Trovati 41 documenti.
I rapporti finali, documenti, libri realizzati dall'Istituto dal 2011 in poi - Per molti documenti è possibile trovare il testo completo allegato alla scheda bibliografica.
Per richiedere testi non disponibili in allegato e per informazioni: CHIEDI IN BIBLIOTECA
SELEZIONA : Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione
Puoi usare i filtri proposti a sinistra o il box di ricerca qui sotto per cercare tra i documenti realizzati dal nostro Istituto dal 2011 in poi.
Trovati 41 documenti.
s.e, 2016
Abstract: Il progetto di ricerca nasce dalla necessità di chiarire la cornice normativa entro cui si muove il tema della "par condicio", con un focus specifico sugli effetti che essa produce sulla comunicazione della pubblica amministrazione, in particolare su quella dell'Assemblea legislativa della Regione Lombardia. Il nucleo centrale della ricerca si basa su uno studio di casi svolti dal 2010 al 2015 in sette regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio e Campania; nonché da una serie di interviste realizzate ai professionisti della comunicazione che si trovano ad applicare la norma. L'indagine ha preso, inoltre, in esame altre realtà come la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America. Dal punto di vista metodologico, il progetto di ricerca è stato sviluppato attraverso i seguenti compiti: - analisi della letteratura relativa al tema della par condicio; - analisi della normativa e della giurisprudenza al fine di mappare i contenuti, differenziati per fonti e applicabili ai diversi appuntamenti elettorali; - analisi qualitativa: interviste a funzionari di Agcom e Corecom, docenti universitari e professionisti nel campo della comunicazione politica e istituzionale, condotte secondo la metodologia dell'intervista qualitativa; - analisi quantitativa: al fine di comprendere in maniera più puntuale il senso della legge 28/2000 rispetto all'attuale utilizzo dei mezzi di comunicazione.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Lo studio si è proposto di fornire al committente un quadro conoscitivo ampio e articolato delle iniziative più significative volte alla diffusione e promozione della Medicina di genere a livello internazionale, europeo, nazionale e nelle regioni italiane, con particolare attenzione agli interventi promossi da Regione Lombardia e sviluppati nelle strutture sanitarie lombarde. L'obiettivo generale è stato quello di individuare buone pratiche e fattori facilitanti e di formulare indicazioni di policy. A tal fine, è stata realizzato uno studio multilivello articolato come segue: in primo luogo, viene presentata una mappatura e analisi aggiornata delle azioni istituzionali volte a favorire lo sviluppo della Medicina di genere a livello internazionale, europeo, nazionale e delle altre Regioni italiane evidenziando, in maniera comparativa, i diversi approcci adottati e le differenti misure messe in atto; in secondo luogo, sono state raccolte e descritte le iniziative concernenti la Medicina di genere attivate nei diversi segmenti del sistema sanitario regionale lombardo - ATS e ASST, IRCCS, aziende accreditate, medici di medicina generale - anche a seguito degli interventi promossi in questi anni da Regione Lombardia; sono stati poi analizzati i risultati di un'indagine qualitativa svolta attraverso interviste semi-strutturate agli attori coinvolti nei percorsi di progettazione e implementazione delle iniziative - direttori sanitari e socio-sanitari, medici ospedalieri di differenti specialità, operatori del sistema sanitario, medici di medicina generale - con lo scopo di raccogliere percezioni e valutazioni relative al grado di diffusione della Medicina di genere in Lombardia e ai fattori che hanno favorito e possono ulteriormente favorire tali percorsi. Infine vengono presentate possibili linee e indicazioni di intervento.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia ; 10/2016
Abstract: Il Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, d'intesa con la VII Commissione consiliare, ha promosso una missione valutativa sugli interventi regionali di sostegno alla partecipazione alle pratiche sportive e motorie in Lombardia, conseguenti all'approvazione della Legge Regionale n. 26 del 2014 (LR 26/2014). La missione valutativa si è posta due obiettivi principali: ricostruire un quadro conoscitivo di insieme sugli interventi che sono stati avviati e/o conclusi a seguito dell'approvazione della nuova legge regionale; analizzare in profondità le modalità attuative e i primi esiti degli interventi Dote Sport (edizione 2015) e Bando "Lo sport: un'occasione per crescere insieme" (edizione 2015) al fine di metterne