Sono disponibili alcuni elaborati (Project work) realizzati dai partecipanti ai Corsi di formazione Manageriali per Direttori di Azienda Sanitaria (DIAS) e Direttori responsabili di Struttura Complessa (DSC) e dai partecipanti ai Corsi di rivalidazione della formazione manageriale organizzati da AFSSL - Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo di PoliS-Lombardia.
Per ogni Project work è visualizzabile una scheda descrittiva dettagliata, con abstract e - in allegato - il testo completo del documento.

SELEZIONE PER TIPO CORSO: DIAS DSC - RIVALIDAZIONE

SELEZIONE PER MODULOSanità pubblica - Organizzazione e gestioneGestione economico-finanziaria - Risorse umane

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Trovati 2 documenti.

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Evoluzione del modello organizzativo  per la campagna vaccinale anti SARS-CoV-2
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Libri Moderni

Papagni, Marta Lina Anna - Catanoso, Giuseppe Maurizio - Presutto, Ettore

Evoluzione del modello organizzativo per la campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 / Marta Lina Anna Papagni, Giuseppe Catanoso, Ettore Presutto

Milano: PoliS-Lombardia, [2021]

Abstract: L’11 marzo del 2020, in seguito alla dichiarazione dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità dello stato di pandemia da Covid-19, si è aperta una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti nella storia recente. La campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 ha comportato un significativo risultato in termini di controllo della diffusione della malattia sintomatica e dell’evento morte COVID-19 correlato, soprattutto nelle categorie più a rischio. La governance del Piano di Vaccinazione anti SARS-CoV2 è assicurata dal coordinamento costante tra il Ministero della Salute, la struttura del Commissario Straordinario e le Regioni/Province Autonome. La rete dell’offerta sviluppata nella prima fase massiva di vaccinazione ha visto un forte coinvolgimento delle strutture di ricovero e cura del sistema sociosanitario regionale, non più organizzativamente sostenibile nei prossimi mesi per la fase di richiamo, vista la necessità di tornare ai livelli di erogazione delle altre prestazioni sanitarie, registrati nel periodo ante-Covid 2019. Pur condividendo gli obiettivi della proposta nazionale/regionale e in particolare la necessità di sviluppare un sistema di erogazione capillare, flessibile, poco oneroso soprattutto con risorse al di fuori delle strutture di ricovero e cura del sistema sociosanitario regionale, ATS Insubria, dopo aver verificato il contesto epidemiologico e la propria rete d’offerta ha sentito la necessità di modellare il progetto rivolto alle vaccinazioni di richiamo, orientandosi verso un modello organizzativo di tipo misto, resiliente, modulare per gestire i picchi di attività in prossimità della scadenza del richiamo, tenendo in debito conto l’economicità nell’impiego delle risorse. Il modello proposto, oggetto di questo lavoro, prevede la persistenza di un sistema di siti semi-massivi individuabili nelle strutture dei centri di prossimità, a gestione pubblica (ASST), funzionanti attraverso l’utilizzo di risorse territoriali (Infermieri di comunità), con il fondamentale supporto sia dei medici di medicina generale/pediatri di libera scelta, delle aziende e delle farmacie convenzionate. Insieme dovranno garantire un’offerta capillare sul territorio e congrua in termini di numerosità, rispetto a quanto si è registrato durante la prima fase di vaccinazione, garantendo il rispetto dei tempi di richiamo, le priorità definite a livello nazionale e regionale senza ritardo e pregiudizio alcuno alla durata della risposta immunitaria. Il ruolo di tutti gli attori va dunque coordinato e calibrato secondo le specifiche esigenze e modalità erogative. Con questo progetto ci si propone quindi di integrare la vaccinazione anti-Covid in forma strutturata nel sistema dei servizi, ricalcando il modello organizzativo della vaccinazione antinfluenzale, passando da una gestione “in emergenza” della campagna vaccinale anti SARS CoV2/Covid-19 ad una “in continuità” nel rispetto dei requisiti minimi strutturali, tecnologici, qualitativi e di sicurezza e di quelli richiesti per la prevenzione del contagio Dopo una necessaria fotografia del contesto epidemiologico e della rete d’offerta disponibile si è proceduto ad individuare il target vaccinale della fase di richiamo. Si sono quindi analizzati la produttività, i costi relativi al personale e alle risorse strumentali impiegati nei nodi della rete pianificati, concludendo che, adottando un modello organizzativo misto e modulare si potranno assicurare gli obiettivi proposti anche in termini di efficienza economica. MODULOPOL

Integrazione e Sinergie
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Libri Moderni

Catanoso, Giuseppe Maurizio

Integrazione e Sinergie : il Dipartimento Funzionale Unico dei Servizi, creazione di un modello interaziendale tra due ASST / Giuseppe Maurizio Catanoso

Milano : Éupolis Lombardia, [2017]

Project work Afssl

Abstract: Il Dipartimento Funzionale Unico dei Servizi rappresenta l'evoluzione di un modello interaziendale fra le ASST Franciacorta e ASST Valcamonica; il Dipartimento sarà composto dalle corrispondenti UU.OO./Servizi di: Medicina di Laboratorio, Anatomia Patologica, Radiologia e SIMT; i vantaggi in termini di efficienza si renderanno evidenti per l'accentramento nelle sedi più appropriate delle linee analitiche non urgenti di Laboratorio; la lettura di preparati di Anatomia Patologica, nonché per le possibilità emergenti dalla teleradiologia. I vantaggi in termini di efficacia si renderanno concreti per la compenetrazione professionale delle competenze presenti nelle due ASST, che risultano perfettamente complementari. I punti di forza di una ASST si completeranno con quelli presenti nell'altra ASST (come orientamento ecografico dell'una e radiologico dell'altra; competenze più approfondite nel SIMT o nella Medicina di Laboratorio in una compensazione reciproca). Gli obiettivi sono: allineamento delle competenze; mutuo soccorso con eventuale scambio di personale; economia di scala; orientamento tra specialità. Dopo l'approvazione del POAS, il primo passo sarà implementare una serie di tavoli tecnici, individuati dai Direttori di Dipartimento, per aree omogenee. L'obiettivo sarà quello di definire le aree analitiche accentrabili in un'unica sede e definire i perimetri di scambio di prestazioni derivanti sia da dislocamento fisico di risorse umane sia da attività svolta in forma telematica. Successivamente occorrerà valutare la possibilità di armonizzare i sistemi informatici/tecnologici in base alle risultanze dei tavoli tecnici prima indicati. Da questi tavoli scaturiranno una serie di sub-progetti che dovranno contenere l'obiettivo specifico, la descrizione e il relativo cronoprogramma, gli eventuali costi di implementazione e/o realizzazione ed i benefici attesi sia in termini puramente economici sia in termini di immagine. I sub-progetti saranno posti al vaglio delle due Direzioni Strategiche per l'approvazione o l'eventuale proposta di modifica.