Trovati 16 documenti.
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Contributo al Progetto comune di ricerca Turismo / PoliS-Lombardia
Milano : PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: Il contributo intende offrire una visione complessiva ed un confronto della spesa per il settore “Turismo” rispetto alla spesa totale in Lombardia. Le tipologie di spesa rilevate riguardano la spesa primaria corrente, la spesa in conto capitale e la spesa primaria totale del settore “Turismo”, ed i valori sono consolidati al netto delle partite finanziarie. I dati di spesa pubblica consolidata a livello territoriale del settore “Turismo” sono riferiti all’arco temporale 2012-2021 e di fonte Conti Pubblici Territoriali (CPT). L’analisi è frutto dell’elaborazione degli ultimi dati disponibili e pubblicati dai Conti Pubblici Territoriali (versione al 13 dicembre 2022). Per permettere confronti sia temporali che territoriali, i dati sono espressi a prezzi correnti. La popolazione utilizzata è quella media dell’anno rilevata dall’Istat e da Eurostat. Il PIL e il relativo deflatore sono ripresi dalle stime di contabilità nazionale pubblicate a dicembre 2021. Si tratta inoltre dell'efficacia della Spesa del settore Turismo in Lombardia. Il documento presenta poi due focus specifici su: - Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 - l'uso dei dati della Telefonia Mobile a supporto delle politiche per il turismo
Milano : PoliS-Lombardia, 2023
Abstract: Il documento presenta un quadro generale della situazione per quanto riguarda la regione Lombardia, a partire dai riferimenti normativi nazionali e regionali, con la descrizione delle peculiarità del sistema di governance attivato da Regione Lombardia, il sistema di incentivazione economica alla raccolta dei rifiuti, compreso il ruolo della tariffazione puntuale in Lombardia e la copertura dei costi di gestione integrata dei rifiuti. Il testo prosegue con un articolato approfondimento riguardo all'esperienza e alle buone pratiche messe in atto in Lombardia per quanto riguarda la la gestione delle eccedenze alimentari.
Milano: PoliS-Lombardia, 2023
s.l: s.e., 2022
2022
Milano: Consiglio regionale della Lombardia, 2020
Abstract: Il policy paper mira all’individuazione delle principali evidenze della letteratura internazionale e nazionale sulla relazione tra traffico illecito di opere d’arte e criminalità organizzata. In particolare, approfondisce il peso e il ruolo del traffico delle opere d’arte nel giro di affari delle mafie e esplora il possibile rilievo che questo mercato illecito potrebbe avere per la Lombardia. L’analisi si è basata su una rassegna della letteratura scientifica rilevante, sull’analisi delle principali relazioni ufficiali sul tema, e sulla consultazione di fonti giornalistiche. La letteratura internazionale, pur distinguendo tra furti d’arte, frodi d’arte e il saccheggio e traffico di beni archeologici, rileva di frequente la connessione simbiotica con il traffico “lecito”. Propone inoltre il concetto di mercato “grigio”, caratterizzato da forme di criminalità dai colletti bianchi. L’analisi delle stime del valore economico del traffico illecito di opere d’arte evidenzia come le più diffuse valutazioni siano prive di una solida metodologia, nonostante un’ampia risonanza mediatica. Gli studi concordano nel ritenere che allo stato attuale sia sostanzialmente impossibile elaborare delle stime affidabili. Riguardo al ruolo della criminalità organizzata nel mercato illecito dell’arte, le analisi ritengono che le organizzazioni criminali tradizionali come le mafie possano partecipare al mercato illecito pur senza una posizione di controllo. Allo stesso tempo, si rileva come il mercato in generale, e soprattutto quello dei beni archeologici, possegga caratteristiche tipiche di una forma di criminalità organizzata. Gli studi sull’Italia sono numericamente scarsi, ad eccezione del traffico di beni archeologici. Dai dati delle relazioni ufficiali, i furti d’arte e gli scavi illegali mostrano una stabile tendenza decrescente. Le evidenze su un coinvolgimento delle mafie sono molto limitate e non sembrano costituire una costante del mercato illecito. Si tratta in prevalenza di alcune vicende eccezionali e che hanno attratto molta attenzione, talvolta risalenti ad alcuni decenni fa. L’assenza di studi affidabili, il numero esiguo di casi e la scarsa qualità delle informazioni impediscono riflessioni più approfondite. L’analisi del quadro normativo mostra un sistema in rapido sviluppo dagli anni ’70 ad oggi. Esistono strumenti di recente introduzione o progetti di riforma a livello internazionale, europeo e nazionale.