in luce i punti di forza e debolezza ed evidenziare eventuali elementi utili a porre dei correttivi. Il capitolo 1 del Rapporto presenta gli obiettivi dello studio, l'approccio metodologico e le fonti informative utilizzate, oltre alle principali difficoltà incontrate nel rispondere ai quesiti valutativi. Il capitolo 2 offre una breve panoramica sul contesto di riferimento e sul quadro normativo della promozione delle attività motorie e sportive in Regione Lombardia. I capitoli successivi presentano i risultati dello studio e le risposte ai quesiti valutativi della missione. In particolare, il capitolo 3 illustra in maniera sintetica il complesso di misure attuate a seguito dell'introduzione della LR 26/2014 e le risorse stanziate, con particolare riguardo alle linee di intervento degli Assi 1, 2 e 3 delle Linee Guida e priorità d'intervento per la promozione della pratica motoria e dello sport in Lombardia nel triennio 2015 - 2017. Il capitolo 4 e il capitolo 5 presentano in maniera dettagliata i risultati dell'analisi critica di implementazione delle misure oggetto di approfondimento della missione, rispettivamente: l'accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo che ha dato seguito al Bando "Lo sport: un'occasione per crescere insieme" (edizione 2105) e il Bando Dote Sport (edizione 2015). Per entrambe le misure viene presentata una breve descrizione, le risorse stanziate e il grado di soddisfacimento della domanda, le caratteristiche dei beneficiari e dei progetti, i principali punti di forza e di debolezza delle misure e le criticità incontrate in fase di attuazione. Infine il capitolo 6 presenta alcune considerazioni conclusive e indicazioni di policy.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper "La leadership femminile nelle aziende lombarde" documenta l'impatto dell'introduzione delle quote di genere nelle società quotate lombarde, fornisce i dati sulla attuale presenza delle donne negli organi di governo delle società lombarde e analizza gli effetti dell'introduzione delle quote rispetto all'efficienza economica e di governance. L'introduzione delle quote è associata a un aumento di donne nei consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società lombarde e a un aumento degli Amministratori Delegati e Presidenti donna. Inoltre, l'applicazione della legge ha portato a un aumento del livello di istruzione medio, oltre che all'entrata di donne più giovani, consentendo così un rinnovamento degli organi delle società lombarde con un innalzamento della qualità media. Non si evidenzia una relazione significativa tra la percentuale di donne e la performance economica. Il rapporto si conclude con analisi qualitative basate su interviste e un caso aziendale.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il presente documento, dopo aver fornito un'analisi dei caratteri e delle dimensioni del secondo welfare nel contesto italiano, vuole dar conto dell'importante ruolo che questo tema ha assunto nell'ambito lombardo, presentando dati ed esperienze di particolare rilievo in tal senso. A fronte dei dati e delle esperienze descritte, l'intento è dimostrare come l'ente regionale, lungi dall'essere esautorato delle proprie funzioni, possa giocare un ruolo di primo piano per sostenere, diffondere e governare pratiche e approcci di secondo welfare quanto mai fondamentali per la tenuta del modello sociale lombardo. Al fine di supportare un tale urgente compito, si offrono in chiusura anche alcune indicazioni di policy, utili a rafforzare pratiche già in atto e dare impulso a iniziative future.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2016
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper presenta una analisi delle possibili prospettive dell'attuazione, con particolare riferimento al Consiglio regionale della Lombardia, della legge costituzionale "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione", su cui, nel dicembre 2016 si è svolto il referendum costituzionale. La prima parte del paper è dedicata all'analisi della proposta di "nuovo" Senato e della territorializzazione della rappresentanza e propone alcune indicazioni utili alla definizione delle possibili relazioni e modalità di raccordo tra Senato e Consigli regionali. La seconda parte analizza l'ipotesi di riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni e individua alcune prospettive di scenario sugli equilibri legislativi che potrebbero instaurarsi per effetto della riforma, proponendo specifici approfondimenti sulle materie turismo, governo del territorio e servizi sociali. La terza parte, infine, illustra le prospettive di futura applicazione del regionalismo differenziato.
