Trovati 34 documenti.
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Trovati 34 documenti.
[Milano] : [S.e.], 2017
[Milano] : [S.e.], 2017
[Milano] : [S.e.], 2017
[Milano] : [S.e.], 2017
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2017
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il Consiglio regionale della Lombardia ha promosso negli ultimi anni un percorso teso ad avviare una trattativa con il Governo per richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'art. 116, 3° comma, della Costituzione. Lo studio esplora tre possibili scenari di autonomia e fornisce, sulla base di alcuni criteri metodologici, una stima delle possibili necessità di finanziamento: - l'ipotesi di massima autonomia abbraccia tutte le materie previste nell'art. 116, 3° comma, della Costituzione (scenario 1), - lo scenario 2 ripropone la richiesta contenuta già nel 2007 nella deliberazione del Consiglio regionale della Lombardia n. 367/2007 - lo scenario 3 elenca le materie richieste dalla Regione Veneto con DGR n. 315 del 2016. Più in generale la richiesta di maggiore autonomia avanzata dal Consiglio regionale lombardo sembra invocare un modello di regionalismo differenziato improntato sulla virtuosità del territorio, sulla "diversità" sociale (fondata sulle tradizioni civiche e sul proprio capitale sociale), economica (capacità produttiva), contributiva e fiscale, e sulla capacità di Regione Lombardia di fornire un elevato livello di prestazioni ai cittadini. L'analisi svolta, dopo una parte introduttiva che tratta degli aspetti generali del federalismo asimmetrico, prospetta una quantificazione delle risorse necessarie per il finanziamento delle materie aggiuntive e una rassegna delle ipotesi di finanziamento del regionalismo differenziato. A completamento della trattazione troviamo una revisione critica della letteratura accademica sull'impatto del decentramento e dell'autonomia fiscale sulla crescita economica e la convergenza territoriale, seguita da indicazioni di policy rivolte al committente della ricerca.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2017
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 11/2016
Abstract: L'analisi condotta ai fini della missione valutativa con i contributi di diverse discipline e con una molteplicità di approcci metodologici consente di fornire risposte ai quesiti posti per la missione che si proponeva i seguenti obiettivi conoscitivi:1) il valore aggiunto dalla finanziaria regionale Finlombarda; 2) l'attrattività delle misure regionali affidate a Finlombarda; 3) l'efficacia delle misure regionali.
Rapporto Lombardia 2017 / Éupolis Lombardia
Milano : Éupolis Lombardia, 2017
Abstract: Il Rapporto Lombardia ha analizzato ed interpretato le trasformazioni del sistema regionale lombardo per individuare se e con quali politiche un livello di governo sub-nazionale possa contribuire al conseguimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile sul proprio territorio. Dal punto di vista della struttura, il Rapporto Lombardia si apre con un primo confronto tra la Lombardia e i 21 Paesi dell'Unione Europea facenti parte dell'OCSE in merito ai 17 goal dell'Agenda Onu 2030. Per ciascun obiettivo sono individuati, e presentati attraverso infografiche, due indicatori sintetici che "posizionano" la Lombardia rispetto agli altri Paesi. L'analisi di benchmarking ha l'obiettivo di evidenziare i punti di forza e di debolezza della Lombardia rispetto al panel ristretto di indicatori statistici definiti, condivisi e disponibili a livello internazionale. Sul piano metodologico, il Rapporto Lombardia propone un approccio integrato di analisi delle politiche e riserva una particolare attenzione all'individuazione degli indicatori statistici per l'analisi e il monitoraggio della situazione lombarda rispetto ai 17 obiettivi dell'Agenda. Tale individuazione è stata realizzata a partire dagli indicatori proposti dall'Inter-Agency and Expert Group on SDG Indicators (IAEG-SDG), da Eurostat e dall'Istat.
Milano : Éupolis Lombardia, 2016
Abstract: Lo studio si è focalizzato in questo anno al mondo del settore pubblico allargato, con specifica attenzione alle imprese partecipate delle pubbliche amministrazioni. Con questo approfondimento si è inteso valorizzare a pieno l'attività svolta dal nucleo regionale dei CPT della Lombardia che, ogni anno, riclassifica più di 500 bilanci di soggetti giuridici appartenenti all'universo CPT della Regione Lombardia. Tale attività, oltre a concorrere a quantificare la spesa pubblica a livello territoriale, ha consentito la realizzazione di un dataset informativo che raccoglie per numerose società a partecipazione pubblica localizzate in Lombardia, gli aggregati di entrata e di spesa, opportunamente riclassificati, rinvenibili nei bilanci. Altri materiali sono disponibili sulle pagine del sito di Regione Lombardia dedicate ai Conti pubblici territoriali: http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/istituzione/programma-e-finanze/conti-pubblici-territoriali [link berificato dicembre 2016]
Milano : Franco Angeli, 2016
Milano : Éupolis Lombardia, 2016
Abstract: La Banca Dati Conti Pubblici Territoriali (CPT) è il risultato di un progetto finalizzato alla misurazione dei flussi finanziari sul territorio. La sua realizzazione è stata avviata nel 1994 da Regione Lombardia. Il nostro Istituto collabora dal punto di vista metodologico, statistico e con analisi e studi alla valorizzazione dei dati disponibili. Una sezione del sito di Regione Lombardia è dedicata alla Banca Dati CPT: http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=Regione%2FRegioneLayout&cid=1213473794957&p=1213473794957&pagename=RGNWrapper [link verificato agosto 2016]
Milano : Éupolis Lombardia, 2016
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia
Abstract: Lo studio parte dall'esigenza di fornire una risposta a cinque domande valutative espresse dal Consiglio regionale della Lombardia riguardo alle iniziative e alle politiche attuate da Regione Lombardia a sostegno dell'internazionalizzazione di micro, piccole e medie imprese lombarde. Per rispondere a tali quesiti si è proceduto a fornire: 1) un'analisi descrittiva delle principali misure a sostegno del l'internazionalizzazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) lombarde; 2) una stima dell'impatto di due misure ed un confronto della loro efficacia. Il prmo capitolo del rapporto finale illustra il disegno e lo sviluppo della ricerca, che ha presentato alcune difficoltà legate al reperimento dei dati necessari allo svolgimento di una corretta analisi empirica, sia descrittiva sia di tipo inferenziale: per questo è stato necessario apportare alcune modifiche al disegno iniziale della ricerca. L'analisi del sistema lombardo di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese è stata poi articolata secondo tre direttrici: 1) descrizione delle misure a sostegno dell'internazionalizzazione approvate negli ultimi cinque anni (2010 - 2014) dalla Regione Lombardia; 2) approfondimento sui beneficiari del sostegno pubblico all'internazionalizzazione; 3) analisi quantitativa dell'efficacia degli interventi regionali finalizzati alla partecipazione alle fiere internazionali (Voucher misura C) sia in termini assoluti, sia relativamente alle altre misure contenute nel voucher (misure A e B).
