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PoliS-Lombardia - Symbola Fondazione per le qualità italiane

I talenti della Lombardia / PoliS-Lombardia, Symbola

Milano : PoliS-Lombardia, 2024

Abstract: La Lombardia è la prima regione in Italia per imprese, occupazione e valore aggiunto, ed è anche la prima regione italiana per numero di imprese che effettuano eco-investimenti (88.020) e per contratti stipulati a green jobs (421.171). Sono 37.655 le imprese attive o potenzialmente attive nel settore delle energie rinnovabili in Italia, oltre un terzo ha la sede legale in Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia domina con 6.035 imprese, corrispondenti al 16,0% del totale nazionale, seguita dal Lazio con 4.084 imprese e una percentuale del 10,8%. Per quanto riguarda le imprese coesive sono il 24% del totale nazionale e a Brescia sono il 47,6% delle imprese della provincia; inoltre Brescia ha il 36,2 % delle imprese eco-investitrici sul totale delle imprese provinciali. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo lombardo vale 26,4 miliardi di euro di valore aggiunto con 352.600 occupati. Brescia è seconda tra le province lombarde per valore aggiunto (4,4%) e occupazione (4,9%) culturale e creativa. Per quanto riguarda i territori di Bergamo e Brescia legate dall’esperienza di Capitale della Cultura 2023 il settore Cultura insieme, sviluppa 3.676.900.000 di euro di valore aggiunto (il 3,8% del totale sviluppato dal nostro Paese), con 56.280 persone occupate nel settore (il 3,8% del totale nazionale). Le due province insieme rappresentano il quarto polo culturale italiano per valore aggiunto e occupazione. Dalla collaborazione tra PoliS-Lombardia e Symbola, il report I talenti della Lombardia. Rapporto 2023 fornisce analisi e dati che aiutano a collocare la nostra regione nel più vasto contesto nazionale ed europeo. Presentato in occasione della conferenza stampa tenutasi a Brescia l'1 marzo 2024.

Frontespizio
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Vignali, Raffaello - Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2022 - primo trimestre 2023] : Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema di istruzione e formazione / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo

Milano : PoliS Lombardia, 2023

Abstract: Il Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema dell’istruzione e della formazione in Lombardia descrive ed analizza l’evoluzione del mercato del lavoro e del sistema di istruzione e formazione regionale. Il rapporto si apre con l'analisi del quadro demografico ed economico lombardo (sezione 1) seguita da un approfondimento sul panorama regionale del mercato del lavoro : un'analisi generale sull'andamento complessivo, arricchita da una dettagliata disamina della domanda e dell'offerta di lavoro e delle loro specifiche caratteristiche. Inoltre, viene dedicata attenzione alle sfide attuali correlate alla crescente difficoltà legate al reperimento del personale e all'invecchiamento della popolazione (sezione 2). La seconda parte del rapporto è dedicata al sistema lombardo di istruzione e formazione . Dopo l'analisi della struttura e delle dinamiche del sistema formativo regionale di livello secondario e della sua utenza con un focus sulla situazione giovanile e sull’istruzione superiore, il Rapporto propone una ricostruzione dell’offerta dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado e degli iscritti al sistema scolastico nel corso degli ultimi anni e un’analisi delle scelte degli studenti nell’iscrizione della scuola superiore di secondo grado. Segue un approfondimento sull’offerta del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) con l’obiettivo di fornire per l’anno formativo 2022/2023 una descrizione puntuale dell’offerta nelle sue declinazioni (qualifiche e diplomi) e degli iscritti ai percorsi attivati (sezione 3). Infine, si propone la ricostruzione dell’offerta del sistema regionale della formazione superiore, ovvero dei percorsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e ITS (Istruzione Tecnica Superiore), ambiti nei quali la Regione Lombardia ha avviato da alcuni anni una strategia di sostegno finalizzata al potenziamento e alla qualificazione delle strutture proponenti e al miglioramento e rafforzamento dell’offerta, strategia che viene implementata anche sulla base delle richieste che provengono dalle imprese, in modo da creare una filiera formativa professionalizzante completa (sezione 4).

Informagiovani
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione> - ANCI Lombardia

Progetto Rete Informagiovani: relazioni, sinergie e opportunità per i giovani sul territorio : report finale / PoliS-Lombardia, Regione Lombardia, ANCI Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, [2023]

Abstract: Il progetto Rete Informagiovani nasce nel novembre 2022 quando Regione Lombardia affida a PoliS-Lombardia, nell'ambito di una convenzione trilaterale che comprende anche ANCI Lombardia, l'incarico di analizzare e mappare la situazione degli Informagiovani in Lombardia, di verificarne i bisogni e le esigenze evolutive e di definire le competenze professionali necessarie agli operatori immaginando, nel caso, un percorso formativo ad hoc. Scegliendo di affrontare il progetto con un approccio multidisciplinare, PoliS-Lombardia ha coinvolto nel proprio gruppo di lavoro l'Università dell'Insubria per la mappatura dei servizi esistenti sul territorio, SDA Bocconi per l'analisi delle modalità di erogazione dei servizi e delle competenze esistenti nei centri Informagiovani, e il TRAILab dell'Università Cattolica per far emergere - nell'incontro con ragazze e ragazzi - i loro bisogni più profondi, le aspirazioni e le richieste di supporto veicolabili attraverso gli sportelli Informagiovani. Sebbene l'input iniziale del progetto fosse quello di individuare un modello e un set di competenze precisi per irrobustire e innovare il servizio, l'output ottenuto è ben diverso. Non si può parlare, infatti, di un unico modello ma di molte e diverse modalità utili ed efficaci di erogazione del servizio: l’Informagiovani cambia in maniera rilevante non solo a seconda delle realtà nelle quali si colloca, ma anche della domanda con la quale si deve confrontare. In generale, dunque, questo lavoro di indagine non ha dato soltanto risposte, ma, come spesso accade nei lavori di ricerca, ha soprattutto fatto emergere anche nuove domande e nuove questioni, alcune delle quali sono particolarmente cogenti per la Regione e il suo ruolo di governance.