Milano : Regione Lombardia, 2016
[S.e.], 2016
Abstract: Il progetto di ricerca si è proposto di esaminare l'impatto del testo di legge costituzionale intitolato "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione", sul ruolo, le attività e le competenze dei Consigli regionali, con particolare riferimento a quello lombardo. Si è, pertanto, realizzata una prima prefigurazione di quelli che potrebbero essere i futuri scenari istituzionali oin cui si troverà ad operare il Consiglio, ipotizzando che la riforma entri in vigore. Il progetto si è proposto di offrire all'organo legislativo regionale una presentazione e una valutazione delle diverse opzioni con riferimento al ruolo delle Regioni ordinarie e soprattutto al caso lombardo.
s.e, 2016
Abstract: Il progetto di ricerca prende in esame il ruolo delle Regioni nel contesto europeo attuale sotto il profilo della visibilità istituzionale delle stesse non solo come enti partecipanti al processo politico decisionale dell'Unione europea, ma anche come autorità istituzionali, deputati a realizzare azioni concrete di sviluppo territoriale. Il rapporto di ricerca è articolato in tre capitoli che ripercorrono le sfacettature del ruolo delle entità regionali nel contesto dell'Unione europea.
Milano : Éupolis Lombardia, 2016
Missione valutativa / Consiglio regionale della Lombardia
Abstract: Lo scopo dello studio è stato valutare l'implementazione degli interventi regionali a sostegno del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e di coloro che usufruiscono di misure alternative in attuazione della Legge regionale 14 febbraio 2005, n. 8 "Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Lombardia" e sostenuti dalle politiche di inclusione sociale finanziate attraverso il Fondo Sociale Europeo. In particolare si sono considerati: a) l'area adulti (con attenzione alla distinzione tra la popolazione detenuta e quella che usufruisce di misure alternative); b) i diversi soggetti e livelli territoriali interessati (Regione, ASL, Istituti penitenziari, Uffici di Esecuzione Penale Esterna). La ricostruzione degli interventi in sostegno alla genitorialità, alla formazione e al lavoro, si è concentrata su un periodo di osservazione relativo all'ultimo quinquennio. Un focus specifico riguarda l'analisi del passaggio dal sistema dotale al finanziamento di progetti realizzati da reti di partenariato, avvenuto in seguito all'introduzione della D.G.R. 20 Dicembre 2013 n. X/1107, evidenziandone i primi esiti.
s.l. : [S.e.], 2015
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il testo dedica ampio spazio alla valorizzazione sociale dei beni immobili con un'ampia sezione descrittiva che presenta i dati messi a disposizione da ANBSC e Libera Lombardia e una serie di interviste agli enti assegnatari che permette di approfondire aspetti fin qui poco esplorati del recupero sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità. Le considerazioni sul modello di gestione delle assegnazioni offrono qualche spunto di riflessione sulla consapevolezza del valore simbolico della restituzione alla collettività dei beni confiscati. Il problema delle aziende viene solo marginalmente trattato. Si sconta un deficit informativo che dipende sia dalla disponibilità di dati sulle aziende confiscate, sia dalla oggettiva difficoltà di ricostruire casi di buona gestione delle imprese confiscate. Nella seconda parte del testo viene presentato un breve excursus della normativa e di seguito vengono descritte le principali proposte elaborate per superare alcune delle criticità del codice antimafia e le novità che potrebbero interessare la gestione delle aziende confiscate. L'ultima parte elenca alcune proposte di intervento. Le previsioni basate sui provvedimenti di sequestro dei tribunali portano a concludere che questo fenomeno si amplierà anche nei pro ssimi anni. La politica regionale si deve dotare di strumenti di intervento che sappiano conciliare il patrimonio di beni potenzialmente disponibile per il recupero sociale con le istanze di utilizzo espresse dal territorio.