Trovati 10 documenti.
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Trovati 10 documenti.
Milano : Consiglio regionale della Lombardia, 2022
Abstract: La cooperazione tra stati per il contrasto alla criminalità organizzata ha una consolidata tradizione a livello internazionale che può essere fatta risalire alla sottoscrizione della Convenzione di Palermo. A livello europeo la cooperazione tra stati per contrastare la criminalità organizzata si è sviluppata subito dopo con una serie di programmi che si sono via via ampliati fino al recente ciclo programmatico che ha visto l’adozione da parte del Consiglio delle priorità dell'UE nella lotta alla criminalità organizzata e alle forme gravi di criminalità nel ciclo programmatico 2018-2021. La prima parte del paper ricostruisce i principali istituti di cooperazione tra Stati dell’Unione europea per il contrasto alla criminalità organizzata. Tale lavoro di ricostruzione delle strategie adottate, della loro evoluzione e degli istituti che rendono effettiva la collaborazione per il contrasto alla criminalità organizzata ha lo scopo di evidenziare il contesto in cui si inserirebbe una eventuale collaborazione tra regioni. Sul ruolo delle regioni europee nel contrasto alla criminalità organizzata non ci sono evidenze particolari se non nel caso italiano. La Conferenza dei Presidenti ha realizzato un repertorio degli organismi e delle leggi regionali sul contrasto alla criminalità che evidenzia la ricchezza di approcci al tema. La seconda parte del paper indaga gli organismi regionali di contrasto alla criminalità organizzata delle regioni aderenti alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi (CALRE) e approfondisce il ruolo del Forum europeo per la Sicurezza Urbana, offrendo spunti per possibili iniziative del Consiglio regionale.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2020
Abstract: La ricerca si è posta l'obiettivo di individuare e proporre nuove linee di sviluppo per la comunicazione istituzionale del Consiglio regionale, compressa tra lo sviluppo dei nuovi linguaggi e l'esigenza di dare spazio comunicativo a processi e prodotti che non hanno immediata "notiziabilità". Innanzi tutto il testo percorre l'evoluzione della comunicazione in mezzo secolo del Consiglio regionale della Lombardia evidenziando come le politiche per la comunicazione siano state oggetto di una crescente attenzione. Il secondo capitolo evidenzia il carattere peculiare della comunicazione delle Assemblee legislative che per il loro ruolo assumono connotati particolari non sempre coincidenti con la cultura mediatica del "far notizia". Da qui la necessità di adeguare finalità, programmi, supporti a percorsi relazionali con il "grande pubblico" su temi istituzionali "comprensibili" e con interlocutori che interagiscono professionalmente su temi circoscritti e mirati. Tenendo altresì in considerazione la necessità di consolidamento reputazionale che investe in generale il sistema regionale e le proprie componenti legislative. Muovendo da queste premesse lo studio ha raccolto il punto di vista informato di attori interni (Ufficio di Presidenza, Segretariato generale, uffici tecnici) ed esterni al Consiglio regionale (Garanti e rappresentanze) con interviste strutturate che hanno consentito di identificare i punti di forza e di debolezza del modello attuale di comunicazione. Sono state poi indagate alcune esperienze di politiche di comunicazione adottate da altri soggetti pubblici che possono essere ricondotte a quella del Consiglio regionale della Lombardia. In particolare, è stato condotto un confronto con i siti istituzionali delle assemblee regionali delle regioni dei Quatto motori per l'Europa. La ricerca ha inoltre approfondito il quadro giuridico sulla comunicazione istituzionale a partire dagli Statuti e dalle leggi approvate in altre regioni italiane in attuazione della legge 150/2000 sulla comunicazione istituzionale, arricchito da un contributo sempre di taglio giuridico tra comunicazione istituzionale e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD). La parte finale della ricerca presenta "dieci linee" di miglioramenti, re-indirizzi e nuove sperimentazioni tese a dare concretezza all'obiettivo dell'innovazione della funzione di comunicazione dell'Assemblea regionale.
