforma a livello internazionale, europeo e nazionale.

Bonifica delle aree inquinate in Lombardia
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Bonifica delle aree inquinate in Lombardia : Missione valutativa / PoliS-Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia ; Antonio Dal Bianco

Milano : PoliS-Lombardia, 2020

Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 18/2019

Abstract: Il testo è il risultato di uno studio realizzato da PoliS-Lombardia su incarico della VI Commissione Ambiente e Protezione civile del Consiglio regionale della Lombardia e si configura come Missione Valutativa che rientra nel Programma Triennale di Controllo e Valutazione del Consiglio regionale secondo quanto definito dall’articolo 2 della legge regionale 20 del 2017. In Lombardia, secondo gli ultimi dati aggiornati (Database AGISCO, ultimo aggiornamento 31/12/19), sono 5663 i procedimenti di bonifica innescati a causa del superamento delle CSC (concentrazioni soglia di contaminazione). Il fenomeno interessa molti comuni lombardi, in particolare quelli ubicati nella fascia pedemontana. Buona parte di essi fanno parte delle province più industrializzate della regione: nella sola provincia di Milano, infatti, si concentra quasi il 50% dei procedimenti di bonifica. La maggioranza dei procedimenti di bonifica è a carico di soggetti privati, l’intervento pubblico è solo residuale. Le tempistiche dei procedimenti variano a seconda della gestione pubblica o privata: quando è un soggetto privato a farsi carico delle operazioni di bonifica, i tempi di conclusione sono in media inferiori di quasi due anni rispetto alla durata di un intervento effettuata da un soggetto pubblico (rispettivamente 4,96 e 6,53 anni). Nel corso della missione valutativa l’interrogazione del database AGISCO ha evidenziato alcune criticità di rilievo riguardanti la struttura stessa del database, spesso mancante di informazioni aggiornate e lacunoso. Per superare tali criticità si propone di realizzare un nuovo sistema di gestione dei procedimenti che dovrebbe permettere da un lato di avere a disposizione dati omogenei, aggiornati e validati in merito allo stato di tutti i siti presenti nel database e dall’altro mettere a disposizione dell’utente uno strumento efficiente per la compilazione e la trasmissione dei dati in base alla fase dell’iter amministrativo raggiunto. Infine, l’analisi giuridica ha portato a evidenziare alcuni punti critici emersi dal confronto tra norme regionali e a ipotizzare ambiti di intervento normativo, da valorizzare anche nell’ottica del regionalismo differenziato. Dal confronto, è stato possibile evidenziare l’opportunità di: (i) ridurre il livello di frammentazione e di rigidità della regolazione tramite un più esteso ricorso ad atti di soft law quali le linee guida; (ii) specificare la delega funzionale ai comuni in maniera da distinguere tra enti di diversa dimensione e di dettagliare ruoli e responsabilità di ATS e ARPA nell’ambito della conferenza di servizi; (iii) individuare un ordine di priorità degli interventi che sia coerente con le specifiche esigenze di RL; (iv) ricomprendere esplicitamente nell’ambito di applicazione della disciplina le fattispecie di inquinamento pregresso; (v) specificare maggiormente alcuni passaggi procedimentali (ad esempio in tema di gestione delle tempistiche, sospensioni, poteri di controllo e sostituzione) senza necessariamente ricorrere alla disciplina ex 241/1990; (vi) riformulare il meccanismo della rivalsa, tramite un più efficace coordinamento degli interventi a livello locale e la previsione di meccanismi di controllo sull’operato degli enti; (vii) rendere maggiormente uniforme il sistema di raccolta di dati, anche tramite l’adozione di meccanismi di comunicazione obbligatori; (viii) sollecitare l’impiego di tecniche di bonifica moderne, sostenibili e differenziate in base alle esigenze tecniche del caso di specie.