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper si è proposto di approfondire quali sono gli strumenti più adeguati per valutare e misurare l'effettiva incidenza della produzione normativa regionale, considerate anche le problematiche connesse alla conduzione delle analisi di impatto della legislazione, sia a livello regionale che nazionale. Più in particolare, lo studio ha analizzato se sia possibile, tramite gli strumenti dell'analisi di impatto della regolamentazione (impact assessment - ex ante) e della valutazione dei risultati della regolamentazione (evaluation - ex post): identificare i benefici sullo sviluppo socio-economico del territorio, ovverosia l'efficacia della produzione legislativa in termini qualitativi e di efficacia delle politiche; comprendere se e in quali casi il livello regionale di esercizio delle competenze sia migliore di quello statale (o europeo) in conformità con i principi di sussidiarietà e di proporzionalità, ovverosia le correlazioni tra livello delle competenze esercitate e produzione legislativa. Si tratta di obiettivi particolarmente significativi alla luce: a) della riforma costituzionale in corso di approvazione, che prevede l'assegnazione al nuovo Senato della funzione di valutazione delle politiche pubbliche e di verifica dell'impatto delle politiche dell'Unione europea sui territori; b) del percorso di sviluppo dell'analisi della regolazione e della valutazione delle politiche in Italia: c) delle più recenti scelte europee in materia di better regulation. L'analisi e il confronto con alcune esperienze internazionali (Ocse, Stati Uniti) ed europee (Commissione europea, Regno Unito, Svizzera) ha rilevato il carattere ancora poco indagato di questi temi nella dottrina e nella prassi legislativa italiana, sia a livello nazionale che regionale. Si tratta, infatti, come dimostrano anche gli esiti della rilevazione effettuata con le Regioni della CALRE - Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee presentati nel rapporto, di temi ancora molto in fieri, rispetto ai quali ci si può attendere in futuro un'attenzione e uno sviluppo significativi, anche in relazione agli aspetti connessi all'accountability e al rendimento istituzionale. Il policy paper mostra come un approccio di analisi e valutazione integrata della lesgilazione sia il più quotato nei diversi livelli di governo analizzati, benchè esso presenti sul piano attuativo non poche criticità, dovute alla carenza di risorse economiche e di competenze specifiche e alla "brevità" dei processi, che dovrebbero invece estendersi per un periodo di tempo sufficientemente lungo atto a valutare nel tempo i provvedimenti. Le indicazioni di policy per il Consiglio regionale della Lombardia propongono lo sviluppo di quattro linee di azione, e dei relativi strumenti, finalizzati in particolare a: a) incrementare l'expertise; b) operare secondo la logica del life-cycle approach; c) adottare criteri di valutazione generalizzati; d) sviluppare il coordinamento istituzionale.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il documento fornisce un quadro conoscitivo delle trasformazioni demografiche e sociali delle famiglie lombarde, con particolare riguardo ai nuclei monogenitoriali, tendenzialmente più fragili e più esposti a fenomeni di deprivazione economica e sociale. Lo studio si è proposto di individuare indicazioni di policy per riorientare le attuali politiche rispetto alle esigenze e ai fabbisogni di queste nuove realtà, nella prospettiva di ottimizzare l'azione istituzionale regionale in materia. L'analisi svolta si è sviluppata a diversi livelli: 1) analisi delle trasformazioni dei modelli familiari in Lombardia; 2) fotografia della spesa sociale dei Comuni lombardi; 3) focalizzazione sui bisogni delle famiglie monogenitoriali e sui provvedimenti di cui possono fruire, con uno sguardo allargato anche al contesto europeo. Il testo raccoglie anche i materiali presentati durante un workshop con studiosi delle tematiche inerenti le trasformazioni sociali e della famiglia ed esperti di valutazione di politiche familiari.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: Il policy paper presenta le possibili ricadute settoriali del TTIP, l'accordo di partenariato tra Stati Uniti ed Unione europea che punta a creare la più grande area di integrazione commerciale del mondo. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell'UE con oltre 310,7 miliardi di esportazioni e il secondo mercato di approvvigionamento con oltre 204 miliardi di importazioni. Secondo la Commissione europea11, 10 milioni di posti di lavoro in Europa dipendono dalle esportazioni negli Stati Uniti. Il TTIP è un accordo che ha un valore strategico con importanti ricadute economiche. Il primo capitolo colloca il TTIP nella prospettiva degli accordi di libero scambio, il secondo capitolo fa il punto sullo stato di avanzamento dei negoziati, arrivati all'11° round, che ha segnato un progressivo avvicinamento delle parti su alcuni capitoli delicati sui quali era intervenuta anche una risoluzione del Parlamento europeo. Il terzo capitolo presenta i principali studi sugli effetti economici del TTIP. Nel quarto capitolo vengono descritte sinteticamente le specificità del sistema produttivo lombardo in relazione ai rapporti con i mercati internazionali. Nel quinto capitolo, partendo dalle analisi delle barriere tariffarie e non tariffarie disponibili nei database UNCTAD12 e avvalendosi dei dati delle esportazioni e importazioni della Lombardia verso gli Stati Uniti vengono individuati i settori produttivi lombardi per i quali la sottoscrizione del TTIP potrebbe essere vantaggiosa o meno. L'ultima parte formula alcune proposte di intervento del Consiglio Regionale.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Policy Paper / Consiglio Regionale della Lombardia