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022]
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Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022] : Rapporto sul mercato del lavoro e sul sistema di istruzione e formazione / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Dapprima il rapporto si sofferma sull’andamento del mercato del lavoro regionale che, nel 2021, seppur in un quadro generale di ripresa, rimane ancora profondamente condizionato dall’andamento della pandemia. Nel corso del 2021, il successo della campagna vaccinale ha contribuito ad un graduale allentamento delle restrizioni anti-contagio, in particolare nella seconda parte dell’anno, favorendo la ripresa economica e dell’occupazione. Se, da un lato, il PIL regionale è tornato ai livelli pre-pandemici, dall’altro, il tasso di occupazione resta persistentemente inferiore ai dati registrati precedentemente. La causa preponderante del mancato recupero dell’occupazione sembra essere una ripresa solo parziale del tasso di attività, con una importante quota di individui che si mantiene al di fuori della forza lavoro. La ripresa degli occupati è stata più robusta per le donne, mentre il numero di occupati uomini è rimasto sostanzialmente invariato. Aumentano anche le ore lavorate; nel 2021 il monte ore ha recuperato tutto il terreno perso rispetto ai livelli precedenti alla pandemia e li ha addirittura superati verso la fine dell’anno, crescendo ulteriormente nel primo trimestre 2022. Le assunzioni superano i livelli registrati prima della pandemia, con una parte importante della ripresa dei rapporti di lavoro che riguarda i lavoratori giovani (15-24 anni). La ripresa delle cessazioni nella seconda parte del 2021 risulta pienamente in linea con i dati precedenti alla pandemia, suggerendo che la temuta fine del blocco dei licenziamenti individuali per motivi economici, a luglio 2021 per l’industria e a novembre per i servizi, non ha prodotto l’incremento di cessazioni paventato dai proponenti della misura. Nonostante una ripresa del tasso di attività tra le fasce di lavoratori più giovani rispetto al 2020, la quota di giovani occupati o in cerca di lavoro è in netto calo rispetto al periodo precedente la pandemia, con un peggioramento sensibilmente più intenso rispetto a quanto registrato nelle altre fasce di età. Sul versante dell’occupazione femminile, si registra una netta ripresa del tasso di attività rispetto al 2020, ma il divario con la partecipazione al lavoro maschile resta ancora molto elevato. Infine, il 2021 si caratterizza per una decisa ripresa nel numero complessivo di assunzioni previste dalle imprese lombarde. Tuttavia, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro rimane ancora significativo, con difficoltà di reperimento che riguardano circa il 33% delle nuove opportunità di lavoro aperte dalle imprese.

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022]
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Guzzo, Simonetta - PoliS-Lombardia

Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione professionale in Lombardia [dati 2021 - primo semestre 2022] : Rapporto sugli operatori accreditati per il lavoro e per l’istruzione e la formazione in Lombardia - 2022 / Polis Lombardia; Raffaello Vignali, Simonetta Guzzo [et al.]

Milano : PoliS Lombardia, 2022

Abstract: Il primo capitolo, dopo aver illustrato per sommi capi il sistema di accreditamento in Lombardia, fornisce una descrizione dell’assetto attuale della rete degli operatori regionali per la formazione e il lavoro, ossia dei soggetti pubblici e privati che sono iscritti agli Albi regionali degli operatori accreditati e che, in virtù di tale accreditamento, possono erogare servizi finanziati con risorse pubbliche e/o rilasciare attestati e qualifiche coerenti con il Quadro Regionale degli Standard Professionali. Segue poi un affondo sulle procedure e i criteri di accesso e mantenimento dell’accreditamento e sul sistema sanzionatorio previsto in caso di inadempienze da parte dei soggetti accreditati. Il capitolo si conclude quindi con la presentazione dei dati: • sui controlli effettuati nel quadriennio 2018-2021, che nel caso dei soggetti accreditati per l’istruzione e formazione professionale ammontano a 832, mentre nel caso degli operatori accreditati ai servizi per il lavoro sono pari a 401. Complessivamente, nel quadriennio son stati condotti 1233 controlli, di cui 443 nel 2018, 339 nel 2019, 214 nel 2020 e 237 nel 2021; • sui flussi in uscita dagli albi per scelte degli operatori o per provvedimenti adottati da Regione Lombardia nello stesso arco temporale: per gli operatori accreditati ai servizi al lavoro si contano nel quadriennio 20 rinunce e 7 casi di cancellazione, mentre tra gli accreditati all’istruzione e formazione professionale nello stesso periodo si sono avute 62 rinunce, 14 cancellazioni e 2 revoche. Gli operatori accreditati ai servizi al lavoro hanno inoltre complessivamente ricevuto 4 provvedimenti di sospensione e 13 diffide, mentre tra gli accreditati all’istruzione e formazione professionale nello stesso periodo si sono avute 23 diffide e 9 sospensioni. Infine, le domande rigettate nel quadriennio ammontano a 36 in totale, di cui 27 per operatori di servizi formativi e 9 relative a coloro che operano sul fronte dei servizi al lavoro. Nel secondo capitolo sono invece analizzati i dati relativi agli Albi degli operatori accreditati ai servizi per il lavoro e per i servizi di istruzione e formazione aggiornati, rispettivamente, al 19 ottobre 2022 e al 14 ottobre 2022. Complessivamente, sono presenti sul territorio regionale 844 soggetti accreditati, di cui 611 accreditati per la formazione, 58 per il lavoro e 175 accreditati sia al lavoro che alla formazione. Tra i soggetti che operano nell’ambito formativo prevalgono gli accreditati per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale di tipo B (76,9%).