Ricerca, innovazione e sviluppo
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Ricerca, innovazione e sviluppo : le nuove forme e strategie di comunicazione / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Armando De Crinito, Antonio Dal Bianco [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020

Abstract: La ricerca si è posta l'obiettivo di individuare e proporre nuove linee di sviluppo per la comunicazione istituzionale del Consiglio regionale, compressa tra lo sviluppo dei nuovi linguaggi e l'esigenza di dare spazio comunicativo a processi e prodotti che non hanno immediata "notiziabilità". Innanzi tutto il testo percorre l'evoluzione della comunicazione in mezzo secolo del Consiglio regionale della Lombardia evidenziando come le politiche per la comunicazione siano state oggetto di una crescente attenzione. Il secondo capitolo evidenzia il carattere peculiare della comunicazione delle Assemblee legislative che per il loro ruolo assumono connotati particolari non sempre coincidenti con la cultura mediatica del "far notizia". Da qui la necessità di adeguare finalità, programmi, supporti a percorsi relazionali con il "grande pubblico" su temi istituzionali "comprensibili" e con interlocutori che interagiscono professionalmente su temi circoscritti e mirati. Tenendo altresì in considerazione la necessità di consolidamento reputazionale che investe in generale il sistema regionale e le proprie componenti legislative.  Muovendo da queste premesse lo studio ha raccolto il punto di vista informato di attori interni (Ufficio di Presidenza, Segretariato generale, uffici tecnici) ed esterni al Consiglio regionale (Garanti e rappresentanze) con interviste strutturate che hanno consentito di identificare i punti di forza e di debolezza del modello attuale di comunicazione. Sono state poi indagate alcune esperienze di politiche di comunicazione adottate da altri soggetti pubblici che possono essere ricondotte a quella del Consiglio regionale della Lombardia. In particolare, è stato condotto un confronto con i siti istituzionali delle assemblee regionali delle regioni dei Quatto motori per l'Europa.  La ricerca ha inoltre approfondito il quadro giuridico sulla comunicazione istituzionale a partire dagli Statuti e dalle leggi approvate in altre regioni italiane in attuazione della legge 150/2000 sulla comunicazione istituzionale, arricchito da un contributo sempre di taglio giuridico tra comunicazione istituzionale e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD). La parte finale della ricerca presenta "dieci linee" di miglioramenti, re-indirizzi e nuove sperimentazioni tese a dare concretezza all'obiettivo dell'innovazione della funzione di comunicazione dell'Assemblea regionale.

Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Armando De Crinito, Antonio Dal Bianco [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il policy paper si propone di ricostruire, attraverso l'analisi della letteratura esistente e la ricerca normativa, gli interventi a carattere agevolativo a favore dei territori montani e di elaborarne chiavi di lettura che possano essere d'ausilio per l'elaborazione di un intervento complessivo a favore dei territori montani. Il paper è suddiviso in tre parti. Nella prima viene analizzata l'evoluzione della normativa nazionale a favore dei territori montani, evidenziando come nell'ordinamento esistano diverse definizioni di montagna, adattate agli obiettivi degli interventi e come al contempo manchi una azione politica complessiva sulla montagna che si trasformi in una legislazione di impronta complessiva e unitaria, volta a valorizzarne anche i punti di forza. La seconda parte analizza gli interventi a carattere agevolativo di alcune regioni italiane (Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Friuli Venezia Giulia) a favore dei territori montani che sembra ricalcare per certi versi il modello di intervento nazionale. Di un certo interesse, rispetto alle altre regioni, il caso dell'Emilia-Romagna che effettua periodicamente una ricognizione della spesa pubblica. Nel complesso, tuttavia, a livello regionale vi è scarsa attenzione ai risultati ottenuti con gli interventi ed è assente una valutazione delle politiche per la montagna. L'ultima parte del lavoro prende in esame la spesa pubblica per la montagna di fonte Open coesione sul Fondo sociale europeo (FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Il database Open Coesione consente di avere una vista più consona all'obiettivo dell'indagine nel senso che individua i territori beneficiari degli interventi finanziati con fondi comunitari, indipendentemente dalla residenza fiscale del percettore. Il monitoraggio della spesa pubblica e delle agevolazioni concesse a favore dei territori montani dovrebbe rappresentare il primo passa per una analisi di efficacia degli interventi anche nel tentativo di superare la forma di intervento assistenziale che spesso li contraddistingue.[fonte: sito del Consiglio regionale della Lombardia]

