Sono disponibili alcuni elaborati (Project work) realizzati dai partecipanti ai Corsi di formazione Manageriali per Direttori di Azienda Sanitaria (DIAS) e Direttori responsabili di Struttura Complessa (DSC) e dai partecipanti ai Corsi di rivalidazione della formazione manageriale organizzati da AFSSL - Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo di PoliS-Lombardia.
Per ogni Project work è visualizzabile una scheda descrittiva dettagliata, con abstract e - in allegato - il testo completo del documento.

SELEZIONE PER TIPO CORSO: DIAS DSC - RIVALIDAZIONE

SELEZIONE PER MODULOSanità pubblica - Organizzazione e gestioneGestione economico-finanziaria - Risorse umane

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IMPLEMENTAZIONE DI UN PROGRAMMA DI PATIENT BLOOD MANAGEMENT NELLA GESTIONE DELL’ANEMIA PREOPERATORIA NELLE PAZIENTI CANDIDATE A CHIRURGIA PER PATOLOGIA GINECOLOGICA BENIGNA
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IMPLEMENTAZIONE DI UN PROGRAMMA DI PATIENT BLOOD MANAGEMENT NELLA GESTIONE DELL’ANEMIA PREOPERATORIA NELLE PAZIENTI CANDIDATE A CHIRURGIA PER PATOLOGIA GINECOLOGICA BENIGNA : VALUTAZIONE DEGLI OUTCOMES E DEI POSSIBILI VANTAGGI ECONOMICI (PBM-GIN) / Carlo Alboni, Maria Corraine, Nicoletta Iedà, Elisabetta Bice Maria Volpato

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Il Patient Blood Management (PBM) è una strategia multidisciplinare e multiprofessionale che prevede una corretta gestione dell’anemia, dell’emostasi e l’impiego appropriato di emocomponenti nel periodo perioperatorio. Il programma PBM mette al centro la salute e la sicurezza del paziente, migliora i risultati clinici basandosi sulla risorsa sangue dei pazienti stessi. Tale programma individua la siderocarenza, l’anemia, la coagulopatia e le perdite ematiche come fattori di rischio per outcomes clinici sfavorevoli: incremento di mortalità, infezioni, eventi trombotici e degenze prolungate. Le condizioni cliniche che più frequentemente possono condurre ad anemia sideropenica nelle donne in età fertile sono indubbiamente le patologie benigne del viscere uterino, ovvero fibromi e adenomiosi, che, accentuando il fisiologico sanguinamento mestruale, portano spesso la paziente ad affrontare un intervento chirurgico elettivo in condizioni non ottimali. Lo scopo del lavoro è la valutazione della sostenibilità del percorso PBM, che prevede la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici dedicati alla paziente anemica candidata a chirurgia ginecologica in elezione, la definizione degli outcomes clinici, dei costi sanitari e dei possibili costi sociali. Materiali e metodi: l’analisi multidimensionale di Health Technology Assessment appare la modalità più efficace in questo contesto per valutare l’impatto clinico, economico, sociale ed umanistico, contestualizzando i risultati all’interno dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Risultati: nel 2022, 197 donne sono state sottoposte a chirurgia per patologia ginecologica benigna presso l’ASST Niguarda. Di queste, il 25% presentava valori di emoglobina preoperatori inferiori a 12 g/dl, risultando arruolabili nel percorso PBM. Sulla base dei dati riscontrati in letteratura e in ambiti non ginecologici, ci si aspetta in questo setting di pazienti un miglioramento della crasi ematica entro un mese, espressa in valori di emoglobina preoperatori superiori a 12 g/dl. Il miglioramento preoperatorio della risorsa sangue propria della paziente, a parità di procedura chirurgica, si associa necessariamente ad un miglioramento del decorso postchirurgico e domiciliare, con minor tasso di complicanze e con un recupero funzionale più rapido. Ipotizzando nei prossimi anni un volume di pazienti confrontabile al 2022, da un punto di vista economico, l’implementazione del percorso PBM comporta un aumento dei costi pari a 296.66 euro per ogni paziente arruolata. Secondo il percorso standard, vengono trattate con terapia ormonale e terapia marziale orale, le donne con valori di emoglobina < a 10 g/dl, vale a dire il 5% della popolazione in studio, con un costo unitario per paziente trattata di 466.49 euro. L’implementazione del percorso PBM comporta un incremento di spesa aziendale globale di 9.188 euro all’anno per 200 pazienti candidate a chirurgia presso l’ASST Niguarda. Tale aumento rappresenta il 5,6% del costo annuo per la gestione delle pazienti anemiche rispetto al percorso standard e l’1,4% del costo annuo sostenuto per tutte le pazienti candidate a chirurgia. Conclusioni: l’implementazione del programma PBM porta alla standardizzazione di un modello multidisciplinare e multiprofessionale condiviso, al miglioramento della qualità di vita delle pazienti, all’ottimizzazione delle risorse, all’appropriatezza delle cure, al risparmio economico. Trattando un maggior numero di pazienti, risponde anche ai requisiti di equità della tecnologia introdotta. MODULOPOL