Milano: PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Il documento evidenzia come secondo alcune stime il traffico di opere d’arte sia il terzo mercato di riferimento della criminalità organizzata, dopo il traffico di droga e quello delle armi. Il nostro Paese, per la ricchezza del patrimonio artistico e culturale e la posizione strategica, è stato particolarmente colpito dal fenomeno soprattutto nelle regioni meridionali. Recentemente i furti di opere d’arte hanno riscontrato un sensibile calo anche grazie all’azione di contrasto delle forze di polizia. Il coinvolgimento della criminalità organizzata di tipo mafioso nel traffico illecito di opere d’arte rimane comunque marginale.
Milano: PoliS-Lombardia, 2020
Abstract: Il Rapporto analizza la situazione e l'evoluzione della competitività della Regione Lombardia e dei territori che la compongono. Nella prima parte si evidenzia l'andamento della performance regionale e quello della struttura ricavata dagli indicatori del Regional Competitiveness Index, pubblicati periodicamente della Commissione Europea. Si analizza in particolare su quali tra i vari sotto indicatori del RCI la Lombardia è posizionata meglio o peggio dell'Unione europea e in quali ha perso o guadagnato terreno arrivando quindi a definire quali sono i principali settori nei quali un intervento di politica economica è necessario. Nella seconda parte l'analisi della competitività scende a una scala sub-regionale. Grazie a dati di impresa e mediante l'uso di tre possibili indicatori di competitività, si evidenziano innanzitutto quali province risultano essere più competitive delle altre sia in termini di situazione statica che come dinamica. In particolare, emerge un importante effetto dell’area metropolitana milanese, ma anche che le altre province sono fortemente differenziate tra di loro e che sono diversamente competitive a seconda dei settori economici. In seguito, l'analisi viene effettuata per aree geografiche, definite sulla base del grado di urbanizzazione e dell'accessibilità ai servizi adattando le definizioni delle aree interne al contesto lombardo. E’ così possibile mostrare in quali settori i deficit di accessibilità risultano essere maggiormente impattanti sulla competitività. In particolare, si evidenzia un significativo effetto Milano, per il quale l’occupazione delle imprese collocate in città ha un andamento molto più positivo rispetto non solo alle aree periferiche ma anche agli altri capoluoghi di provincia e allo stesso hinterland metropolitano. Il rapporto si conclude evidenziando alcune possibili biforcazioni, i cui esiti contribuiranno a determinare il futuro competitivo della regione a seguito della crisi innescata dalla diffusione del Covid-19. Il testo contiene anche una Sintesi e una sezione dedicata alle indicazioni di policy.
2020
Milano : Franco Angeli
Abstract: Il contributo propone un'analisi degli interventi a favore della montagna lombarda nel periodo 2007-2014. Nell'analisi vengono considerati tutti gli interventi finanziati a valere sui fondi comunitari oltre a quelli finanziati su risorse autonome regionali. L'obiettivo del lavoro è quello di identificare e quantificare le risorse destinate ai territori montani e alle politiche per la montagna. La logica che ispira questi interventi è spesso di tipo assistenzialista, basata su un approccio che identifica la montagna nella quasi esclusiva dimensione dello svantaggio o del ritardo rispetto al modello di sviluppo delle aree di pianura, a discapito delle opportunità potenziali basate sulle specificità di questi territori. L'area di riferimento scelta per l'analisi coincide con quella delle comunità montane lombarde. Il lavoro presenta alcuni elementi di originalità: in primo luogo propone un'analisi delle spese di Regione Lombardia per i territori montani adottando un approccio integrato, basato sull'analisi dei mandati di pagamento estratti dal bilancio regionale; in secondo luogo, a partire dalla sollecitazione offerta dall'avvio della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), intende offrire un contributo al dibattito sugli strumenti di sviluppo più appropriati dedicati alle terre alte. EDITORIALE