Il sistema delle autonomie in Francia e Germania
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il sistema delle autonomie in Francia e Germania / PoliS-Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia ; Armando De Crinito, Antonio Dal Bianco [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2019

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il policy paper nasce dall'esigenza espressa dal Consiglio regionale di Regione Lombardia di approntare un approfondimento scientifico sul tema del contesto evolutivo delle autonomie in Francia e in Germania, al fine di individuare i punti di contatto e gli spunti di possibile riflessione in relazione al contesto lombardo. In particolare, la ricerca ha intesto restituire un quadro di conoscenze sull'organizzazione degli Enti territoriali dei due Paesi considerati, evidenziandone la struttura multilivello dell'architettura istituzionale e del sistema di governo locale. In particolare, la ricerca intende restituire un quadro di conoscenze sull'organizzazione degli Enti territoriali dei due Paesi considerati, evidenziandone la struttura multilivello dell'architettura istituzionale e del sistema di governo locale, offrendo contestualmente un dettaglio in merito all'articolazione delle competenze (sia legislative che, soprattutto amministrative) ascritte a Regioni, Province, Unioni di Comuni (et similia) e Comuni.

Regionalismo differenziato e risorse finanziarie
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Éupolis Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Regionalismo differenziato e risorse finanziarie / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2017

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il Consiglio regionale della Lombardia ha promosso negli ultimi anni un percorso teso ad avviare una trattativa con il Governo per richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'art. 116, 3° comma, della Costituzione. Lo studio esplora tre possibili scenari di autonomia e fornisce, sulla base di alcuni criteri metodologici, una stima delle possibili necessità di finanziamento: - l'ipotesi di massima autonomia abbraccia tutte le materie previste nell'art. 116, 3° comma, della Costituzione (scenario 1), - lo scenario 2 ripropone la richiesta contenuta già nel 2007 nella deliberazione del Consiglio regionale della Lombardia n. 367/2007 - lo scenario 3 elenca le materie richieste dalla Regione Veneto con DGR n. 315 del 2016. Più in generale la richiesta di maggiore autonomia avanzata dal Consiglio regionale lombardo sembra invocare un modello di regionalismo differenziato improntato sulla virtuosità del territorio, sulla "diversità" sociale (fondata sulle tradizioni civiche e sul proprio capitale sociale), economica (capacità produttiva), contributiva e fiscale, e sulla capacità di Regione Lombardia di fornire un elevato livello di prestazioni ai cittadini. L'analisi svolta, dopo una parte introduttiva che tratta degli aspetti generali del federalismo asimmetrico, prospetta una quantificazione delle risorse necessarie per il finanziamento delle materie aggiuntive e una rassegna delle ipotesi di finanziamento del regionalismo differenziato. A completamento della trattazione troviamo una revisione critica della letteratura accademica sull'impatto del decentramento e dell'autonomia fiscale sulla crescita economica e la convergenza territoriale, seguita da indicazioni di policy rivolte al committente della ricerca.

Le misure di finanza agevolata per le imprese gestite da Finlombarda
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Bongiovanni, Filippo - Éupolis Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Le misure di finanza agevolata per le imprese gestite da Finlombarda : rapporto finale / Éupolis Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Filippo Bongiovanni, Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2017

Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 11/2016

Abstract: L'analisi condotta ai fini della missione valutativa con i contributi di diverse discipline e con una molteplicità di approcci metodologici consente di fornire risposte ai quesiti posti per la missione che si proponeva i seguenti obiettivi conoscitivi:1) il valore aggiunto dalla finanziaria regionale Finlombarda; 2) l'attrattività delle misure regionali affidate a Finlombarda; 3) l'efficacia delle misure regionali.