Milano : Regione Lombardia, 2017
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2017
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il Consiglio regionale della Lombardia ha promosso negli ultimi anni un percorso teso ad avviare una trattativa con il Governo per richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'art. 116, 3° comma, della Costituzione. Lo studio esplora tre possibili scenari di autonomia e fornisce, sulla base di alcuni criteri metodologici, una stima delle possibili necessità di finanziamento: - l'ipotesi di massima autonomia abbraccia tutte le materie previste nell'art. 116, 3° comma, della Costituzione (scenario 1), - lo scenario 2 ripropone la richiesta contenuta già nel 2007 nella deliberazione del Consiglio regionale della Lombardia n. 367/2007 - lo scenario 3 elenca le materie richieste dalla Regione Veneto con DGR n. 315 del 2016. Più in generale la richiesta di maggiore autonomia avanzata dal Consiglio regionale lombardo sembra invocare un modello di regionalismo differenziato improntato sulla virtuosità del territorio, sulla "diversità" sociale (fondata sulle tradizioni civiche e sul proprio capitale sociale), economica (capacità produttiva), contributiva e fiscale, e sulla capacità di Regione Lombardia di fornire un elevato livello di prestazioni ai cittadini. L'analisi svolta, dopo una parte introduttiva che tratta degli aspetti generali del federalismo asimmetrico, prospetta una quantificazione delle risorse necessarie per il finanziamento delle materie aggiuntive e una rassegna delle ipotesi di finanziamento del regionalismo differenziato. A completamento della trattazione troviamo una revisione critica della letteratura accademica sull'impatto del decentramento e dell'autonomia fiscale sulla crescita economica e la convergenza territoriale, seguita da indicazioni di policy rivolte al committente della ricerca.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper presenta una analisi delle possibili prospettive dell'attuazione, con particolare riferimento al Consiglio regionale della Lombardia, della legge costituzionale "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione", su cui, nel dicembre 2016 si è svolto il referendum costituzionale. La prima parte del paper è dedicata all'analisi della proposta di "nuovo" Senato e della territorializzazione della rappresentanza e propone alcune indicazioni utili alla definizione delle possibili relazioni e modalità di raccordo tra Senato e Consigli regionali. La seconda parte analizza l'ipotesi di riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni e individua alcune prospettive di scenario sugli equilibri legislativi che potrebbero instaurarsi per effetto della riforma, proponendo specifici approfondimenti sulle materie turismo, governo del territorio e servizi sociali. La terza parte, infine, illustra le prospettive di futura applicazione del regionalismo differenziato.
Milano : Regione Lombardia, 2016
s.l. : [S.e.], 2015
Milano : Éupolis Lombardia
Abstract: Nell'ambito del Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali e sub-nazionali, promosso dalla CALRE (Conference of European Regional Legislative Assemblies) e dal Consiglio regionale della Lombardia e dedicato a "Rappresentazione regionale e locale per una vera democrazia globale", Éupolis Lombardia ha curato il coordinamento scientifico delle sessioni tematiche del 24 ottobre. Gli approfondimenti hanno riguardato: - la competitività regionale e i nuovi paradigmi di crescita, - la Carta di Milano su agricoltura e alimentazione, - il welfare regionale, - lo sviluppo sostenibile, - la multilevel governance, - le politiche di bilancio e politiche finanziarie, - i processi decisionali e la valutazione delle politiche, - il rapporto tra sussidiarieta' e diritti.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014
Studi e ricerche
Abstract: La ricerca ha per oggetto l'analisi dei nuovi processi di partecipazione alla produzione normativa dell'Unione europea, al fine di verificare, in particolare, se e come è possibile incrementare il ruolo delle Assemblee legislative regionali nei processi decisionali europei. Come è noto, tali processi - in continua evoluzione, da ultimo a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona - prevedono un crescente coinvolgimento degli organi legislativi attivi a livello statale e a livello delle diverse realtà infrastatali europee (Regioni, Länder ecc.) con lo scopo di dare attuazione a due principi complementari il principio democratico e il principio di sussidiarietà.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2014
Abstract: Giovedì 2 ottobre 2014 si è tenuto a Milano, presso la sede del Consiglio regionale della Lombardia, il seminario "Sussidiarietà ed Unione Europea. Procedura o un'idea politico-culturale? Ripartire dalle Regioni e dai territori per ri-costruire uno Stato europeo", coordinato dal Presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo. Tema dell'incontro, che ha coinvolto rappresentanti del Parlamento e del Governo, oltre che delle Regioni e delle istituzioni europee, è stato il rafforzamento dei parlamenti regionali quale via privilegiata per la costruzione di una nuova Europa, più attenta ai territori. Nel corso del seminario è stata presentata la ricerca "L'Unione Europea e il ruolo dei Consigli regionali" (cod. IST13011), realizzata da Éupolis Lombardia su incarico del Consiglio regionale della Lombardia (la sintesi della ricerca, in lingua italiana, è stata consegnata ai partecipanti).