Trovati 19 documenti.
I rapporti finali, documenti, libri realizzati dall'Istituto dal 2011 in poi - Per molti documenti è possibile trovare il testo completo allegato alla scheda bibliografica.
Per richiedere testi non disponibili in allegato e per informazioni: CHIEDI IN BIBLIOTECA
SELEZIONA : Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione
Puoi usare i filtri proposti a sinistra o il box di ricerca qui sotto per cercare tra i documenti realizzati dal nostro Istituto dal 2011 in poi.
Trovati 19 documenti.
Milano : [S.e.], 2023
Milano : Consiglio regionale della Lombardia, 2022
Abstract: La cooperazione tra stati per il contrasto alla criminalità organizzata ha una consolidata tradizione a livello internazionale che può essere fatta risalire alla sottoscrizione della Convenzione di Palermo. A livello europeo la cooperazione tra stati per contrastare la criminalità organizzata si è sviluppata subito dopo con una serie di programmi che si sono via via ampliati fino al recente ciclo programmatico che ha visto l’adozione da parte del Consiglio delle priorità dell'UE nella lotta alla criminalità organizzata e alle forme gravi di criminalità nel ciclo programmatico 2018-2021. La prima parte del paper ricostruisce i principali istituti di cooperazione tra Stati dell’Unione europea per il contrasto alla criminalità organizzata. Tale lavoro di ricostruzione delle strategie adottate, della loro evoluzione e degli istituti che rendono effettiva la collaborazione per il contrasto alla criminalità organizzata ha lo scopo di evidenziare il contesto in cui si inserirebbe una eventuale collaborazione tra regioni. Sul ruolo delle regioni europee nel contrasto alla criminalità organizzata non ci sono evidenze particolari se non nel caso italiano. La Conferenza dei Presidenti ha realizzato un repertorio degli organismi e delle leggi regionali sul contrasto alla criminalità che evidenzia la ricchezza di approcci al tema. La seconda parte del paper indaga gli organismi regionali di contrasto alla criminalità organizzata delle regioni aderenti alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi (CALRE) e approfondisce il ruolo del Forum europeo per la Sicurezza Urbana, offrendo spunti per possibili iniziative del Consiglio regionale.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020
Abstract: La ricerca si è posta l'obiettivo di individuare e proporre nuove linee di sviluppo per la comunicazione istituzionale del Consiglio regionale, compressa tra lo sviluppo dei nuovi linguaggi e l'esigenza di dare spazio comunicativo a processi e prodotti che non hanno immediata "notiziabilità". Innanzi tutto il testo percorre l'evoluzione della comunicazione in mezzo secolo del Consiglio regionale della Lombardia evidenziando come le politiche per la comunicazione siano state oggetto di una crescente attenzione. Il secondo capitolo evidenzia il carattere peculiare della comunicazione delle Assemblee legislative che per il loro ruolo assumono connotati particolari non sempre coincidenti con la cultura mediatica del "far notizia". Da qui la necessità di adeguare finalità, programmi, supporti a percorsi relazionali con il "grande pubblico" su temi istituzionali "comprensibili" e con interlocutori che interagiscono professionalmente su temi circoscritti e mirati. Tenendo altresì in considerazione la necessità di consolidamento reputazionale che investe in generale il sistema regionale e le proprie componenti legislative. Muovendo da queste premesse lo studio ha raccolto il punto di vista informato di attori interni (Ufficio di Presidenza, Segretariato generale, uffici tecnici) ed esterni al Consiglio regionale (Garanti e rappresentanze) con interviste strutturate che hanno consentito di identificare i punti di forza e di debolezza del modello attuale di comunicazione. Sono state poi indagate alcune esperienze di politiche di comunicazione adottate da altri soggetti pubblici che possono essere ricondotte a quella del Consiglio regionale della Lombardia. In particolare, è stato condotto un confronto con i siti istituzionali delle assemblee regionali delle regioni dei Quatto motori per l'Europa. La ricerca ha inoltre approfondito il quadro giuridico sulla comunicazione istituzionale a partire dagli Statuti e dalle leggi approvate in altre regioni italiane in attuazione della legge 150/2000 sulla comunicazione istituzionale, arricchito da un contributo sempre di taglio giuridico tra comunicazione istituzionale e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD). La parte finale della ricerca presenta "dieci linee" di miglioramenti, re-indirizzi e nuove sperimentazioni tese a dare concretezza all'obiettivo dell'innovazione della funzione di comunicazione dell'Assemblea regionale.