Il punto sul tema dei beni confiscati alle mafie in Lombardia
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Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - Éupolis Lombardia

Il punto sul tema dei beni confiscati alle mafie in Lombardia / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia ; Filippo Bongiovanni

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il testo dedica ampio spazio alla valorizzazione sociale dei beni immobili con un'ampia sezione descrittiva che presenta i dati messi a disposizione da ANBSC e Libera Lombardia e una serie di interviste agli enti assegnatari che permette di approfondire aspetti fin qui poco esplorati del recupero sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità. Le considerazioni sul modello di gestione delle assegnazioni offrono qualche spunto di riflessione sulla consapevolezza del valore simbolico della restituzione alla collettività dei beni confiscati. Il problema delle aziende viene solo marginalmente trattato. Si sconta un deficit informativo che dipende sia dalla disponibilità di dati sulle aziende confiscate, sia dalla oggettiva difficoltà di ricostruire casi di buona gestione delle imprese confiscate. Nella seconda parte del testo viene presentato un breve excursus della normativa e di seguito vengono descritte le principali proposte elaborate per superare alcune delle criticità del codice antimafia e le novità che potrebbero interessare la gestione delle aziende confiscate. L'ultima parte elenca alcune proposte di intervento. Le previsioni basate sui provvedimenti di sequestro dei tribunali portano a concludere che questo fenomeno si amplierà anche nei pro ssimi anni. La politica regionale si deve dotare di strumenti di intervento che sappiano conciliare il patrimonio di beni potenzialmente disponibile per il recupero sociale con le istanze di utilizzo espresse dal territorio.

Presentazione
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Bongiovanni, Filippo - Éupolis Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

La stima delle ricadute dell'accordo di libero scambio "Transatlantic Trade and Investment partnership" (TTIP) sulla Lombardia / Éupolis Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia ; Filippo Bongiovanni

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Il policy paper presenta le possibili ricadute settoriali del TTIP, l'accordo di partenariato tra Stati Uniti ed Unione europea che punta a creare la più grande area di integrazione commerciale del mondo. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell'UE con oltre 310,7 miliardi di esportazioni e il secondo mercato di approvvigionamento con oltre 204 miliardi di importazioni. Secondo la Commissione europea11, 10 milioni di posti di lavoro in Europa dipendono dalle esportazioni negli Stati Uniti. Il TTIP è un accordo che ha un valore strategico con importanti ricadute economiche. Il primo capitolo colloca il TTIP nella prospettiva degli accordi di libero scambio, il secondo capitolo fa il punto sullo stato di avanzamento dei negoziati, arrivati all'11° round, che ha segnato un progressivo avvicinamento delle parti su alcuni capitoli delicati sui quali era intervenuta anche una risoluzione del Parlamento europeo. Il terzo capitolo presenta i principali studi sugli effetti economici del TTIP. Nel quarto capitolo vengono descritte sinteticamente le specificità del sistema produttivo lombardo in relazione ai rapporti con i mercati internazionali. Nel quinto capitolo, partendo dalle analisi delle barriere tariffarie e non tariffarie disponibili nei database UNCTAD12 e avvalendosi dei dati delle esportazioni e importazioni della Lombardia verso gli Stati Uniti vengono individuati i settori produttivi lombardi per i quali la sottoscrizione del TTIP potrebbe essere vantaggiosa o meno. L'ultima parte formula alcune proposte di intervento del Consiglio Regionale.

