Sono disponibili alcuni elaborati (Project work) realizzati dai partecipanti ai Corsi di formazione Manageriali per Direttori di Azienda Sanitaria (DIAS) e Direttori responsabili di Struttura Complessa (DSC) e dai partecipanti ai Corsi di rivalidazione della formazione manageriale organizzati da AFSSL - Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo di PoliS-Lombardia.
Per ogni Project work è visualizzabile una scheda descrittiva dettagliata, con abstract e - in allegato - il testo completo del documento.

SELEZIONE PER TIPO CORSO: DIAS DSC - RIVALIDAZIONE

SELEZIONE PER MODULOSanità pubblica - Organizzazione e gestioneGestione economico-finanziaria - Risorse umane

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× Nomi Parogni, Pierpaolo

Trovati 2 documenti.

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Integrazione percorsi di cura Ospedale territorio
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Parogni, Pierpaolo

Integrazione percorsi di cura Ospedale territorio : implementazione del Team di risposta rapida domiciliare / Pierpaolo Parogni

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: Premessa Il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), al capitolo MISSIONE 6: SALUTE, prevede lo sviluppo di reti di prossimità, di strutture sanitarie e della telemedicina al fine di migliorare l’assistenza sanitaria territoriale. Il fenomeno degli accessi non urgenti contribuisce al sovraffollamento dei Pronto Soccorso (PS), al peggioramento dell’outcome di cura a causa di: incremento dei tempi di soccorso di AREU, incremento del sovraffollamento e della mortalità correlata in PS. Contribuisce all’aumento della spesa sanitaria per utilizzo improprio di risorse in emergenza urgenza. Il territorio mantovano presenta un fenomeno non differente dal resto del territorio lombardo. In ATS Val Padana i codici bianchi in dimissione sono pari al 14% degli accessi totali. Obiettivi L’obiettivo del progetto risulta essere quello di ridurre l’utilizzo inappropriato di risorse destinate all’Emergenza Urgenza, orientando il bisogno di cura non urgente verso i servizi della rete territoriale, garantendo ai pazienti le stesse opportunità di presa in carico e cura attraverso percorsi assistenziali appropriati sul piano dell’utilizzo delle risorse sanitarie. Attivare anche in provincia di Mantova, area geografica corrispondente all’ASST, i Team di risposta rapida domiciliare (TRRP) che, in via sperimentale, abbiano come team leader l’infermiere senior. Destinatari Gli obiettivi dichiarati esplicitano che il progetto è destinato al miglioramento dell’erogazione dei servizi in seno al Servizio sanitario regionale. I beneficiari del raggiungimento degli obiettivi diventano necessariamente i cittadini, ma anche i punti di erogazione del servizio, identificati negli Ospedali per acuti, nelle Case della comunità ed Ospedali di comunità. Metodologia La Centrale Medica Integrata è stata collocata sul territorio di Milano, nell’ambito della SORERU Metropolitana e successivamente nell’ambito della Centrale Operativa del Numero Europeo Armonizzato 116117, pur rispondendo a chiamate provenienti da tutte le SOREU di Regione Lombardia, quindi anche da SOREU della Pianura. Replicando l’esperienza del 2022, sul territorio mantovano, in corrispondenza della Fase 1, procederemo con l’attivazione del Team di risposta rapida domiciliare (TRRD) con la figura professionale dell’infermiere senior (abilitato MSA1). Risultati attesi Nell’ambito dell’efficacia del progetto si dovrebbero contemplare gli effetti indiretti relativi al miglioramento della qualità di cura, secondari alla riduzione del sovraffollamento in PS. Inoltre, Sovrapponibilità del TRRD infermieristico al TRRD medico; riduzione percentuale del numero di uscite improprie del mezzo di soccorso 118; riduzione percentuale del numero degli accessi di PS per codici minori e del numero di ri-ospedalizzazioni nei pazienti cronici; aumento delle corrette ospedalizzazioni per situazioni di urgenza/emergenza; Riduzione dei tempi delle code per le prestazioni diagnostiche urgenti, grazie ad un migliore inquadramento clinico; Conclusioni Lo scopo di questo elaborato mira più ad evidenziare la fattibilità della proposta, piuttosto che i benefici economici. l’utilizzo di personale infermieristico addestrato e munito di idoneo equipaggiamento fino a poco tempo fa ritenuto futuribile è oggi una reale possibilità, utile sia in territori remoti che in località metropolitane, per ridurre ritardate diagnosi, terapie e ricorso alle strutture ospedaliere. MODULOORG

Implementazione di un ambulatorio “virtuale” per i controlli dei dispositivi impiantabili
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Lettieri, Corrado - Parogni, Pierpaolo

Implementazione di un ambulatorio “virtuale” per i controlli dei dispositivi impiantabili / Corrado Lettieri, Pierpaolo Parogni

Milano: PoliS-Lombardia, [2021]

Abstract: Premessa: Il numero di impianti di pacemaker e defibrillatori è significativamente aumentato nell’ultima decade a causa delle nuove indicazioni emerse dalle Linee Guida. Il follow-up di questi pazienti che spesso richiedono un follow-up intensivo con visite frequenti (cliniche e del dispositivo) determina un carico di lavoro crescente per i centri di elettrostimolazione. Un limite dei follow-up tradizionali (accesso del paziente all’ambulatorio specifico) è rappresentato dall’acquisizione ritardata delle informazioni diagnostiche memorizzate dal dispositivo che se acquisite tempestivamente possono invece facilitare interventi terapeutici tempestivi con conseguenti benefici per il paziente, sia in termini di mortalità che di riduzione dei ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco. Il monitoraggio remoto dei dispositivi, che permette di fornire alla struttura ospedaliera un flusso continuo e automatico di informazioni relative allo stato del dispositivo e a variabili cliniche, può facilitare la gestione di queste problematiche. Obiettivi: Riduzione del numero di visite in ospedale per pazienti con dispositivi cardiologici impiantabili con conseguente riduzione delle liste di attesa e della potenziale esposizione all’infezione SARS COV-2. Riduzione del tempo medico e riduzione dei costi per la società legati alla perdita di giornate lavorative per pazienti e caregiver. Metodi: Attualmente stiamo implementando una nuova modalità operativa per cui l’attività di controllo remoto, storicamente affidata ai medici dell’Elettrofisiologia, possa essere eseguita da personale tecnico ed infermieristico appositamente formato, con una supervisione del medico. Risultati attesi: Con l’implementazione di questa modalità operativa ci aspettiamo i seguenti risultati: a) un aumento del numero di pazienti arruolabili in questo percorso, in quanto il numero di accessi non è più vincolato alla apertura di sedute ambulatoriali aggiuntive in presenza del medico; b) riduzione del 50% del numero di visite in ospedale; c) riduzione dei ricoveri per scompenso cardiaco. Conclusioni: L’utilizzo estensivo della telemedicina nel controllo dei dispositivi impiantabili, associato allo sviluppo di competenze specifiche di figure professionali sanitarie non mediche può determinare vantaggi clinici per il paziente, una riduzione delle liste di attesa, dei costi sociali e l’ottimizzazione dell’impiego del personale medico. MODULOORG