Sono disponibili alcuni elaborati (Project work) realizzati dai partecipanti ai Corsi di formazione Manageriali per Direttori di Azienda Sanitaria (DIAS) e Direttori responsabili di Struttura Complessa (DSC) e dai partecipanti ai Corsi di rivalidazione della formazione manageriale organizzati da AFSSL - Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo di PoliS-Lombardia.
Per ogni Project work è visualizzabile una scheda descrittiva dettagliata, con abstract e - in allegato - il testo completo del documento.

SELEZIONE PER TIPO CORSO: DIAS DSC - RIVALIDAZIONE

SELEZIONE PER MODULOSanità pubblica - Organizzazione e gestioneGestione economico-finanziaria - Risorse umane

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Regolamento di programmazione ASL Avellino
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Capone, Daniela

Regolamento di programmazione ASL Avellino : sistema integrato di controlli / Daniela Capone

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: L'elaborazione del presente Regolamento si è resa necessaria a seguito dell'adozione del nuovo Atto Aziendale - giusto D.C.A. Regione Campania n. 40/2017- e dalla conseguente predisposizione del nuovo Piano dei Centri di Responsabilità e dei Costi, giusta deliberazione aziendale n.82 del 19.01.2018 Il presente Regolamento si configura, quindi, quale linea guida per l'attuazione del processo di budgeting che coinvolge i CdR individuati nel nuovo Piano dei Centri di Responsabilità e dei Costi dell'ASL Avellino. Esso contempla le fasi del processo di budgeting nella sua triplice finalità: - budgeting come sistema operativo aziendale di programmazione e di controllo; - budgeting finalizzato al raggiungimento del processo di responsabilizzazione di tutti coloro che operano nell'Azienda ai fini della negoziazione di obiettivi condivisi; - budgeting per il raggiungimento di obiettivi quantitativi e qualitativi legati all'efficacia dell'assistenza, o meglio, all'appropriatezza della stessa in modo da rispettare la coerenza con i fini istituzionali dell'Asl Avellino. A supporto di tutte le n. 8 fasi del processo di budgeting descritto nel presente elaborato, viene utilizzata la contabilità analitica per centri di costo che fornisce gran parte delle informazioni sui costi e sui ricavi. Pertanto, dopo l'approvazione da parte della direzione strategica del presente Regolamento di Programmazione e di Controllo, sarà elaborato il Regolamento di Contabilità Analitica in cui saranno dettagliate tutte le attività economico-contabili da porre in essere, tra le quali, la misurazione dei risultati raggiunti attraverso un sistema di indicatori: - indicatori di attività - indicatori di risultato - indicatori di efficienza - indicatori di efficacia - indicatori di economicità - indicatori di qualità ed un sistema di reporting. Le finalità e gli strumenti del Controllo di Gestione (Budget, Contabilità Analitica, Reporting) sono sostanzialmente gli stessi in tutte le aziende ma le metodologie di implementazione si differenziano, talvolta in modo sostanziale, a seconda delle diverse tipologie di processi presenti nelle aziende sanitarie. Da ciò la necessità del Regolamento di Programmazione per l'ASL Avellino inteso come sistema integrato di controlli nell'accezione del "Management Control", espressione inglese per la definizione del Controllo di Gestione quale meccanismo operativo forte, posto sempre a supporto dell'attività del management, per fornire alla dirigenza le informazioni necessarie a guidarne le scelte ed assumere le decisioni utili al conseguimento degli obiettivi individuati, attraverso l'impiego efficiente delle risorse disponibili. MODULOECO

La gestione dell'Emergenza-Urgenza in Regione Lombardia
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Chisari, Agostino

La gestione dell'Emergenza-Urgenza in Regione Lombardia : la Centrale Unica di Risposta NUE 112 e la sua evoluzione verso il sistema eCall / Agostino Chisari