Il Consiglio in ascolto
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Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il Consiglio in ascolto : Disabilità e accessibilità : Rapporto finale / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Raffaello Vignali, Roberta Rossi ... [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2022

Abstract: Lo studio realizzato da PoliS-Lombardia su incarico del Consiglio regionale approfondisce, attraverso l'ascolto della cittadinanza, il tema della disabilità, con un focus sull’accessibilità, intesa nel senso più ampio e generalizzato a tutti gli ambiti della vita sociale come interazione tra condizioni di salute e ambientali (accessibilità universale) e anche, più in particolare, sull’accessibilità a luoghi e spazi per chi ha limitazioni funzionali anche temporanee. Nel mese di luglio 2022 è stata realizzata una rilevazione campionaria rivolta a cittadini lombardi (residenti o domiciliati in Lombardia). L’indagine quantitativa è stata condotta con tecnica mista mediante interviste telefoniche con metodo CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e compilazione del questionario online con metodo CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing) su un campione di 3290 cittadini maggiorenni residenti in Lombardia. Successivamente, sulla base delle prime analisi condotte, si è scelto di approfondire l’indagine con due metodi paralleli e complementari: le interviste in profondità e i focus group per esplorare in dettaglio le esperienze e dinamiche in termini di gestione istituzionale della disabilità (es. la definizione di politiche pubbliche e di sostegni economici e/o psico-fisici), facendo riferimento a diversi contesti territoriali e interagendo con stakeholders e responsabili di associazioni. Sono emersi alcuni temi principali: - il lavoro, sia nei termini di primo accesso che di mantenimento dello stesso; - l'inclusione nei percorsi formativi iniziali (almeno fino alla conclusione dell'obbligo scolastico); - l'accessibilità alla comunicazione e informazione su luoghi, opportunità, risorse, servizi, soprattutto per le persone con disabilità sensoriale o intellettiva; - le fasi di transizione ovvero le criticità dei "passaggi di vita" che la singola persona con disabilità (spesso insieme a chi gli è più vicino) attraversa sia in termini di età e fasi della vita sia rispetto alle condizioni tipicamente e socialmente collegate alle diverse età – studio, lavoro, pensione, creazione di una propria famiglia; - la mobilità sul territorio, in primo luogo pubblica, con attenzione alle numerose piccole difficoltà difficilmente percepite ma presenti nell'ordinario quotidiano dei disabili; - la disabilità intellettiva (in primo luogo nei minori) e psichica; - la formazione di politici, dirigenti (in primo luogo pubblici) e tecnici (architetti, progettisti, …) sui principi e le pratiche dello universal design (definito anche dalla Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità) e del design for all o, almeno, sul principio e le implicazioni della logica dell’accomodamento ragionevole (come soluzione minima per la accessibilità fisica di luoghi, ambienti, spazi); - la diffusione delle buone pratiche (anche micro) o di esperienze-pilota, in ambito accessibilità e disabilità; - la relazione tra la persona disabile e i suoi genitori oppure figli/e ovvero dei caregiver in generale; - la necessità di ri-stabilire (nel senso di stabilirli nuovamente) scadenze precise e vincolanti per l’eliminazione delle diverse barriere (in primo luogo quelle architettoniche); - l'esigenza di individuare e (soprattutto) fare funzionare luoghi e pratiche di confronto e consultazione tra il Consiglio Regionale ed i/le rappresentanti delle persone con disabilità.

Monitoraggio inserimento lavorativo delle persone con disabilità
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Rappelli, Federico - Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia

Monitoraggio inserimento lavorativo delle persone con disabilità : i dati del triennio 2018-2019-2020 del collocamento mirato : Report triennale conclusivo / PoliS-Lombardia ; Raffaello Vignali, Federico Rappelli, Sara Maiorino ; Osservatorio sulle persone con disabilità e lavoro

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il Rapporto fa riferimento ai dati del triennio 2018-2019-2020 del collocamento mirato e, in un formato sintetico, presenta i dati relativi a: - Iscritti stock e flusso; - Azioni in obbligo, sospensioni ed esoneri; - Avviamenti e risoluzioni

Osservatorio permanente della programmazione territoriale 2021
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>

Osservatorio permanente della programmazione territoriale 2021 : Relazione annuale sullo stato della pianificazione lombarda. Focus su Rigenerazione urbana e territoriale / PoliS-Lombardia, Regione Lombardia

