Sono disponibili alcuni elaborati (Project work) realizzati dai partecipanti ai Corsi di formazione Manageriali per Direttori di Azienda Sanitaria (DIAS) e Direttori responsabili di Struttura Complessa (DSC) e dai partecipanti ai Corsi di rivalidazione della formazione manageriale organizzati da AFSSL - Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo di PoliS-Lombardia.
Per ogni Project work è visualizzabile una scheda descrittiva dettagliata, con abstract e - in allegato - il testo completo del documento.

SELEZIONE PER TIPO CORSO: DIAS DSC - RIVALIDAZIONE

SELEZIONE PER MODULOSanità pubblica - Organizzazione e gestioneGestione economico-finanziaria - Risorse umane

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Cohousing come strumento di offerta sociosanitaria innovativa: un punto di incontro tra bisogni di migliore qualità di vita e nuove opportunità per l’amministrazione pubblica
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Libri Moderni

Cohousing come strumento di offerta sociosanitaria innovativa: un punto di incontro tra bisogni di migliore qualità di vita e nuove opportunità per l’amministrazione pubblica / Francesca Ramondetti, Luca Baccaro, Giacomo Boscagli, Gabriele Ceresetti

Milano: PoliS-Lombardia, [2021]

Abstract: L’Italia, come molti altri Paesi europei, sta affrontando un progressivo e costante invecchiamento della popolazione, con conseguenze significative sull’intensità ed il numero di bisogni della popolazione anziana. La pandemia Covid-19 ha messo in luce, tra gli altri aspetti, l’inadeguatezza dell’offerta abitativa dedicata agli anziani. La maggior parte degli over 65 vive oggi in casa propria, mentre solo un’esigua minoranza vive in altri contesti di accoglienza, strutture residenziali a diversa intensità di cura, a carattere socioassistenziale o sociosanitario. Nell’ambito dei meccanismi di «invecchiamento attivo» (intendendosi con tale concetto il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza al fine di migliorare la qualità di vita delle persone anziane), in taluni contesti europei (es. Danimarca, Svezia e Paesi Bassi) vanno assumendo sempre maggiore rilievo esperienze di senior cohousing. Esse consistono in un modo di vivere basato sulla co-residenza (e non sulla coabitazione), che si propone di mantenere quanto più possibile l’indipendenza e l’autonomia di ciascun nucleo familiare o di ciascun singolo individuo sfruttando allo stesso tempo i vantaggi socioeconomici della condivisione di spazi e servizi, integrato con pratiche di cocare in grado di risolvere i problemi assistenziali (sanitari e socio sanitari) meno complessi. Il lavoro si prefigge di verificare, nel particolare contesto italiano e lombardo, la stabile implementazione di un siffatto modello, sia nella prospettiva di rappresentare un’alternativa alle esistenti forme di offerta sociale e sociosanitaria, sia nella direzione di garantire assistenza avvalendosi delle opportunità emergenti. Grazie alle possibilità riservate della recentissima normativa nazionale (connessa all’applicazione nel nostro paese del Piano nazionale di ripresa e resilienza) e regionale (con specifico riguardo al recupero di aree dismesse urbane da destinare a scopi sociali) il progetto di cohousing può rappresentare un efficace strumento per perseguire l'ambizioso e strategico progetto di sistema di una sempre maggiore integrazione tra l'offerta di cura per acuti – tradizionalmente nosocomiale – e l'offerta socio sanitaria rivolta alle cronicità e, più in generale, ai bisogni collettivi extra ospedalieri di natura territoriale. In detto contesto, il senior cohousing può consentire, secondo un principio di trasversalità e gradualità, una efficace sintesi tra le diverse tipologie di offerta tuttora esigenti, da quelle più prettamente sanitarie, alle realtà sociosanitarie fino alle strutture sociali. Dalla declinazione del modello e della descrizione, a legislazione vigente, delle procedure necessarie per la sua attivazione in un contesto urbano lombardo di medie dimensioni, ne scaturisce una verifica di sostanziale sostenibilità, a breve e lunga durata, del progetto di senior cohousing. Rimane inteso che la sua implementazione quale modello di unità di offerta sociale e socio sanitaria richiede la presa di coscienza da parte dell’Amministrazione pubblica del fatto che essa rappresenta un’opportunità, non solo in termini di aderenza ed appropriatezza della risposta ai bisogni di assistenza, ma al contempo di contenimento (o di non incremento) della spesa, tramite la riduzione del ricorso ad altre fattispecie rodate, ma più onerose, di unità di offerta, sempre nella direzione di un maggiore collegamento tra la sanità ospedaliera e quella territoriale. MODULOPOL