L'autonomia regionale lombarda tra esigenze di risanamento dei conti pubblici e necessità di rilancio delle imprese del nord, in particolare nell'internazionalizzazione
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Dal Bianco, Antonio - Brugnoli, Alberto - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - Éupolis Lombardia

L'autonomia regionale lombarda tra esigenze di risanamento dei conti pubblici e necessità di rilancio delle imprese del nord, in particolare nell'internazionalizzazione / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia ; Alberto Brugnoli, Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Le manovre di finanza pubblica adottate in risposta alle indicazioni della Commissione europea, l'approvazione del Fiscal compact, l'introduzione del pareggio di bilancio a livello costituzionale e le decisioni dei giudici di Palazzo della Consulta hanno ridefinito i confini mobili delle competenze regionali, erodendo progressivamente spazi all'autonomia materiale delle Regioni e ridisegnando un nuovo assetto dei rapporti tra centro e periferia. In questo quadro si inseriscono le proposte di riforma del Titolo V della Costituzione che cercano di riportare nell'orbita delle competenze statali una parte delle materie concorrenti previste dall'art. 117 della Costituzione. L'ultima in ordine di tempo è il d.d.l. costituzionale n. 1429 del governo Renzi, che prevede lo soppressione della stessa categoria di materie e funzioni concorrenti e l'esercizio della eventuale delega da parte dello Stato a favore delle Regioni. È in questo clima che si riaccende il dibattito sull'opportunità o meno di avviare una nuova stagione di politiche industriali per cercare di risolvere alcuni dei problemi cronici che affliggono il sistema produttivo. L'internazionalizzazione delle imprese e dei sistemi produttivi è considerata una leva strategica per rilanciare la crescita economica in un momento di stasi della domanda interna. Il sostegno pubblico alle imprese coinvolte in processi di internazionalizzazione è frammentato su diversi attori (Ministeri, Regioni, Camere di commercio, agenzie specializzate) e ha spesso denotato un deficit di coordinamento complessivo. Alcune riforme attuate nel recente passato hanno ridisegnato i rapporti tra i soggetti che concorrono ad attuare le politiche promozionali, soprattutto a favore delle Camere di commercio. Il ruolo dei Governi regionali è stretto nella morsa di una nuova spinta centralista e la riduzione complessiva delle risorse destinabili al sostegno delle imprese. L'amministrazione regionale potrebbe optare per orientare le politiche di sostegno dell'internazionalizzazione delle PMI a favore della formazione delle risorse umane e ad una maggiore integrazione con gli interventi per l'innovazione. Il policy paper si compone di due parti. Nella prima viene analizzata l'evoluzione dei rapporti tra Stato e Regioni a seguito della crisi economica che ha investito l'Europa e presenta i contenuti principali delle proposte di riforma del Titolo V della Costituzione. Nella seconda parte, viene esaminato il caso delle politiche per l'internazionalizzazione con riferimento alla situazione di Regione Lombardia.

Sistemi di valuta complementare
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Dal Bianco, Antonio - Brugnoli, Alberto - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - Éupolis Lombardia

Sistemi di valuta complementare : possibili applicazioni all'economia regionale / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia ; Alberto Brugnoli, Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: I sistemi di valuta complementare sono sempre esistiti nella storia e rispondono alla necessità delle comunità locali di dotarsi di strumenti di scambio meno esposti al rischio, presente nella storia, in cui incorre la moneta ufficiale: quello di essere tesaurizzata. La potenzialità dei sistemi di valuta complementare sono ben presenti agli economisti fino ai tempi di Keynes. Da allora e soprattutto nelle fasi avverse del ciclo economico sono nate diverse esperienze di monete complementari, alcune delle quali come il WIR, esistono tuttora. Sono innumerevoli gli esperimenti di moneta locale che non sono sopravvissuti alla prova del tempo, mentre quelli che sopravvivono lo fanno spesso proprio perché non raggiungono una massa critica tale da renderli rilevanti in termini macroeconomici. Eppure le monete complementari, quando ben regolamentate, portano vantaggi alle imprese (in termini di minor assorbimento di capitale circolante), ai consumatori (in termini di maggior potere di acquisto), alle amministrazioni locali (in termini di rilancio dell'attività economica delle filiere territoriale) e alle stesse banche. In questo paper viene presentato un modello di circuito regionale che soddisfa alcuni requisiti volti a favorirne il buon funzionamento e vengono delineate le funzioni e i ruoli che Regione Lombardia potrebbe svolgere anche avvalendosi della collaborazione di soggetti privati.