PoliS-Lombardia

Abstract: La relazione 2021, come già quella precedente, si articola in due parti, di cui la prima di approfondimento di un tema specifico, che per il 2021 riguarda, in accordo con il Comitato Paritetico di Valutazione, la rigenerazione urbana e territoriale in Lombardia; i quattro capitoli di questa prima parte sono dedicati a: concetto di rigenerazione urbana e territoriale nel quadro normativo regionale e sovraregionale; rigenerazione urbana e territoriale in Lombardia; esempi concreti e prospettive future per la rigenerazione in Lombardia; attuazione e monitoraggio degli ambiti di rigenerazione. La seconda parte affronta gli argomenti legati al “Monitoraggio della programmazione della pianificazione territoriale e paesaggistica”, e approfondisce le modifiche legislative alla l.r. 12/2005 intercorse nel corso dell'anno, e gli argomenti ascrivibili a quanto richiesto dall’art. 102 della l.r. 12/2005 « clausola valutativa » ter e ss.mm.ii. lettere a), b) e c) quali la revisione generale del Piano Territoriale Regionale (PTR) e il Progetto di Valorizzazione del Paesaggio Lombardo (PVPL), l’Aggiornamento 2021 dell’Integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/2014, lo stato di attuazione dei Piani Territoriali Regionali d’Area (PTRA), dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP) e dei Piani di Governo del Territorio (PGT), la prevenzione dei rischi geologici, idrogeologici e sismici nella pianificazione comunale. Nello specifico sono trattati i seguenti temi: monitoraggio della programmazione e pianificazione territoriale e paesaggistica a livello regionale, provinciale e comunale; monitoraggio delle dinamiche territoriali e analisi dei contenuti della pianificazione: monitoraggio degli interventi di recupero dei vani e locali seminterrati in attuazione della l.r. n. 7 del 2017; aree delocalizzate di Malpensa: progetto di rigenerazione intercomunale mediante l’applicazione della perequazione territoriale; monitoraggio dell’applicazione dell’art. 43 comma 2 bis della l.r. n. 12 del 2005 e stato di avanzamento degli interventi del bando “Infrastrutture verdi e di incremento della naturalità”; effetti dei progetti strategici di sottobacino idrografico; monitoraggio delle autorizzazioni paesaggistiche locali. Il capitolo 2.3 della parte seconda riporta le analisi relative all'Osservatorio per la qualità del paesaggio.

Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker
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Rappelli, Federico - Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia

Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker : rapporto finale / PoliS-Lombardia ; Raffaello Vignali, Federico Rappelli, Alessia Passero, Manuela Samek Lodovici

Milano : PoliS-Lombardia, 2022

Abstract: Il presente Rapporto finale presenta i principali risultati delle Attività di capitalizzazione e divulgazione del Programma Espon, promozione dei risultati delle ricerche per il trasferimento delle conoscenze agli stakeholder e ai policy maker. Il rapporto si articola in 5 capitoli. Nel primo capitolo, dopo una sintetica descrizione del Programma ESPON 2014-2020, vengono definiti gli ambiti e la metodologia di analisi sulla base delle domande di ricerca. La metodologia prevede una analisi desk per la ricostruzione e l’analisi del programma e dei progetti realizzati in questo ambito, con particolare attenzione ai progetti che hanno coinvolto stakeholder italiani. Su tale base sono stati selezionati gli studi ESPON da approfondire in apposite schede di dettaglio e attraverso dei focus group con i principali stakeholder, al fine di comprendere le ricadute sul territorio, i processi attivati e le implicazioni per le politiche territoriali anche in vista della programmazione 2021-2027. Il secondo capitolo presenta una panoramica del programma e degli studi finanziati, con dati di approfondimento che offrono una fotografia dei progetti e dei contractor e stakeholder coinvolti nei progetti promossi dal Programma, con particolare attenzione alla presenza italiana. Il terzo capitolo si focalizza invece sul contenuto dei 67 progetti condotti nell’ambito del Programma ESPON e classificati in base agli Obiettivi Specifici di riferimento, sempre con attenzione alla presenza di casi studio realizzati sul territorio italiano. Per ognuno dei 67 progetti sono state preparate delle schede di sintesi allegate a questo Rapporto. Il quarto capitolo presenta gli 11 progetti considerati di particolare interesse regionale e nazionale poiché hanno coinvolto istituti di ricerca e/o stakeholder italiani e/o hanno realizzato casi studio in Italia, oltre che tematiche di interesse per la nuova programmazione. L’approfondimento è basato sull’analisi dei principali rapporti di ricerca prodotti dagli studi. I progetti selezionati sono descritti in dettaglio nelle schede di progetto in allegato al presente Rapporto, che presentano le metodologie di ricerca utilizzate, i risultati emersi dagli studi e le raccomandazioni di policy. Il capitolo quinto presenta le ricadute territoriali e le indicazioni di policy che sono emerse dal confronto con gli stakeholder e ricercatori dei progetti selezionati che hanno partecipato ai focus group. Il capitolo conclusivo riassume le principali evidenze e indicazioni di policy emerse dall’analisi. Completano il presente Rapporto i seguenti allegati: ● Schede di sintesi dei 67 progetti appartenenti al programma (suddivise in tre file Excel, uno per ciascun obiettivo specifico); ● Schede di approfondimento degli 11 studi selezionati (Alps2050, FINST, GRETA, LinkPAs, ReSSi, SHARING, SME, SPIMA, TITAN, TOURISM, YUTRENDS).

L'economia della Lombardia
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PoliS-Lombardia

L'economia della Lombardia : Indicatori macroeconomici, tendenze e prospettive dell'economia lombarda : Dati anno 2021 / PoliS-Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, [2022]

Abstract: Un'agile sintesi che presenta le principali evidenze emergenti dai dati disponibili riguardo all'andamento dell'economia della nostra regione. Con riferimento in genere all'anno 2021 e utilizzando varie fonti, dopo un inquadramento nel contesto internazionale si presentano i principali indicatori sulla situazione economica, la produzione, fatturato e ordinativi, analisi dei settori produttivi, interscambio con l'estero, mercato del lavoro. Si colloca poi la Lombardia nel l'ambito dei "Quattro motori d'Europa" costituiti, oltre che dalla Lombardia, dalle regioni europee Auvergne-Rhône-Alpes, Baden-Württemberg e Cataluña. In conclusione uno sguardo al futuro con le previsioni economiche, un quadro della situazione demografica e uno approfondimento sulle aree interne della Lombardia.