Milano : [S.e.], 2019
Milano : PoliS-Lombardia, 2019
Milano : PoliS-Lombardia, 2019
Milano : PoliS-Lombardia, 2019
[Milano] : [S.e.], 2017
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2017
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il Consiglio regionale della Lombardia ha promosso negli ultimi anni un percorso teso ad avviare una trattativa con il Governo per richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'art. 116, 3° comma, della Costituzione. Lo studio esplora tre possibili scenari di autonomia e fornisce, sulla base di alcuni criteri metodologici, una stima delle possibili necessità di finanziamento: - l'ipotesi di massima autonomia abbraccia tutte le materie previste nell'art. 116, 3° comma, della Costituzione (scenario 1), - lo scenario 2 ripropone la richiesta contenuta già nel 2007 nella deliberazione del Consiglio regionale della Lombardia n. 367/2007 - lo scenario 3 elenca le materie richieste dalla Regione Veneto con DGR n. 315 del 2016. Più in generale la richiesta di maggiore autonomia avanzata dal Consiglio regionale lombardo sembra invocare un modello di regionalismo differenziato improntato sulla virtuosità del territorio, sulla "diversità" sociale (fondata sulle tradizioni civiche e sul proprio capitale sociale), economica (capacità produttiva), contributiva e fiscale, e sulla capacità di Regione Lombardia di fornire un elevato livello di prestazioni ai cittadini. L'analisi svolta, dopo una parte introduttiva che tratta degli aspetti generali del federalismo asimmetrico, prospetta una quantificazione delle risorse necessarie per il finanziamento delle materie aggiuntive e una rassegna delle ipotesi di finanziamento del regionalismo differenziato. A completamento della trattazione troviamo una revisione critica della letteratura accademica sull'impatto del decentramento e dell'autonomia fiscale sulla crescita economica e la convergenza territoriale, seguita da indicazioni di policy rivolte al committente della ricerca.
s.l. : [S.e.], 2015
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Abstract: Il Rapporto è articolato nel modo seguente: - le prime tre sezioni hanno come oggetto l'analisi degli indicatori di posizionamento e delle politiche afferenti le aree "Economica"; "Sociale"; "Territoriale". Si noti come la prima sezione contenga la descrizione dettagliata del modello di analisi adottato, mentre le sezioni "Sociale" e "Territoriale" presentano esclusivamente i risultati dell'analisi, dato che il modello adottato è esattamente lo stesso descritto per la parte economica. - la quarta sezione illustra sinteticamente l'architettura del sito e la sua correlazione con il modello di analisi.
Milano : Éupolis Lombardia, 2013
Abstract: Questo lavoro presenta la proposta di impostazione della "Relazione sugli interventi attuati nel 2012 dalla Regione Lombardia ai sensi della Legge Regionale n. 1/2007, basata sulle indicazione della IV Commissione del Consiglio Regionale della Lombardia. In particolare la proposta, in linea con quanto previsto all'articolo 3 comma 4 dalla Legge Regionale n. 1/2007, propone di affiancare agli indicatori di carattere finanziario ralativi alle misure attuate da Regione Lombardia, un set di indicatori di efficacia su singole misure o su accorpamenti di misure omogenee che perseguono il medesimo obiettivo. Gli indicatori di efficacia presentati in questo documento valorizzano le informazioni a disposiozine delle singole Direzioni Generali dei Regione Lombardia relative agli interventi da ciascuna di esse attuati. Tale lavoro si affianca a quello sulla armonizzazione dei bilanci. L'obiettivo comune è la costruzione di un set di indicatori coerente con le misure attuate da Regione Lombardia e in grado di riflettere anche l'impegno finanziario assunto dal Consiglio regionale in sede di approvazione del bilancio di previsione annuale. Il rapporto è strutturato in tanti capitoli quanti sono gli obiettivi della legge regionale 1/2007. Per ogni obiettivo vengono presentati gli indicatorie e viene fornita una breve descrizione. Per la verifica tecnica sulla disponibilità dei dati ci si è avvalsi della collaborazione di LIspa e delle Direzioni Generali.
2013
Milano : Éupolis Lombardia, [2013]
Abstract: La ricerca fornisce supporto scientifico alla Giunta Regionale per l'attuazione dell'Agenda "Lombardia Semplice". La proposta tecnica ha presentato un approccio innovativo alla semplificazione con attenzione alle esperienze rilevate dal territorio. Grazie alla pluralità di competenze presenti in istituto sulle tematiche relative alla semplificazione, sono state realizzate le seguenti linee di attività: 1) Laboratorio regionale sulla semplificazione. Ricerca azione per la misurazione degli oneri burocratici 2) La formazione per la politica di semplificazione: Moduli formativi per gli operatori della Pubblica Amministrazione Lombarda e per il personale che gestisce servizi comunali in forma associata. 3) Misurazione della qualità di alcune funzioni conferite da RL agli Enti Locali e/o al Sistema Regionale 4) Premi di laurea/stage/borse di studio dedicati ai temi della semplificazione. 5) Realizzazione di due Seminari tematici sulla semplificazione. Di ciascuna si dà conto nel rapporto con una premessa e gli allegati specifici prodotti.
Valutazione delle politiche / Éupolis Lombardia; Alberto Ceriani
Milano : Éupolis Lombardia, 2011
Abstract: Lo scopo di questo lavoro, avviato in concomitanza con l'avvio del nuovo PRS, è quello di definire un primo cruscotto di indicatori di contesto, risultato e impatto per ciascun programma operativo che rispetti alcuni requisiti basilari, quali ad esempio: - affidabilità del dato; - certezza della fonte; - riproducibilità nel tempo; - rappresentatività territoriale. Contenuti: 1- Indicatori per la programmazione 2- Descrizione della tavola dei metadati
[Milano] : [S.e.]