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: La capacità di intervenire in tempi brevi nei casi di Emergenza-Urgenza di tipo sanitario consente di ridurre in misura significativa la perdita di vite umane e migliori prospettive di recupero ai feriti. I casi di arresto cardiaco costituiscono una delle emergenze più influenzate dai tempi di risposta. Diversi studi dimostrano che le possibilità di sopravvivenza si riducono del 7-10% per ogni minuto che passa senza defibrillazione e intervento di rianimazione. L'obiettivo del Servizio NUE 112 - Numero Unico Europeo di Emergenza è quello di incrementare l'efficacia nella gestione delle chiamate d'emergenza attraverso il modello della CUR (Centrale Unica di Risposta), che costituisce un riferimento unico di raccolta, trattamento e smistamento delle informazioni tra gli utenti e le centrali operative degli Enti competenti. I vantaggi più evidenti del NUE 112 sono: − garanzia di una risposta immediata a tutte le chiamate, anche in condizioni di criticità, grazie ad un modello tecnico-organizzativo di altissimo valore; − effetto filtro, che consente di trasferire agli Enti di Soccorso le sole chiamate relative ad effettiva emergenza, pari a circa il 49% del totale. L'attuale evoluzione del Servizio verso il Sistema eCall prevede che, in caso di grave incidente, il dispositivo IVS in dotazione al veicolo generi automaticamente una chiamata verso il NUE 112, consentendo di: − ottenere informazioni immediate, inclusa l'esatta posizione dell'evento; − tagliare ulteriormente i tempi di risposta, rispetto alle comunicazione tradizionali; − avere informazioni precise sulla tipologia di veicolo. I due sistemi costituiscono i protocolli oggi più efficaci, a livello internazionale, per il contenimento dei tempi di intervento: dalla loro applicazione è attesa una riduzione fino al 50% dei valori attuali che, per i soli incidenti stradali, corrisponde a 2.500 vite umane salvate ogni anno sulle strade europee e ad oltre 300 su quelle italiane. Nel presente documento vengono descritte caratteristiche, funzionamento e potenzialità di sviluppo dei sistemi, sottolineando il ruolo (tuttora fortemente attivo) di promotore e principale referente svolto dalla Regione Lombardia, per il tramite di AREU, per l'implementazione e la diffusione degli stessi a livello nazionale. Nel Giugno 2010 veniva attivata la sperimentazione della prima CUR italiana a Varese; con le successive attivazioni delle Centrali di Milano (2013) e Brescia (2015) si realizzava la copertura del NUE 112 sull'intero territorio regionale. Particolarmente positivi i risultati 2017: circa 5 milioni di chiamate ricevute, con tempo medio di risposta pari a 3,7 secondi. Alla data odierna Varese è inoltre l'unica CUR in Italia abilitata al sistema eCall. MODULOPOL

Il possibile ruolo delle aziende speciali e delle aziende servizi alla persona nella creazione di una rete per la presa in carico delle fragilità
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Cioffi, Temistocle - Deplano, Andrea

Il possibile ruolo delle aziende speciali e delle aziende servizi alla persona nella creazione di una rete per la presa in carico delle fragilità : due proposte per le città di Vigevano e Voghera / Temistocle Cioffi, Andrea Deplano

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: Aziende speciali e Aziende Servizi alla Persona, per loro particolare configurazione giuridica, possono ricoprire, attraverso un processo di riqualificazione dei loro servizi finalizzata alla creazione di Presidi Socio Sanitari Territoriali (PRESST), il ruolo di anello di congiunzione nel sistema sociosanitario tra gli enti erogatori pubblici e privati che operano nell'ambito dei servizi sanitari e sociosanitari ed il sistema dei servizi sociali degli enti locali. I vantaggi derivanti dalla realizzazione del progetto possono essere riassunti come segue: Per il SSR - il PRESST si inquadra perfettamente nella filosofia operativa della L.R. 23/2015, con l'integrazione in una rete di tutti i principali enti ed associazioni operanti sul territorio nel settore sociale e sociosanitario finalizzata ad assicurare una pronta risposta ai bisogni del soggetto fragile. La gestione della rete consentirà inoltre un migliore controllo della spesa sociosanitaria e sociale pubblica, evitando anche duplicazioni di servizi da parte degli enti ed associazioni aderenti al progetto. - Per la popolazione - Il PRESST consente di creare uno sportello delle fragilità per la presa in carico dell'anziano, con un front office che gestirà le richieste di prenotazione di esami e prestazioni di tipo sanitario, socio sanitario e sociale e provvederà all'esame dei bisogni ed alla redazione del PAI e del patto di cura. - Per i MMG - il PRESST consente di liberare in parte i MMG dall'affollamento degli ambulatori dovuto alla richiesta di prescrizioni ripetitive provenienti dai pazienti affetti da malattie croniche, consentendo comunque al medico di non perdere il controllo sulle condizioni complessive di salute del paziente stesso. - Per l'ASMV e l'ASP - il PRESST consentirà di riposizionare le due aziende in una posizione di maggior "visibilità "sul territorio, superando la tradizionale accezione di "sociosanitario" identificato nella residenza sanitaria assistenziale, nel centro diurno e nei servizi ricreativi per anziani, assicurando la produzione di un mix di prestazioni più in linea con i nuovi bisogni emergenti, evidenziati dalla L.R. 23/2015 e dai suoi provvedimenti applicativi, per la creazione di un welfare del futuro più moderno e sempre più vicino ai bisogni del soggetto fragile e del nucleo familiare in cui è inserito. MODULOORG