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: La ricerca è suddivisa in due parti: - Parte prima: Sviluppo della montagna - Parte seconda: Mobilità sostenibile Nella parte prima vengono sottolineati gli interventi di Regione Lombardia per i territori montani nel periodo 2007-2014; l'oggetto della seconda parte, invece, è il contributo offerto dal servizio ferroviario regionale per ridurre l'impatto ambientale della mobilità.
Milano : Éupolis Lombardia, 2015
Abstract: La Relazione annuale sulla semplificazione è prevista dalla l.r. 19/2014 "Disposizioni per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale": l'Istituto ha collaborato con la Giunta regionale per l'impostazione e stesura della prima edizione di tale documento. I risultati sono stati recepiti come allegato nella deliberazione con cui li Presidente della Giunta Roberto Maroni ha consegnato la Relazione stessa al Consiglio regionale. Il lavoro è consistito prima di tutto nell'impostare un metodo di lavoro in grado di valorizzare gli snodi, i punti critici e i risultati principali della politica di semplificazione di Regione Lombardia; in secondo luogo si è proceduto ad illustrare le iniziative di semplificazione attuate dalla Giunta regionale nel corso della X legislatura, dal suo avvio fino al 31 dicembre 2014. Per l'impostazione della Relazione si è seguito un metodo di lavoro articolato in due fasi: la prima di ricognizione delle delibere regionali, la seconda di interlocuzione con le Direzioni generali per raccogliere informazioni e dati sulla fase attuativa delle azioni, lo stato di avanzamento, i beneficiari interessati i risultati raggiunti e gli aspetti di maggiore criticità. La fase di ricognizione ha interessato un gruppo di 200 delibere rispetto alle 3000 approvate dalla Giunta regionale nel periodo considerato. Le 200 delibere sono state scelte sulla base dei risultati attesi del PRS (Programma regionale di sviluppo) collegati alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda Lombardia Semplice. Dalla ricognizione emerge un quadro diffuso e trasversale di iniziative, con interventi riferiti alle diverse aree del PRS, seppure con azioni, più corpose in specifici settori. A questa ricognizione è seguita una fase di interlocuzione con alcune Direzioni generali per verificare lo stato di attuazione delle misure proposte nelle Delibere, i potenziali benefici per i destinatari ed eventuali risultati raggiunti. Tale confronto è risultato di particolare interesse perché ha fatto emergere interventi aggiuntivi e ha valorizzato quelli di più alto rilievo.
[Milano] : [S.e.], 2015
s.l. : [S.e.], 2015
s.l. : [S.e.], 2015
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il testo dedica ampio spazio alla valorizzazione sociale dei beni immobili con un'ampia sezione descrittiva che presenta i dati messi a disposizione da ANBSC e Libera Lombardia e una serie di interviste agli enti assegnatari che permette di approfondire aspetti fin qui poco esplorati del recupero sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità. Le considerazioni sul modello di gestione delle assegnazioni offrono qualche spunto di riflessione sulla consapevolezza del valore simbolico della restituzione alla collettività dei beni confiscati. Il problema delle aziende viene solo marginalmente trattato. Si sconta un deficit informativo che dipende sia dalla disponibilità di dati sulle aziende confiscate, sia dalla oggettiva difficoltà di ricostruire casi di buona gestione delle imprese confiscate. Nella seconda parte del testo viene presentato un breve excursus della normativa e di seguito vengono descritte le principali proposte elaborate per superare alcune delle criticità del codice antimafia e le novità che potrebbero interessare la gestione delle aziende confiscate. L'ultima parte elenca alcune proposte di intervento. Le previsioni basate sui provvedimenti di sequestro dei tribunali portano a concludere che questo fenomeno si amplierà anche nei pro ssimi anni. La politica regionale si deve dotare di strumenti di intervento che sappiano conciliare il patrimonio di beni potenzialmente disponibile per il recupero sociale con le istanze di utilizzo espresse dal territorio.