Il welfare aziendale e conciliativo in Lombardia
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il welfare aziendale e conciliativo in Lombardia : i risultati di un’indagine : Rapporto di ricerca / PoliS-Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2022

Abstract: Il rapporto di ricerca Il welfare aziendale e conciliativo in Lombardia: i risultati di un’indagine, realizzato da PoliS-Lombardia su incarico del Consiglio Regionale per le Pari Opportunità di Regione Lombardia risponde all'intento di osservare le misure adottate dalle imprese lombarde che durante la fase di emergenza da Covid-19 sono state chiamate a svolgere un ruolo di supporto alle sopraggiunte necessità dei propri dipendenti, attivando o potenziando forme di welfare aziendale. A tal fine è stato predisposto un questionario per rilevare le misure di welfare aziendale adottate dalle aziende e la propensione di queste ultime a mantenere o incentivare anche per il futuro le modalità di lavoro, le iniziative di conciliazione vita-lavoro e di benessere organizzativo adottate anche a seguito del periodo di pandemia. La rilevazione oggetto dell’indagine è stata effettuata nel periodo compreso tra il mese di gennaio e il mese di marzo 2022, su un campione casuale di aziende lombarde. Il campione, pur statisticamente non significativo, ha permesso la realizzazione di un’analisi qualitativa sulle misure di welfare adottate da aziende presenti sul territorio regionale. Delle 127 risposte arrivate, 124 sono state ritenute valide e hanno costituito l’oggetto delle elaborazioni e delle letture restituite nel rapporto di ricerca. Gli esiti dell'indagine diretta sono preceduti da un capitolo introduttivo che delinea lo stato generale del welfare aziendale in Italia.

Capitalizzazione dei risultati del Programma Spazio Alpino 2014-2020 e prospettive della nuova programmazione post 2020
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Rappelli, Federico - Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia

Capitalizzazione dei risultati del Programma Spazio Alpino 2014-2020 e prospettive della nuova programmazione post 2020 : rapporto finale / PoliS-Lombardia ; Raffaello Vignali, Federico Rappelli

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il rapporto finale riguarda il Progetto Capitalizzazione dei risultati del Programma Spazio Alpino 2014-2020 e prospettive della nuova programmazione post 2020 ed è stato commissionato dalla DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia. Il documento è il risultato di un processo articolato che ha preso avvio con la definizione dell’impostazione metodologica e dell’impianto della ricerca e si è sviluppato attraverso la selezione delle fonti, la raccolta documentale, l’approfondimento attraverso i referenti regionali del Programma Spazio Alpino; la conseguente analisi delle fonti ha permesso di selezionare alcuni progetti identificati come promettenti rispetto alla capitalizzazione, sui quali la ricerca si è specialmente soffermata. Il rapporto si struttura in tre parti: A. le attività di ricerca; B. le evidenze dell’analisi; C. le riflessioni e le indicazioni della ricerca.

Monografia rilevazione campionaria [2020]
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PoliS-Lombardia - Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Monografia rilevazione campionaria [2020] : Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità - ORIM. Programma di lavoro 2019-2021 / PoliS-Lombardia, Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Tra le attività relative alla seconda annualità si presenta la Monografia rilevazione campionaria che per l’edizione 2020 è stata effettuata nel periodo compreso tra l’8 settembre e il 19 ottobre, operando come per il 2019 su un campione di circa 2.200 unità a livello regionale. Tale numerosità è stata assegnata alle dodici province lombarde sulla base degli stessi criteri adottati l’anno precedente, secondo un piano di campionamento che ha voluto comunque garantire rappresentatività statistica almeno a livello di “macroprovince”, nel seguito definite “ambiti territoriali Orim”. Oltre alle specifiche metodologiche che caratterizzano la rilevazione sul campo e al questionario riportato in allegato al testo, la Monografia tratteggia il quadro della situazione migratoria lombarda in quattro parti tematiche: - Gli aspetti quantitativi della presenza: consistenza numerica e localizzazione territoriale, analisi per macroaree, dettaglio per le principali nazionalità, gli irregolari - I caratteri strutturali: genere e condizioni giuridico-amministrative, i motivi del soggiorno e l’accesso alla “sanatoria 2020”, aspetti socio-demografici e condizioni di vita ed economiche, conoscenza della lingua italiana, uso dei servizi sociali e sanitari, i ricongiungimenti familiari, le intenzioni di mobilità verso l’estero degli stranieri in Lombardia - Le condizioni lavorative: stato occupazionale, retribuzioni medie e orari di lavoro - Il tema della sicurezza: la sicurezza percepita entro il proprio quartiere, i contatti con la giustizia italiana.

Monografia rilevazione campionaria 2021
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PoliS-Lombardia - Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Monografia rilevazione campionaria 2021 : Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità - ORIM. Programma di lavoro 2019-2021 / PoliS-Lombardia, Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Tra le attività relative alla terza annualità del programma di lavoro triennale (2019-2021) dell'Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (ORIM) affidato dalla DG Sicurezza di Regione Lombardia a PoliS-Lombardia si presenta la Monografia Rilevazione campionaria 2021. La rilevazione, che ha alle spalle una lunga tradizione e una raccolta di dati risalente al 2001, è stata effettuata nel periodo compreso tra il 14 settembre e il 1° novembre, operando come nei due anni precedenti su un campione di circa 2.200 unità a livello regionale. Oltre alle specifiche metodologiche che caratterizzano la rilevazione sul campo e al questionario riportato in allegato al testo, la Monografia tratteggia il quadro della situazione migratoria lombarda in tre parti tematiche: una prima parte riguarda gli aspetti quantitativi della presenza; la seconda descrive vari caratteri strutturali: genere e condizioni giuridico-amministrative, le irregolarità all'interno del percorso migratorio, aspetti socio-demografici e famigliari, condizioni di vita ed economiche, conoscenza della lingua italiana, intenzioni di mobilità verso l’estero degli stranieri in Lombardia; la terza approfondisce il tema delle condizioni lavorative.