Analisi del residuo fiscale e studio comparativo Regione Lombardia, nord, sud e centro Italia
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Dal Bianco, Antonio - Brugnoli, Alberto - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale - Éupolis Lombardia

Analisi del residuo fiscale e studio comparativo Regione Lombardia, nord, sud e centro Italia / Consiglio Regionale della Lombardia, Éupolis Lombardia ; Alberto Brugnoli, Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014

Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia

Abstract: Lo studio presenta una stima del residuo fiscale delle regioni italiane costruita attraverso la regionalizzazione delle entrate e delle uscite facenti capo all'intero aggregato della Pubblica amministrazione. La quantificazione della differenza tra quanto un territorio versa all'operatore pubblico sotto forma di imposte e quanto da esso riceve sotto forma di servizi è funzionale a comprendere in quale misura l'attuale assetto dei rapporti Stato-Regioni consenta di garantire un equo trattamento di tutti i cittadini, indipendentemente dal territorio di residenza. L'analisi evidenzia la presenza di ingenti differenze tra le regioni italiane, con residui fiscali positivi al Nord, soprattutto nelle regioni a Statuto ordinario, Lombardia in testa, e negativi al Sud. Un altro aspetto evidenziato dal lavoro è la persistenza nel tempo della situazione di squilibrio tra territori con residui fiscali positivi e territori con residui fiscali negativi. Un eventuale riallineamento dei saldi potrebbe essere conseguito attraverso tre strade: il superamento dei criteri di ripartizione delle risorse statali basato sulla spesa storica, la rimodulazione della struttura impositiva e dei meccanismi perequativi, l'individuazione di nuovi margini di autonomia regionale che consentano di trattenere una quantità maggiore di risorse.

L'incidenza della tassazione locale sull'offerta dei servizi alla persona
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Dal Bianco, Antonio - Éupolis Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

L'incidenza della tassazione locale sull'offerta dei servizi alla persona : ricerca / Éupolis Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia ; Antonio Dal Bianco

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014

Abstract: La ricerca, commissionata dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ad Éupolis Lombardia nell'ambito del Piano Ricerche 2013-2014, illustra l'evoluzione della tassazione locale anche in relazione con l'offerta di servizi alla persona, alla luce del ridimensionameto delle risorse destinate agli enti locali, specie ai Comuni, ed un contestuale aumento della pressione fiscale locale. A tale scopo sono stati analizzati i certificati consuntivi dei Comuni ed è stato realizzato un dataset ad hoc che integra le informazioni sui dati di bilancio con altri dati relativi alla fiscalità locale. Nel primo capitolo viene presentata una breve evoluzione delle norme che interessano la fiscalità locale soprattutto quella comunale; nel secondo vengono presentati i dati sulla pressione fiscale e tributaria elaborati a partire dalle statistiche ISTAT relative al Conto economico consolidato della Pubblica amministrazione e dai bilanci consuntivi delle Amministrazioni locali; nel terzo capitolo viene presentata l'analisi sui certificati consuntivi dei Comuni lombardi nel periodo 2006-2011, con riferimento ai cambiamenti intervenuti nelle entrate a seguito delle riforme più recenti e nelle spese per i servizi alla persona; il quarto capitolo presenta le conclusioni e le prime indicazioni di policy. In appendice: - Il sistema di bilancio degli enti locali; - La costruzione del database dei bilanci consuntivi dei Comuni lombardi; - L'indagine ISTAT sulla spesa sociale dei Comuni.