Abstract: La Lombardia è entrata nella recessione con un sistema economico produttivo solido e articolato, dotata di fondamentali positivi che le hanno consentito di superare i sette lunghi anni di crisi (2007-2014) pagando certamente un costo economico e sociale elevato, ma senza minare le possibilità di ripresa. Il testo presenta nel capitolo l'analisi dei punti di forza della Lombardia, articolati sulle quattro grandi declinazioni delle policies analizzate in dettaglio (innovazione, imprenditorialità, interna- zionalizzazione e investimenti) ed evidenzia alcuni punti di debolezza; il capitolo due analizza la "domanda di policy" che le imprese pongono alle Istituzioni e in particolare alla Regione; il capitolo tre illustra l'offerta di politiche industriali di Regione Lombardia; il capitolo conclusivo sintetizza le valutazioni emerse nei precedenti capitoli con alcuni suggerimenti che attengono più al metodo che non ai contenuti, utili ad integrare il già esaustivo panorama degli interventi che Regione Lombardia mette in atto per sostenere lo sviluppo economico regionale.
Milano : Éupolis Lombardia
Abstract: Nell'ambito del Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali e sub-nazionali, promosso dalla CALRE (Conference of European Regional Legislative Assemblies) e dal Consiglio regionale della Lombardia e dedicato a "Rappresentazione regionale e locale per una vera democrazia globale", Éupolis Lombardia ha curato il coordinamento scientifico delle sessioni tematiche del 24 ottobre. Gli approfondimenti hanno riguardato: - la competitività regionale e i nuovi paradigmi di crescita, - la Carta di Milano su agricoltura e alimentazione, - il welfare regionale, - lo sviluppo sostenibile, - la multilevel governance, - le politiche di bilancio e politiche finanziarie, - i processi decisionali e la valutazione delle politiche, - il rapporto tra sussidiarieta' e diritti.
Milano : Consiglio Regionale della Lombardia, 2015
Abstract: La pubblicazione raccoglie gli atti del convegno, promosso dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con Éupolis Lombardia, svoltosi a Milano il 28 novembre 2014. Il testo, a cura di Sabrina Bandera di Éupolis Lombardia, presenta il punto di vista di alcuni esperti e dei consiglieri regionali sui principali snodi della riforma costituzionale: il nuovo Senato, le competenze di Stato e Regioni e il nuovo assetto degli Enti locali.
[Milano] : [S.e.], 2014
Abstract: Nel corso del seminario sono stati presentati i risultati di una missione valutativa promossa dal Comitato paritetico di Controllo e Valutazione su due misure della Regione Lombardia, il Fondo Sostegno Affitti e il Contributo Mutuo Prima Casa. I risultati della ricerca sono stati presentati e discussi da legislatori e amministratori regionali, esperti di politiche abitative, amministratori locali, dei interessati, rappresentanti del mondo bancario, con l'auspicio che un confronto ancorato a dati empirici e aggiornati possa contribuire a migliorare l'azione regionale. Per Éupolis Lombardia, Veronica Merotta e Luigi Bernardi sono intervenuti durante la sessione "Efficacia ed equità del Fondo Sostegno Affitto e del Contributo Mutuo Prima Casa" presentando lo studio "Missione Valutativa. Attuazione e risultati delle misure regionali di sostegno all'affitto e all'acquisto della prima casa".
[Milano] : [S.e.], 2014
Abstract: Le cure palliative, nate nel Regno Unito, sono state definite dall'OMS come "un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie, che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di un'identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale". Pur con un certo ritardo, il problema è stato affrontato anche in Italia dal legislatore, che attraverso la Legge 38 del marzo 2010 "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore" ha definito una rete di interventi destinati a pazienti in fase terminale e alle loro famiglie. Per quanto riguarda la Lombardia, già prima dell'approvazione della Legge Quadro Nazionale, la Regione aveva messo in atto una serie di interventi in linea con le norme deliberate nel 2010.