Il Consiglio in ascolto
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il Consiglio in ascolto : Come stanno cambiando i bisogni dei cittadini in Lombardia? Rapporto finale / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Raffaello Vignali, Federica Ancona [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2021

Abstract: Con lo studio Il Consiglio in ascolto. Come stanno cambiando i bisogni dei cittadini in Lombardia il Consiglio regionale lombardo ha inteso rilevare bisogni e necessità dei cittadini lombardi relativamente agli ambiti su cui è possibile un’azione regionale, in continuità rispetto ad un percorso di ascolto dei cittadini lombardi avviato da qualche anno. L’edizione 2021 è stata focalizzata ad analizzare i cambiamenti indotti dalla pandemia da Covid-19 e le sue ricadute socioeconomiche sulla popolazione lombarda con particolare attenzione a nuove esigenze e bisogni che sono emersi. L’indagine si è configurata come una rilevazione multiscopo in cui sono stati affrontati una molteplicità di argomenti: condizioni familiari, abitazione, condizione occupazionale e smart working, ricorso ai servizi sanitari e del trasporto pubblico locale, prospettive per il futuro. Nei casi in cui è stato possibile i risultati sono stati comparati con quanto rilevato nel precedente progetto del 2017 per portare alla luce i cambiamenti intercorsi nel periodo. Per realizzare lo studio è stata svolta innanzi tutto una rilevazione campionaria rivolta a cittadini lombardi (residenti o domiciliati in Lombardia); successivamente, in base alle criticità emerse dall’indagine quantitativa, sono stati realizzati dei focus group per esplorare più in profondità le ragioni delle valutazioni espresse dai cittadini. Il rapporto finale illustra più in dettaglio la metodologia utilizzata e descrive il contesto socio-demografico di riferimento; successivamente sulla base dei risultati dell'indagine affronta una serie di tematiche che coinvolgono i cittadini lombardi per quanto concerne vari ambiti: personale e socio-sanitario, economico e lavorativo, istruzione, stili di vita e obiettivi per il futuro. Un approfondimento specifico è dedicato all'esperienza dello smart working e alle intenzioni riproduttive, temi influenzati significativamente dall'emergenza sanitaria da Covid-19 iniziata nel 2020.

Motociclisti e incidenti stradali in Lombardia. Anni 2017-2019
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione> - CMR

Motociclisti e incidenti stradali in Lombardia. Anni 2017-2019 : I quaderni del Centro Regionale Lombardo di governo e monitoraggio della sicurezza stradale (CMRL) / Regione Lombardia, CMRL - Centro regionale di governo e monitoraggio della sicurezza stradale di Regione Lombardia, PoliS-Lombardia

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: Il documento Motociclisti e incidenti stradali in Lombardia Anni 2017-2019 aggiorna e approfondisce il “Quaderno 5 – Motociclisti e incidenti stradali. Analisi e monitoraggio degli incidenti stradali relativi ai motociclisti in Regione Lombardia”, pubblicato nell’ottobre 2017 nell'ambito delle attività del Centro Regionale Lombardo di governo e monitoraggio della sicurezza stradale (CMRL) In questo Rapporto l’ultimo dato statistico disponibile è costituito dall’annualità 2019 e, pertanto, l’analisi si focalizza sul triennio di incidentalità 2017, 2018 e 2019. Si specifica inoltre che, il tema principale del Quaderno è riferito alla sola categoria dei motociclisti, mentre per quanto riguarda i ciclomotori, uno specifico focus viene fornito nella sezione degli “Approfondimenti”. Dall’analisi dell’incidentalità a motociclisti condotta in questo Quaderno, emergono alcune considerazioni utili ad offrire nuovi spunti in grado di individuare azioni mirate alla sicurezza dei motociclisti. In particolare, si evidenzia quanto segue per la Regione Lombardia. • Il fenomeno degli incidenti stradali con motociclisti coinvolti risulta in graduale decrescita dal 2010 al 2019 in termini di numero di incidenti, morti e feriti (rispettivamente -15,3%, -23,9% e -13,3%), eccetto nell’ultimo triennio in cui si assiste ad una stabilizzazione del fenomeno. • Nel 2019 il numero di motociclisti morti è pari a circa il 23% del totale dei decessi per incidente stradale. A livello nazionale il numero di motocicli coinvolti in incidente stradale rispetto al totale degli incidenti è pari a circa 25% • Il tasso di mortalità medio per incidente a motociclista risulta pari a circa un motociclista morto ogni centomila abitanti, di poco inferiore al dato nazionale (1,17 morti ogni centomila abitanti). • Mediamente, nel triennio 2017-2019, più dell’85% degli incidenti a motociclisti avviene in ambito urbano; in ambito extraurbano, l’indice di lesività risulta confrontabile con l’ambito urbano, mentre l’indice di mortalità è quasi 6 volte superiore. • Tra il 2017 e il 2019, mediamente, la maggior parte degli incidenti con motociclisti coinvolti si distribuisce per il 48% circa in prossimità delle intersezioni stradali e per il 42% lungo i rettifili. Il restante 10% circa si distribuisce lungo le altre tipologie di tronco stradale (e.g., curva, dosso, galleria). • Nel 2019 la maggior parte dei motociclisti vittime di incidente stradale si è registrata nei mesi estivi, con un picco nel mese di giugno; tuttavia nel mese di agosto si registra un calo del numero di motociclisti feriti. I motociclisti morti mostrano un andamento pressoché costante durante i giorni della settimana, che tende ad aumentare nel fine settimane (registrando un picco nella giornata di sabato); i feriti, al contrario, si registrano prevalentemente durante i giorni feriali con una graduale decrescita nel fine settimana. • Nell’arco della giornata, le ore in cui si concentra il maggior numero di incidenti a motociclisti sono nel tardo pomeriggio, tra le ore 17 e le 18. • Nel 2019, nel 49% degli incidenti con motociclista coinvolto, le circostanze relative ad esso indicano che “procedeva regolarmente senza svoltare”. • Nel biennio 2018-2019 si è registrato un numero totale di accessi della categoria motociclisti nei presidi di Pronto Soccorso di circa 7.000 unità, con un costo complessivo superiore a 1,6 milioni di euro. • Nel 2019 il costo unitario di ogni accesso al Pronto Soccorso per un motociclista è stato mediamente di 236 €, mentre nel 2018 il costo unitario è stato di poco superiore e pari a 233 €. • Il costo complessivo di degenza nei presidi ospedalieri nel biennio 2018-2019 per i motociclisti supera i 5 milioni di euro. • La percentuale di motociclisti che necessita di un ricovero ospedaliero dopo l’accesso al Pronto Soccorso è mediamente pari a circa il 15 %. Il costo unitario è di quasi 5.000 € e richiede mediamente 10 giorni di ricovero. Per quanto riguarda la categoria dei ciclomotori si è potuto osservare quanto segue per la Regione Lombardia. • Nel 2019 si sono registrati 1.855 incidenti a ciclomotoristi, con 5 ciclomotoristi morti e 1.882 ciclomotoristi feriti. • Sul decennio 2010-2019, si registra una graduale e significativa decrescita del fenomeno, per cui nel 2019 si ha una riduzione pari a -56,7%, -82,1% e -55,9% rispettivamente nel numero di incidenti a ciclomotoristi, ciclomotoristi morti e ciclomotoristi feriti. Tale decremento è dovuto anche alla diminuzione dei ciclomotori circolanti. • Gli utenti con un’età compresa tra i 15 e 35 anni risultano essere quelli con il maggior numero di ciclomotoristi morti e feriti.