Presa in carico delle cronicità
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Bensa, Giuliana

Presa in carico delle cronicità : benchmarking dei modelli in sperimentazione in un campione di Gestori operanti nell'ambito della ATS Milano Città Metropolitana / Giuliana Bensa

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: Il presente lavoro indaga le modalità operative con cui è stato avviato nel 2018 il nuovo percorso di presa in carico delle cronicità in Regione Lombardia. Il progetto utilizza un duplice approccio, teorico ed empirico, attraverso: (i) una revisione dei provvedimenti normativi regionali; (ii) un'indagine qualitativa con la somministrazione di un questionario per descrivere l'implementazione concreta del modello. L'esame dei provvedimenti regionali consente di delineare le fasi di cui si compone la presa in carico, dalla stratificazione della domanda fino al riordino della rete di offerta ed all'avvio dell'arruolamento dei pazienti. L'indagine qualitativa rappresenta la traduzione operativa del modello regionale in un campione di 7 gestori costituiti da: 4 ASST, 1 IRCCS pubblico, 1 IRCCS privato e 1 Cooperativa. Il questionario esamina cinque dimensioni: 1. programmazione e gestione del percorso; 2. lay out ed organizzazione degli spazi; 3. sistemi informativi; 4. assetti e ruoli organizzativi; 5. potenziali aree di miglioramento. L'ambito territoriale in cui si colloca l'indagine è la ATS Milano Città Metropolitana, che offre, per estensione, densità e varietà di offerta e livello di adesione dei diversi attori, un valido contesto in cui valutare l'impatto della presa in carico. Nei primi quattro mesi di avvio il tasso di adesione dei pazienti è stato piuttosto basso, ma ciò ha consentito di gestire la complessità dell'innovazione introdotta, difficilmente governabile se l'afflusso dei pazienti fosse stato consistente. La valenza sperimentale della riforma dovrebbe consentire di perfezionare il modello, intervenendo da un lato sugli aspetti di carattere tecnico (funzionalità del sistema informatico, prescrizione farmaci e stratificazione) e dall'altro di carattere partecipativo ed organizzativo, al fine di superare due specifiche criticità emerse: 1. lo scarso coinvolgimento dei MMG, che condiziona l'adesione dei pazienti cronici, meno propensi ad affidarsi ad un nuovo modello di gestione della malattia se non supportati anche dal proprio medico di fiducia; 2. la gestione dei livelli di cronicità più lievi che non appare appropriata per i centri specialistici, deputati ad occuparsi dell'assistenza clinica più complessa. Questo lavoro, indirizzato agli attori del SSR coinvolti nella riforma, è realizzato in un contesto che ha registrato un basso livello di partecipazione dei MMG alla presa in carico. Potrebbe risultare utile estendere la valutazione nei territori delle ATS in cui l'adesione è stata oltre il 50%, per identificare i punti di forza e debolezza dei diversi contesti e suggerire gli interventi più adeguati per una piena gestione a regime dei pazienti cronici e/o fragili. MODULOPOL

Donazione organi a cuore fermo
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Ambrosio, Alberto Giovanni - Pelenghi, Stefano

Donazione organi a cuore fermo : progetto Lombardia Centro Regionale Trapianti ECMO Team / Alberto Giovanni Ambrosio, Stefano Pelenghi