Relazione salute mentale e carceri
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Maiorino, Sara - PoliS-Lombardia

Relazione salute mentale e carceri / PoliS-Lombardia ; Sara Maiorino

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: La letteratura, sia a livello nazionale che internazionale, evidenzia come i problemi psichici rappresentino le malattie più diffuse negli istituti penitenziari (WHO, 2007; Antigone 2020; Ars Toscana, 2015). La questione è divenuta più evidente di quanto già non fosse dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19 nel febbraio 2020, con un netto aumento di vari eventi critici nelle carceri in questo anno rispetto ai precedenti (Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, 2021). La sola Lombardia ha contato, nel 2019, un alto numero di suicidi, 16, cifra che risulta molto alta se paragonata ai dati per la stessa regione riferiti agli anni precedenti. Con la relazione Salute mentale e carceri l'Istituto approfondisce la questione facendo riferimento sia a dati sugli eventi critici da varie fonti istituzionali e non, sia alla letteratura sociologica, psicologica e giudiziaria reperibile sul tema della salute mentale in carcere. Il report analizza inizialmente le caratteristiche principali del contesto penitenziario lombardo e presenta una revisione della letteratura su salute mentale, suicidio e autolesionismo nelle carceri, grazie a fonti provenienti da varie discipline. Il capitolo 4 traccia un quadro delle statistiche sugli eventi critici, e in particolare sui dati relativi ad atti suicidiari e autolesionistici a livello nazionale e, ove disponibili, regionale. Vengono poi approfonditi alcuni temi più specifici: l’impatto del Covid-19 sulla salute mentale nelle carceri italiane e lombarde; le Residenze per l’Esecuzione delle misure di sicurezza; detenute donne e salute mentale (considerato che esse, pur in minoranza, possono soffrire di manifestazioni di disagio psichico e essere soggette a fattori di rischio parzialmente differenti rispetto alla controparte maschile), cui seguono un capitolo con considerazioni conclusive e, oltre a bibliografia e sitografia di riferimento, un appendice dedicata a Glossario e acronimi.

Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile
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Lombardia <Regione>

Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile / Regione Lombardia

Milano : Regione Lombardia, 2021

Abstract: Regione Lombardia ha elaborato e aggiornato la propria Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile della Lombardia con il supporto di PoliS-Lombardia. Il documento "coniuga gli obiettivi di Agenda 2030 e della Strategia Nazionale secondo le caratteristiche, le esigenze e le opportunità del territorio lombardo. In considerazione anche degli obiettivi posti dalle politiche europee, nazionali e regionali e dal posizionamento attuale della regione, essa individua gli obiettivi strategici che la Lombardia si impegna a perseguire applicando il principio di sviluppo sostenibile: soddisfare i bisogni delle generazioni presenti, senza compromette la possibilità di fare altrettanto per le generazioni future. Nello spirito di Agenda 2030, la Strategia lombarda non si rivolge solamente all’istituzione di governo, ma a tutti i soggetti pubblici e privati, fino ai singoli cittadini, e punta a indicare la strada per un’azione ampia e partecipata, di efficacia capillare sul territorio e diversificata nei settori della società e del sistema economico-produttivo. Non si tratta di un documento limitato alla protezione dell’ambiente, ma di respiro sistemico, imperniato sulle tre dimensioni fondamentali della sostenibilità: economica, sociale e ambientale. La sezione principale della Strategia – intitolata 'Gli Obiettivi Strategici' – si articola infatti in cinque macro-aree che coprono l’intero spettro dell’azione per la sostenibilità: - Salute, uguaglianza, inclusione - Istruzione, formazione, lavoro - Sviluppo e innovazione, città, territorio e infrastrutture - Mitigazione dei cambiamenti climatici, energia, produzione e consumo - Sistema eco-paesistico, adattamento ai cambiamenti climatici, agricoltura L’introduzione della Strategia spiega nel dettaglio il razionale di questa suddivisione e la corrispondenza tra macro-aree, goal di Agenda 2030 e aree della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Le macro-aree contengono i 94 Obiettivi Strategici individuati – e raggruppati, per maggiore chiarezza, in aree di intervento – che forniscono le indicazioni specifiche sulle azioni da intraprendere. Ciascuna macro-area si apre con un paragrafo che traccia la vision per il futuro della Lombardia, seguito da tabelle di riepilogo sugli obiettivi corrispondenti di Agenda 2030 e della Strategia Nazionale e sui target quantitativi di Regione Lombardia. Sono presenti, inoltre, riferimenti ai principali strumenti di programmazione regionale che afferiscono ai vari obiettivi. L’ultima sezione tratta gli aspetti di “funzionamento” della Strategia: ne descrive la governance, le prospettive sul sistema di monitoraggio e sugli strumenti e iniziative per favorirne l’attuazione, le modalità di coinvolgimento degli stakeholder, dei soggetti istituzionali e dei territori e i percorsi per la valutazione delle politiche di Regione". [testo tratto dal sito dedicato]

Il Consiglio in ascolto
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PoliS-Lombardia - Lombardia <Regione>. Consiglio regionale

Il Consiglio in ascolto : Le esigenze dei giovani residenti in Lombardia. Ricerca / PoliS-Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia ; Raffaello Vignali, Federica Ancona [et al.]

Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2021

Abstract: Questo progetto esamina la condizione, le aspettative, i valori e i comportamenti dei giovani lombardi tra i 18 e i 34 anni. Se indagini passate avevano già mostrato l’instabilità e l’incertezza in cui da tempo vive la popolazione giovanile in Lombardia, la situazione dei giovani si è aggravata a seguito della pandemia di Covid-19, con conseguenze già visibili della stessa sulle loro scelte familiari e abitative (meno matrimoni e convivenze) e sulla loro condizione occupazionale (meno occupati, più disoccupati e soprattutto inattivi). L' indagine si basa su un questionario somministrato a un campione di 2.000 giovani abitanti in Lombardia, con domande relative alla loro situazione familiare e abitativa, ai loro progetti per il futuro, alla condizione degli studenti, dei lavoratori e dei Neet, al loro tempo libero, ai loro valori e al rapporto con le istituzioni. I dati fanno emergere vari trend sociodemografici, e un approfondimento di analisi ha messo in evidenza alcune ripercussioni della pandemia. Per esempio, gli studenti che dichiarano di aver avuto problemi con la formazione a distanza sono oltre un terzo di coloro che l’hanno svolta più del solito, e sono perlopiù studenti di scuola. Il transito nella condizione di Neet dallo scoppio della pandemia ha coinvolto con maggiore probabilità i giovani laureati e gli over 25, mentre quello nella disoccupazione ha riguardato con maggiore probabilità le giovani donne, i giovani in condizioni economiche di difficoltà ed anche la cittadinanza straniera. Infine, emerge il forte impatto positivo della pandemia sulle intenzioni di mobilità abitativa dalla famiglia d’origine, mentre si riscontra un impatto opposto sulla mobilità territoriale. I risultati riportati in questo rapporto mettono in luce come la pandemia stia avendo effetti rilevanti sulla popolazione giovanile lombarda da differenti punti di vista, con particolare riferimento alla transizione verso un percorso di vita autonomo. Appare perciò importante focalizzare l’azione pubblica verso politiche di attivazione per favorire l’autonomia. È peraltro necessario continuare a monitorare la condizione giovanile per comprendere a pieno le ricadute che la pandemia potrà avere nel medio-lungo periodo.

Studi di accompagnamento alle misure di Dote merci ferroviaria regionale
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Gay, Guido - Vignali, Raffaello - PoliS-Lombardia

Studi di accompagnamento alle misure di Dote merci ferroviaria regionale : Relazione finale. Rendicontazioni 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020 / PoliS-Lombardia ; Raffaello Vignali, Guido Gay

Milano : PoliS-Lombardia, 2021

Abstract: La LR. 42/28 12 2017 ha istituito all’art. 4 la “dote merci ferroviaria”, un contributo volto a promuovere il trasporto ferroviario delle merci in arrivo o in partenza da scali ferroviari e terminal intermodali presenti in Lombardia. Il contributo è destinato a imprese che si impegnano a mantenere o incrementare il volume di traffico merci ferroviario. La Giunta Regionale l’11 giugno 2018 (DGR XI/205) ha stanziato 1,8 milioni di euro in 3 anni per la “dote merci ferroviaria”, a integrazione del contributo statale denominato “Ferrobonus”, siglando una intesa operativa con il Ministero Infrastrutture e Trasporti per la gestione dei fondi. Questa Relazione finale analizza le informazioni sui traffici disaggregate per singolo treno relative alla terza annualità (2019/2020) del lavoro svolto, illustrando successivamente come sia modificato il trasporto merci nella nostra regione nel periodo complessivo considerato. In particolare, si esaminerà se le modificazioni siano in qualche misura riconducibili alla specifica modalità di quantificazione del contributo adottata da Regione Lombardia nella DGR XI/205 del l’11 giugno 2018.