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

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Abstract: Il trapianto rappresenta la migliore, e frequentemente l'unica, terapia salvavita per i pazienti affetti da insufficienza d'organo terminale. Nel 2014 nel mondo sono stati effettuati 119.873 trapianti di organo solido, ma purtroppo questo rappresenta solo il 10% della reale necessità. Purtroppo più di 6000 pazienti muoiono ogni anno in attesa di un trapianto. In Italia il tasso di donazione sta incrementando moderatamente ogni anno e nel 2017 ha raggiunto i 28,5 donatori per milione di persone. Il tasso di opposizione si aggira intorno al 30%. Regione Lombardia si è recentemente espressa sull'argomento con apposito atto che confermando il trapianto d'organi terapia consolidata nei pazienti con insufficienza d'organo terminale, ha sottolineato l'importanza di considerare e sviluppare programmi e metodiche in relazione anche alle innovazioni che la tecnologia rende oggi disponibili. La donazione a cuore fermo (DCD) è una metodica che si è sviluppata in modo rilevante nel corso degli ultimi venticinque anni e rappresenta una significativa possibilità per aumentare il numero dei trapianti con buoni risultati clinici. La Letteratura confermerebbe le potenzialità del percorso di donazione: dai dati SDO delle Terapie Intensive emerge che solo 1 su 6 potenziali candidati (17%) diventa donatore effettivo. Oggetto dello Studio è quello di definire con maggiore precisione il quadro di riferimento clinico-organizzativo all'interno del quale può avere luogo il processo di donazione e trapianto di organi DCD presso le strutture del SSR lombardo. Lo sviluppo della perfusione regionale normotermica ha reso possibile mantenere perfusi gli organi portando il paziente a potere donare. Il primo progetto italiano fu il Progetto Alba del San Matteo di Pavia, avviato nel 2008 per il prelievo di reni da donatore a cuore fermo. L'organizzazione su base regionale della rete degli HUB può essere configurata tenendo presente il dato geografico lombardo e la necessità di far crescere all'interno di ciascuna Area Territoriale la consapevolezza di un sistema integrato. Oltre all'HUB di Pavia e di due a Milano, per l'Area Territoriale occidentale, si individua 1 HUB a Bergamo per l'area centrale ed infine 1 a Brescia per quella orientale. Il risultato atteso è quello di portare il dato 2017 di 28,7 donatori allo standard dei 35 donatori pmp nel giro di 5 anni. Si propone al legislatore di considerare la possibilità di portare al di fuori del budget assegnato alle Strutture erogatrici l'attività DRG relativa ai trapianti di organi solidi, sempre sotto il governo e la regia del Coordinamento Regionale Trapianti. MODULOPOL

Il rischio clinico e le difficili soluzioni assicurative
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Arnoldi, Gianantonio

Il rischio clinico e le difficili soluzioni assicurative / Gianantonio Arnoldi

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: Il Rischio Clinico è la possibilità che un paziente subisca un danno imputabile alle cure sanitarie che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte. La diminuzione dell'errore in medicina è l'obiettivo degli studi sul rischio clinico. È emersa la consapevolezza che la salvaguardia delle cure è realizzabile attraverso specifiche attività di risk management e prevenzione del rischio sanitario, che sono oggigiorno entrate a far parte del modello organizzativo del sistema sanitario. La gestione del rischio clinico è un insieme di attività integrate tra loro che prevedono l'identificazione dei rischi, l'attivazione di un sistema di monitoraggio per la segnalazione e l'analisi degli eventi avversi, l'individuazione e l'applicazione di misure di contenimento, prevenzione e miglioramento. Esistono diverse metodologie di analisi e gestione del rischio che si differenziano per la tipologia di approccio: le principali sono FMEA (Failure Mode & Effect Analysis) e RCA (Root Cause Analysis). Il crescente numero di contenziosi instaurati nel nostro paese negli ultimi anni e il conseguente aumento dei risarcimenti ha portato all'innalzamento dei premi di polizza tanto da condurre la maggior parte delle imprese assicurative nazionali ad uscire dal mercato. Ciò ha reso quasi impossibile per gli enti sanitari il dotarsi di coperture assicurative e ha portato ad una gestione interna del rischio sanitario attraverso meccanismi di "auto-assicurazione". Questa situazione pone in grave rischio il diritto dei danneggiati ad ottenere il giusto risarcimento nei casi di malpractice. In tale contesto si inserisce la recente Legge n. 24/2017 che ha come principali obiettivi di garantire il principio della sicurezza delle cure, di ridurre il contenzioso civile e penale riguardante la responsabilità medica, affermando un efficace sistema risarcitorio per i danni sanitari subiti dai pazienti. La nuova normativa ha istituito l'obbligo assicurativo a carico delle strutture sanitarie e sociosanitarie sia pubbliche che private. Quest'obbligo è esteso anche alle prestazioni sanitarie svolte in regime di libera professione. Concretamente per l'attuazione delle finalità preposte si attende l'emanazione dei decreti ministeriali che disciplinano più nel dettaglio e si spera portino alla stabilità nel mercato. MODULOORG

Strategie di presa in carico delle fragilità e della cronicità sul territorio dell'A.S.L. di Alessandria
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Azzan, Elide

Strategie di presa in carico delle fragilità e della cronicità sul territorio dell'A.S.L. di Alessandria : P.I.C.A.S.S.O. (Progetto di Integrazione della Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera) / Elide Azzan

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: Il Progetto è finalizzato al potenziamento della presa in carico del cittadino fragile (età, patologie croniche, caratteristiche socio-economiche, assunzione di politerapie) nell'attuazione del concetto di rete assistenziale intesa come collaborazione multiprofessionale secondo criteri di appropriatezza clinica e organizzativa. Considerate le peculiari caratteristiche epidemiologiche e la presenza dell'Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC), importante attore nella presa in carico dei pazienti cronici e fragili, il contesto di riferimento identificato per l'avvio del Progetto corrisponde all'ambito territoriale di Ovada nel Distretto di Acqui Terme-Ovada dell'Azienda Sanitaria Locale di Alessandria (ASL AL). Il Progetto si articola su tre linee di attività come di seguito indicato. 1) Centro di Accoglienza delle Fragilità (CAF), Punto Unico di Accesso sul territorio in cui trova collocazione l'IFeC. Gli utenti presi in carico (dicembre 2015- febbraio 2018) sono stati 147 (78,8 ± 13,9 anni). L'IFeC ha seguito 97 pazienti (66%) presso il domicilio e 50 presso l'ambulatorio (34%) del CAF. I pazienti hanno effettuato 19 accessi in Pronto Soccorso: in due casi per scompenso cardiaco (11%), nei restanti 17 (89%) per cause non riferibili alle condizioni corniche prese in carico dal CAF (scompenso cardiaco, diabete e BPCO). 2) Osservazione Breve Territoriale (OBT), con posti letto attivati presso la Struttura Complessa di Medicina Generale del Presidio Ospedaliero di Ovada gestiti dai Medici di Assistenza Primaria (MAP) e da personale infermieristico; l'osservazione non può superare le 24 ore. I pazienti ospitati tra dicembre 2015 e febbraio 2018 sono stati 52 con età media 71,3 ± 21,4 anni. Le permanenze in OBT sono state in tutto 69 con durata media 5,4 ± 17,5 ore. I ricoveri successivi a OBT sono stati in tutto 4 (6% di tutti gli OBT): in 3 casi per patologie diverse da BPCO/diabete/scompenso e in un solo caso per diabete (scompensato). 3) "Primavengoio! Per un migliore uso dei farmaci", iniziativa per migliorare l'aderenza terapeutica nei pazienti anziani in politerapia attraverso un'azione di deprescribing (Criteri di Beers). Nel periodo dicembre 2015 - dicembre 2017 sono stati seguiti 965 pazienti con età media 78 ± 13,1 anni, di questi 834 (86%) con età ≥ 65 anni. Il numero medio di farmaci assunto è risultato pari a 5,7 ± 2,8. Il codice colore, previsto dal Progetto per classificare la rilevanza della terapia, è risultato presente in 697 lettere di dimissione su 1139 (61%). Il Progetto dimostra come l'attivazione di modelli innovativi coerenti ed integrati faciliti l'erogazione di servizi più rispondenti ai bisogni della popolazione anziana. MODULOPOL

La riconfigurazione dell'ospedale di Sondrio
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Bertoletti, Riccardo

La riconfigurazione dell'ospedale di Sondrio / Riccardo Bertoletti

Milano : PoliS-Lombardia, [2018]

Project work Afssl

Abstract: Dovendo effettuare lavori antincendio in buona parte dell'Ospedale si è predisposto un piano per trasferire le varie U.O.C. il minor numero di volte possibile, ma soprattutto per allocarle in modo da superare molte criticità e ottenere una razionalizzazione di spazi e risorse. Sono state esaminate quindi le criticità organizzative legate alla localizzazione delle varie U.O.C., è stato predisposto un piano di allocazione definitivo, ed è infine stato studiato il piano di trasferimenti per permettere l'effettuazione dei lavori antincendio e per raggiungere la configurazione definitiva. Se tutto il progetto verrà realizzato si avrà un presidio ospedaliero completamente rinnovato, non solo per quanto attiene alla sicurezza, grazie all'adeguamento antincendio, ma anche per quanto riguarda la funzionalità del lavoro che permette una riduzione dei costi in termini sia di tempo, ora "sprecato" in spostamenti, sia di personale dedicato all'assistenza in unità di degenze più ampie e flessibili, ma con il numero di posti letto richiesti dall'attuale andamento dei ricoveri. MODULOORG